Pap ha scritto:Secondo me ci sono pro e contro. Tu dici che non ha senso perdere una partita perché si sono terminati i challenge avendo sbagliato i precedenti. Beh, se l'arbitro non decide di verificare la chiamata, la perdi uguale. Dove sta il diritto alle chiamate giuste?
Tu hai "diritto". Se loro non te lo concedono, è un altro discorso, ma hanno leso un tuo diritto.
Se invece crei i challenge, in pratica dai una scusante agli arbitri. Invece di rendere responsabilità loro (come dovrebbe essere) un errore decisionale, diventa colpa del manager che non ha usato il challenge, o l'ha usato male, o se l'è tenuto per dopo, ecc, ecc...
Vorrei vedere dopo la situazione Joyce-Galarraga in cui magari Galarraga perde il PG per l'errore, con Joyce che dice "eh, potevano usare il challenge", invece di ammettere l'errore e provare a migliorarsi per le volte successive... e la stampa che frigge Leyland perché avendo buttato via i suoi challenge, è improvvisamente LUI ad aver perso il PG di Galarraga...
No, assolutamente. Gli arbitri devono arbitrare. Qui si chiede ai manager di arbitrare, in realtà.
O, perché no, si possono anche fare entrambe le cose. Un mezzo in più per gli umpire e una garanzia per le squadre. Se i primi rimangono sulla scelta puoi chiedere il controllo. Ammetto che la questione della separazione dei ruoli sia importante ma la tua proposta presuppone un'apertura notevole da parte degli arbitri.
Certo. Ma l'introduzione del mezzo tecnologico dovrebbe essere per aiutare gli arbitri. Invece l'hanno introdotto per trovare loro un alibi.
E questo permetterà anche giochetti sporchi che già si vedono nel football o nel tennis, dove una squadra può buttare un challenge per avere una specie di timeout, per dare più tempo al rilievo di prepararsi, per rompere il ritmo del lanciatore, ecc, ecc...
Poi realisticamente i manager dal dugout non è che vedano tutto. Quindi spesso chiederanno magari al lanciatore di temporeggiare, o al battitore di non entrare nel box, mentre qualche advisor dal piano di sopra vede i replay e suggerisce se fare il challenge o meno (un po' come succede in NFL), rallentando ulteriormente il gioco.
Non è un mezzo di giustizia, ma è un mezzo strategico. Già mi dava fastidio negli altri sport, ed ora è arrivato nel baseball.
La situazione migliorerà, beninteso, perché credo che nella maggior parte delle situazioni verrà usato bene. Ma c'era una soluzione molto più snella, semplice, veloce e logica a portata di mano che avrebbe risolto molto di più evitando i giochetti sporchi, ma hanno deciso di copiare altri sport. Molto male.