DODO29186 ha scritto: 31/10/2020, 16:16GecGreek ha scritto: 31/10/2020, 10:18
Scusami ma le popolazioni non a rischio di cui parli e che sono facili da penalizzare, sono quelli che fanno circolare maggiormente il virus e lo portano in casa agli XX, visto che hanno un numero di contatti giornalieri molto maggiore e sono quelli che presentano meno sintomi gravi, rendendo ancora più difficile che si trovino le catene di contagio.
Quella di proteggere gli anziani maggiormente penso sia un assunto di partenza di ogni epidemiologo. Ma poi andando nello specifico devi farti i conti, vedere le probabilità di contagio nelle varie fasce d'età e gli R di t a seconda di cosa blocchi.
Dire XX per rendere comprensibile e chiaro il ragionamento lo capisco, però questo XX quanto è? La letalità diventa preoccupante dai 50 in su, la comorbidities sono condivise da milioni di persone, se i ragionamenti li facciamo sulle TI l'età e il profilo delle popolazioni a rischio si allarga. Di che numeri si parla, per fargli cosa e con quale effetto positivo? Sono tutte domande per gli esperti del settore.
Insomma qui si entra nel campo dei dettagli e particolari che fanno grossa differenza su come puoi, e quindi devi, agire. A discorsi siamo tutti d'accordo. Ma poi passare al concreto è un altro paio di maniche.
Affinché una bolla funzioni, dev’essere solida e dunque devi troncare o quantomeno limitare fortemente le interferenze esterne e bloccare le catene di contagio.
......
Affinche una bolla funzioni devi isolare l'esterno dal interno, non "limiti" i contatti, li eviti completamente. In pratica vuol dire isolare la casa di riposo dal esterno, quelli che stanno dentro ci rimangono - e non solo i pazienti ma vale anche per i dottori, infermieri/e segretati/e cuochi e addetti alle pulizie - quelli fuori non entrano.
La "bolla" e` un modo gentile per dire lock down.