Pagelle Finals Nba 2023 - Gara 4

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sds971
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Pagelle Finals Nba 2023 - Gara 4

Messaggio da sds971 » 11/06/2023, 12:24

Gara 4

Nuggets at Heat 108-95 (3-1)
Parziali: 20-21 / 35-30 / 31-22 / 22-22

Voti e giudizi

Denver Nuggets

Jamal Murray: 7 – Poco preciso al tiro – 5/17 – “solo” 15 punti ma 13 assist e nessuna persa. Inizia con una forzatura e un incredibile canestro da 3, attacca con energia e distribuisce gioco. Nel secondo quarto gli Heat gli prendono la misura e si spegne. A inizio ripresa forza ancora un paio di tiri e lascia il proscenio a Jokic, mentre nell’ultimo quarto si fa stoppare da Adebayo e mette un’altra tripla fenomenale. Una buona gara 4, in cui si vede quando possa incidere anche se non è particolarmente efficace dal punto realizzativo.

Kentavious Caldwell-Pope: 7 – Subito una tripla su assist del Joker per iniziare e una buona difesa, con una rubata a chiusura primo quarto. Poi si addormenta e Butler ne approfitta schiacciando a metà secondo quarto. Mette in campo due difense eccellenti consecutive su Butler e una su Adebayo sul finire di gara, con la ciliegina sulla torta della tripla del +14. Finalmente una partita giocata esattamente come i Nuggets si aspettano da lui.: 36’ costanti, 7 punti con 2/5 da 3, 4 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate e anche 2 stoppate.

Michael Porter Jr: 6 – Decide di aggredire la partita con tre incursioni al ferro, ma sbaglia da qualche centimetro di distanza. Sbaglia anche una tripla, ma in difesa è presente e infastidisce le incursioni di Butler e soci. 4 punti ma con 0/4 al tiro nel primo quarto. Dopo l’intervallo gioca molto in movimento e deposita due canestri facili tagliando benissimo. 0/3 da 3, 4/10 al tiro per 11 confortanti punti, una buona difesa con qualche amnesia, ma su questo lato del campo è migliorato parecchio.

Aaron Gordon: 8.5 (MVP) – La solita efficacissima partita difensiva a cui aggiunge una fenomenale prestazione in attacco, dove è il go-to-guy nel secondo quarto. Smazza un bell’assist per Brown a fine primo quarto che la mette da 3, per poi iniziare il suo show: tripla, da due in svitamento in mezzo all’area, altra tripla, altri due vicino al ferro per un 6/7 al tiro nel solo secondo quarto con 15 punti a segno. Inizia il terzo quarto tagliando e ricevendo l’assist di Murray, poi schiaccia su altro assist questa volta di Jokic, che gliene serve un altro poco dopo e chiude la frazione con un’altra tripla. 27 punti con 11/15 al tiro – 2/3 da 3 – 7 rimbalzi e 6 assist per il tassello che mancava a questi Nuggets per diventare la squadra più forte dell’Nba. Oltre ad aver dato chili, centimetri e capacità difensive sui 3 e sui 4 di altissimo livello – e spesso è andato in marcatura su Adebayo rendendogli la vita piuttosto difficile – ha anche una sottovalutata efficacia offensiva, come si è visto in gara 4. Classico giocatore che se messo nel posto ruolo giusto – comprimario – diventa devastante.

Nikola Jokic: 8 – È solo la sua stanchezza che lo porta a fare 5 falli, di cui 3 evitabili, e relegarlo in panchina per più tempo del solito. Ma quando è sul parquet è inaffrontabile da chiunque, totalmente ingiocabile, anche se inizia con due errori al tiro. Poi ne mette due pazzeschi e chiude il quarto con 6 punti. Poi inizia a tirare triple – saranno 7 a fine gara – mettendone una da 8 metri e un’altra poco dopo. 16 punti e 4 rimbalzi nel solo primo tempo. E poi, come al solito, inizia il suo show del terzo quarto: passo d’incrocio e due punti di mano sinistra, altri due dal gomito, da 3, poi assist per Gordon e ancora un altro assist per l’ex Orlando Magic. Ma è in difesa che stupisce, facendo prendere decisioni sbagliate agli uomini di Spoelstra, dominando totalmente tutto il parquet. 23 punti, 4 assist, 12 rimbalzi, 3 triple, 3 rubate e 3 stoppate. Stupefacente.

Bruce Brown:7,5 – Appena entrato dalla panchina sfrutta un assist di Gordon per una tripla, poi pensa di essere Murray e va al ferro di sinistro e si prende una stoppata in testa da Zeller. Ruba poi una bella palla a Vincent e nel terzo decisivo quarto infila 5 punti consecutivi. Chiude lui la partita con un gioco da 3 punti a -2’36” dal termine, a cui seguono altri due punti e una tripla a gara terminata. Ottimo prestazione su entrambi i lati del campo, con 21 punti, 8/1 al tiro e 3 triple, 4 rimbalzi, 2 assist e pure una stoppata.

Jeff Green: 4,5 – Una bella tripla e una serie di sconcertanti buci difensivi, di cui gli Heat approfittano, primo tra tutti Robinson che infila una tripla. Perde poi una palla banale. In balia dell’attacco degli Heat, che non è certo quello dei Suns dei 7 seconds or less.

Christian Braun: 5 – Questa volta stecca la partita, 14’ minuti e 1 punto, oltre a nessun impatto. Nessuno pretendeva un’altra gara spettacolare, e comunque una fetta di merito di questo quasi anello ce l’ha anche lui.



Coach Malone: 7,5 –Ha la squadra più forte e la allena molto bene già da qualche anno. Ha un giocatore fenomenale, uno fortissimo e tanti tasselli al posto giusto: il suo merito è di tenere alta la tensione, far applicare difensivamente i suoi e avere una chiara impostazione di gioco offensiva, in cui il serbo e Murray possono decidere di improvvisare, ma sempre partendo dal pick&roll. Bravo, nonostante i suoi non brillino ai rimbalzi. Nel basket di questi anni, comunque, se tiri bene da 3 vinci, altrimenti perdi – riassunto piuttosto limitante, ma forse altrettanto vero – 14/28 i Nuggets in gara 4 contro il misero 8/25 degli Heat.




Miami Heat

Gabe Vincent: 4 – La voglia e l’aggressività non mancano, tutto il resto sì, a partire da una difesa non sempre così efficace. In attacco poi è un disastro, con 1/6 al tiro – 0/4 da 3, tanto che Spoelstra lo deve tenere inchiodato alla panchina per quasi tutta la gara.

Max Strus: 4,5 – 5 rimbalzi, più che discreta difesa e buona circolazione e velocità in attacco. Punto. Perché per il resto siamo a 0, per via di triple a segno, punti e assist. 18’ in campo dannosi per la sua totale mancata pericolosità.

Jimmy Butler: 7,5 –25 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assist, una stoppata e 9/17 al tiro. Inizia con un assist per Adebayo, poi da due dal suo ufficio sui 4 metri e 9 punti a fine primo quarto. Attacca alla sua maniera in modo efficace per tutta la partita, può poco contro un Gordon in stato di grazia dal punto di vista offensivo. Predilige i suoi tiri dalla media che invenzioni fuori dal suo contesto – e infatti ha il 57% al tiro da 2. Coinvolge non solo Adebayo ma tutti i compagni, in un attacco che risente delle brutte percentuali da 3. Il suo gioco è su livelli altissimi, sono i Nuggets che volano a una quota differente e di conseguenza oscurano parzialmente le sue prestazioni.

Kevin Love: 7 – Parte con una bella tripla e un’ottima posizione difensiva – Porter Jr sbaglia da vicinissimo. È il giocatore che tiene a galla, per così dire, gli Heat nel terzo quarto, con 2 triple consecutive e un bel gioco da 3 punti. 12 punti con 4/6 al tiro, 4 bei rimbalzi e forse l’unico rimpianto di non averlo visto in campo di più dei suoi 18’.

Bam Adebayo: 7 – Ci prova, da inizio a fine gara, sia in attacco, dove è evidente che Jokic in formato “oggi difendo forte” lo induce a un 8/19 da 2, che in difesa, ma di fronte ha il più forte giocatore al mondo. Due punti proprio contro il serbo per iniziare la partita, un paio di belle affondate per chiudere il primo tempo con 12 punti e 5/10 al tiro. Poi i Nuggets giocano una terza frazione da favola, in cui Bam perde due palloni consecutivi e sporca di molto le percentuali al tiro. Nell’ultimo quarto perde un’altra palla ma si fa perdonare con la bella stoppata su Murray nell’azione successiva. 20 punti, 11 rimbalzi ma 7 brutte perse.

Kyle Lowry: 7 – Si infila la sua canotta dei Raptors campione Nba, ma gli anni sono di più e l’efficacia non è più la stessa, ma almeno ci prova: le statistiche non sono il massimo – 1 su 4 da 3 e 2 perse, ma il suo modo di affrontare il parquet è ciò che Spoelstra gli chiede da inizio anno. Parte con una tripla di tabella, con un tiro dei suoi, poi due punti e un grande rimbalzo difensivo. Poi toglie la sedia a Gordon che fa passi, serve un assist a Martin che taglia e appoggia al canestro e chiude il primo tempo con un assist per Adebayo che schiaccia. Nel secondo tempo subisce l’aggressività dei Nuggets, come tutti i suoi compagni, e non riesce più a incidere sufficientemente per potersela giocare. 32’ in campo sono tanti per Lowry a questo livello, ma Spoelstra deve necessariamente tenere Vincent in panchina.

Duncan Robinson: 6,5 – In difesa è poca cosa, e lo si sa, mentre in attacco, oltre a due belle triple, sfrutta benissimo l’attenzione che gli avversari gli danno oltre l’arco per fare delle belle incursioni al ferro – 3/3 da 2. I suoi 12 punti e 3 assist avrebbero più efficacia se Strus mettesse assieme cifre simili, altrimenti servono a poco.

Caleb Martin: 6,5 – Dopo una gara 1 da dimenticare, mette a disposizione di Spoelstra tutto ciò che ha, che vuol dire difesa, 11 punti con 5/12 da 2 non avendo mai paura di affrontare l’area dei Nuggets, prendendo sulla testa di Jokic un rimbalzo offensivo e convertendolo in due bei punti. Attacca la difesa schierata segnando e appoggiando al vetro un assist di Lowry dopo aver tagliato con decisione. Mette anche una tripla nel deserto del terzo quarto degli Heat. Scordiamoci il fenomeno delle Finali di Conference, questo è Martin, un più che discreto giocatore da Finals, that’s it.

Cody Zeller: sv – 4’ e il tempo di una bella stoppata a Murray..



Coach Spoelstra: 6 –Se hai una squadra di undrafted, sarà romantico di certo, ma a livello di Finals la paghi per forza: 6,5 punti di media per ognuno di questi bei giocatori in gara 4, che giocano con le unghie e con i denti, al massimo delle loro capacità, che non sarebbero da Finals, ma hanno Spoelstra che li allena. Detto questo, come in gara 3 i suoi battono in testa nel terzo quarto e poi non riescono più a rientrare in gara. Perché gli altri sono più forti, e di tanto. Spoelstra avrebbe potuto lasciare in campo di più Love oppure mettere la zona – mai usata in gara 4 - ma non avrebbe cambiato il destino di queste finali. Nuovamente una brutta partita al tiro da 3, ma d’altronde non è mai stato nel dna di questa squadra fin da inizio anno, ma Malone ha una quantità di corpi enormi e da mettere addosso ai vari Butler e Adebayo, oltre a una difesa in generale estremamente efficace. Per il filippino inventarsi qualcosa di diverso è arduo, soprattutto se le tue guardie del quintetto mettono assieme 2 punti.



Scott “Clark Kent” Foster (n. 48 – bianco): 8 – Bella partita invisibile della terna, con Foster che fischia per la prima volta a 4’ dal termine del primo quarto, lasciando negli spogliatoi il suo protagonismo che più di una volta negli ultimi anni era venuto fuori. Vede molto bene un fischio facile da valutare con il replay, difficile dal vivo: a metà secondo quarto Vincent si posiziona per subire lo sfondamento da Porter Jr, ma acquisisce la posizione dopo che l’ala dei Nuggets ha staccato i piedi dal parquet, quindi giustamente fallo della guardia di Spoelstra. Continua a fischiare poco e nel modo giusto, come il quinto fallo di Jokic, che sfonda.

James Williams (n. 60 – nero con la faccia da bamboccione): 7,5 – Bella direzione di gara, soprattutto perché lascia ai due colleghi veterani la gestione iniziale della partita – più Kennedy che Foster. Vede subito i passi di Gordon quando Lowry gli sfila la sedia e il fallo in attacco di Jokic su Adebayo. L’unico fischio sbagliato è stato a fine primo quarto, non era facile vedere, causa la dinamica del movimento, che KCP non ha fatto fallo su Butler.

Bill Kennedy (n. 55 – nero con baffetto e bicipiti): 7,5 – Mancava esattamente da 10 anni dalle Finals e subito vuol farsi notare, chiamando un 3” difensivo che potrebbe essere fischiato almeno altre 10 volte. Poi vede bene il ritardo con cui Love prende posizione su entrata di Gordon. È ben posizionato quando vede Strus agganciare il braccio di Jokic a rimbalzo a fine primo tempo, mentre Gordon prende solo palla e non la mano di Adebayo a inizio ultimo quarto.



 

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