Pagelle Finals Nba 2023 - Gara 2

[sds971]

Gara 2

Heat at Nuggets 111-108 (1-1)
Parziali: 26-23 / 25-34 / 24-26 / 36-25

Voti e giudizi

Miami Heat

Gabe Vincent: 8,5 (MVP) – Subito 4 punti per il 7-0 iniziale degli Heat e 12 punti nel primo tempo, fatto di grande intensità in attacco. Inizia il terzo quarto con 2 triple, sta attacco al suo uomo come un francobollo non passando mai dietro ai blocchi. Inizia l’ultima frazione sfruttando un’amnesia difensiva di Brown per mettere la tripla del +1. Poi Spoelstra lo fa sedere perché i panchinari giocano un ultimo quarto spettacolare, e rientra a 1’ dal termine. È la vera anima di questi Heat, sostituendo in questo ruolo un Butler non così incisivo per i primi tre quarti. Favoloso, impeccabile, anche in difesa quando si appiccica a Jokic riuscendo a prendersi anche uno sfondamento. 23 punti con 4/6 da 3, 2 rubate e 3 assist. Fino ad ora è l’Mvp della serie per Miami.

Max Strus: 7 – Pronti via e 4/7 da 3 nel primo quarto, gli stessi tiri aperti di gara 1, solo che li mette a segno. Inizia il terzo quarto con un favoloso assist per Adebayo, poi salgono in cattedra i suoi compagni. 14 punti con 6 ottimi assist, oltre a una stoppata per la risposta che gli Heat si aspettavano da lui dopo l’incubo di gara 1.

Jimmy Butler: 7,5 – Tira con brutte percentuali – 7/19 – ma i suoi 21 punti sono fondamentali, a cui aggiunge 9 assist e 4 rimbalzi. È un vero incubo per Murray, costringendolo a un brutto tiro dopo qualche minuto; sul fronte opposto attacca la guardia di Malone in post basso mettendo a segno uno dei suoi canestri. Nell’azione successiva lo raddoppia e gli porta via la palla. Infila una bella tripla nel secondo quarto, che chiude con 11 punti. Nel finale perde una brutta palla sul +5 e nell’azione successiva forza una tripla che arriva storta. Poi gioca addosso a Gordon che non ha posizione e mette un gioco da 3 punti. Negli ultimi 4’ mette due punti ma sbaglia la tripla per mettere fine alla gara, ma Murray dall’altra parte prende il ferro. Questo è l’uomo squadra che tutti conoscono, questo è il giocatore che rappresenta l’anima degli Heat, che riesce a mettere sul parquet la medesima intensità in difesa e in attacco.

Kevin Love: 7 – Si ritrova in quintetto dopo non aver giocato nemmeno un minuto in gara 1 e risponde alla grande: 6 punti, 10 rimbalzi, 2 stoppate e un assist, più una serie di innumerevoli cose che nello scout non finiscono, come la posizione in difesa. In finale di gara 7 con i suoi Cavs contro gli Warriors, era stato lui a finire su Curry in un cambio difensivo nell’ultima azione che poteva assegnare il titolo a Kerr, e aveva difeso con i piedi come la migliore delle guardie: in gara 2, invece, ha messo il suo corpo ovunque, a partire dallo sfondamento preso da Jokic nei primi minuti, ma non ravvisato dalla terna arbitrale. Poi raddoppia su Gordon finito su Strus, deviando la palla fuori. Prende anche uno sfondamento di Porter Jr, sempre nel primo quarto. Nel terzo quarto difende da manuale contro Jokic, rubandogli palla e un paio di azioni dopo difende divinamente di posizione ancora contro il serbo e lo induce a sbagliare.

Bam Adebayo: 7,5 – Quando può attacca subito Jokic, mettendo i suoi soliti tiri all’altezza della lunetta. Costante, efficace, presente difensivamente dove oscura la possibilità del Joker di smazzare assist. Fa un brutto blocco irregolare a fine secondo quarto, ma si fa perdonare mettendo i suoi soliti due punti. È lui a servire l’assist per il decimo punto di Robinson a inizio ultimo quarto, a cui aggiunge una stoppata a Murray e il 2/2 ai liberi per il +5 a 48” dalla fine. 21 punti con 8/14 al tiro, 5/5 ai liberi, 9 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate. Ovviamente, fermare il serbo è impossibile, rendergli la vita difficile e farlo giocare in modo meno efficace invece sì, e Adebayo l’ha fatto.

Kyle Lowry: 6,5 – Inizia male con una persa da una rimessa, ma subito dopo mette una bella tripla. Dopo un primo tempo mediocre, a fine terzo quarto sfrutta un bel blocco per infilare ancora 3 punti per il -2 e poi ruba palla. C’è anche lui in campo nel decisivo ultimo quarto, in cui mette in ritmo Adebayo con un bell’assist e canestro del centro dai 6 metri, e poi un altro bellissimo passaggio, sempre per Bam, che schiaccia e porta a casa un gioco da 3 punti per il +11 a 5’ dal termine. 9 punti con 2/3 da 3.

Duncan Robinson: 7,5 – Entra nel 2 quarto e subito Brown gli ruba palla, dando segni di smarrimento. Spoelstra lo butta in campo a inizio ultima frazione e Robinson infila subito una tripla facendo saltare a vuoto Murray, poi appoggia al vetro un canestro aiutato da una pessima difesa di Murray. Poi mette un’altra tripla, per il -2 Heat, e altri due punti grazie un ottimo assist di Adebayo. 10 punti in un amen per dare la sveglia ai suoi: se questi sono Strus e Robinson, allora abbiamo una serie.

Caleb Martin: 6,5 – Entra a fine primo quarto, giusto il tempo di una mattonata fuori ritmo. Ma è lui in campo nell’ultimo quarto, posizionato in punta nella 3-2 di Spoelstra, e difende divinamente. Mette anche la tripla del +12 che virtualmente chiude la gara. Non ci si aspettano da lui 20 punti a partita, ma che sia quello di gara 2.

Haywood Highsmith: sv – 6’ in campo per un rimbalzo offensivo e un brutto errore difensivo su Gordon che va a schiacciare su assist di Jokic.

Cody Zeller: 6 – 8’ e 4 punti, oltre a 3 falli su Jokic, ma questo e nulla più gli si può chiedere.



Coach Spoelstra: 9 – Miglior allenatore dell’Nba, senza se e senza ma. Cambia tutto difensivamente, contando sul fatto che le triple sarebbero entrate – 17/35 infatti da 3: dentro Love per aver tonnellaggio da opporre ai cristoni dei Nuggets, si cambia solo se costretti, ma si sta sul proprio uomo fino alla morte; raddoppiare solo se gli uomini lasciati liberi sono Gordon o KCP, Vincent o Butler incollati a Murray. Ma il colpo di genio è aver tolto gli assist a Jokic, solamente 4, accettando il suo tiro da 3 e anche una valanga di suoi punti, arrivati. Inoltre, concede un solo canestro in pick&roll tra Murray e Jokic in tutta la partita. Mette la zona per un paio di azioni a inizio secondo quarto, la toglie, la rimette ma prende una tripla dall’angolo di Gordon. Subisce la furia dei Nuggets nel secondo quarto quando possono correre dato il riposo che Malone concede a Jokic, ma resiste, rendendo difficile e faticosa ogni azione di attacco per gli avversari. Poi nell’ultima frazione piazza la sua zona con i panchinari e manda in confusione i Nuggets. In attacco è paziente, oltre a far andare dentro al ferro i suoi con più continuità – 18/20 ai tiri liberi. Capolavoro del filippino, ora vediamo gli aggiustamenti che Malone apporterà e come saprà fargli fronte.



Denver Nuggets

Jamal Murray: 5 – Un fantasma per tre quarti di partita – che non traggano in errore i 18 punti e 10 assist: inizia male in difesa su Strus, subisce la marcatura di Butler e Vincent e chiude il primo quarto con 0/3. Si sveglia nel secondo quarto, è assoluto protagonista di un parziale di 19-3 con 8 punti in questa frazione. A inizio terzo quarto perde una brutta palla e negli ultimi dodici minuti salta a vuoto favorendo la prima tripla di Robinson e lasciandoselo scappare a canestro l’azione successiva. Mette le triple del -6 a 2”30’ dalla fine e del -3 a 1’ dal termine, poi sbaglia quella del possibile overtime. Non è questo il Murray che serve ai Nuggets.

Kentavious Caldwell-Pope: 4,5 – Altra pessima prestazione della guardia, da cui ci si aspetterebbe ben altro, se non in termini di esperienza. Mette la sua unica tripla a inizio gara, poi fa fallo su Strus allo scadere del 24” con l’avversario impiccato a 10 metri dal canestro, a cui segue un’altra pessima difesa su Butler che ne mette due facili. A 6’ dal termine spende un altro inutile fallo su Lowry che ringrazia e fa 3/3 ai liberi. A poco più di 1’ dal termine sbaglia la tripla del possibile -3. Male, molto male, anche e soprattutto in difesa.

Michael Porter Jr: 4 – È bastato che gli Heat abbiano stretto due viti in difesa diventando più fisici e Porter Jr è letteralmente scomparso dal campo. Senza il ritmo di cui ha bisogno, diventa un discreto giocatore, se poi gli stai addosso senza dargli quel minimo di spazio di cui ha bisogno per crearsi il tiro da solo, allora diventa uno qualunque. 1/6 da 3 e 5 punti dicono tutto della sua partita.

Aaron Gordon: 6 – Se non ci sono gli assist e il gioco di Jokic e Murray ad alimentarlo, Gordon non può di certo salvare la patria. È molto preciso al tiro comunque, con 5/7 al tiro con 2 triple su due tentativi, compresa quella del -9 poco prima della fine della partita. In difesa rende come sempre difficile la partita a Butler, e non è un caso se il fenomeno degli Heat in questa serie stia tirando così male.

Nikola Jokic: 8,5 – 41 punti con 28 tiri presi, troppi rispetto ai 12 di gara 1; prende 11 rimbalzi, mette 2 triple a segno sulle 5 che chiaramente gli Heat gli concedono, ma serve solo 4 assist. Si rende conto da subito che la musica in attacco è diversa e infatti infila i primi punti della gara dal post basso e chiude il primo quarto con 5/9 al tiro. Nella seconda frazione coach Malone lo fa riposare e i Nuggets iniziano a correre e sovrastano gli Heat. Nel secondo tempo mette 28 punti, immarcabile né oggi né mai: inizia dopo l’intervallo con due punti e una tripla, poi altri due su assist di Brown, un gioco da tre punti e un coast to coast incredibile per un uomo della sua stazza e della sua poca atleticità, chiudendo il terzo quarto con 18 punti. Nell’ultimo quarto è palesemente stanco, commette un banale fallo in attacco e nell’azione difensiva seguente commette un altro fallo inutile a 7 metri dal canestro. Mette due punti per il -3 a 25” dal termine.  

Bruce Brown: 5,5 – Mediocre partita di Brown condita da inusuali errori difensivi. In attacco inizia il secondo quarto con una bella tripla, una rubata che porta alla tripla di Murray e una canestro in entrata. Poi nell’ultimo quarto buca completamente un aiuto - Robinson va ad appoggiare a canestro - e inspiegabilmente lascia Vincent libero di mettere la tripla del +11. Mette due punti nell’assalto finale dei Nuggets. 11 punti e 5 rimbalzi, ma deve incidere di più.

Jeff Green: 6,5 – 9 punti in 15’ con 6/6 ai liberi, per una partita di sostanza, anche se a inizio ultimo quarto fa un inutile blocco in movimento.

Christian Braun: 7 – A cavallo tra il primo e il secondo quarto infila due bei canestri e ruba palla a Lowry, per poi andare a schiacciare su assist di Murray. 6 punti, 3 assist e 3 recuperi per una bella gara 2.



Coach Malone: 4 – Si trova impreparato a questa gara 2, anche se nei vari time-out dà le giuste indicazioni ai suoi giocatori, che però non riescono ad eseguire. Giocare con 6 giocatori più un paio di rincalzi (Braun e Green) poteva essere pericoloso, ed infatti lo si è ampiamente visto: Jokic è apparso poco lucido a fine gara e tutta la fluidità dei Nuggets c’è stata solo nel secondo quarto. Non ha trovato rimedio alla zona di Spoelstra e molti dei suoi, Porter Jr in testa, hanno steccato di brutto la partita. Si aspettava che le triple degli Heat questo giro entrassero, non si aspettava la loro aggressività difensiva e che Jokic dovesse portare avanti la carretta per tutta la partita. Ora il vantaggio emotivo della serie è in mano a Spoelstra, è necessario che Malone cambi qualcosa, perché ha la squadra più forte e lo deve dimostrare.



Arbitri

Zach Zarba (n. 28 – sembra un greco, con capelli nerissimi): 7 – Altro tipo di gara rispetto alla prima, più fisica e più dura, ma Zarba e i colleghi la portano a casa bene, senza acuti e senza gravi errori. Fischia meno degli altri due, e forse avrebbe dovuto far sentire maggiormente la sua personalità. Vede bene Martin che con la spalla sposta Murray in entrata a fine primo quarto, ma sbaglia una rimessa data agli Heat a metà terzo quarto – l’ultimo tocco è stato di Adebayo.

John Goble (n. 30 – bianco faccia da bambino): 7 – Inizia vedendo un corretto doppio palleggio a Jokic, fischia con decisione ma forse con meno tranquillità del solito. Vede bene nell’ultimo quarto Green che trattiene per un braccio Lowry a rimbalzo e un suo successivo blocco irregolare, ma poco dopo si perde il piede che pesta la riga di uno degli Heat che serve l’assist a Vincent per la tripla del +1.

Courtney Kirkland (n. 61 – nero faccia da bambinone spaventato): 6,5 – Terza partita alle Finals e forse questo incide nel suo mancato fischio dello sfondamento di Jokic su Love a pochi minuti dall’inizio. Si prende i fischi di Zarba, anche se la maggior parte sono corretti, come lo sfondamento di Porter Jr su Love a metà primo quarto. Nel terzo quarto vede molto bene Adebayo toccare il gomito del Joker mentre tira da 3.
 

[nolian]

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sds971 solo applausi per un altra eccellente valutazione

[casper-21]

Lo aspettavo soprattutto per le valutazioni sugli arbitri.
Avevo paura di essere l'unico, invece vedo che la pensi così anche tu.

[T-Time]

Strano perché di là avevo letto arbitraggio pessimo 
Ma il goaltending di Bam chi non l'ha visto della terna? Greco, pupo o bambinone?  ​​​​​​​

[casper-21]

Strano perché di là avevo letto arbitraggio pessimo 

Esiste una partita di cui non hai letto "arbitraggio pessimo" 

[sds971]

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sds971 solo applausi per un altra eccellente valutazione

Grazie! 

[sds971]

Strano perché di là avevo letto arbitraggio pessimo 
Ma il goaltending di Bam chi non l'ha visto della terna? Greco, pupo o bambinone? 

Eh, direi che la responsabilità è da dividersi equamente tra il trio delle meraviglie della serata!

[danilostepbaaack!!]

arbitri sufficienti non riesco a capirli. goaltending di bam + tripla a gioco fermo. hanno determinato il risultato.

[sds971]

arbitri sufficienti non riesco a capirli. goaltending di bam + tripla a gioco fermo. hanno determinato il risultato.

Oddio, tendo a non giudicare una terna sulla base di un singolo errore. Inoltre, Malone aveva il challenge ancora, che non ha chiamato, se non sbaglio. Il goal tending è veramente difficile da vedere, ciò non toglie che avrebbero dovuto vederlo. Gli arbitri possono sbagliare, purtroppo, e ritengo che dare la responsabilità a uno o due errori degli arbitri per la sconfitta sia completamente sbagliato. 
Detto questo, ognuno ha le sue opinioni, e le pagelle hanno anche l'obiettivo di creare uno scambio di giudizi e pensieri.

[casper-21]

arbitri sufficienti non riesco a capirli. goaltending di bam + tripla a gioco fermo. hanno determinato il risultato.

Quindi qualsiasi partita finita con poco scarto è condizionata dagli arbitri, perché errori arbitrali del genere ci sono (e ci saranno sempre) in ogni singola partita. È fisiologico.
 

[sds971]

arbitri sufficienti non riesco a capirli. goaltending di bam + tripla a gioco fermo. hanno determinato il risultato.

Quindi qualsiasi partita finita con poco scarto è condizionata dagli arbitri, perché errori arbitrali del genere ci sono (e ci saranno sempre) in ogni singola partita. È fisiologico.
 

Direi che concordo con questa lettura, quindi essendo fisiologico diventa un elemento di una partita di basket, di conseguenza diventa ininfluente.