Tu Morirai Lassù...
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Re: Tu Morirai Lassù...
Per colpa di quel film ancora adesso se vedo un clown corro via urlando.
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Re: Tu Morirai Lassù...
Galleggiano,galleggiano tutti!
(ma che cavolo significa galleggiare nella luce dei morti????
  :lol2: )
Ps:c'è anche l'atore che fa il babbo di piccola peste :lol2:
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Re: Tu Morirai Lassù...
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Re: Tu Morirai Lassù...
Allen_I ha scritto: Il Mai nato: cagata mostruosa. Voto 2......siamo più meno sui livelli di Decameron Pie.
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Animal84 ha scritto:Voto: 8

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Re: Tu Morirai Lassù...
Uppo il topic postando una scelta cult di un film cult come pochi.
Signore e signori, questo è il vero Peter Jackson.
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Ultima modifica di Dazed and Confused il 09/03/2009, 15:11, modificato 1 volta in totale.

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Re: Tu Morirai Lassù...
In effetti a vedere sto film e il signore degli anelli si stenta a credere che siano dello stesso regista :lol2:Dazed and Confused ha scritto: Uppo il topic postando una scelta cult di un film cult come pochi.
Signore e signori, questo è il vero Peter Jackson.Â
Frontiiinooo!
Va detto che splatters gode di uno degli adattamenti italiani più invasivi della storia del cinema

Ultima modifica di DrGonz0 il 09/03/2009, 15:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tu Morirai Lassù...
Dazed and Confused ha scritto: Uppo il topic postando una scelta cult di un film cult come pochi.
Signore e signori, questo è il vero Peter Jackson.Â
assolutamente stupendo...poi la scena in questione mi ricoda troppo un altro mitico film..
..Jesus Christ Vampire Hunter!!



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Re: Tu Morirai Lassù...
Stai indietro ragazzo! Qui ci vuole il ninja di Dio!
Meraviglioso.
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Re: Tu Morirai Lassù...
Ho perso un paio di amici per averli costretti a vedere quel film. Ma se non lo amano, meglio perderli 

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Re: Tu Morirai Lassù...
Visto che avevamo parlato di IT poco tempo fa..sentite qua..
La Warner Bros si sta per imbarcare in quella che ha tutta l’aria di essere un’impresa senza speranza: trarre un film dalle quasi 1300 pagine di IT, capolavoro di Stephen King del 1987. L’arduo compito è stato affidato allo sceneggiatore Dave Kajganich che ambienterà la storia prevalentemente nel presente anzichè alternare, come nel romanzo, fatti avvenuti nel 1958, quando i sette amici protagonisti erano bambini, ed avvenimenti del 1985, in cui li ritroviamo adulti.
Già nel 1990 era stato fatto un tentativo di trasposizione del romanzo. Ne era nata una miniserie televisiva, decisamente lontana dall’essere perfetta e con nette differenze rispetto al libro, ma comunque con tutto il tempo a propria disposizione per poter sviluppare a dovere le numerose sottotrame, e con un favoloso Tim Curry nei panni dell’inquietante pagliaccio Pennywise.
Mi viene da pensare che condensare più di 1200 pagine in un film renda indispensabile la brutale mutilazione della storia. E la domanda che scaturisce da tale pensiero è se sia davvero necessario portare IT al cinema…attualizzandolo, per giunta. Da irriducibile fan di King quale sono, storco il naso ma non perdo la speranza.
La Warner Bros si sta per imbarcare in quella che ha tutta l’aria di essere un’impresa senza speranza: trarre un film dalle quasi 1300 pagine di IT, capolavoro di Stephen King del 1987. L’arduo compito è stato affidato allo sceneggiatore Dave Kajganich che ambienterà la storia prevalentemente nel presente anzichè alternare, come nel romanzo, fatti avvenuti nel 1958, quando i sette amici protagonisti erano bambini, ed avvenimenti del 1985, in cui li ritroviamo adulti.
Già nel 1990 era stato fatto un tentativo di trasposizione del romanzo. Ne era nata una miniserie televisiva, decisamente lontana dall’essere perfetta e con nette differenze rispetto al libro, ma comunque con tutto il tempo a propria disposizione per poter sviluppare a dovere le numerose sottotrame, e con un favoloso Tim Curry nei panni dell’inquietante pagliaccio Pennywise.
Mi viene da pensare che condensare più di 1200 pagine in un film renda indispensabile la brutale mutilazione della storia. E la domanda che scaturisce da tale pensiero è se sia davvero necessario portare IT al cinema…attualizzandolo, per giunta. Da irriducibile fan di King quale sono, storco il naso ma non perdo la speranza.
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Re: Tu Morirai Lassù...
Intervista di Cineblog a...
Umberto Lenzi, the King of B's
Umberto Lenzi, autore amato da Quentin Tarantino, regista di cult come Milano odia; la polizia non può sparare e creatore della celebre maschera del Monnezza è l’ospite d’onore del Festival Internazionale Cortisonici, che si sta svolgendo in questi giorni a Varese.
Lo abbiamo incontrato davanti a un paio di bicchieri di prosecco e l’intervista si è presto trasformata in una chiacchierata sulla passione per il cinema, la storia d’Italia, sui progetti di ieri, di oggi ma anche di domani con un giovane regista, classe 1931.
Lei è famoso come l’artigiano del cinema all’italiana, oggi è ancora possibile fare film di genere?
Il sistema dello spettacolo è cambiato. Il cinema di genere è stato soppiantato dalla fiction, ci sono solo pochi film di genere in Italia, penso per esempio a Gomorra. Il cinema di genere oggi dovrebbe sperimentare, ultimamente ho visto Redacted di Brian De Palma, capace di mettere insieme linguaggi diversi, come cinema e internet. Quando penso a un film di genere, penso a questo. Il cinema però ha perso molto del suo mistero. Prima era fatto con macchine enormi, servivano luci potentissime. Per vedere quello che avevi girato dovevi aspettare anche tre ore, bastava una virgola fuori posto che dovevi rifare tutto, oggi con una videocamera in alta definizione giri quasi al buio senza luci. I mezzi sono cambiati, ma questo cinema mi interessa poco, è come girare coi telefonini…
La sua filmografia conta quasi settanta film in quarant’anni di carriera…
No, no, la interrompo subito! Sono sessanta! Alcuni sono apocrifi. Ci sono molte falsità sul mio conto. Mi attribuiscono una serie di pseudonimi che io non ho mai usato. Per esempio l’ultimo film che mi attribuiscono è Sarajevo inferno di fuoco che è stato fatto da un montatore e un produttore che hanno preso pezzi di un mio film, ne hanno rigirato alcune scene e l’hanno rimontato e non è firmato da me, ma chi lo vede riconosce scene del mio film e pensa che sia mio. Questo è un furto. C’è un film cinese che si chiama Bruce Lee riemerge dalla tomba, regia di Bert Lenzi, ma io mica l’ho fatto! Non so neanche chi era Bruce Lee. Come potrei fare causa a una società di Hong Kong? Spenderei un sacco di soldi…per che cosa?
Lei è famoso per i poliziotteschi e gli horror, ma ha girato molti alcuni film storici, uno anche in America con John Huston e Henry Fonda, Il Grande Attacco del 1978.
Io amo molto la storia e mi ferisce che questo film e gli altri due della trilogia sulla seconda guerra mondiale, che amo molto, siano in realtà quasi dimenticati nonostante abbiano uno sforzo produttivo molto superiore rispetto a film più famosi. C’è anche Contro quattro bandiere, girato tra Parigi e Almeria, sullo sbarco in Normandia. Ho avuto grandi soddisfazioni da quel film. C’è in particolare una scena, così spettacolare, che oggi non ricordo come abbia fatto a girarla e ancora non me lo spiego, un rastrellamento di partigiani con cinquanta tedeschi sulla Torre Eiffel a metà Agosto, pensate quanti turisti c’erano… Il terzo film invece è La Legione dei dannati con Jack Palance, un attore premio Oscar!
Fra i suoi film meno noti, quale è quello a cui lei è particolarmente legato?
Sì, il quarto film di guerra, Attentato ai tre grandi, del 1967. Racconta la storia di un gruppo di tedeschi che cerca di introdursi a Casablanca durante la conferenza dei tre grandi del 1943, quando si stabilì che l’Italia doveva arrendersi. Tutto il film è girato dove sono successi per davvero questi fatti. Mi fa molto dispiacere sapere che film come questo sono quasi dimenticati, è una ferita aperta.
Come è nata la sua amicizia con Quentin Tarantino?
Nel 1996 ho ricevuto una strana telefonata. Un uomo si è presentato come il figlio di Sylvester Stallone e diceva che era a Roma per girare a Cinecittà alcune scene di un film del padre (Daylight, N.d.R.) e avrebbe avuto piacere a incontrarmi. Quando ci siamo visti si è rivelato un grande fan dei miei film e aveva con se almeno venti vecchie locandine da far autografare per un suo amico, Tarantino appunto. L’amicizia con Quentin si è poi cementata al Festival di Venezia durante la rassegna The Kings of Bs dove hanno riproposto il mio Orgasmo dopo ventisette anni. Al pubblico piacque come allora, una gran soddisfazione.
Come si spiega che il suo cinema abbia più appassionati negli Usa che in Italia?
Pensi che a Massa Marittima, la mia città, ho appena ricevuto un premio che si chiama Nemo Profeta in Patria, mi sembra molto appropriato!
Pensa che il suo cinema sia politico?In Milano Odia il personaggio di Tomas Millian è un vero anarchico. Io sono spesso stato etichettato come un regista di destra, ma non mi ci riconosco. Sono un libertario. La Banda del Gobbo è un film sulla diversità, per esempio. Fortemente critico sulla società borghese. È stata una sorpresa che questo messaggio sia passato inosservato, ma quando sei etichettato è dura fare cambiare l’opinione! Con Tomas inoltre c’è stata una rottura dopo quel film, lui avrebbe voluto virare al trash, alla farsa volgare. Sognava di diventare una specie di Serpico all’amatriciana e con Corbucci lo ha fatto ed è stato un fiasco.
C’è un progetto su cui avrebbe voluto lavorare, ma che poi non si sono realizzate?
Ho scritto un paio di sceneggiature che non sono riuscito a realizzare. Uno era Il ritorno del Gobbo, in cui il Gobbo che non era morto come sembrava, la banda cadeva in un burrone con l’auto, invece era nascosto in un convento di frati. Era una trasgressione che attaccava violentemente il lato più esteriorizzante della Chiesa, troppo scorretto per allora, un film anticlericale. Poi ho scritto una sceneggiatura sulla guerra civile spagnola, un po’ come Terra e Libertà di Ken Loach, anche se avrei scelto un punto di vista più libertario, meno marxista.
Da poco è uscito il suo romanzo giallo Delitti a Cinecittà…È un romanzo nato venticinque anni fa. Avevo appena vinto un premio a Cattolica per un racconto e ho pensato di scrivere un romanzo, che però è finito un in cassetto a lungo. È saltato fuori durante un trasloco, rileggendolo l’ho trovato molto valido e ho pensato di riscriverlo. Si tratta di un giallo ambientato nella Cinecittà del 1940. Io sono un grande appassionato di storia e questo libro è un po’ come leggere una storia del cinema di quell’epoca. È ambientato tre mesi prima della seconda guerra mondiale, durante le riprese del film La corona di ferro di Blasetti, che al Centro Sperimentale è stato il mio maestro. Il protagonista è un commissario cacciato dalla polizia perché antifascista che indaga su un delitto in modo privato. Le recensioni sono state molto buone e sto già pensando alla seconda parte!
Umberto Lenzi, the King of B's
Umberto Lenzi, autore amato da Quentin Tarantino, regista di cult come Milano odia; la polizia non può sparare e creatore della celebre maschera del Monnezza è l’ospite d’onore del Festival Internazionale Cortisonici, che si sta svolgendo in questi giorni a Varese.
Lo abbiamo incontrato davanti a un paio di bicchieri di prosecco e l’intervista si è presto trasformata in una chiacchierata sulla passione per il cinema, la storia d’Italia, sui progetti di ieri, di oggi ma anche di domani con un giovane regista, classe 1931.
Lei è famoso come l’artigiano del cinema all’italiana, oggi è ancora possibile fare film di genere?
Il sistema dello spettacolo è cambiato. Il cinema di genere è stato soppiantato dalla fiction, ci sono solo pochi film di genere in Italia, penso per esempio a Gomorra. Il cinema di genere oggi dovrebbe sperimentare, ultimamente ho visto Redacted di Brian De Palma, capace di mettere insieme linguaggi diversi, come cinema e internet. Quando penso a un film di genere, penso a questo. Il cinema però ha perso molto del suo mistero. Prima era fatto con macchine enormi, servivano luci potentissime. Per vedere quello che avevi girato dovevi aspettare anche tre ore, bastava una virgola fuori posto che dovevi rifare tutto, oggi con una videocamera in alta definizione giri quasi al buio senza luci. I mezzi sono cambiati, ma questo cinema mi interessa poco, è come girare coi telefonini…
La sua filmografia conta quasi settanta film in quarant’anni di carriera…
No, no, la interrompo subito! Sono sessanta! Alcuni sono apocrifi. Ci sono molte falsità sul mio conto. Mi attribuiscono una serie di pseudonimi che io non ho mai usato. Per esempio l’ultimo film che mi attribuiscono è Sarajevo inferno di fuoco che è stato fatto da un montatore e un produttore che hanno preso pezzi di un mio film, ne hanno rigirato alcune scene e l’hanno rimontato e non è firmato da me, ma chi lo vede riconosce scene del mio film e pensa che sia mio. Questo è un furto. C’è un film cinese che si chiama Bruce Lee riemerge dalla tomba, regia di Bert Lenzi, ma io mica l’ho fatto! Non so neanche chi era Bruce Lee. Come potrei fare causa a una società di Hong Kong? Spenderei un sacco di soldi…per che cosa?
Lei è famoso per i poliziotteschi e gli horror, ma ha girato molti alcuni film storici, uno anche in America con John Huston e Henry Fonda, Il Grande Attacco del 1978.
Io amo molto la storia e mi ferisce che questo film e gli altri due della trilogia sulla seconda guerra mondiale, che amo molto, siano in realtà quasi dimenticati nonostante abbiano uno sforzo produttivo molto superiore rispetto a film più famosi. C’è anche Contro quattro bandiere, girato tra Parigi e Almeria, sullo sbarco in Normandia. Ho avuto grandi soddisfazioni da quel film. C’è in particolare una scena, così spettacolare, che oggi non ricordo come abbia fatto a girarla e ancora non me lo spiego, un rastrellamento di partigiani con cinquanta tedeschi sulla Torre Eiffel a metà Agosto, pensate quanti turisti c’erano… Il terzo film invece è La Legione dei dannati con Jack Palance, un attore premio Oscar!
Fra i suoi film meno noti, quale è quello a cui lei è particolarmente legato?
Sì, il quarto film di guerra, Attentato ai tre grandi, del 1967. Racconta la storia di un gruppo di tedeschi che cerca di introdursi a Casablanca durante la conferenza dei tre grandi del 1943, quando si stabilì che l’Italia doveva arrendersi. Tutto il film è girato dove sono successi per davvero questi fatti. Mi fa molto dispiacere sapere che film come questo sono quasi dimenticati, è una ferita aperta.
Come è nata la sua amicizia con Quentin Tarantino?
Nel 1996 ho ricevuto una strana telefonata. Un uomo si è presentato come il figlio di Sylvester Stallone e diceva che era a Roma per girare a Cinecittà alcune scene di un film del padre (Daylight, N.d.R.) e avrebbe avuto piacere a incontrarmi. Quando ci siamo visti si è rivelato un grande fan dei miei film e aveva con se almeno venti vecchie locandine da far autografare per un suo amico, Tarantino appunto. L’amicizia con Quentin si è poi cementata al Festival di Venezia durante la rassegna The Kings of Bs dove hanno riproposto il mio Orgasmo dopo ventisette anni. Al pubblico piacque come allora, una gran soddisfazione.
Come si spiega che il suo cinema abbia più appassionati negli Usa che in Italia?
Pensi che a Massa Marittima, la mia città, ho appena ricevuto un premio che si chiama Nemo Profeta in Patria, mi sembra molto appropriato!
Pensa che il suo cinema sia politico?In Milano Odia il personaggio di Tomas Millian è un vero anarchico. Io sono spesso stato etichettato come un regista di destra, ma non mi ci riconosco. Sono un libertario. La Banda del Gobbo è un film sulla diversità, per esempio. Fortemente critico sulla società borghese. È stata una sorpresa che questo messaggio sia passato inosservato, ma quando sei etichettato è dura fare cambiare l’opinione! Con Tomas inoltre c’è stata una rottura dopo quel film, lui avrebbe voluto virare al trash, alla farsa volgare. Sognava di diventare una specie di Serpico all’amatriciana e con Corbucci lo ha fatto ed è stato un fiasco.
C’è un progetto su cui avrebbe voluto lavorare, ma che poi non si sono realizzate?
Ho scritto un paio di sceneggiature che non sono riuscito a realizzare. Uno era Il ritorno del Gobbo, in cui il Gobbo che non era morto come sembrava, la banda cadeva in un burrone con l’auto, invece era nascosto in un convento di frati. Era una trasgressione che attaccava violentemente il lato più esteriorizzante della Chiesa, troppo scorretto per allora, un film anticlericale. Poi ho scritto una sceneggiatura sulla guerra civile spagnola, un po’ come Terra e Libertà di Ken Loach, anche se avrei scelto un punto di vista più libertario, meno marxista.
Da poco è uscito il suo romanzo giallo Delitti a Cinecittà…È un romanzo nato venticinque anni fa. Avevo appena vinto un premio a Cattolica per un racconto e ho pensato di scrivere un romanzo, che però è finito un in cassetto a lungo. È saltato fuori durante un trasloco, rileggendolo l’ho trovato molto valido e ho pensato di riscriverlo. Si tratta di un giallo ambientato nella Cinecittà del 1940. Io sono un grande appassionato di storia e questo libro è un po’ come leggere una storia del cinema di quell’epoca. È ambientato tre mesi prima della seconda guerra mondiale, durante le riprese del film La corona di ferro di Blasetti, che al Centro Sperimentale è stato il mio maestro. Il protagonista è un commissario cacciato dalla polizia perché antifascista che indaga su un delitto in modo privato. Le recensioni sono state molto buone e sto già pensando alla seconda parte!
Ultima modifica di Hank Luisetti il 14/03/2009, 14:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tu Morirai Lassù...
DRAGON WARS (Corea 2007)
La storia è abbastanza banale: un antiquario svela ad un ragazzo di essere la reincarnazione di un guerriero di centinaia di anni fa (un altro antiquario speciale? Come quello dei Gremlins???) e qui parte un flashback su un tranquillo villaggio coreano che viene attaccato da un'orda di mostri e guerrieri. L'obiettivo? Trovare la ragazza che nasce ogni 500 che permetterà al dragone nero Buraki di raggiunger il potere assimilandola e poter quindi spadroneggiare sul mondo intero.
Ma, ovviamente, per il fatto che tutti noi stiamo qui a parlarne, sta a significare che la cosa non è andata a buon fine.
In una metropoli americana moderna la cosa si ripete: lo spirito della ragazza che controlla il grande drago si reincarna e, di conseguenza il cattivo torna a reclamarla...
Alla guida sempre di un esercito composto dal dragone, da decine e decine di draghetti, enormi pachidermi, cavalcature mostruose e così via... Se poi sulle spalle dei parchidermi montiamo dei lanciarazzi, i carri armati e gli elicotteri "umani" avranno del filo da torcere...
Il film è Coreano, ma è girato con un cast USA.
Una vaccata trash insomma...ma non male...
Qui il video: http://www.cineblog.it/post/8374/dragon" onclick="window.open(this.href);return false; ... i-del-film
La storia è abbastanza banale: un antiquario svela ad un ragazzo di essere la reincarnazione di un guerriero di centinaia di anni fa (un altro antiquario speciale? Come quello dei Gremlins???) e qui parte un flashback su un tranquillo villaggio coreano che viene attaccato da un'orda di mostri e guerrieri. L'obiettivo? Trovare la ragazza che nasce ogni 500 che permetterà al dragone nero Buraki di raggiunger il potere assimilandola e poter quindi spadroneggiare sul mondo intero.
Ma, ovviamente, per il fatto che tutti noi stiamo qui a parlarne, sta a significare che la cosa non è andata a buon fine.
In una metropoli americana moderna la cosa si ripete: lo spirito della ragazza che controlla il grande drago si reincarna e, di conseguenza il cattivo torna a reclamarla...
Alla guida sempre di un esercito composto dal dragone, da decine e decine di draghetti, enormi pachidermi, cavalcature mostruose e così via... Se poi sulle spalle dei parchidermi montiamo dei lanciarazzi, i carri armati e gli elicotteri "umani" avranno del filo da torcere...
Il film è Coreano, ma è girato con un cast USA.
Una vaccata trash insomma...ma non male...
Qui il video: http://www.cineblog.it/post/8374/dragon" onclick="window.open(this.href);return false; ... i-del-film
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Re: Tu Morirai Lassù...
Ne avevo già parlato,mi sembra proprio sulle pagine di questo topic..ma e perchè ne ho parlato sia nel canale del wrestling dedicato al cinema e perchè mi era sembrata un'ottima idea questa notte tornato alle 3 rivedermelo...
Apocalisse a Frogtown

Il film più trash del trash. Il film che ha fatto divertire. Il film che non ha fatto addormetare. Il film che ha mostrato le belle gambe, (e lo sguardo da porca) di una sconosciuta Cec Verrell (nella parte di Centinella).
Futuro prossimo venturo. Bombe atomiche in quantità esploderanno sulla Terra. E gli uomini inizieranno o a diventare sterili, o si tramuteranno. In rana. Se poi siete fortunati, potrete invece fare il "fecondatore" di professione. Come è accaduto a Sam Hell.
Sam Hell, uno degli ultimi uomini fertili sulla faccia della Terra, può scegliere se diventare "proprietà del governo" per garantire la discendenza della razza umana, o scontare la pena per aver aggiunto alla lista delle vittime della sua virilità la figlia di un caporione dell'esercito.
Ovviamente, tra ricevere un calcio tra le gambe, o utilizzare quello che c'hai nel mezzo, Sam sceglie quest'ultima soluzione: si arruola nella Medtech (altra multinazionale monopolista della natalità) e si avvia con l'infermiera-sovergliante e la guardia del corpo Centinella verso Frogtown, nella tenuta dei mutanti.
Ecco una postilla sul contratto che forse Sam non ha letto: il suo "pacco" sarà protetto da una speciale cintura a prova di bomba che, se si allontana troppo dalla sorvegliante, inizia ad emanare scariche elettriche.
Ma, all'occorrenza, ci sarà l'apposito sportellino...
Le due donne sono sterili, ma non nasconderanno l'attrazione per Sam... specie l'infermiera che, a tradimento, prima lo eccita e poi gli fulmina i cosiddetti...
Nella cittadina di Frogtown, in mano ai mutanti uomini-rana, c'è un arem di prigioniere... in balia di un rospone che si eccita con la danza dei tre serpenti...
Cosa sono i tre serpenti? Ricordatevi che il rospo è un mutante e ha un arem...
Sam ovviamente teneterà - e riuscira - a portarsi via tutte le donne e... beh... avete presente la storia delle api e dei fiori?
Il Sam Hell della situazione è interpretato da Roddy Piper, ex wrestler. Sandahl Bergman che interpreta la sorvegliante Spangle, ha recitato in Conan il Barbaro e Yado.
Film ghiozzissimo, veryveryveryveryveryvery trash, ma divertentissimo!
Apocalisse a Frogtown

Il film più trash del trash. Il film che ha fatto divertire. Il film che non ha fatto addormetare. Il film che ha mostrato le belle gambe, (e lo sguardo da porca) di una sconosciuta Cec Verrell (nella parte di Centinella).
Futuro prossimo venturo. Bombe atomiche in quantità esploderanno sulla Terra. E gli uomini inizieranno o a diventare sterili, o si tramuteranno. In rana. Se poi siete fortunati, potrete invece fare il "fecondatore" di professione. Come è accaduto a Sam Hell.
Sam Hell, uno degli ultimi uomini fertili sulla faccia della Terra, può scegliere se diventare "proprietà del governo" per garantire la discendenza della razza umana, o scontare la pena per aver aggiunto alla lista delle vittime della sua virilità la figlia di un caporione dell'esercito.
Ovviamente, tra ricevere un calcio tra le gambe, o utilizzare quello che c'hai nel mezzo, Sam sceglie quest'ultima soluzione: si arruola nella Medtech (altra multinazionale monopolista della natalità) e si avvia con l'infermiera-sovergliante e la guardia del corpo Centinella verso Frogtown, nella tenuta dei mutanti.
Ecco una postilla sul contratto che forse Sam non ha letto: il suo "pacco" sarà protetto da una speciale cintura a prova di bomba che, se si allontana troppo dalla sorvegliante, inizia ad emanare scariche elettriche.
Ma, all'occorrenza, ci sarà l'apposito sportellino...
Le due donne sono sterili, ma non nasconderanno l'attrazione per Sam... specie l'infermiera che, a tradimento, prima lo eccita e poi gli fulmina i cosiddetti...
Nella cittadina di Frogtown, in mano ai mutanti uomini-rana, c'è un arem di prigioniere... in balia di un rospone che si eccita con la danza dei tre serpenti...
Cosa sono i tre serpenti? Ricordatevi che il rospo è un mutante e ha un arem...
Sam ovviamente teneterà - e riuscira - a portarsi via tutte le donne e... beh... avete presente la storia delle api e dei fiori?
Il Sam Hell della situazione è interpretato da Roddy Piper, ex wrestler. Sandahl Bergman che interpreta la sorvegliante Spangle, ha recitato in Conan il Barbaro e Yado.
Film ghiozzissimo, veryveryveryveryveryvery trash, ma divertentissimo!
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"I Scream, You Scream, We All Scream for Ice Cream"
Dazed and Confused: "Se rinasco, voglio rinascere Hank."

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Re: Tu Morirai Lassù...
Hank Luisetti ha scritto: Ne avevo già parlato,mi sembra proprio sulle pagine di questo topic..ma e perchè ne ho parlato sia nel canale del wrestling dedicato al cinema e perchè mi era sembrata un'ottima idea questa notte tornato alle 3 rivedermelo...
Apocalisse a Frogtown
Il film più trash del trash. Il film che ha fatto divertire. Il film che non ha fatto addormetare. Il film che ha mostrato le belle gambe, (e lo sguardo da porca) di una sconosciuta Cec Verrell (nella parte di Centinella).
Futuro prossimo venturo. Bombe atomiche in quantità esploderanno sulla Terra. E gli uomini inizieranno o a diventare sterili, o si tramuteranno. In rana. Se poi siete fortunati, potrete invece fare il "fecondatore" di professione. Come è accaduto a Sam Hell.
Sam Hell, uno degli ultimi uomini fertili sulla faccia della Terra, può scegliere se diventare "proprietà del governo" per garantire la discendenza della razza umana, o scontare la pena per aver aggiunto alla lista delle vittime della sua virilità la figlia di un caporione dell'esercito.
Ovviamente, tra ricevere un calcio tra le gambe, o utilizzare quello che c'hai nel mezzo, Sam sceglie quest'ultima soluzione: si arruola nella Medtech (altra multinazionale monopolista della natalità) e si avvia con l'infermiera-sovergliante e la guardia del corpo Centinella verso Frogtown, nella tenuta dei mutanti.
Ecco una postilla sul contratto che forse Sam non ha letto: il suo "pacco" sarà protetto da una speciale cintura a prova di bomba che, se si allontana troppo dalla sorvegliante, inizia ad emanare scariche elettriche.
Ma, all'occorrenza, ci sarà l'apposito sportellino...
Le due donne sono sterili, ma non nasconderanno l'attrazione per Sam... specie l'infermiera che, a tradimento, prima lo eccita e poi gli fulmina i cosiddetti...
Nella cittadina di Frogtown, in mano ai mutanti uomini-rana, c'è un arem di prigioniere... in balia di un rospone che si eccita con la danza dei tre serpenti...
Cosa sono i tre serpenti? Ricordatevi che il rospo è un mutante e ha un arem...
Sam ovviamente teneterà - e riuscira - a portarsi via tutte le donne e... beh... avete presente la storia delle api e dei fiori?
Il Sam Hell della situazione è interpretato da Roddy Piper, ex wrestler. Sandahl Bergman che interpreta la sorvegliante Spangle, ha recitato in Conan il Barbaro e Yado.
Film ghiozzissimo, veryveryveryveryveryvery trash, ma divertentissimo!
Lo voglio!!!Â



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Re: Tu Morirai Lassù...
Qualcuno mi ha parlato di un film in cui l'assassino si divertiva a "staccare" la pelle del volto alle vittime per poi "inchiodarla" con degli spilli. Credo non sia un film recente. Se esiste e non mi hanno preso in giro, sapete dirmi il titolo?
Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meis vidi in ampulla pendere,
et cum illi pueri dicerent: Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: ἀποθανεῖν θέλω.
et cum illi pueri dicerent: Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: ἀποθανεῖν θέλω.