il futuro è veramente dello small ball?

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Iovi92
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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da Iovi92 » 08/11/2022, 16:50

Radiofreccia ha scritto: 08/11/2022, 16:17 La scelta fatta all'epoca per Capela è stata giusta col senno di poi e lo era anche all'epoca, perché per un centro ci spendi certe cifre se tra difesa ed attacco ha dimensioni di gioco che vanno oltre la mera verticalità. Lo svizzero ha cm e sa giocare nel pitturato, ma è un lob catcher che oltre i 2 m da canestro non è presentabile in una serie PO eppure all'epoca chiedeva cifre da giocatore che sposta anche in quel contesto.

La vostra scelta di andare molto small ball fu estrema e secondo me fu anche dettata dall'allenatore che avevate in panchina e dal vostro leader tecnico, giocatore che predilige un ammontare di possessi in iso da far spavento. Circondarlo di tiratori e poi di gente capace di switchare su ogni PnR aveva il suo perché, non fu una scelta sbagliata e, se contestualizzata, si capisce facilmente perché fu presa.
Si, è solo che si potevano avere entrambi Capela e Covington ma Fertitta non ha speso, maledetto  :disgusto:
Poi se eri costretto a scegliere solo uno dei due era più logico scegliere un ala versatile rispetto ad un centro con quelle caratteristiche.
 
frog ha scritto: 08/11/2022, 16:38 Secondo me l'evoluzione porterà sempre di più ad avere super-atleti da 2.00 - 2.10, con braccia lunghe e piedi veloci, che sappiano fare di tutto un po' sia in attacco che in difesa, sul modello attuale di Toronto.
Concordo, anche secondo me se sei sotto l'1.90 o sopra i 2.10 o hai qualità veramente importanti oppure fai fatica a stare in campo, ed è un range che mi sembra si tenda a stringere sempre di più.

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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da franzis » 08/11/2022, 17:09

Iovi92 ha scritto: 08/11/2022, 16:50
Radiofreccia ha scritto: 08/11/2022, 16:17 La scelta fatta all'epoca per Capela è stata giusta col senno di poi e lo era anche all'epoca, perché per un centro ci spendi certe cifre se tra difesa ed attacco ha dimensioni di gioco che vanno oltre la mera verticalità. Lo svizzero ha cm e sa giocare nel pitturato, ma è un lob catcher che oltre i 2 m da canestro non è presentabile in una serie PO eppure all'epoca chiedeva cifre da giocatore che sposta anche in quel contesto.

La vostra scelta di andare molto small ball fu estrema e secondo me fu anche dettata dall'allenatore che avevate in panchina e dal vostro leader tecnico, giocatore che predilige un ammontare di possessi in iso da far spavento. Circondarlo di tiratori e poi di gente capace di switchare su ogni PnR aveva il suo perché, non fu una scelta sbagliata e, se contestualizzata, si capisce facilmente perché fu presa.
Si, è solo che si potevano avere entrambi Capela e Covington ma Fertitta non ha speso, maledetto  :disgusto:
Poi se eri costretto a scegliere solo uno dei due era più logico scegliere un ala versatile rispetto ad un centro con quelle caratteristiche.
 
frog ha scritto: 08/11/2022, 16:38 Secondo me l'evoluzione porterà sempre di più ad avere super-atleti da 2.00 - 2.10, con braccia lunghe e piedi veloci, che sappiano fare di tutto un po' sia in attacco che in difesa, sul modello attuale di Toronto.
Concordo, anche secondo me se sei sotto l'1.90 o sopra i 2.10 o hai qualità veramente importanti oppure fai fatica a stare in campo, ed è un range che mi sembra si tenda a stringere sempre di più.
per me il lato positivo di sta tendenza (che vedo pure io) è che se sei bravo a pescare nel torbido riesci a toglierti belle soddisfazioni con i 2nd round/undrafted

aggiungo e spiego: la macchina NBA a volte fa belle cilecche nel valutare i talenti pre draft, mentre sono convinto che quando uno entra nel giro NBA la valutazione del talento è accurata minimo 9 volte su 10

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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da Radiofreccia » 08/11/2022, 21:44

Concordo su questo discorsi di giocatori verso i 2 metri con capacità di tiro e capacità atletiche.

Per fare un nome che magari non è propriamente pompatissimo, un giocatore molto moderno e con enorme upside è Scottie Barnes: credo che la maggior parte delle squadre NBA necessiti un giocatore simile e sia anche intenzionata dal cercarlo nei giri di Draft dove non c'è un effettivo BPA.

Il tempo sta portando via due feticci NBA che hanno popolato gli anni passati: combo guard che sa principalmente segnare, lungo fisico ed alto che ha rim protection ed in attacco è solo un lob threat.
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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da nkola » 29/12/2022, 23:42

Bisogna vedere come vala piega dell intensità sulla stagione da 80 partite.. se l intensità sopratutto difensiva va sempre più a calare...
Almeno nella reg. season serve davvero un super atletico dai piedi veloci? O serve più uno che riesca produrre con % elevate?...

Poi il payoff è un discorso diverso...

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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da FraQ » 11/07/2023, 14:27

nolian ha scritto: 07/11/2022, 11:25 insomma ma siamo veramente sicuri che il futuro della nba sarà dominato dallo small ball?
io non penso
Concordo; con la crescente distribuzione degli "skill da ala piccola" e di "atletismo orizzontale" anche nel reparto lunghi, credo che le prossime generazioni vedranno sempre più "big ball"; soprattutto se ci sarà uno scienziato pazzo (alla Don Nelson) che dimostrerà i vantaggi di un quintetto basato su giocatori di 7 piedi decentemente versatili. Estremizzando in modalità videogame: Giannis, Lauri, Kristaps, Jokic e B. Lopez/Gobert potrebbero per me giocarsela serenamente con qualunque All Nba Team (dotato di mvp Embiid e altre stelle a piacere).
Si avvererà sempre più lo stereotipo che nel basket conta l'altezza (oltre al talento e alla tecnica) e d'altronde è sempre stato così: si è sempre elogiato chi è in grado di fare ciò che solitamente fa chi è più basso di lui (Magic, Dirk, Wemby, etc.); ciò dimostra che, a parità di bagaglio tecnico, essere più alti viene percepito, giustamente direi, come un pregio. Inoltre, a prima vista, direi che il mismatch lungo/piccolo è più vantaggioso del mismatch piccolo/lungo, ora che i lunghi stanno imparando a muovere i piedi in difesa anche lontano dal post.
Per ora la tendenza non è ancora così lampante, ma scommetterei che la direzione, dando tempo al tempo, sia quella verso il "big ball".

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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da phillino d.o.c » 11/07/2023, 23:05

Sostanzialmente si è passati dal dominio della stazza e forza, al dominio di giocatori tecnici e veloci di piedi e testa. Nei primi anni 2010 non c'erano giocatori oltre i 6-8,6-9 con un certo grado di tecnica. Oggi con gli Jokic, Embiid, Giannis e adesso vedremo Chet e Wembanyama. Sostanzialmente hai giocatori grossi e alti come un centro che fanno cose che prima osavano fare solo i giocatori intorno ai due metri.
Ricordiamoci che fino a 5-6 anni fa solamente vedere centri che tiravano triple era frequente, ma molto più da specialisti. Oggi tutti i centri titolari della lega tirano in media 35% da tre e 70-75 ai liberi

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Re: il futuro è veramente dello small ball?

Messaggio da Radiofreccia » 12/07/2023, 9:46

Conta l'altezza ma fino a un certo punto: chi sta dominando la NBA sono lunghi che hanno enormi capacità offensive, in termini di tiro ma non solo. Jokic è un lungo per altezza e stazza ma ha le mani e la tecnica di un 3 di spessore generazionale, poi domina le gare in modo unico con un QI che forse solo più in là ci renderemo conto di quanto è alto; Embiid ha uno skillset offensivo che si sarà visto forse una sola volta sotto i tabelloni.

Volendo inserire Giannis nel novero dei lunghi, lì parliamo di uno che domina per presenza atletica, capacità di corsa del campo e letture difensive. Insomma, caratteristiche che non mi vengono in mente se penso ai soliti lunghi del passato.

Direi piuttosto che si va verso una NBA in cui puoi essere alto o basso ma ciò che conta è ciò che sai fare tecnicamente e quanto sei capace di usare il fisico e l'atletismo.
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