RECONDIDA ARMONIA - Amici del loggione

[esba]

Arrivata mail dalla Scala con nuova programmazione stagione 21/22.....

dai che si ritorna alla normalita'

Machbet verdiano come prima scelta, io sarei andato su altro.

[mario61]

Arrivata mail dalla Scala con nuova programmazione stagione 21/22.....

dai che si ritorna alla normalita'

Machbet verdiano come prima scelta, io sarei andato su altro.

però mi sembra sparita ScalAperta, il che vuol dire che con la Scala ho chiuso, purtroppo.
 

[esba]

Arrivata mail dalla Scala con nuova programmazione stagione 21/22.....

dai che si ritorna alla normalita'

Machbet verdiano come prima scelta, io sarei andato su altro.

però mi sembra sparita ScalAperta, il che vuol dire che con la Scala ho chiuso, purtroppo.
 

Al momento non c’è nulla al riguardo.

[esba]

Ed eccoci finalmente di ritorno.

Ieri sera Barbiere alla Scala.....che dire?
Complimenti a tutti.
 Personalmente ho trovato stupendo il nuovo allestimento accolto con grandissimo successo per un  esecuzione integrale (a parte qualche piccolo recitativo tagliato)  a cura di Alberto Zedda.

 La direzione d’orchestra di Chailly, elegantissima, chiaroscurata e persino meditativa, dai crescendo vaporosi e mai esibiti, dalla capacità di gettare una luce nuova su pagine celeberrime e quasi consumate dall’uso come la celebre “Calunnia” di Don Basilio o l’aria della lezione di Rosina (“Contro un cor”) delibata con calma, arricchita da annotazioni maliziose e languorose.
Nella sinfonia e nei finali d’atto, forse, il direttore milanese rinuncia all’astratta implacabilità che hanno reso celebri alcune storiche esecuzioni, ma l’aplomb è sempre assicurato.
Certamente mettono in scena un Rossini molto poco barocco ma non per questo asfittico.
C'e' da ammettere che  raramente un direttore d’orchestra può contare su cinque prime parti vocali così ben assortite ed equilibrate, soprattutto in una esecuzione dal vivo.

Quindi un trionfo ed un tripudio che mi aspettavo visto il periodo Covid, non si poteva commettere passi falsi.

Per la Prima del 7 Dicembre ci sara' il Macbeth.....onestamente avrei messo in scena un Opera molto ma molto piu' allegra, anzi, dovevano fare questo Barbiere.
  

[mario61]

Ed eccoci finalmente di ritorno.

Ieri sera Barbiere alla Scala.....che dire?
Complimenti a tutti.
 Personalmente ho trovato stupendo il nuovo allestimento accolto con grandissimo successo per un  esecuzione integrale (a parte qualche piccolo recitativo tagliato)  a cura di Alberto Zedda.

 La direzione d’orchestra di Chailly, elegantissima, chiaroscurata e persino meditativa, dai crescendo vaporosi e mai esibiti, dalla capacità di gettare una luce nuova su pagine celeberrime e quasi consumate dall’uso come la celebre “Calunnia” di Don Basilio o l’aria della lezione di Rosina (“Contro un cor”) delibata con calma, arricchita da annotazioni maliziose e languorose.
Nella sinfonia e nei finali d’atto, forse, il direttore milanese rinuncia all’astratta implacabilità che hanno reso celebri alcune storiche esecuzioni, ma l’aplomb è sempre assicurato.
Certamente mettono in scena un Rossini molto poco barocco ma non per questo asfittico.
C'e' da ammettere che  raramente un direttore d’orchestra può contare su cinque prime parti vocali così ben assortite ed equilibrate, soprattutto in una esecuzione dal vivo.

Quindi un trionfo ed un tripudio che mi aspettavo visto il periodo Covid, non si poteva commettere passi falsi.

Per la Prima del 7 Dicembre ci sara' il Macbeth.....onestamente avrei messo in scena un Opera molto ma molto piu' allegra, anzi, dovevano fare questo Barbiere.
  

anch'io sono tornato alla Scala, ho visto (dalla galleria, non più dalla platea causa eliminazione di ScalAperta) il Turco in Italia di Rossini e la Calisto di Cavalli.  Il turco in Italia è tra le mie opere preferite, è un'opera più sfumata rispetto alle altre opere buffe rossiniane, quasi mozartiana ed è un grande peccato che il più grande direttore rossiniano di sempre, Abbado, non l'abbia mai affrontata.  Lo spettacolo è stato molto elegante, la recitazione buona, la regia fantasiosa e con trovate sceniche innovative, i cantanti mediamente buoni con una Fiorilla (Rosa Feola) superlativa, il direttore (Fasolis) a me piace molto poco, in genere è sempre iperdrammatico, aveva iniziato malissimo, con un'ouverture da banda paesana, ma è progressivamente migliorato, acquisendo maggiore flessibilità e colori più delicati con il passare del tempo, anche se alcuni tempi mi sono comunque sembrati eccessivamente veloci.  

La Calisto è un'altra opera magnifica, è la prima opera di Cavalli in cui forse il canto si affianca al recitar cantando.   Lo spettacolo di Mc Vicar, ambientazione barocco / astronomica mi è piaciuto, vivace, senza tempi morti, ben recitato. La direzione l'ho trovata con suoni belli e tempi piuttosto rapidi, per niente seicentesca, più settecentesca forse.
Dei cantanti mi sono piaciuti soprattutto Dumaux, Tittoto e Amarù, ma la maggior parte per me sono ingiudicabili per un problema di acustica. Io ero in prima galleria (un disastro, con gente che parlava continuamente, la metà se ne è andata all'intervallo). Il volume percepito era enorme e molto riverberante, le voci nel medio alto avevano quasi tutte un riflesso metallico e i pezzi di insieme erano difficilmente comprensibili. Siccome mi ricordo che l'acustica dalla galleria fosse piuttosto ovattata, con suoni naturali ma con una grande distinzione tra voci grandi e voci piccole, mi ha sorpreso trovarmi un cast barocco di vocioni, con delle eco molto fastidiose e con la sensazione per alcuni cantanti che gridassero sempre (ES. Mercurio Werba) e con voci che diventavano fastidiose nei medio alti (che non mi sembravano a fuoco per quasi nessuno). Devo dire che avevo visto dalla stessa posizione il Turco in Italia, avevo percepito volumi di voci molto più elevati del solito, ma non avevo percepito voci metalliche o non a fuoco (la Feola era splendida) e i pezzi d'insieme erano splendidi. Quindi non capisco cosa sia successo. La Scala ha fatto degli interventi per migliorare l'acustica? Se si forse quelli fatti per la Calisto non sono molto riusciti.

Comunque per me è stato scioccante il passaggio dalla platea alla galleria: i posti in galleria alla Scala sono i più scomodi che abbia mai provato. In prima fila se sei alto (o ciccio) non ci entri, al Turco in Italia avevo vicino un'americana extra size che occupava metà della mia sedia (oltre alla sua). E la platea era quasi vuota.
hanno da poco tenuto chiuso 4 anni il teatro per ristrutturarlo, e i posti in galleria invece di allargarli li hanno addirittura ristretti.  Hanno messo delle sporgenze in legno che sostengono lo schermo per i sottotitoli su cui le ginocchia battono costantemente (le mie, quelle di mia moglie, che è un po' più piccola, ci stanno al pelo) una vera tortura  E i prezzi sono aumentati. Rimpiango Pereira.

[esba]

Ed eccoci finalmente di ritorno.

Ieri sera Barbiere alla Scala.....che dire?
Complimenti a tutti.
 Personalmente ho trovato stupendo il nuovo allestimento accolto con grandissimo successo per un  esecuzione integrale (a parte qualche piccolo recitativo tagliato)  a cura di Alberto Zedda.

 La direzione d’orchestra di Chailly, elegantissima, chiaroscurata e persino meditativa, dai crescendo vaporosi e mai esibiti, dalla capacità di gettare una luce nuova su pagine celeberrime e quasi consumate dall’uso come la celebre “Calunnia” di Don Basilio o l’aria della lezione di Rosina (“Contro un cor”) delibata con calma, arricchita da annotazioni maliziose e languorose.
Nella sinfonia e nei finali d’atto, forse, il direttore milanese rinuncia all’astratta implacabilità che hanno reso celebri alcune storiche esecuzioni, ma l’aplomb è sempre assicurato.
Certamente mettono in scena un Rossini molto poco barocco ma non per questo asfittico.
C'e' da ammettere che  raramente un direttore d’orchestra può contare su cinque prime parti vocali così ben assortite ed equilibrate, soprattutto in una esecuzione dal vivo.

Quindi un trionfo ed un tripudio che mi aspettavo visto il periodo Covid, non si poteva commettere passi falsi.

Per la Prima del 7 Dicembre ci sara' il Macbeth.....onestamente avrei messo in scena un Opera molto ma molto piu' allegra, anzi, dovevano fare questo Barbiere.
  

anch'io sono tornato alla Scala, ho visto (dalla galleria, non più dalla platea causa eliminazione di ScalAperta) il Turco in Italia di Rossini e la Calisto di Cavalli.  Il turco in Italia è tra le mie opere preferite, è un'opera più sfumata rispetto alle altre opere buffe rossiniane, quasi mozartiana ed è un grande peccato che il più grande direttore rossiniano di sempre, Abbado, non l'abbia mai affrontata.  Lo spettacolo è stato molto elegante, la recitazione buona, la regia fantasiosa e con trovate sceniche innovative, i cantanti mediamente buoni con una Fiorilla (Rosa Feola) superlativa, il direttore (Fasolis) a me piace molto poco, in genere è sempre iperdrammatico, aveva iniziato malissimo, con un'ouverture da banda paesana, ma è progressivamente migliorato, acquisendo maggiore flessibilità e colori più delicati con il passare del tempo, anche se alcuni tempi mi sono comunque sembrati eccessivamente veloci.  

La Calisto è un'altra opera magnifica, è la prima opera di Cavalli in cui forse il canto si affianca al recitar cantando.   Lo spettacolo di Mc Vicar, ambientazione barocco / astronomica mi è piaciuto, vivace, senza tempi morti, ben recitato. La direzione l'ho trovata con suoni belli e tempi piuttosto rapidi, per niente seicentesca, più settecentesca forse.
Dei cantanti mi sono piaciuti soprattutto Dumaux, Tittoto e Amarù, ma la maggior parte per me sono ingiudicabili per un problema di acustica. Io ero in prima galleria (un disastro, con gente che parlava continuamente, la metà se ne è andata all'intervallo). Il volume percepito era enorme e molto riverberante, le voci nel medio alto avevano quasi tutte un riflesso metallico e i pezzi di insieme erano difficilmente comprensibili. Siccome mi ricordo che l'acustica dalla galleria fosse piuttosto ovattata, con suoni naturali ma con una grande distinzione tra voci grandi e voci piccole, mi ha sorpreso trovarmi un cast barocco di vocioni, con delle eco molto fastidiose e con la sensazione per alcuni cantanti che gridassero sempre (ES. Mercurio Werba) e con voci che diventavano fastidiose nei medio alti (che non mi sembravano a fuoco per quasi nessuno). Devo dire che avevo visto dalla stessa posizione il Turco in Italia, avevo percepito volumi di voci molto più elevati del solito, ma non avevo percepito voci metalliche o non a fuoco (la Feola era splendida) e i pezzi d'insieme erano splendidi. Quindi non capisco cosa sia successo. La Scala ha fatto degli interventi per migliorare l'acustica? Se si forse quelli fatti per la Calisto non sono molto riusciti.

Comunque per me è stato scioccante il passaggio dalla platea alla galleria: i posti in galleria alla Scala sono i più scomodi che abbia mai provato. In prima fila se sei alto (o ciccio) non ci entri, al Turco in Italia avevo vicino un'americana extra size che occupava metà della mia sedia (oltre alla sua). E la platea era quasi vuota.
hanno da poco tenuto chiuso 4 anni il teatro per ristrutturarlo, e i posti in galleria invece di allargarli li hanno addirittura ristretti.  Hanno messo delle sporgenze in legno che sostengono lo schermo per i sottotitoli su cui le ginocchia battono costantemente (le mie, quelle di mia moglie, che è un po' più piccola, ci stanno al pelo) una vera tortura  E i prezzi sono aumentati. Rimpiango Pereira.

Concordo su tutto.
Anch'io sono andato a vedere il Turco, non il tuo amico Chala ( ) ed ero su in Loggione. 30 euro no more.
Sulla galleria quello che dici, e' una battaglia che porto avanti da molto tempo.

[mario61]

anch'io sono tornato alla Scala, ho visto (dalla galleria, non più dalla platea causa eliminazione di ScalAperta) il Turco in Italia di Rossini e la Calisto di Cavalli.  Il turco in Italia è tra le mie opere preferite, è un'opera più sfumata rispetto alle altre opere buffe rossiniane, quasi mozartiana ed è un grande peccato che il più grande direttore rossiniano di sempre, Abbado, non l'abbia mai affrontata.  Lo spettacolo è stato molto elegante, la recitazione buona, la regia fantasiosa e con trovate sceniche innovative, i cantanti mediamente buoni con una Fiorilla (Rosa Feola) superlativa, il direttore (Fasolis) a me piace molto poco, in genere è sempre iperdrammatico, aveva iniziato malissimo, con un'ouverture da banda paesana, ma è progressivamente migliorato, acquisendo maggiore flessibilità e colori più delicati con il passare del tempo, anche se alcuni tempi mi sono comunque sembrati eccessivamente veloci.  

La Calisto è un'altra opera magnifica, è la prima opera di Cavalli in cui forse il canto si affianca al recitar cantando.   Lo spettacolo di Mc Vicar, ambientazione barocco / astronomica mi è piaciuto, vivace, senza tempi morti, ben recitato. La direzione l'ho trovata con suoni belli e tempi piuttosto rapidi, per niente seicentesca, più settecentesca forse.
Dei cantanti mi sono piaciuti soprattutto Dumaux, Tittoto e Amarù, ma la maggior parte per me sono ingiudicabili per un problema di acustica. Io ero in prima galleria (un disastro, con gente che parlava continuamente, la metà se ne è andata all'intervallo). Il volume percepito era enorme e molto riverberante, le voci nel medio alto avevano quasi tutte un riflesso metallico e i pezzi di insieme erano difficilmente comprensibili. Siccome mi ricordo che l'acustica dalla galleria fosse piuttosto ovattata, con suoni naturali ma con una grande distinzione tra voci grandi e voci piccole, mi ha sorpreso trovarmi un cast barocco di vocioni, con delle eco molto fastidiose e con la sensazione per alcuni cantanti che gridassero sempre (ES. Mercurio Werba) e con voci che diventavano fastidiose nei medio alti (che non mi sembravano a fuoco per quasi nessuno). Devo dire che avevo visto dalla stessa posizione il Turco in Italia, avevo percepito volumi di voci molto più elevati del solito, ma non avevo percepito voci metalliche o non a fuoco (la Feola era splendida) e i pezzi d'insieme erano splendidi. Quindi non capisco cosa sia successo. La Scala ha fatto degli interventi per migliorare l'acustica? Se si forse quelli fatti per la Calisto non sono molto riusciti.

Comunque per me è stato scioccante il passaggio dalla platea alla galleria: i posti in galleria alla Scala sono i più scomodi che abbia mai provato. In prima fila se sei alto (o ciccio) non ci entri, al Turco in Italia avevo vicino un'americana extra size che occupava metà della mia sedia (oltre alla sua). E la platea era quasi vuota.
hanno da poco tenuto chiuso 4 anni il teatro per ristrutturarlo, e i posti in galleria invece di allargarli li hanno addirittura ristretti.  Hanno messo delle sporgenze in legno che sostengono lo schermo per i sottotitoli su cui le ginocchia battono costantemente (le mie, quelle di mia moglie, che è un po' più piccola, ci stanno al pelo) una vera tortura  E i prezzi sono aumentati. Rimpiango Pereira.

Concordo su tutto.
Anch'io sono andato a vedere il Turco, non il tuo amico Chala ( ) ed ero su in Loggione. 30 euro no more.
Sulla galleria quello che dici, e' una battaglia che porto avanti da molto tempo.

Esba l'hai sentita la Theodora di Handel alla Scala?  Una meraviglia, difficilmente ho trovato un cast di così elevato livello, con Joyce Di Donato, in particolare, che è forse l'unica cantante che abbia mai sentito dal vivo che merita di entrare nel novero delle grandissime (Callas, Caballe, Horne, per intenderci).  
 

[esba]

Concordo su tutto.
Anch'io sono andato a vedere il Turco, non il tuo amico Chala ( ) ed ero su in Loggione. 30 euro no more.
Sulla galleria quello che dici, e' una battaglia che porto avanti da molto tempo.

Esba l'hai sentita la Theodora di Handel alla Scala?  Una meraviglia, difficilmente ho trovato un cast di così elevato livello, con Joyce Di Donato, in particolare, che è forse l'unica cantante che abbia mai sentito dal vivo che merita di entrare nel novero delle grandissime (Callas, Caballe, Horne, per intenderci).  
 

Purtroppo no, avevo deciso di fare il Turco ed il Barbiere ma vedo che mi sto perdendo una grande Opera.
Non sei il primo a dirmelo.

Ci sei andato?

[mario61]

Esba l'hai sentita la Theodora di Handel alla Scala?  Una meraviglia, difficilmente ho trovato un cast di così elevato livello, con Joyce Di Donato, in particolare, che è forse l'unica cantante che abbia mai sentito dal vivo che merita di entrare nel novero delle grandissime (Callas, Caballe, Horne, per intenderci).  

Purtroppo no, avevo deciso di fare il Turco ed il Barbiere ma vedo che mi sto perdendo una grande Opera.
Non sei il primo a dirmelo.

Ci sei andato?

si, ieri sera, era l'unica rappresentazione, ed era in forma di concerto.
Stanno facendo un tour europeo e si sono degnati di passare anche da Milano.  Oltretutto la platea costava solo 114 euro (come i concerti) invece di 250-300 come per le opere.
Ti consiglio di dare un'occhiata ai concerti straordinari della Scala perchè ci sono cose che normalmente non si sentono in Italia, ad es. febbraio Gergiev con la sua orchestra che suona Ciaikovski e più avanti Thielemann con la staatskapelle dresda (per alcuni la migliore orchiestra del mondo) che suona Bruckner (dove secondo me Thielemann è bravissimo).  Hanno appunto il vantaggio di prezzi accessibili e sono cose di livello mondiale

[esba]

Purtroppo no, avevo deciso di fare il Turco ed il Barbiere ma vedo che mi sto perdendo una grande Opera.
Non sei il primo a dirmelo.

Ci sei andato?

si, ieri sera, era l'unica rappresentazione, ed era in forma di concerto.
Stanno facendo un tour europeo e si sono degnati di passare anche da Milano.  Oltretutto la platea costava solo 114 euro (come i concerti) invece di 250-300 come per le opere.
Ti consiglio di dare un'occhiata ai concerti straordinari della Scala perchè ci sono cose che normalmente non si sentono in Italia, ad es. febbraio Gergiev con la sua orchestra che suona Ciaikovski e più avanti Thielemann con la staatskapelle dresda (per alcuni la migliore orchiestra del mondo) che suona Bruckner (dove secondo me Thielemann è bravissimo).  Hanno appunto il vantaggio di prezzi accessibili e sono cose di livello mondiale

Grazie per la dritta.
Seguirò il filone.

[esba]

Ho aspettato volutamente un po' di giorno per permettere ai piu' di vedere oppure semplicemente di leggere qualcosa sulla Prima della Scala?

Giudizi?
La regia di Livemore a me e' sembrata eccessiva, fuori luogo e del tutto fuori dal tempo.
Chailly il solito metronomo perfezionista quasi come il suo mentore Abbado.

Salsi nel suo mondo verdiano e' un fuoriclasse per voce ed interpretazione.
Netrebko? per me molto ma molto sottotono soprattutto all'inizio, si riprende solo nel terzo atto.

Il Teatro in se' sempre il piu' bello del mondo.

[mario61]

Ho aspettato volutamente un po' di giorno per permettere ai piu' di vedere oppure semplicemente di leggere qualcosa sulla Prima della Scala?

Giudizi?
La regia di Livemore a me e' sembrata eccessiva, fuori luogo e del tutto fuori dal tempo.
Chailly il solito metronomo perfezionista quasi come il suo mentore Abbado.

Salsi nel suo mondo verdiano e' un fuoriclasse per voce ed interpretazione.
Netrebko? per me molto ma molto sottotono soprattutto all'inizio, si riprende solo nel terzo atto.

Il Teatro in se' sempre il piu' bello del mondo.

non è che ti snobbo è che non l'ho vista, l'ho registrata come centinaia di altre opere e chissà se la guarderò...
Macbeth la conosco pur troppo (cit), sono andato recentemente a vedere l'Ifigenia in Tauride di Gluck a Cremona con la regia di Emma Dante (bella) e la Antonacci.   Penso che andrò a vedere a Piacenza la Favorita (con Piazzola e Albelo) e il Farnace di Vivaldi.  Della Scala quest'anno andrei volentieri a vedere I capuleti e Montecchi, La Thais di Massenet e il Rigoletto, ma costano troppo.  IL Rigoletto se ci vado ci vado solo per sentire Amartuvshin Enkhbat (nessuno ha mai capito quale sia il nome e quale il cognome perchè forse dalle sue parti li invertono, come in Ungheria), fenomenale baritono mongolo che avevo sentito nell'Ernani a Novara.  Lo consiglio a tutti, voce grande ma morbidissima in grado di cantare forte e piano con grande espressività e velluto, uno dei pochi in grado (insieme a Piazzola direi) di cantare con l'eleganza del baritono da primo Verdi, ma con un volume e colore da baritono drammatico.  

[esba]

Ho aspettato volutamente un po' di giorno per permettere ai piu' di vedere oppure semplicemente di leggere qualcosa sulla Prima della Scala?

Giudizi?
La regia di Livemore a me e' sembrata eccessiva, fuori luogo e del tutto fuori dal tempo.
Chailly il solito metronomo perfezionista quasi come il suo mentore Abbado.

Salsi nel suo mondo verdiano e' un fuoriclasse per voce ed interpretazione.
Netrebko? per me molto ma molto sottotono soprattutto all'inizio, si riprende solo nel terzo atto.

Il Teatro in se' sempre il piu' bello del mondo.

non è che ti snobbo è che non l'ho vista, l'ho registrata come centinaia di altre opere e chissà se la guarderò...
Macbeth la conosco pur troppo (cit), sono andato recentemente a vedere l'Ifigenia in Tauride di Gluck a Cremona con la regia di Emma Dante (bella) e la Antonacci.   Penso che andrò a vedere a Piacenza la Favorita (con Piazzola e Albelo) e il Farnace di Vivaldi.  Della Scala quest'anno andrei volentieri a vedere I capuleti e Montecchi, La Thais di Massenet e il Rigoletto, ma costano troppo.  IL Rigoletto se ci vado ci vado solo per sentire Amartuvshin Enkhbat (nessuno ha mai capito quale sia il nome e quale il cognome perchè forse dalle sue parti li invertono, come in Ungheria), fenomenale baritono mongolo che avevo sentito nell'Ernani a Novara.  Lo consiglio a tutti, voce grande ma morbidissima in grado di cantare forte e piano con grande espressività e velluto, uno dei pochi in grado (insieme a Piazzola direi) di cantare con l'eleganza del baritono da primo Verdi, ma con un volume e colore da baritono drammatico.  

Preso i biglietti per I Capuleti e Montecchi a gennaio.
Punto poi Adriana Lecrouver a marzo.

[Bluto Blutarsky]

sono andato recentemente a vedere l'Ifigenia in Tauride di Gluck a Cremona con la regia di Emma Dante (bella)

C'ero anch'io
(Sono un totale ignorante in materia, era la mia prima opera dal vivo, ero lì perché una mia cara amica suonava nell'orchestra e ci ha trovato un paio di biglietti. Non ho neanche gli strumenti per dire se è stata una messa in scena valida oppure no, mi fido di te. Sicuramente è stata un'esperienza sorprendente)

[esba]

sono andato recentemente a vedere l'Ifigenia in Tauride di Gluck a Cremona con la regia di Emma Dante (bella)

C'ero anch'io
(Sono un totale ignorante in materia, era la mia prima opera dal vivo, ero lì perché una mia cara amica suonava nell'orchestra e ci ha trovato un paio di biglietti. Non ho neanche gli strumenti per dire se è stata una messa in scena valida oppure no, mi fido di te. Sicuramente è stata un'esperienza sorprendente)

Grande Bluto.
Passa più spesso da questo lido.