Si è parlato della Curse of the Monkey, la Maledizione della scimmia.
Come tutti sapete, sono un grande fan dello sport di Boston (in particolare i Red Sox) e per quanto conosca relativamente poco lo starball (ma me ne appassionerò maggiormente grazie al fanta), la mia attenzione è stata catturata dalla straordinaria storia della Maledizione.
Certo, tutti conoscono la Maledizione del Bambino, lanciata (si dice) da Babe Ruth quando Frazee lo diede agli Yankees per due pizze fredde e 3 birre calde. Ma esiste quest'altra maledizione che molti giornalisti, specie Bob Ryan del Boston Globe, hanno riportato in auge a fine ottobre 2004, poco dopo il trionfo durante le World Series dei Red Sox. Eh beh, credo che valga la pena di raccontarla perchè è bellissima.
Era il 1976, i Clam-Chowders erano la franchigia più forte in assoluto. Ma la storia parte immediatamente dopo il trionfo. Vinsero, ma il merchandising non andò a ruba. In particolare non riuscirono a vendere quasi niente con l'immagine della mascotte, Honkey the Monkey, una scimmia francamente bruttina a coda lunga, di cui si possono ancora trovare immagini su internet. Eccone una:
Dicevamo, Honkey non vendeva, e quindi il management della squadra decise di formare una joint venture coi Red Sox, decisamente più seguiti al tempo. Per entrare maggiormente in sintonia col proprio nome (Clam-Chowders) e per farsi pubblicità assieme ai Red Sox, venne deciso di prendere una nuova mascotte, Wally the Green Lobster. L'assonanza con Wally the Green Monster non è assolutamente casuale.
Questa è l'immagine del pupazzetto, mandatami da un mio amico residente nel Connecticut:
Si notano chiaramente i riflessi verdi, che richiamano i colori del Green Monster dei Red Sox, oltre che le origini irlandesi della franchigia. La manovra ebbe istantaneo riscontro dal punto di vista del merchandising, ma comportò la sostituzione dell'impersonatore delle mascotte. Peter O'Malley, allora 42enne, lasciò il posto a Stephen Callahan, un 18enne, ancora oggi impersonatore di Wally. O'Malley, prima di andarsene, lanciò una tremenda maledizione:
"I Clam-Chowders non vinceranno mai più finchè sarò in vita, e nessuno dei vostri discendenti potrà mai vincere niente a Boston".
Naturalmente fu presa con "un pizzico di sale", come si suol dire in inglese per queste circostanze. Ebbene... da allora tutto andò storto.
Nella prima partita del 1977 un comodo affondo a rete del fenomeno Michael Clemens fu arrestato da una scimmia inopinatamente entrata in campo, dopo essere sfuggita al proprio proprietario. L'evento fu talmente choccante per Clemens che la vide come la prima concretizzazione della maledizione. Decise di ritirarsi immediatamente.
Il figlio, il piccolo Roger, che era considerato una giovanissima promessa, decise di cambiare sport, passando dallo starball al baseball. Ebbene, Roger Clemens, dieci anni dopo la famosa maledizione, si ritrovò a lanciare per i Boston Red Sox nelle World Series. In gara 6 nel 1986, ad 1 out dalla fine, Buckner, lasciato erroneamente in prima base dal manager, si fece passare una palla tra le gambe. I Sox persero la partita ed il titolo, e Roger Clemens venne colpito a distanza, anche in un altro sport, dalla maledizione della scimmia.
Nello starball le cose sono andate in maniera altrettanto catastrofica, culminando negli eventi della finale con Phoenix (della quale non parlo, ci penserà Manu se ne avrà voglia

). Ma un paio di mesi fa O'Malley è morto, dopo essersi suicidato investendosi con la macchina che aveva appena rubato al proprietario della franchigia, lasciando un biglietto di scuse a tutti i tifosi dei Clam-Chowders.
E' arrivato il momento. E' il momento di Calibor, coach W, Radosajevic e Musarelli. Ce la possiamo fare. Ce la dobbiamo fare. La maledizione è terminata.