RECONDIDA ARMONIA - Amici del loggione

[mario61]

sono andato recentemente a vedere l'Ifigenia in Tauride di Gluck a Cremona con la regia di Emma Dante (bella)

C'ero anch'io
(Sono un totale ignorante in materia, era la mia prima opera dal vivo, ero lì perché una mia cara amica suonava nell'orchestra e ci ha trovato un paio di biglietti. Non ho neanche gli strumenti per dire se è stata una messa in scena valida oppure no, mi fido di te. Sicuramente è stata un'esperienza sorprendente)

io ne ho visto un po' di opere, dal punto di vista musicale era ottima (complimenti anche alla tua amica), l'opera, che non avevo mai sentito, mi è piaciuta molto, è una musica che in Italia non fanno praticamente mai.  Oltre alla Antonacci c'era anche un tenore turco notevolissimo.  Di regie non ne capisco molto, ma a me è piaciuta.

Ti allego quello che scrive un forumista di Opera Click

Opera Lombardia ha portato in scena l’ultima Ifigenia di Gluck, partendo da Pavia, poi repliche a Brescia, Como (dove l’ho vista io) e le ultime rappresentazioni a Cremona, il 3 e 5 dicembre.

I motivi per andare a Cremona a recuperare l’Iphigénie en Tauride sono triplici: Fasolis, l’Antonacci, Emma Dante.
Come scritto nella recensione di Simone Manfredini, riferita alla prima dal Fraschini, Diego Fasolis ha saputo creare perfettamente il clima musicale di Gluck, come un ministro del culto sollevando la partitura al momento degli applausi, esaltandone la drammaticità e la bellezza classicheggiante.
L’intento musicale è stato coadiuvato da un cast all’altezza: sorprendente Mert Süngü come Pilade, meno brillanti a mio avviso gli interpreti di Oreste e Toante. Ma l’ascolto era catalizzato da Anna Caterina Antonacci in un’interpretazione drammatica oserei dire perfetta, nel canto, nel gesto, nel portamento.
Sicuramente la preparazione attoriale con Emma Dante è stata importante, come del resto l’intero impianto registico. Lo stile è sempre quello: c’era il Mediterraneo/Sicilia, c’era la fisicità dei corpi, c’era la polemica anticlericale, c’era il femminismo, ma tutto era perfettamente funzionale. Solo un paio di scelte mi sono sembrate fine a sé stesse (gli arti che sgambettavano nel primo atto e alcuni spostamenti delle colonne che mi sono parsi casuali) ma nel complesso una prova registica magistrale.

e questa è la recensione di Opera Click

https://www.operaclick.com/recensioni/t ... en-tauride
 

[esba]

Vista ieri sera un’ Opera che mancava da quasi trent’anni alla Scala: i Capuleti e i Montecchi.

Bello tutto.
Scelta molto estrema nella scelta di una donna ( la Crebassa) nel ruolo di Romeo, brava, tecnica ma io sarei andato con il manuale in mano, un bel tenorino.

Standing ovation per Lisette Oropesa, che si conferma essere, oggi, la miglior belliniana in circolazione, che sfodera una Giulietta unica.

Per Cappelio e Tebaldo si pesca forte in estremo oriente con un Park e Xiahou precisi e credibili.

Speranza Scapucci a dirigere che mostra come Bellini sia davvero il suo campo di battaglia preferito.
Ritmo, tecnica, puntualità senza eccessi esagersti oppure inutili dimostrazioni di virtuosismi musicali.

Il perché Bellini sia il meno rappresentato degli autori del belcanto, resta un mistero.

[mario61]

Vista ieri sera un’ Opera che mancava da quasi trent’anni alla Scala: i Capuleti e i Montecchi.

Bello tutto.
Scelta molto estrema nella scelta di una donna ( la Crebassa) nel ruolo di Romeo, brava, tecnica ma io sarei andato con il manuale in mano, un bel tenorino.

Standing ovation per Lisette Oropesa, che si conferma essere, oggi, la miglior belliniana in circolazione, che sfodera una Giulietta unica.

Per Cappelio e Tebaldo si pesca forte in estremo oriente con un Park e Xiahou precisi e credibili.

Speranza Scapucci a dirigere che mostra come Bellini sia davvero il suo campo di battaglia preferito.
Ritmo, tecnica, puntualità senza eccessi esagersti oppure inutili dimostrazioni di virtuosismi musicali.

Il perché Bellini sia il meno rappresentato degli autori del belcanto, resta un mistero.

L'ho vista anch'io, oggi in pomeridiana.  Concordo su quasi tutto.
Che dire, finalmente una bella rappresentazione di un'opera di Bellini.  Tutti molto bravi, Oropesa e Crebassa superlative, Scappucci mi è piaciuta molto, comprimari molto solidi.  Per rispondere alla tua domanda, perchè non si fa tanto Bellini quanto merita?  La mia esperienza è che Bellini non è molto frequentato dai grandi direttori (e Muti, che l'ha frequentato, tra i grandi direttori non è forse il più adatto) e richiede dei cast di fuoriclasse assoluti che sono molto difficili da assemblare (le parti tenorili di Bellini in Pirata, Sonnambula e Puritani sono tra le più difficili del repertorio tenorile).  Le mie esperienze, i Puritani a Genova con grande Devia, ma direttore e tenore pessimi, Pirata alla Scala con direttore (Frizza) e tenore (Pretti) non all'altezza che hanno completamente rovinato un'opera splendida, una buona Norma a Novara (ma a Novara fanno le cose solo se sono sicuri di farle bene). Tu affida un'opera belliniana a direttori come Ferro e Frizza e "ti viene voglia di invadere la Polonia" (cit) tanto lo fanno in modo pesante e metronomico. L'ouverture del Pirata fatta un paio d'anni fa alla Scala sembrava scritta da un Rossini minore.  Questa dei Capuleti è comunque senza dubbio la mia migliore esperienza belliniana e se trovo altri biglietti per le prossime recite vorrei fare il bis.
La cosa su cui non concordo: perchè dici Romeo tenore come da manuale?  Romeo tenore è un'invenzione e un abominio di Abbado nel '67 e rovina completamente l'opera.  Ero in un posto di galleria molto laterale e non so se mi è scappato qualcosa, ma mi sembra che, a parte Romeo e Giulietta, non ci siano altre voci femminili nell'opera, non nel coro, non negli altri personaggi. Le due voci femminili degli innamorati li trasportano in un mondo idealizzato e puro, contrapposto al crudo realismo dei timbri adulti, quelli maschili.  Trasformare Romeo in tenore, a parte che comporta l'intera riscrittura della parte, la squilibra completamente dal punto di vista timbrico, dando al protagonista e al suo antagonista lo stesso timbro vocale, se Bellini avesse voluto Romeo tenore avrebbe fatto di Tebaldo un baritono. 

 

[esba]

Vista ieri sera un’ Opera che mancava da quasi trent’anni alla Scala: i Capuleti e i Montecchi.

Bello tutto.
Scelta molto estrema nella scelta di una donna ( la Crebassa) nel ruolo di Romeo, brava, tecnica ma io sarei andato con il manuale in mano, un bel tenorino.

Standing ovation per Lisette Oropesa, che si conferma essere, oggi, la miglior belliniana in circolazione, che sfodera una Giulietta unica.

Per Cappelio e Tebaldo si pesca forte in estremo oriente con un Park e Xiahou precisi e credibili.

Speranza Scapucci a dirigere che mostra come Bellini sia davvero il suo campo di battaglia preferito.
Ritmo, tecnica, puntualità senza eccessi esagersti oppure inutili dimostrazioni di virtuosismi musicali.

Il perché Bellini sia il meno rappresentato degli autori del belcanto, resta un mistero.

L'ho vista anch'io, oggi in pomeridiana.  Concordo su quasi tutto.
Che dire, finalmente una bella rappresentazione di un'opera di Bellini.  Tutti molto bravi, Oropesa e Crebassa superlative, Scappucci mi è piaciuta molto, comprimari molto solidi.  Per rispondere alla tua domanda, perchè non si fa tanto Bellini quanto merita?  La mia esperienza è che Bellini non è molto frequentato dai grandi direttori (e Muti, che l'ha frequentato, tra i grandi direttori non è forse il più adatto) e richiede dei cast di fuoriclasse assoluti che sono molto difficili da assemblare (le parti tenorili di Bellini in Pirata, Sonnambula e Puritani sono tra le più difficili del repertorio tenorile).  Le mie esperienze, i Puritani a Genova con grande Devia, ma direttore e tenore pessimi, Pirata alla Scala con direttore (Frizza) e tenore (Pretti) non all'altezza che hanno completamente rovinato un'opera splendida, una buona Norma a Novara (ma a Novara fanno le cose solo se sono sicuri di farle bene). Tu affida un'opera belliniana a direttori come Ferro e Frizza e "ti viene voglia di invadere la Polonia" (cit) tanto lo fanno in modo pesante e metronomico. L'ouverture del Pirata fatta un paio d'anni fa alla Scala sembrava scritta da un Rossini minore.  Questa dei Capuleti è comunque senza dubbio la mia migliore esperienza belliniana e se trovo altri biglietti per le prossime recite vorrei fare il bis.
La cosa su cui non concordo: perchè dici Romeo tenore come da manuale?  Romeo tenore è un'invenzione e un abominio di Abbado nel '67 e rovina completamente l'opera.  Ero in un posto di galleria molto laterale e non so se mi è scappato qualcosa, ma mi sembra che, a parte Romeo e Giulietta, non ci siano altre voci femminili nell'opera, non nel coro, non negli altri personaggi. Le due voci femminili degli innamorati li trasportano in un mondo idealizzato e puro, contrapposto al crudo realismo dei timbri adulti, quelli maschili.  Trasformare Romeo in tenore, a parte che comporta l'intera riscrittura della parte, la squilibra completamente dal punto di vista timbrico, dando al protagonista e al suo antagonista lo stesso timbro vocale, se Bellini avesse voluto Romeo tenore avrebbe fatto di Tebaldo un baritono. 

Grande Mario, sciolini sempre una sapienza lirica che mi fa invidia.
Sulla questione Romeo da baritono e' un mio cruccio, una mia forma mentis, e solamente una mia chimera, nulla piu'.

Credo tu abbia ragione sul perche' Bellini sia il meno rappresentato fra gli autori, anche se devo dire che Norma e Puritani sono opere che adoro, e che non hanno nulla da invidiare ad altre.

A marzo andro' a vedere Adriana Lecovreure con la Netrebko, sono davvero curioso di sentirla dal vivo.

[mario61]

L'ho vista anch'io, oggi in pomeridiana.  Concordo su quasi tutto.
Che dire, finalmente una bella rappresentazione di un'opera di Bellini.  Tutti molto bravi, Oropesa e Crebassa superlative, Scappucci mi è piaciuta molto, comprimari molto solidi.  Per rispondere alla tua domanda, perchè non si fa tanto Bellini quanto merita?  La mia esperienza è che Bellini non è molto frequentato dai grandi direttori (e Muti, che l'ha frequentato, tra i grandi direttori non è forse il più adatto) e richiede dei cast di fuoriclasse assoluti che sono molto difficili da assemblare (le parti tenorili di Bellini in Pirata, Sonnambula e Puritani sono tra le più difficili del repertorio tenorile).  Le mie esperienze, i Puritani a Genova con grande Devia, ma direttore e tenore pessimi, Pirata alla Scala con direttore (Frizza) e tenore (Pretti) non all'altezza che hanno completamente rovinato un'opera splendida, una buona Norma a Novara (ma a Novara fanno le cose solo se sono sicuri di farle bene). Tu affida un'opera belliniana a direttori come Ferro e Frizza e "ti viene voglia di invadere la Polonia" (cit) tanto lo fanno in modo pesante e metronomico. L'ouverture del Pirata fatta un paio d'anni fa alla Scala sembrava scritta da un Rossini minore.  Questa dei Capuleti è comunque senza dubbio la mia migliore esperienza belliniana e se trovo altri biglietti per le prossime recite vorrei fare il bis.
La cosa su cui non concordo: perchè dici Romeo tenore come da manuale?  Romeo tenore è un'invenzione e un abominio di Abbado nel '67 e rovina completamente l'opera.  Ero in un posto di galleria molto laterale e non so se mi è scappato qualcosa, ma mi sembra che, a parte Romeo e Giulietta, non ci siano altre voci femminili nell'opera, non nel coro, non negli altri personaggi. Le due voci femminili degli innamorati li trasportano in un mondo idealizzato e puro, contrapposto al crudo realismo dei timbri adulti, quelli maschili.  Trasformare Romeo in tenore, a parte che comporta l'intera riscrittura della parte, la squilibra completamente dal punto di vista timbrico, dando al protagonista e al suo antagonista lo stesso timbro vocale, se Bellini avesse voluto Romeo tenore avrebbe fatto di Tebaldo un baritono. 

Grande Mario, sciolini sempre una sapienza lirica che mi fa invidia.
Sulla questione Romeo da baritono e' un mio cruccio, una mia forma mentis, e solamente una mia chimera, nulla piu'.

Credo tu abbia ragione sul perche' Bellini sia il meno rappresentato fra gli autori, anche se devo dire che Norma e Puritani sono opere che adoro, e che non hanno nulla da invidiare ad altre.

A marzo andro' a vedere Adriana Lecovreure con la Netrebko, sono davvero curioso di sentirla dal vivo.

ottima scelta, anche perchè nell'Adriana c'è la regia di McVicar che in genere fa robe interessanti, il cast è ottimo (anche il cast alternativo con Agresta e Rachvelishvili),   Io a marzo punto sulla Thais, è un'opera che non conosco di Massenet. 
 

[esba]

Cosa pensate?
Non credevo il nostro sindaco avesse questo coraggio ma lo trovate un atto dovuto?
Indipendentemente dalla grandezza e bravura artistica del maestro russo.

Farà lo stesso con la Netrebko settimana prossima?

https://tg24.sky.it/spettacolo/2022/02/ ... 80T90fvfCc

[Karamazov]

Per me, retorica imbarazzante.

[Bluto Blutarsky]

Non conosco Gergiev ma, a caldo, mi sembra uno dei tanti casi in cui si crede di punire il cattivone e invece si punisce solo il pubblico.

[Coriolanus]

Trovo molto poco corretto mettere in mezzo un civile così, che ovviamente non ha scelta se vuole continuare a lavore/vivere a casa sua.
Il vostro sindaco si è approfittato dell'occasione per i suoi comodi politici.

[esba]

Infatti voglio vedere se fara' lo stesso con la Netrebko.

Certamente pesa conto il maestro russo la sua totale amicizia ed ammirazione per Putin.

[Bluto Blutarsky]

Sì ma io posso ammirare anche Satana, ma finché non commetto qualche reato non può essermi impedito di fare il mio lavoro. Altrimenti ci mettiamo al livello dei totalitarismi.

[esba]

Sì ma io posso ammirare anche Satana, ma finché non commetto qualche reato non può essermi impedito di fare il mio lavoro. Altrimenti ci mettiamo al livello dei totalitarismi.

Per come conosco Sala, questa sua uscita mi sembra oltremodo strana nei modi, visto il suo aplomb sempre molto ferreo.
Mi pare piu' una cosa di pancia.
Ripeto ognuno avra' i propri motivi, ma per me e' un pelo forzata, anche se sono  convinto che non sia del tutto fuoriluogo.

[mario61]

Secondo me Sala ha esagerato
Putin è quello che è, e proprio perchè Putin è quello che è, se Gergiev condanna l'invasione poi non può più tornare in Russia.
L'abbiamo invitato noi e ce lo teniamo visto che Gergiev non mi sembra abbia avuto un ruolo attivo nella decisione di invasione dell'Ucraina. Vorrà dire che in futuro non lo inviteremo più, anche se mi piange il cuore per questo.

[lelomb]

Sì ma io posso ammirare anche Satana, ma finché non commetto qualche reato non può essermi impedito di fare il mio lavoro. Altrimenti ci mettiamo al livello dei totalitarismi.

Bah... direi anche di no eh.. perché sta cosa può portare a tante storture da cui poi finisci a prender posizioni assurde.

Come dice mario avresti dovuto arrivarci prima e non invitarlo proprio, dato che Putin non è Putin da ieri.

Ma siamo il paese di Silvio che se lo invita ovunque e di quel coglione che va in piazza rossa a far le foto.

[Bluto Blutarsky]

Sì ma io posso ammirare anche Satana, ma finché non commetto qualche reato non può essermi impedito di fare il mio lavoro. Altrimenti ci mettiamo al livello dei totalitarismi.

Bah... direi anche di no eh.. perché sta cosa può portare a tante storture da cui poi finisci a prender posizioni assurde.

Io onestamente vedo molte più potenziali storture nell'idea che hanno diritto di lavorare solo quelli che la pensano come me.