Lui si era occupato del posto per riposare le membra dopo un meeting che prevedevo sarebbe stato strabiliante e stancante, lui doveva mettere la macchina , lui sarebbe dovuto passare a prendermi quel fottutissimo sabato mattina per arrivare in quel paesino vicino alla stracciatella e alla nocciola.
Non verrà quindi. Sono quasi le sei di sera o meglio a questo punto siamo più vicini al numero di maglia di Sam I Am. Alternative? Treno-macchina-non vado? Il pc è ancora nelle mani del tecnico e ivi resterà almeno fino al sabato inoltrato.
Squilla il cell. E’ Dida. Capisce che c’è qualcosa che non va. Il mood è quello di 50 in Get Rich or Dye Tryin’. Troppe cose storte. I treni ci mettono una vita. Non so chi e come contattare uno dei milioni alberghi di Crema. È la fine. Darioambro pacconaro del cavolo. Altro che guardia spalle. Lui è Giuda.
Sms volano, il Dida giusto fa il miracolo, Gonzo ci aggiunge del suo, chiama Darioambro e si becca un 38 anche lui, vado in ufficio per una cavolo di connessione ad internet superveloce. Sono le 11 di sera quasi. La Didamobile avrà un passeggero in più.
La gentilezza e la premura di Dida fanno il resto. Sloan, apprezzabilissimo giocatore ma soprattutto piacevole compagno di viaggio, mette la ciliegina sulla torta. Vado a letto contento. Il popolo degli Onesti ha vinto ancora una volta. Sarà l’occasione per girare definitivamente il Brogesso a mio favore?
L’appuntamento è all’uscita di Firenze Certosa. Sono a bit late, gli highlights della notte NBA valgono bene un ritardo. Il bistecca ne ha messi 37, LeBron ha preso solamente 19 rimbalzi, i miei Rockets hanno vinto (capirai con l’attuale Minnesota ci riuscirebbe anche un quintetto Poz, Ciombe, Thandermike, Fax, DaBrawl), il Barone ha allargato il suo regno, Isiah ha offerto un posto in prima fila a Randolph al Garden per vedere Bosh ed i Raptors ma l’ex Blazer ha preferito andare nella sezione 350…
Inondo di tutto questo uno dei pochi decani di playit rimasti in circolazione, Goat. La Capressa è seduta fra noi due, l’aspirante comico di Zelig è davanti accanto alla pilota, dopo 5 minuti odorano di NBA perfino i pneumatici. Già, sono loro i veri protagonisti della prima mezz’ora.
Se ne sgonfia uno, forse due, forse tutti e quattro, forse il computer della macchina di Dida è rimasto nelle mani del tecnico che ha sempre il mio - di pc – fatto sta che prima di fermiamo a controllare la pressione, poi decidiamo di aumentarla sta pressione e finalmente, con tutto il magone possibile, ripartiamo.
La nebbia, la strada difficile, gli auricolari che non funzionano, le battute di ThunderMike nemmeno. Non so se sia colpa della fame ma quando vediamo Francesca addentare una capra capiamo che il prossimo autogrill sarà nostro. 25km dopo la prima indicazione. Qui capisco che Anna Maria Filosa esiste davvero. E che Goat è uno dei migliori scrittori che io abbia mai avuto il piacere di leggere.
Si riparte, qualche goccia di pioggia fa da presagio alla tonalità della giornata. Di merda. Metereologicamente parlando, si intende. Il comitato dei saggi, infatti, riunitosi più tarda nella serata, deciderà infatti che, d’ora in avanti, i meeting si fanno da maggio a settembre. Durante il restante periodo dell’anno non rompete i coglioni ed ognuno a casa sua. C’è sempre il forum. Altrimenti Max che butta via a fare tutti quei soldi, se non per permettere a noi di incontrarci con il brutto tempo quando fuori è buio (cit.).
Il non organizzatore aprà una hot line con Goat, prima ci chiede dove siamo, a che ora arriviamo, vuole che andiamo subito da lui, poi ci dice di uscire a Fiorenzuola, poi dice che dovevamo tirare dritto. Secondo me non vuole che arriviamo!!! Mike nel frattempo dà sfoggio delle sue migliori interpretazioni comiche, ha un tale repertorio di freddure inglesi che Dida, che qualcosa dell’isola conosce, ha più volte la tentazione di sbandare e finire in un fosso. Non fosse che poi bisognerebbe cambiare una ruota, saremmo già con il triangolo in mano ed un arancione sulle spalle.
Il tom tom è la rovina del mondo odierno. Azzera la socievolezza che è in ognuno di noi. Innata. Perché non ti costringe più ad accostare al ciglio della strada, abbassare il finestrino, chiedere “scusi per il Liceo Classico?” e magari fare l’incontro della tua vita. No. Ora una voce, meglio se è il Ranzani, o ancora meglio la voce di TAP, che ti dice a 312,25 metri gira a destra, tra 3 secondi metti la freccia, avresti dovuto girare prima pirla, torna indietro cretino. Ma vaffanculo!!!
Piove. Parcheggiamo. La macchina di Dino c’è. Io i Mike andiamo in avanscoperta solo per scoprire che come Magellano e Colombo non valiamo niente. Goat e Dino si cercano con gli occhi, stile Joey e Pacey nella terza stagione di Dawson’s Creek. Ci viene incontro, bacia un po’ tutti, Goat un po’ di più, Dida e Capressa notevolmente di più…
Entriamo in palestra, strette di mano, ciao di qua , ciao di là, Jamallo che ti guarda e ti saluta East coast style, Il Poz con una spalla che fa impressione, Sine bello e dannato, Fax solo dannato. Un certo XYZ89 fa di tutto per far capire qual è il suo nome, chi rappresenta, da dove viene. Nessuno riuscirà a risolvere il mistero fino a tarda serata. Abbracci, saluti, pacche sulle spalle, chiacchere di rito. Vedo il mio salvatore, lo avvicino, lo saluto ma è ora di cambiarsi.
Controsensi edilizi italiani. Palestra tutto sommato decente ma piccola a confronto degli spogliatoi. Ne conto almeno 4 da minimo 20 persone l’uno. Ma 80 persone in quella palestra, tutte insieme, non ci entreranno mai. Un 4 vs 4 in scioltezza è già in corso, c’è un rookie di nome Alby14, ne sentiremo parlare. Infatti sento pronunciare le stesse le parole buffaniane riguardo a Gerald Wallace.
JC sta facendo stretching, io prendo un pallone e faccio riscaldamento. Parte il 5 vs 5 che diventa, ben presto, un gioco al massacro. Montepaschi vs Pallacanestro Varese. Il +20 è di ordinanza. Sine non riesce a carburare. Alicon sta interpretando Chris Wilcox. Accende e spegne a piacimento. JC sembra veramente un knicks dall’atteggiamento.
Le pause di sprecano, in una di queste la rappresentanza veneta entra in campo, il bevitore con classe, come promesso, mette due bottiglie di plastica colme di spritz sul tavolo. Il momento agonistico praticamente finisce lì. Salvo riprendere nel garbage time per l’arrivo di un personaggio mistico, acclamato dalla folla ma soprattutto deriso per averci messo quasi una giornata intera per fare la tratta Bologna-Crema.
193 km, 2H 13’ secondo quello che dice Google maps. Fossimo stati nel canale sport mania sarebbe andato fuori tempo massimo. Oppure in OT. Decidete voi quale vi piace di più. Però il Jasone si rivela un gran personaggio, riempie della sua energia e vitalità bolognese lo spogliatoio, qualcuno gli fa notare la maglietta Mens Sana Basket al che lui reagisce inneggiando a Paramatti e producendosi nei 4 cori che i tifosi del Bologna hanno imparato a cantare.
La bandabardò nel frattempo è tornata, ci siamo praticamente tutti e con altrettanta praticità il custode ci butta fuori, dove ci attende quella stramaledetta pioggia che ci farà compagnia fino alla fine…
To be continued…
……il saluto alla palestra è breve, le disposizioni di Dino sono chiare: ci si bagna più che si può, quindi tutti a piedi verso le macchine per depositare zaini e borse, ritorno altrettanto umido verso il punto di incontro ( 20 metri davanti alla palestra ), camminata verso il centro alla ricerca di un posto dove prendere un aperitivo.
Credo che voglia veramente farci ammalare tutti così “la prossima volta ci pensano due volte prima di dare la conferma. Neanche un decina di pacchi dell’ultimo secondo. Ma dove sono finiti i meeting di una volta?”…
Il percorso tutto sommato è piacevole, Crema non avrebbe neanche un brutto corso, non fosse per tutta l’acqua che esce. Un bancomat è l’occasione per conoscere BigO e fiancèe, un pacchetto di sigarette un’altra per ripararsi dalla pioggia.
Arriviamo al puntino indicato sulla mappa del tesoro: entriamo, siamo tanti, Rod è decisamente “presente” e la sciarpa rossonera al collo fa rivivere un gruppetto di anzianotti dentro al locale che inizio a ipotizzare chi e cosa fossimo. “ Son giocatori delle giovanili del Milan” “ No, sono separatisti”, “ Ma dai non vedi che non c’è ne è neanche uno già ubriaco” ( Teo ovviamente è coperto da Rod…)…
Uno dei più audaci chiede alla cameriera che ci facciamo lì dentro. Sono un gruppo di amici che son venuti a prendere un aperitivo. Siamo diventati un caso nazionale. Il posto è carino, la puzza ( con la U, occhio ) di merda, i posti non bastano. Alcuni rimangono in piedi.
Gli ultimi due coglioni rimasti in piedi vanno nella stanza accanto, di sedie libere ce ne sono un bel po’ ma vuoi mettere la soddisfazione di prendere quella panchina appoggiata vicino alla porta finestra. Due braccia toscane da una parte, due bolognesi dall’altra e l’oggetto è già per metà nell’altra stanza. Vedo Max agitare con veemenza il cartello ban. Prendiamo due sedie.
Siedo accanto a Dida, alla mia sinistra c’è Sloan, sono tra i miei due salvatori del weekend ma mi accorgo subito che sono di troppo. Fra tremila improbabili discussioni di fantacalci ed affini, di vini, di storie, di aperitivi fatti male, emergono due storie.
Nessuno sa chi è Davide eppure il suo nome continua ad essere pronunciato. Lo stanno proprio chiamando ma niente. Facce incredule, sembra uno scherzo. Nessuno, ribadisco, risponde alla chiamata. Dal fondo si alza una voce “ Poz vogliono te”…
Veniamo anche a sapere che Dida l’ha data, a loro completa insaputa e usando una tattica vecchissima, sia ad Alicon che a Goat. A Sloan brillano gli occhi, Jakala entra nel vivo della discussione, Dino nicchia, improvvisamente in sala regna un misto tar silenzio, curiosità e voglia di farsi i cazzi propri. Ma l’occasione è ghiotta.
Al giorno d’oggi non è per niente facile ottenere una password.
Il puzzo si impadronisce di noi, Dino richiama l’attenzione, è il momento di pagare, due euro a testa per l’aperitivo. Cifra che, nel curriculum, di ogni buon separatista non ha diritto di cittadinanza. Teo ha già un altro aperitivo in mano, mi dicono che hanno un Pampero d’annata. Rum e pera d’ordinanza. Dida si accoda. Non hanno la pera. Dida si scoda. Rum secco e senza ghiaccio. Due dita. Un sorso. Un unico maledetto sorso. Teo fa altrettanto con la sua bevuta. Ora possiamo andare a mangiare.
L’ennesima acqua mi fa restringere di un paio di centimetri, riesco quasi a guardare Lilpol e Tap negli occhi, prendiamo le macchine ed arriviamo al ristorante. Due tavolate due. Ci si dispone. Il reparto geriatria è al completo. Ho accanto Capressa e Goat. In tre formiamo quasi 100 anni. Di fronte c’è il nuovo che avanza. Matt, Sine, Alicon. C’è già Mike con il sosia di Ciombe. Rod e Teo sono accanto ad Alicon, davanti a loro, accanto a miss cappotto rosso, Dida e il Marghe. BigO e BigA, teneroni, sono vicini.
Dino è andato a prendere the family: il loro ingresso, minuti più tardi, è trionfale. L’altro tavolo vede il Jasone capotavola che è anche un modo per dire che sarà uno dei capobanda della serata. Con lui ci sono Max, Sloan, Alby14, Nefasto, Bruce, Poz, Fax, Fazz, tutto il team dello 0-12 Benetton ed il rookie team degli Yankees.
La cena è piacevole, fra richieste stile “Pino dei Palazzi”, Rod che si improvvisa fotografo, Marghe che finalmente ha l’occasione di parlare con Teolandia dopo meeting passati a rincorrersi (la Carrà aveva un impegno altrimenti sarebbe stata dei nostri per introdurre “ direttamente dalla Liguria è qui con noi Margheritoni “ ), il topic separati alla nascita si arricchisce di un nuovo personaggio. L’amico di Mike è un Ciombe versione separatista: mi impressiona con la conoscenza di tante cose riguardo all’NFL. Sarà un nuovo forumista a breve.
Arriva la prima birra ed alla quarta parola con il nuovo che avanza (Sine ed Alicon) mi accorgo che siamo già sotto la metà. Ne occorrerà un’altra. Arrivano anche le pizze ed il silenzio cala sulla tavola. Non ferma però la Capressa: i poteri forti del forum sono l’argomento di conversazione principale. Ti accorgi di quanto sia influente solo guardandole le labbra emettere suoni, è palese che Goat è un burattino nelle sue mani.
Ma solo di giorno. Perché la notte, con quel pigiama, è praticamente impossibile che abbia il comando. Non voglio neanche lontanamente pensare che Goat soccomba anche nell’alcova. In caso contrario vorrebbe dire….no no meglio non pensarci.
Appare la cameriera, Fazz ha un sussulto, Rod si traveste da giurato a Salsomaggiore e spara un 6 ½ che sa tanto di sufficienza di facciata, sapete quel detto un colpo al cerchio ed un alla botte?....esatto proprio quello. Fazz non è convinto, omette di dire che non tocca boccia da un bel po’ e quindi il suo 7 non è compreso da molti ma il lato B e la simpatia della ragazza possano far pendere la bilancia dalla sua parte.
Lei non si scompone, mi aspetto una mossa dal tavolo del Jasone, molto più smaliziato del reparto geriatria ma di un aggancio neanche l’ombra. Fax, considerato dai più una leggenda vivente dell’imbrocco, è troppo preso dalla stanchezza e da Nefasto che vuole far vedere a tutti che con la macchina fotografica ci sa fare.
Dino ha trovato ufficialmente la baby sitter per Ester. La prende in braccio, la culla, la fa sorridere solo come riesce a lei, la coccola. Dida è la madre perfetta. Sloan ha le stelline agli occhi, il suo sogno pare realizzarsi. E non manca di farlo notare. I roll si sprecano, gli arrossamenti pure. Partono anche le accuse di paternità, rumors dal Trentino mi tirano in ballo, ribadisco l’estraneità anche perché, a me, Dida non l’ha data……..
La password.
Nostalgici di un forum che è ormai lontano almeno 24 ore da ognuno di noi, prendiamo una penna e, voilà, il forum appare sulla tovaglia di carta. La sezione è nuova, Max ha deciso che la farà nascere appena tornato a casa, si chiamerà LOVELINE. Moderatore unico: il Jasone. Alicon, tenendo fede al suo nome, apre il primo topic.
Prima di continuare però una precisazione: questo nuovo canale presenta delle novità soprattutto per quel che riguarda i pulsanti a disposizione degli utenti. Alicon, per esempio, ha sempre il tasto QUERELA a cui però si son aggiunti DELETE e VAFFANCULO, l’avatar è Nostro Signore. Sine, invece, ha il tasto SCAZZO POZ FINTO, quello DAVID WEST e INSULTO. La Capressa, con lo stesso attuale avatar sono ancora un pochino invecchiato, ha il tasto GOAT, quello INTIMORISCI ed infine CAPPOTTO ROSSO. Teo ha un solo tasto: BEVITORE CON CLASSE.
In questo scenario Alicon predica saggezza e illustra le tattiche di conquista, mostrando la sua abilità dialettica e messaggistica nonché un po’ di proverbiale stronzaggine che, notoriamente, alle ragazze piace (infatti da buon Don Juan chiede subito a Max la facoltà di avere il nuovo tasto ROBBIE WILLIAMS). La frase più degna di nota? “Deve essere obiettivo: una figa snob quella con cui è stato
” . Sine risponde, afferma che la Capressa è caustica e molto caucasica, mette la modalità-Pinno ON e conclude dicendo che Fax vuole solo i soldi, contabile del cazzo!!. La Capressa quota Alicon: “ ci sai proprio fare… baby
….magari fossero tutti come te!. Interviene Teo: “ Bobby Jackson ha fatto 7/7 da tre e Dida …… Non fa in tempo a continuare che, anche nel canale di carta, nel topic di carta da tavolo ristorantata, arriva la somma moderatrice e MODERA anche qui…impossibile andare avanti. Anche Pandu avrebbe desistito…
Riesco a parlare finalmente con Big A (Stefania se ricordo bene, spero mi perdonerà se ho sbagliato…) e quello che viene fuori è un bel ritratto di una studente di Trento che adora farsi scrivere le frasi sulle mani per poi farle fotografare da Rod che, ovviamente, non ha finito né le pile né la memoria.
Arrivano i limoncini, i caffè, Mike chiede una bottiglia d’acqua. Si sa gli artisti, dopo le esibizioni, hanno bisogno di accadueo. E’ l’ora del conto. Spendiamo veramente poco. Dobbiamo dare atto a Dino che non organizzazione ha funzionato benissimo. Gli amici, forumisti o meno, iniziano ad uscire, piove ancora porco cane, stiamo tutti vicini vicini sotto la tettoia all’uscita della pizzeria.
Scattano le foto di rito e ti ritrovi a pensare che, tu, queste persone le dovrai tra poco salutare, che tra poco la magia sarà finita ma solo per poco perché, quando sarai a casa, davanti al tuo monitor 17 pollici, con (quelli bravi) otto dita che governano lettere che saranno poi parole, emozioni, pensieri ti accorgi che la magia non è finita anzi sta per iniziare nuovamente.
Perché tutti quei caratteri, quelle faccine, quegli avatar non sono più un altro utente qualsiasi, un indirizzo IP su internet ma hanno una faccia, un suono, un espressione del viso, un colore, una risata, un ricordo, un abbraccio, uno sguardo, una parola sussurrata. Vita.
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