Spree ha scritto: Personalmente ritengo "Q" un libro infinitamente migliore.
Sottoscrivo. Q è un altro livello. Così come credo che Blissett sia il gemello buono di Wu Ming.
Robyus ha scritto: Ora però sorge il vero dilemma, ho quattro liaglio. Per essere un libro del 1935 è estremamente profetico, a differenza del plumbeo 1984 (essendo due distopie penso che il paragobri e non sò da quale iniziare :D:
Terra! di Stefano Benni, L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera, Pulp di Charles Bukowski e Il sentiero dei nidi di ragno di Calvino...aiutoÂ
darioambro ha scritto: Finita l'altro ieri la trilogia di Magdeburg di Altieri consigliatami da Teo, massacro finale spettacoloso e mai mi sarei aspettato un finale del genere, comunque veramente spettacolare
oggi invece ho preso "Lincoln" di Gore Vidal e "il Professionista" di Grisham.
chinasky ha scritto: Giusto così. :figo:
darioambro ha scritto: siete sempre i soliti caporione
f1 forever ha scritto: Ho finito di leggere un libro di Liliana Madeo dal titolo " La prima moglie di Nerone
" Bello. Scritto bene, scorrevole, ma non superficiale. Evocativo, ma non stucchevole. Si tratta della storia della vita di Ottavia, prima moglie di Nerone, figlia di Claudio. Di lei si sa poco, le fonti la sfiorano, pur essendo parte della famiglia imperiale, forse anche perché ci avrebbe sfigurato il solito Nerone, che alla fine, dopo averla sposata grazie agli intrighi materni solo per convalidare la sua ascesa al trono, la fa uccidere perché la più procace e arrampicatrice Poppea non vuole più essere un’amante, ma una regina. Il libro è un delicato affresco della vita di questa donna, ricavata da notizie sulle donne del tempo, non tutte schiave o incapaci, come spesso ripensa, anzi. I primi anni del Cristianesimo, gli interessi culturali e sociali di questa donna schiva ma colata, intelligente, amata dal popolo di Roma. E forse finalmente l'amore, fatto di un solo sguardo, di un unico incontro, pudico, casto, lontano dalle sregolatezze a cui libri, cinema e televisione ci hanno abituati. Un bel libro, appassionante, sia per chi ama la Storia, per chi vuole restituire alle donne un ruolo importante, per chi semplicemente si appassiona ai racconti di una vita.