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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 30/08/2020, 14:16
da The Patient
SafeBet ha scritto: 30/08/2020, 8:39 La colonna sonora invadente e a tratti fastidiosa.
Potrei anche essere d'accordo, ma ieri ho avuto l'impressione che fosse più il volume elevato in sala (e lo dice uno che non è al top come udito, anzi...).

Anche se non c'è uno scopo finale, un film non deve averlo per forza. Può essere un trionfo della superficialità (non nel senso negativo del termine) ed essere un film che ti rimarrà dentro.
Io me la sono messa via da tempo che Nolan è così...e quando voglio andare a vedere (o rivedere) un suo film, so più o meno le sensazioni che mi darà.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 02/09/2020, 15:36
da ripper23
https://www.mymovies.it/ondemand/biennalecinema/

Purtroppo (per me) sembra accessibile solo dall'Italia.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 02/09/2020, 16:01
da The Patient
Hai voluto il paradiso fiscale?! :biggrin:
Un festival così anche no, comunque, per quanto mi riguarda.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 02/09/2020, 19:25
da The Patient
SafeBet ha scritto: 30/08/2020, 8:39 La colonna sonora invadente e a tratti fastidiosa. Siamo ben lontani dai fasti di Hans Zimmer (che non a caso ha scelto Dune).

https://www.longtake.it/news/le-risonan ... n-in-tenet

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 02/09/2020, 23:09
da Bonaz
Molto bello Dolor y gloria di Almodovar
E grandissimo Banderas :appl:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 04/09/2020, 10:49
da PENNY
Un po di review veloci accumulate in un agosto senza ferie in pratica:

Dogtooth
Recuperato finalmente, gran film. Lanthimos probabile abbia 2 o 3 turbe psichiche, ma chi siamo noi per giudicare. 

47 Meters Down
Noiosetto, fa il compitino, gli squali sono perlopiù una minaccia incombente che veri protagonisti, ma la personalità latita sotto tutti i punti di vista e le attrici sono a livello Corinna Negri.

Da 5 Bloods
Se "BlacKkKlansman" è servito per espiare la colpa dell'obbrobrio del remake di "Oldboy", con questo farò finta di dimenticare "Miracolo a Sant'Anna". Che mina ragazzi, son tornato a volere tantissimo bene a Spike.  

Il portaborse
Lacuna colmata finalmente, film amaro e cattivo come pochi,  con Nanni e Orlando enormi.Probabilmente il migliore di Luchetti.

Burning
Ha un pregio, a mio avviso porta in maniera eccellente sullo schermo l'atmosfera di un libro di Muramaki, ho provato le stesse sensazioni che mi danno le pagine dei suoi libri. Il film però non mi ha coinvolto minimamente, non saprei neanche dire perchè fino in fondo, so solo che lei mi dava i nervi come spesso mi capita con i personaggi dello scrittore giapponese, che alla lunga finiscono per assomigliarsi un po tutti. La storia non c'è, al solito non ricevi spiegazioni ed è tutto lasciato al non detto e alla tua interpretazione, cosa snervante quando portata all'eccesso per quanto mi riguarda. Sicuramente è un problema mio, perchè è un film che ha raccolto recensioni entusiaste più o meno ovunque mi sembra.

The Golden Glove
Un biopic eccellente. 
La storia del mostro di St. Pauli è il pretesto per portarci nella Germaniza ovest degli anni 70, raccontata nei suoi bassifondi con una lente d'ingrandimento che ha un particolare gusto per il grottesco. Una carrellata di personaggi miserrimi, non c'è una via d'uscita, non c'è speranza, c'è solo puzza d'alcool, dolore e rassegnazione. Consigliatissimo.

Underwater
Letteralmente Alien rifatto sott'acqua. Non si vede niente per 3/4 del film perchè sono a millemila metri di profondità, confusione e fastidio sono le parole chiave di tutte le scene d'azione. Il nero muore per primo come da regola. Filmaccio.

Caché
Haneke gioca sempre sulle emozioni forti, ma in questo caso la storia dei protagonisti è solo un pretesto per parlare del rapporto ancora irrisolto che hanno i francesi con il loro passato coloniale, i personaggi interpretano le varie anime di  un dibattito da loro ancora attualissimo. Intelligente l'uso che Haneke fà delle riprese dello "spione", fin dalla prima scena si prende gioco dello spettatore, il quale in diverse occasioni non sa se sta guardando il film o sia finito suo malgrado nella cassetta mandata alla coppia dei protagonisti, in un sottile gioco metacinematografico. 

The Nightingale
Quando fu presentato a Venezia a fine proiezione la Kent venne insultata e fischiata da un manipolo di idioti che probabilmente non saprebbero riconoscere un grande film neanche se ci sbattessero contro il naso. La Kent è la regista di "Babadook" uno degli horror migliori da anni a questa parte, ma questa volta sembra ispirarsi all'altro regista horror emergente Robert Eggers e al suo "The Wich" per atmosfere, rigore formale e ricerca storiografica precedente alla stesura della sceneggiatura. "The Nightngale" però non è un horror checchè se ne dica, rientra nel filone dei rape e revenge e del western a mio avviso, manca del tutto la componente soprannaturale che lo farebbe rientrare nell'horror.
Come in "Caché" anche in questo caso di parla di colonizzazione, quella poco raccontata degli inglesi sul territorio australiano, dove sterminavano le popolazioni indigene e spedivano i galeotti dal vecchio continente. La protagonista è appunto una galeotta irlandese, alla quale uccidono il marito, il figlio e subisce 2 stupri (scene parecchio forti da vedere). Come conseguenza di ciò partirà all'inseguimento dei suoi aguzzini accompagnata da una guida aborigena. Non ci sono buoni in questo film, tutti tra di loro si odiano e sono razzisti, misogini e classisti, pronti ad allearsi tra loro solo temporaneamente e per necessità, non c'è un singolo personaggio positivo in tutto il film, perchè questo era l'humus da cui è nata l'Australia che conosciamo oggi sembra volerci dire la regista. Un film asciutto, che non fa sconti e vuole raccontare la storia della sua terra senza essere didascalico, ma solo attraverso le azioni dei personaggi.
A me è piaciuto molto e non fa che confermare l'enorme talento della Kent.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 9:11
da pgm
Su Tenet: per cercare di capire l'infatuazione del Protagonista per la bionda gira in rete l'ipotesi che lo scopo della sua protezione verso la donna non sia in realtà per lei ma per il figlio che non è altro che Pattinson da bambino (Max ovvero Maximilien che invertito diventa Neilimixam, ovvero Neil)
 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 9:17
da ride_the_lightning
Un giorno Disney mi spiegherà l'operazione dei suoi live action (non serve menzionare l'ovvio $$$$$$$$): Mulan è di una rara piattezza. Monocorde. Trasmette nulla. Perde tutte la magia del cartone e questo pure al netto delle scelte narrative fatte (no Mushu, no Li Shang).

Rotten, ma tanto.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 10:07
da PENNY
Al cinema o su Netflix vi consiglio invece di dare una chanche a "La Partita" dell'esordiente Francesco Carnesecchi. Pannofino e Di Stasio mattatori, ma il film non si regge unicamente sulle loro interpretazioni ed è anzi costruito in maniera efficace nel narrare il microcosmo di vicende intorno a una partita di calcio di periferia romana tra squadre giovanili. 
Ci son diversi passaggi a vuoto, personaggi abbandonati lungo strada, scene inutili, problemi di scrittura o al più di montaggio, come se si fossero trovati a dover tagliare all'ultimo dei passaggi per dare più compattezza alla storia. Nonostante i difetti però l'atmosfera è perfetta, le sequenze della partita sono abbastanza convincenti e l'intreccio funziona bene, fino ad un finale non scontato per le nostre latitudini.
Per essere un esordiente direi promosso.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 10:15
da The Patient
ride_the_lightning ha scritto: 07/09/2020, 9:17 Un giorno Disney mi spiegherà l'operazione dei suoi live action (non serve menzionare l'ovvio $$$$$$$$): Mulan è di una rara piattezza. Monocorde. Trasmette nulla. Perde tutte la magia del cartone e questo pure al netto delle scelte narrative fatte (no Mushu, no Li Shang).

Rotten, ma tanto.
:shocking:
Alla tua donna ora le imporrai di pogare ad uno dei concerti dei tuoi bellissimi gruppi?

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 10:21
da ride_the_lightning
ahahaha. detto che era lei in prima fila ai Daughters. :laughing:

In realtà Mulan come ogni cartone anni '90 ci son legato perché ci son cresciuto. Quindi volevo dar una chance e non 21,99€ a Disney+ (che pure ho in abbonamento), ma la realizzazione è veramente una linea piatta allucinante.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 12:01
da The Patient
pgm ha scritto: 07/09/2020, 9:11 Su Tenet: per cercare di capire l'infatuazione del Protagonista per la bionda gira in rete l'ipotesi che lo scopo della sua protezione verso la donna non sia in realtà per lei ma per il figlio che non è altro che Pattinson da bambino (Max ovvero Maximilien che invertito diventa Neilimixam, ovvero Neil)


Inezia, non sapendo la lingua francese

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 12:16
da SafeBet
pgm ha scritto: 07/09/2020, 9:11 Su Tenet: per cercare di capire l'infatuazione del Protagonista per la bionda gira in rete l'ipotesi che lo scopo della sua protezione verso la donna non sia in realtà per lei ma per il figlio che non è altro che Pattinson da bambino (Max ovvero Maximilien che invertito diventa Neilimixam, ovvero Neil)
praticamente è terminator 2 senza schwarzy, senza sarah connor e senza il t-1000.
 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 07/09/2020, 13:50
da dipper 2.0
Tenet

Visto al cinema con la mia ragazza: alla fine voleva mettermi le mani addosso ma non per fare l'amore

Io le ho risposto che di cinema non capisce un cazzo, e se il film ci risulta complesso è colpa nostra che siamo stupidi

 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 09/09/2020, 10:05
da PENNY
Immagine

Dragged Across Concrete
Prima il western (Bone Tomahawk), poi il prison movie (Brawl in Cell Block 99), ora il poliziesco, S. Craig Zahler continua a prendere i generi declinandoli secondo la sua personalissima visione, il che ne fa uno degli autori più interessanti di tutto il cinema USA da anni a questa parte.
Questo è probabilmente il suo capolavoro, un buddy cop lento, compassato, quasi statico nelle inquadrature, a recitare sono i silenzi e le attese. Non c'è niente di frenetico, gli inseguimenti, gli appostamenti, persino le sparatorie sono diluite in una atmosfera opprimente e lugubre, adatta a personaggi che leggono tutti la stessa pagina (vale per tutta la sua filmografia), uomini che hanno perso la partita con la propria esistenza e cercano una rivincita prima che sia troppo tardi. Tutti i protagonisti dei film di Zahler sono persone in difficoltà a trovare un proprio posto in una società che farebbe volentieri a meno di loro. Ovviamente per fare questo devi affidarti ad attori che possano reggere la scena con uno sguardo, un sospiro, un espressione... perciò torna utile affidarsi a dei mostri di carisma con Mel Gibson, Vince Vaugh o in precedenza Kurt Russel.
Zahler è uno che si è studiato a menadito tutto il cinema di Mann, la fotografia è super, così come il gusto per l'inquadratura ad effetto e i dialoghi venati da una ironia nera. Il film dura 2 ore e mezza, ha un ritmo lento, ma vorresti non finisse mai.