Pagelle Finals Nba 2023 - Gara 5

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sds971
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Pagelle Finals Nba 2023 - Gara 5

Messaggio da sds971 » 17/06/2023, 22:16

Gara 5

Heat at Nuggets 89-94 (1-4)
Parziali: 24-22 / 27-22 / 20-26 / 18-24

Voti e giudizi

Miami Heat

Gabe Vincent: 4,5 – Ancora male da 3 con 0/4, 6 punti e 3 assist e tanta panchina. Nel primo quarto si fa notare per una stoppata presa da De Andre Jordan senza quasi nemmeno saltare. Si fa notare per un paio di buona difese – palla a due con Brown, ma il Vincent delle prime due partite è scomparso, merito anche della difesa dei Nuggets. Commette il primo errore difensivo della serie a inizio terzo quarto – Murray al ferro. Chiude la serie con 11,4 punti a partita e il 33% da 3 con sole due triple a segno a gara.
               Media voti Finals: 5,7

Max Strus: 7 – Buon inizio con una tripla – l’unica su 6 tentativi – e una rubata a Jokic su un raddoppio. Poi si prende un bello sfondamento da Gordon, un gioco da 3 punti su una brutta difesa di Porter Jr e un bellissimo assist per Adebayo che schiaccia. Chiude il primo quarto con un contropiede su assist di Lowery ed è assieme a Bam il migliore dei suoi, con 8 punti. Prima del riposo si fa notare per un rimbalzo offensivo in mezzo agli avversari. Continua a difendere meglio del suo solito, stoppando al ferro Braun. Sbaglia un’importantissima tripla dall’angolo non molto marcato, che avrebbe portato gli Heat a +2 a meno di 2’ dal termine. Nonostante le pessime percentuali da 3, è uno dei migliori di Miami di gara 5, strappando anche 8 rimbalzi. Serie con solo 5,8 punti a gara e poco meno del 19% da 3: Spoelstra si aspettava di certo qualcosa in più dalla sua guardia.
               Media voti Finals: 5,3

Jimmy Butler: 5,5 – I campioni si vedono quando vanno messi i canestri più importanti, e probabilmente i campioni che si mettono gli anelli alle dita non aspettano l’ultimo quarto per fare i miracoli. Il 27% al tiro è lo specchio di tre quarti di partita giocati senza riuscire a metterla dentro. Il primo quarto registra uno 0/2 ai tiri liberi, alla fine del primo tempo è 2/8 al tiro, la solita difesa, due belle rubate. Poi, a 4’ dal termine, inizia il suo show che dà la chance a Miami di giocarsela fino alla fine: tripla del -4, altra tripla, 3/3 ai liberi per il -1 a 3’ dal termine e 2 punti pazzeschi per il +1. Poi sbaglia una tripla a 2’ dalla fine e mette altri 2 liberi, sempre per il +1, confezionando così gli ultimi 13 punti degli Heat. Sul +1 Nuggets a -42” dalla fine, perde una sanguinosa palla letteralmente regalandola a Caldwell-Pope. Tenta poi la tripla del pareggio a 16” dal termine, forzando anche abbastanza inspiegabilmente. 21 punti. 5 assist e 3 palle recuperate e una sola persa. Non è riuscito a ripetere la favolosa serie delle Finals contro i Lakers, ma la sua centralità nel gioco di Spoelstra, su entrambi i lati del campo, è evidente. Dispiace che fosse scritta una sconfitta, perché anche un Butler stellare non sarebbe stato sufficiente. Finals con medie di 21,6 punti, 4,6 rimbalzi, 6,4 assist, 1 rubata in 41’ in campo.
               Media voti Finals: 6,5

Kevin Love: 5,5 – Inizia con una buona difesa su Gordon lanciato al ferro e una tripla sbagliata. Nel secondo quarto stoppa prima Porter Jr e subito dopo Brown, conferma del fatto che in queste Finals ha inciso, incredibilmente, più in difesa che in attacco, dove piazza una sola tripla appena al rientro dagli spogliatoi. Poi resta seduto fino alla fine. Quasi 7 punti di media in 18’ di impiego, il 40% da 3 e 4,5 rimbalzi.
               Media voti Finals: 6,5

Bam Adebayo: 7 – Praticamente è sempre in campo – 44’ – e tenta tutto quello che può in difesa, ma dall’altra parte c’è un serbo immarcabile per chiunque al mondo, e in attacco mette 20 punti, anche se con 9/20 al tiro. La prima azione in attacco degli Heat è un suo recupero e schiacciata, poi due giochi da 2+1 entrambi procurati da Green, che non lo riesce a limitare in nessun modo. Favoloso primo quarto con 14 punti e 6 rimbalzi – a fine partita saranno il doppio. Nel secondo quarto tira giù un bel rimbalzo offensivo e serve l’assist a Robinson che appoggia per il +10. E poi due canestri consecutivi per chiudere il primo tempo. Nel terzo quarto subisce pesantemente Jokic, che fa un po' quello che vuole, e anche offensivamente si spegne. Mette un solo canestro poco prima della fine della terza frazione e nell’ultimo quarto non incide.
È stato il giocatore più utilizzato da Spoelstra con i suoi 42’ sul parquet di media, il miglior marcatore dei suoi - 21,8 punti, più tiri per serata – quasi 20 - oltre che miglior rimbalzista con 12,4. Anche 3,2 assist a partita. Contro il miglior centro del mondo ha giocato una bella serie, e meglio di così è difficile pensare che avrebbe potuto fare.
               Media voti Finals: 7,2

Kyle Lowry: 7,5 – Nelle ultime tre partite è diventato a tutti gli effetti la point guard titolare, mettendo assieme una gran bella gara 5, con 12 punti e 4/9 da 3, oltre a 9 rimbalzi – di cui 2 in attacco – presi con forza, voglia e tecnica. Serve anche 4 assist e ruba due palloni. Sbaglia la tripla della speranza, ma la serie era già andata. Buone Finals per l’ex Raptors, con quasi 11 punti, 4 rimbalzi, 4,8 assist e un ottimo 42% da 3.
               Media voti Finals: 6,6

Caleb Martin: 7 – La solita partita di sostanza, da comprimario che sa giocare su tutti i 28 metri di campo. È lesto nel tagliare alle spalle di Porter Jr a fine primo quarto per segnare su assist di Lowry; poi rifila anche una stoppata a Murray. Segna ancora in taglio a metà terzo quarto, perché i dettami di Spoelstra li ha nella testa, come tutti i suoi compagni. 32’ in campo perché quando c’è la zona la sua velocità e mobilità sono fondamentali. 13 punti e 5 rimbalzi per una bella prova. A parte gara 1, porta a casa delle discrete Finals, con poco più di 7 punti a partita e 4 rimbalzi, ma Martin non va valutato per le cifre.
               Media voti Finals: 6,1

Duncan Robinson: 5,5 – 5 punti e una sola tripla a segno, ma soprattutto solo 3 tentate, perché i Nuggets lo hanno guardato a vista. Stampa 2 stoppate, prende 3 rimbalzi e smazza 3 assist, ma tutto ciò è troppo poco, anche se solo in 16’ di impiego. Non delle Finals proprio memorabili, diciamo che era andato meglio in quelle contro i Lakers. 7,8 punti di media e il 43% da 3 – migliore degli Heat – ma con meno di 2 triple a segno a partita.
               Media voti Finals: 6,1

Haywood Highsmith: sv – 3 minuti per far rifiatare Butler. Una sola partita realmente giocata, gara 1.
               Media voti Finals: 6,5

Cody Zeller: sv – Comparsata di un minuto. Difficile che potesse anche minimamente impensierire Jokic, e così è stato.
               Media voti Finals: 6,0


Coach Spoelstra: 7 – Se la gioca a basso punteggio, costringendo Malone ad adattarsi e trovare soluzioni diverse dal correre come in gara 1. Mette in campo tantissima zona, e fa bene, togliendo ritmo e buona parte degli automatismi dei Nuggets. Senza delle buona percentuali da 3 lo sapeva anche il delfino di Riley che la serie sarebbe finità a Denver, e il 9/35 dalla lunga distanza è stata una sentenza. Nonostante questo, nonostante gli avversari fossero più forti e più grossi, si è giocato gara 5 fino a pochi secondi dalla fine. Molti, troppi giocatori e per troppe fasi di tutta la serie hanno reso nettamente meno rispetto a tutte el altre partite di off season, e Butler con Adebayo non potevano arrivare da soli all’anello. Gli è sicuramente mancato parecchio Herro, che avrebbe dato una dimensione diversa agli strozzamenti offensivi che Butler porta, ma forse si sarebbe solamente allungata la serie. Un allenatore che negli anni si è migliorato parecchio, passando da “quello che lascia fare a LeBron quello che vuole” a uno dei più acclamati coach dell’Nba. Da applausi.
               Media voti Finals: 6,3



Denver Nuggets

Jamal Murray: 5,5 – Va vicino a un’altra tripla doppia, con 14 punti, 8 rimbalzi e altrettanti assist, ma anche 6 perse e 2/7 da 3. Di certo non la sua miglior partita, che inizia perdendo palla su un pick&roll con Jokic. Difende molto forte, annullando da subito Vincent. Nel decisivo ultimo quarto mette una bella tripla, ma poi perde palla banalmente, poi infila due punti per il +5 a metà frazione; sbaglia poi sul -1 a 1’30” dalla fine.
Entra di diritto tra le migliori guardie dell’Nba, con 21,4 punti a partita, 6,2 rimbalzi, 10 assist, 2,4 triple segnate a partita e il 92,8% ai liberi. A prescindere dalle cifre, la presenza in campo anche nella sua metà campo è stata fondamentale, creando con il serbo un duo quasi immarcabile. Quando il Joker si riposava in panchina, Murray ha sempre cambiato la faccia all’attacco dei Nuggets, aggredendo con grande velocità la difesa degli Heat, mostrando una grande quantità di opzioni per segnare. Grande scoperta per molti, solo una conferma per chi era già da qualche anno che osservava la banda di Malone.
               Media voti Finals: 6,9

Kentavious Caldwell-Pope: 7,5 – Ottima gara 5, iniziata stoppando Butler, con un arresto e tiro e una bella entrata. Continua la sua opera difensiva negando un facile canestro a Martin a metà secondo quarto, mette una tripla a inizio ultimo quarto, oltre ai due liberi del +3 a 24” dal termine. In sostanza gioca come il giocatore che i Nuggets hanno preso per completare il quadro, mettendo in faretra 11 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate, 3 stoppate e tanta bella e decisiva difesa. In queste Finals ha giocato a buoni livelli solo le ultime due gare, chiudendo con 7,4 punti e un mediocre 26% da 3.
               Media voti Finals: 5,7

Michael Porter Jr: 7,5 – Pur continuando la sua serie da incubo da 3 – 1/6 e un indecente 14% alle triple nella serie – gioca con grande aggressività, prendendo quello che la difesa gli ha concesso, cioè l’area. Infatti la maggior parte dei suoi 16 bei punti – 7 già nel primo quarto e 3 nel secondo – li segna in taglio e in avvicinamento. È il più continuo durante tutta la partita e soprattutto trova una valida alternativa al tiro da lontano. Come sempre efficacissimo a rimbalzo con 13 palloni tirati giù e 3 assist. Molto cresciuto difensivamente durante la serie, che chiude con poco meno di 10 punti a gara e 8,4 rimbalzi, secondo miglior Nugget.
               Media voti Finals: 5,7

Aaron Gordon: 4,5 – Unica brutta partita di una grande serie, limitato anche dai falli, evitabili. Inizia con uno sfondamento su Strus, poi viene richiamato in panchina dopo poco per il suo secondo fallo e passa buona parte del secondo quarto seduto per il suo terzo fallo. Si fa notare per una bella stoppata su Lowry verso fine gara, per i 7 rimbalzi e le 2 rubate, non certo per i 4 punti e 1/6 al tiro. Una serie di grandissima sostanza difensiva, con 14 punti, 7,4 rimbalzi, 3 assist e un fantastico 60% al tiro. Il tassello che mancava a Malone, perfetto non solo in difesa, ma anche nei meccanismi offensivi.
               Media voti Finals: 6,8

Nikola Jokic: 8 (MVP) – A metà primo quarto non ha ancora fatto niente, se non perdere banalmente un pallone. Poi inizia a giocare, smazzando un assist stupendo per Porter Jr e infilando una tripla, ma commette anche il suo secondo fallo e va in panchina. Quando torna in campo si fa rubare palla da Lowry, poi mette due punti dei suoi e fa segnare KCP. È nel terzo quarto che si accende, come sempre in queste Finals, iniziando con un gioco da 3 punti, prendendo 3 rimbalzi consecutivi, 2 punti incredibili e un altro canestro per il -4. Nell’ultimo quarto mette 4 punti consecutivi a cui segue un’ottima difesa su Adebayo, oscurato per tutto il secondo tempo. Segna in avvicinamento il +1 a -2’20” dal termine e sbaglia il canestro del possibile +3 a 50” dalla fine di una partita in cui ne mette 28 con 12/16, prende 16 rimbalzi e smazza 4 assist. Sono già 3 stagioni che Jokic è questo, ma vederlo giocare così alle Finals è stato un vero piacere per tutti gli amanti del gioco. Difficile pensare che un omaccione di 130kg possa essere un tale genio del parquet, e per fortuna che è ancora abbastanza giovane per poterci regalare altre serie da 30,2 punti a partita con il 58% al tiro, 14 rimbalzi e 7,2 assist – ah, anche 1,4 stoppate e il 42% da 3. Immenso.
               Media voti Finals: 8,4

Bruce Brown: 6,5 – Brutta serata al tiro, con 0/5 da 3 e il 28% totale, ma i suoi 10 punti e 6 rimbalzi pesano come quasi sempre. A parte un paio di errori difensivi nel primo tempo non da lui, negli ultimi due quarti è molto efficace sulle guardie degli Heat, oltre a prendere il rimbalzo offensivo che tramuta in due punti per il +1 a 1’30” dal termine. Infila il due liberi del +5 che chiudono definitivamente partita e serie. 11,4 punti a partita e tanta difesa.
               Media voti Finals: 6,4

Jeff Green: 4 – Entra in campo per i problemi di falli di Gordon e Jokic, schiaccia su assist di Porter Jr, altri due punti e poi un’indecente difesa su Adebayo – gioco da 3 punti facile facile – che viene ripetuta uguale identica l’azione successiva: Malone decide di averne abbastanza e manda in campo addirittura DeAndre Jordan. Che non fosse la difesa la sua migliore caratteristica era noto, ma non a questi livelli. Sta in campo solo per 13’ a partita di media, a causa della sua inesistente difesa, perché in attacco mette quasi 5 punti a gara con l’89% al tiro.
               Media voti Finals: 5,3

Christian Braun: 7 – All’ingresso in campo si fa derubare una palla da Lowry, ma in attacco è deciso e chiude il primo tempo con 5 bei punti. A inizio ultimo quarto stoppa Butler e viene a sua volta stoppato da Strus. Non ha fatto sentire la mancanza di Gordon in questa gara 5, grazie alla sua aggressività difensiva e presenza in attacco. 16’ inaspettati per questo rookie durante le Finals, con quasi 6 punti e il 71% al tiro.
               Media voti Finals: 6,8


Coach Malone: 8,5 – Riesce a gestire bene i problemi di falli e vince una partita giocata a basso punteggio, al ritmo degli Heat. Bravissimo a caricare Porter Jr di responsabilità offensiva, nonostante la mancanza del tiro da 3, ed è stato il migliore in campo, dopo il serbo. Dimostra non solo di aver messo a punto una gran macchina offensiva – certo che avere Jokic aiuta… - ma anche di saper giocare duro in difesa, rendendo la vita difficile a chiunque. Bravo Malone, ha creato assieme alla dirigenza una squadra da titolo che gioca bene, molto meglio di tante altre contender che basano il gioco sul corri e tira da 3. C’è voluto qualche anno, e se non fosse stato per l’infortunio di Murray è probabile che l’avremmo vista prima alle Finals. Vittoria bella e meritata.
               Media voti Finals: 7,1



Arbitri

Mark Davis (n. 8 – nero pelato un po' definito): 5 – Brutto arbitraggio, Davis da qualche anno viene designato sistematicamente per gara 1 e gara 5, ma ci sono almeno 4 arbitri meglio di lui. Vede bene i passi di Porter Jr a inizio gara, ma poi incredibilmente non fischia sfondamento alla stessa ala dei Nuggets quando rovina su Lowry, smazzando un assist per Braun. Poi fischia discretamente, senza però mai dare l’impressione di avere in mano la gara, fino a quando a 2’ dal termine da fallo a Lowry su Jokic, ma le sue mani erano nettamente sul pallone, come quelle del serbo: era palla a due invece che fallo. Non bene.

David Guthrie (n. 16 – bianco con pantaloni alla Fantozzi): 4 – Al festival delle clamorose sviste e male interpretazioni di iscrive con veemenza Guthrie, poco comprensibilmente designato ormai da anni a due gare di Finals, manco fosse Steve Javie: vede bene Gordon che sfonda su Strus, poi non vede KCP colpire la mano di Strus mentre schiaccia. Nel secondo quarto fischia a Butler un fallo su Gordon e allora se fischi questo, entrambi sarebbero dovuti finire sotto la doccia in ogni partita dopo il primo quarto. Due azioni dopo Murray prende solo la palla, ma diventano due liberi per Butler. Chiude il terzo quarto con un altro pessimo fischio: scontro a metà campo, con l’azione che lentamente stava iniziando, tra Martin e Jokic. Il fischio lascia basiti entrambi, e il fallo viene affibbiato al giocatore di Miami. È sempre lui a fischiare fallo a Gordon sul tiro da 3 di Butler a poco più di 3’ dal termine, challenge richiesto da Malone: inspiegabilmente viene confermato il fischio. Per fortuna vede il fallo di Jokic su Butler per due liberi a poco meno di 2’ dalla fine. Non sono accettabili questi errori in una gara in cui può essere assegnato un titolo.

Josh Tiven (n. 58 – bianco faccia da faina): 7,5 – Il più sicuro e preciso dei tre, non si fa influenzare dall’importanza della gara. Sbaglia sostanzialmente un solo fischio, pure difficile da vedere, a metà primo quarto: Lowry arriva prima che Porter Jr stacchi i piedi da terra, quindi era sfondamento e non fallo della guardia degli Heat. Vede bene il terzo fallo di Gordon ed è perfettamente nello spirito di questa gara 5 il suo non fischio a metà ultimo quarto quando Jokic e Adebayo si agganciano a metà campo, protestando inutilmente. Assieme a Goble è attualmente il miglior arbitro dell’Nba.
 

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