Valutare i draft
Inviato: 25/01/2024, 15:18
Non sapevo bene come intitolare questo topic.
Nasce tutto ieri, quando un noto utente mi chiede la disamina fatta da un altro noto utente sull'ormai ex GM della propria squadra.
In quest'analisi si faceva ironia sul fatto che del draft del 2017, quindi 7 stagioni fa, non fosse rimasto nessuno a roster, e questo sarebbe un punto negativo per il lavoro del GM.
Spesso infatti si dice che le classi di draft vanno valutate a posteriori, dopo qualche anno. Allo stesso tempo però bisogna anche considerare che i contratti da rookie durano 4+1 anni per i primi giri, 4 anni per il secondo.
La statistica aggiornata a Settembre dice che la carriera media di un giocatore NFL dura 3.3 anni.
Infatti se si va a vedere le prime 10 scelte del draft 2017 ce ne sono 2 ancora nella propria squadra d'origine (Garrett e Mahomes), 3 senza squadra (Corey Davis, John Ross e Fournette che però fino all'altro giorno giocava) e 5 ancora in NFL ma altrove (tra questi Jamal Adams che mi aspetto avrà vita breve).
Quindi se 7 anni non sembrano poi così tanti in NFL sono un'era geologica, basti pensare a chi allenava dove e che squadre c'erano ai playoff all'epoca e dove sono ora (7 delle 12 squadre ai playoff all'epoca quest'anno non solo non li han fatti, ma alcune come Patriots e Titans sono tra i bassifondi della lega, in generale squadre come gli Eagles han cambiato anche allenatore).
Da qui alcune considerazioni: come va effettivamente valutato il lavoro di un GM/FO in sede di draft? Perchè tutti bravi a dire "ottimo lavoro su [giocatore che diventa titolare e tra i migliori della lega nel suo ruolo]" ma i cosiddetti giocatori di rotazione, o titolari non inamovibili?
Dobbiamo limitarci a vedere quanti di questi giocatori rimangono fino a fine contratto da rookie e poi quali riescono anche a strappare un secondo o terzo contratto?
E allora uno che ti fa un buon lavoro per 4 anni ma poi lasci andare al quinto perchè non hai i soldi per pagarlo o ci sono bisogni più impellenti da coprire o giocatori più importanti da rinnovare è una buona scelta o no? Uno che diventa una pedina di scambio per migliorarti altrove?
E qual è l'orizzonte temporale corretto per valutare i draft in base a questa logica (e non solo questa logica)?
Un buon GM è quello che pesca bene nei giri bassi e finiti i contratti riesce a rimpiazzarli con scelte analoghe?
Per curiosità sono andato a spulciare il draft 2019, un po' perchè abbastanza recente, un po' perchè i contratti da rookie sono scaduti a fine 2022 al netto dei primi giri.
Ho guardato i primi tre giri perchè poi si finisce veramente nel torbido.
A oggi la situazione è questa:
19/32 giocatori scelti al primo giro sono ancora con la squadra di origine, e tolto Josh Jacobs credo che il numero rimarrà simile l'anno prossimo vedendo i nomi coinvolti (qualcuno è già stato rinnovato)
5/32 giocatori al secondo giro (spiccano Deebo e DK oltre a Elgton Jenkins)
9/38 giocatori al terzo giro, curiosamente più che nel secondo (da segnalare Scary Terry, TakiTaki, Know, Dean, Diontae)
Quindi delle prime 102 scelte solo 33, meno di un terzo, sono ancora a roster della squadra di origine.
Credo sinceramente che andando a vedere altri draft la situazione sia quella.
Alla luce di ciò, non è che ci aspettiamo standard troppo alti da parte dei GM?
Nasce tutto ieri, quando un noto utente mi chiede la disamina fatta da un altro noto utente sull'ormai ex GM della propria squadra.
In quest'analisi si faceva ironia sul fatto che del draft del 2017, quindi 7 stagioni fa, non fosse rimasto nessuno a roster, e questo sarebbe un punto negativo per il lavoro del GM.
Spesso infatti si dice che le classi di draft vanno valutate a posteriori, dopo qualche anno. Allo stesso tempo però bisogna anche considerare che i contratti da rookie durano 4+1 anni per i primi giri, 4 anni per il secondo.
La statistica aggiornata a Settembre dice che la carriera media di un giocatore NFL dura 3.3 anni.
Infatti se si va a vedere le prime 10 scelte del draft 2017 ce ne sono 2 ancora nella propria squadra d'origine (Garrett e Mahomes), 3 senza squadra (Corey Davis, John Ross e Fournette che però fino all'altro giorno giocava) e 5 ancora in NFL ma altrove (tra questi Jamal Adams che mi aspetto avrà vita breve).
Quindi se 7 anni non sembrano poi così tanti in NFL sono un'era geologica, basti pensare a chi allenava dove e che squadre c'erano ai playoff all'epoca e dove sono ora (7 delle 12 squadre ai playoff all'epoca quest'anno non solo non li han fatti, ma alcune come Patriots e Titans sono tra i bassifondi della lega, in generale squadre come gli Eagles han cambiato anche allenatore).
Da qui alcune considerazioni: come va effettivamente valutato il lavoro di un GM/FO in sede di draft? Perchè tutti bravi a dire "ottimo lavoro su [giocatore che diventa titolare e tra i migliori della lega nel suo ruolo]" ma i cosiddetti giocatori di rotazione, o titolari non inamovibili?
Dobbiamo limitarci a vedere quanti di questi giocatori rimangono fino a fine contratto da rookie e poi quali riescono anche a strappare un secondo o terzo contratto?
E allora uno che ti fa un buon lavoro per 4 anni ma poi lasci andare al quinto perchè non hai i soldi per pagarlo o ci sono bisogni più impellenti da coprire o giocatori più importanti da rinnovare è una buona scelta o no? Uno che diventa una pedina di scambio per migliorarti altrove?
E qual è l'orizzonte temporale corretto per valutare i draft in base a questa logica (e non solo questa logica)?
Un buon GM è quello che pesca bene nei giri bassi e finiti i contratti riesce a rimpiazzarli con scelte analoghe?
Per curiosità sono andato a spulciare il draft 2019, un po' perchè abbastanza recente, un po' perchè i contratti da rookie sono scaduti a fine 2022 al netto dei primi giri.
Ho guardato i primi tre giri perchè poi si finisce veramente nel torbido.
A oggi la situazione è questa:
19/32 giocatori scelti al primo giro sono ancora con la squadra di origine, e tolto Josh Jacobs credo che il numero rimarrà simile l'anno prossimo vedendo i nomi coinvolti (qualcuno è già stato rinnovato)
5/32 giocatori al secondo giro (spiccano Deebo e DK oltre a Elgton Jenkins)
9/38 giocatori al terzo giro, curiosamente più che nel secondo (da segnalare Scary Terry, TakiTaki, Know, Dean, Diontae)
Quindi delle prime 102 scelte solo 33, meno di un terzo, sono ancora a roster della squadra di origine.
Credo sinceramente che andando a vedere altri draft la situazione sia quella.
Alla luce di ciò, non è che ci aspettiamo standard troppo alti da parte dei GM?