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rowiz ha scritto:

azazel ha scritto: Uhm...questa affermazione mi spiazza e non poco, ma rischieremmo di andare offtopic....quasi quasi servirebbe un topic a parte per discuterne

fai tu o faccio io? O fa wolvie? Anche se lui lavora, non so se ha tempo...

Whatarush ha scritto:anche perchè a livello NFL son sempre più convinto che l'head coach svolga più la funzione di supervisore/motivatore che altro...

Whatarush ha scritto:

azazel ha scritto: Uhm...questa affermazione mi spiazza e non poco, ma rischieremmo di andare offtopic....quasi quasi servirebbe un topic a parte per discuterne

Ti spiazza perchè non la vedi così?
Io vedo sempre meno "maestri di football" tra gli head coach (parlo di NFL eh); l'HC è una specie di coordinatore dei coordinatori...uno che supervisiona il lavoro degli altri, detta le regole di comportamento, assegna medaglie e cazziate; probabilmente la sua influenza sulla squadra è più profonda nel lavoro che svolge di concerto col GM, nella scelta dei propri collaboratori e degli atleti che tecnicamente e caratterialmente sono più compatibili col progetto. In diversi casi l'head coach ormai c'entra poco con l'identità tecnica della squadra, con quello che si vede in campo, col tipo di football che si gioca; ma ha molto a che fare con la parte mentale del gioco, col carattere del gruppo, le reazioni ai vari tipi di situazioni che una stagione ti presenta, vittorie, sconfitte, infortuni, etc.

Tomlin è questo tipo di coach.
Arians, per dire uno che è passato da queste parti, no. Può darsi dipenda dal fatto che la sua esperienza da OC sia ancora troppo recente. O forse no. In effetti non ce lo vedo Bruce che affida realmente il SUO attacco ad altri.

Bravo Wolvie!

Sto cercando di farmi un'idea su quanto detto da whata, ma non sono così convinto nel limitare la figura dell'HC NFL. Però prima di farmi una mia idea, vorrei sentire anche il parere degli altri, di primo acchito io lo vedo/penso ancora molto influente sul game plan di una partita e negli aggiustamenti in corso d'opera sul campo di gioco.

Segnalo questo vecchio articolo di NFL Philosophy che può aiutare la discussione.

- Have you ever heard of “The Peter Principle?” The Peter Principle is the idea that in a company or organization where promotions are based upon success or achievement, a person will eventually be promoted beyond his or her skill level. Put another way, a person will be promoted to his/her level of incompetence. Under the Peter Principle, people are promoted because of what they’ve done in their current position and not based on how they’ll perform in their new position after promotion. This idea is something that isn’t exactly earth-shattering yet it still seems to happen over and over again in companies all over the world — the NFL included.

- The head coach is actually on a whole different level than all of the other coaches, coordinators included. There is little gap between the other tiers but the gap between head coach and everything else is quite vast. Tony Dungy said in his book, “The higher up the coaching ladder you go, the further you get from actual coaching.” He said that as a head coach he missed the individual attention and coaching he could give to his players because he was involved in so many other duties.

- As you can see, the jobs and duties of each level are quite different. Oddly enough, I believe that in today’s NFL, front office executives miss this point. They don’t understand the Peter Principle.

-These are all great qualities for a coordinator. But they don’t necessarily translate to being a great head coach. Yet teams continuously hire coordinators based on their merit as being a coordinator, not being a head coach. Look at all the examples of brilliant coordinators who have failed as head coaches: Norv Turner, Scott Linehan, Steve Spagnuolo, Mike Martz, et al.

- When looking for a head coach, I want a leader first. He has to be someone that is respected by coaches and players and leads from the front. A high football IQ is important, but not just in game planning, but in game managing.

- Promoting a coordinator simply because he performed well as a coordinator is like drafting a quarterback (Colt Brennancomes to mind) because he had great stats in college. Sure he loaded up the stat sheet but he never really possessed the qualities necessary to be successful at the next level. You’re drafting on Peter Principle in that case.

*Colt.

*Mod edit.

azazel ha scritto: ai moderatoripotete vietare all'utente angy di mettere link? Almeno fai un sunto dell'articolo

Andavo di super-fretta, ho letto il nome del topic, mi è venuto in mente l'articolo e ho messo il link.
Chiedo perdono.

Angyair ha scritto:Segnalo questo vecchio articolo di NFL Philosophy che può aiutare la discussione.

Mi pare di capire che la vedono come me.
In particolare qui:

Angyair ha scritto: - ...Tony Dungy said in his book, “The higher up the coaching ladder you go, the further you get from actual coaching.” He said that as a head coach he missed the individual attention and coaching he could give to his players because he was involved in so many other duties.

..e qui:

Angyair ha scritto: - When looking for a head coach, I want a leader first. He has to be someone that is respected by coaches and players and leads from the front. A high football IQ is important, but not just in game planning, but in game managing.