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C'era una volta il Cinema

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 14/07/2020, 11:32

Bluto Blutarsky ha scritto: 14/07/2020, 11:25
Già che parliamo di comici, unpopular opinion: Paolo Villaggio > Alberto Sordi.

mbè non così unpopular, però parliamo davvero di due generi molto diversi.

Sordi era una maschera romana che ha avuto la grande fortuna (e il talento) di esprimersi con i migliori registi italiani nel miglior periodo della storia del cinema italiana ed internazionale.

Villaggio si è costruito un suo personaggio praticamente dal nulla, al quale è rimasto legato in eterno riproponendolo in quasi tutti i suoi film. Forse a volte insistendo un pò troppo.
tuttavia tra i suoi meriti, c'è anche una buona dose di autorialità che mancava al primo.

 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 14/07/2020, 11:37

Un altra cosa che mi chiedo spesso è quanto la carriera di un attore dipenda dai registi della sua generazione, Sordi, Gassman, Manfredi... oggi con chi si troverebbero a recitare? 
Mastandrea, Germano, Giallini, Favino sarebbero stati esaltati dai Risi, gli Scola e i Monicelli?
Oppure il valore di un attore è indipendente dalle opportunità che gli danno e un Mastroianni sarebbe emerso come uno dei migliori attori di sempre anche senza Fellini e Scola ma recitando per Paolo Genovese, Brizzi e Virzì?
 
Noodles ha scritto: 14/07/2020, 11:04 Manfredi aveva una sensibilità ed eleganza fuori dal comune, mai volgare.
nemmeno quando si è trovato in film volgari.

i miei preferiti sono 'Pane e Cioccolata', Brutti sporchi e cattivi e 'quelle strane occasioni'  (film a episodi)...e tanti altri ovviamente.

In Elio Germano rivedo qualcosa della sua recitazione.
Sai che a me Germano invece ha sempre ricordato Volontè.
Sia per la scelta dei film da interpretare, sia per lo stile recitativo, nervoso, elettrico quasi, poco incline alla commedia e più al dramma.

Manfredi non saprei, forse Mastandrea ha qualcosa di suo, ma è un paragone molto forzato.
Bluto Blutarsky ha scritto: 14/07/2020, 11:25 Secondo me dal punto di vista dell'istinto comico, fra tutti quelli della sua generazione Manfredi era il più bravo. Più di Tognazzi, più di Sordi, più di Gassman. Magari gli altri hanno lasciato tracce più profonde e si sono accreditati di più come attori a tutto tondo, ma lui nei ruoli da attore brillante è in assoluto quello che mi piace di più, e che mi sembra meno invecchiato.

Un po' come Troisi nella generazione dopo: i Benigni e i Verdone hanno fatto di più (in questo caso anche per causa di forza maggiore), ma l'istinto di Troisi era unico. La perfezione assoluta nei tempi comici e nelle espressioni.

@PENNY, oltre ai film che hai citato, ti consiglio quelli che Manfredi ha fatto con Luigi Magni, soprattutto Nell'anno del Signore, e l'esilarante Straziami ma di baci saziami di Dino Risi.

Già che parliamo di comici, unpopular opinion: Paolo Villaggio > Alberto Sordi.


Mi mancano ancora quei 2, segno.

Come istinto comico pure per me Tognazzi è al suo livello, Manfredi lo trovo più ironico, ma de mi dici buttane uno sul palco per far ridere la platea prendo Ugo forse.

Su Villaggio, se parli del comico è una opinione più che legittima direi, a me fa più ridere Sordi, ma di Villaggio ho visto molto meno.
Come attore a 360° invece il discorso non inizia neanche direi.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 14/07/2020, 11:52

PENNY ha scritto: 14/07/2020, 11:37 Un altra cosa che mi chiedo spesso è quanto la carriera di un attore dipenda dai registi della sua generazione, Sordi, Gassman, Manfredi... oggi con chi si troverebbero a recitare? 
Mastandrea, Germano, Giallini, Favino sarebbero stati esaltati dai Risi, gli Scola e i Monicelli?
Oppure il valore di un attore è indipendente dalle opportunità che gli danno e un Mastroianni sarebbe emerso come uno dei migliori attori di sempre anche senza Fellini e Scola ma recitando per Paolo Genovese, Brizzi e Virzì?

Questa è una domanda da un milione di dollari, che si potrebbe estendere anche fuori dall'Italia.

I De Niro, Al Pacino, Jack Nicholson, Dustin Hoffman sarebbero stati così grandi comunque, o sono diventati tanto iconici soprattutto perché arrivati in un momento in cui il cinema stava cambiando marcia, con gli Scorsese, i Coppola e gli Spielberg a traghettarlo nell'era moderna e a cambiare l'immaginario collettivo?
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 14/07/2020, 11:53

PENNY ha scritto: 14/07/2020, 11:37 Un altra cosa che mi chiedo spesso è quanto la carriera di un attore dipenda dai registi della sua generazione, Sordi, Gassman, Manfredi... oggi con chi si troverebbero a recitare? 
Mastandrea, Germano, Giallini, Favino sarebbero stati esaltati dai Risi, gli Scola e i Monicelli?
Oppure il valore di un attore è indipendente dalle opportunità che gli danno e un Mastroianni sarebbe emerso come uno dei migliori attori di sempre anche senza Fellini e Scola ma recitando per Paolo Genovese, Brizzi e Virzì?
 
Noodles ha scritto: 14/07/2020, 11:04 Manfredi aveva una sensibilità ed eleganza fuori dal comune, mai volgare.
nemmeno quando si è trovato in film volgari.

i miei preferiti sono 'Pane e Cioccolata', Brutti sporchi e cattivi e 'quelle strane occasioni'  (film a episodi)...e tanti altri ovviamente.

In Elio Germano rivedo qualcosa della sua recitazione.
Sai che a me Germano invece ha sempre ricordato Volontè.
Sia per la scelta dei film da interpretare, sia per lo stile recitativo, nervoso, elettrico quasi, poco incline alla commedia e più al dramma.

Manfredi non saprei, forse Mastandrea ha qualcosa di suo, ma è un paragone molto forzato.
Bluto Blutarsky ha scritto: 14/07/2020, 11:25  

Elio fuori dal palco/cinema è un ragazzo molto impegnato nel sociale (e nel politico), un pò come lo era Volontè (lui sì discriminato e sottostimato per via delle sue idee politiche).

ma nella recitazione, nel tipo di sensibilità, di educazione, nella timidezza dei suoi personaggi rivedo qualcosa di Manfredi.
si ispira tanto a quel tipo di comicità.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 14/07/2020, 14:09

Noodles ha scritto: 14/07/2020, 11:32
Bluto Blutarsky ha scritto: 14/07/2020, 11:25 Già che parliamo di comici, unpopular opinion: Paolo Villaggio > Alberto Sordi.
mbè non così unpopular, però parliamo davvero di due generi molto diversi.

Sordi era una maschera romana che ha avuto la grande fortuna (e il talento) di esprimersi con i migliori registi italiani nel miglior periodo della storia del cinema italiana ed internazionale.

Villaggio si è costruito un suo personaggio praticamente dal nulla, al quale è rimasto legato in eterno riproponendolo in quasi tutti i suoi film. Forse a volte insistendo un pò troppo.
tuttavia tra i suoi meriti, c'è anche una buona dose di autorialità che mancava al primo.

Certo, tutto vero. Villaggio era soprattutto un grandissimo autore satirico, i suoi primi libri sono degni di Gogol. E ha anche innovato il linguaggio in una maniera che tanti monumenti della letteratura si sono solo sognati.

Sordi era un caso diverso. Nasceva dallo spettacolo di rivista, non dalla satira. Spesso si metteva al servizio di film che erano abbastanza lontani dal suo pensiero (il più delle volte erano scritti da Rodolfo Sonego, che era comunista ed ex partigiano, al contrario del democristianissimo Sordi).

Forse è per questo che ho sempre sentito più vicino ai miei gusti Villaggio.

PENNY ha scritto: 14/07/2020, 11:37 Come attore a 360° invece il discorso non inizia neanche direi.

Non c'è dubbio.

E miti della comicità che non vi hanno mai fatto ridere, ce ne sono?
Comincio io: Jerry Lewis.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da SafeBet » 14/07/2020, 14:43

Checco Zalone.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 14/07/2020, 18:28

Boris

un grazie a Zinebluto Zinetarsky per l'assist.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 14/07/2020, 18:34

e poi Benigni.
niente contro di lui, è un grande artista.. ma non mi fa ridere.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Maverick81 » 14/07/2020, 20:42

non so se sia definibile come un mito della comicità ma comunque a me non fa ridere per niente Ben Stiller
Allen did not win a ring in Philadelphia, but he won something more. He won the heart of the city.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da esba » 14/07/2020, 21:58

Assolutamente Boldi e De Sica.
SOLITO POST AGGRESSIVO...cit

alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...

https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da MarkoJaric » 14/07/2020, 22:50

PENNY ha scritto: 14/07/2020, 10:41 Domanda, Nino Manfredi è sottovalutato? Mi sembra non venga quasi mai citato quando si parla dei giganti del nostro cinema, rimanendo alla sua generazione si parla (giustamente) sempre tantissimo di Tognazzi, Gassman, Sordi... e mi pare lui rimanga sempre un passo indietro nella considerazione generale.

Negli ultimi tempi ho avuto occasione di recuperare alcuni suoi film minori che non avevo mai visto:

El verdugo - La ballata del boia
Film spagnolo sulla pena di morte, con un Manfredi mattatore assoluto, costretto a diventare boia suo malgrado e dilaniato per tutto il film dal ribrezzo per un lavoro che considera inumano e la necessità di mantenere la famiglia. Film a mio avviso splendido per come affronta l'argomento, senza portare aventi una tesi precisa, ma lavorandoti ai fianchi e provando a farti entrare nei panni di un uomo in balia dei suoi demoni e delle sue paure.

Per grazia ricevuta
Qui Manfredi è alla sua prima e unica prova da regista ed è tutto fuorchè il film che ti aspetteresti da un esordiente, prende un tema complesso e spinoso come quello della religione e la sua influenza su un animo semplice e lo declina su un personaggio grottesco quasi, devastato dal senso di colpa sessuale e irrisolto sotto molteplici punti di vista. Non si ride quasi mai, e se lo si fa capita solo in situazioni grottesche che mettono a disagio. Dal punto di vista stilistico osa tanto, rischia la confusione in diversi momenti, ma sperimenta, prova e in 2 ore parla di libertà sessuale come pochissimi hanno fatto nel cinema italiano.

Il gaucho
Nino in un ruolo secondario, ma perfetta spalla di un Gassman assoluto protagonista in questo film di Risi su due personaggi tipici della commedia all'italiana, entrambi incapaci di trovare una propria stabilità e un proprio posto nel mondo.

A cavallo della tigre
Manfredi in questo film di Comencini è il protagonista, supportato da Mario Adorf e da Volontè. Un altro film dove interpreta un uomo irrisolto, che non trova il suo posto nel mondo, nè dentro al carcere nè in famiglia, preda di uomini più decisi di lui e della corrente degli eventi che lo trascina senza che lui possa mai realmente opporsi per trovare la propria strada autonomamente. Un film duro, dai tratti neorealistici.

A questi film "minori" poi vanno ovviamente aggiunti i suoi lavori più famosi da "Brutti sporchi e cattivi" a "Pane e cioccolata", "Cafè express", "C'eravamo tanto amati", "Operazione San Gennaro" etc.

Sempre tornando ad un paragone coi suoi contemporanei Gassman, Tognazzi e Sordi mi sembra un attore meno "invasivo" se mi passate il pessimo termine, lavora più sulla leggerezza che sull'eccesso, ma allo stesso tempo è in possesso di una personalità e un carisma che gli permettono di tenere la scena con chiunque e di reggere tranquillamente interi film sulle proprie spalle cambiando pelle a seconda delle esigenze.

@MarkoJaric mi pare fosse un appassionato di Manfredi, se hai chicche più nascoste della sua lunga filmografia spara pure  :biggrin:
 

scusa @PENNY ma ho letto solo ora.
diciamo che hai detto già un bel po' tu.
a me piacquero molto molto Nell'anno del signore e Vedo Nudo.
per il resto mi soffermerei su una caratteristica che tiri in ballo di cui ne era "portatore sano": la personalità.
per dire.. a me fece impazzire pure nei 5' in cui recita ne 'Grandi Magazzini'.
non fa niente di che, ma lo fa da dio.
e se posso consigliarti una roba veramente di nicchia prova a recuperare L'Alfiere.
è uno sceneggiato del fine anni '50, con un cast stellare (c'è anche monica vitti tra gli altri) per l'epoca.
racconta la spedizione dei mille vista dai borboni.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Teo » 15/07/2020, 9:14

Ce ne sono tanti di comici che non mi prendono:

Benigni sicuro
Tutto il filone napoletano

ma soprattutto le donne che fanno le comiche. Non ce n'è una che mi strappi un timido sorriso.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bonaz » 19/07/2020, 10:07

Non pensavo ed invece mi sono divertito anche con Zombieland 2  :biggrin:
Però’ zombie agili come Tarzan anche no, eh  :thumbsdownsmileyanim:
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

:appl: :appl: :appl:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da esba » 20/07/2020, 9:45

Bonaz ha scritto:Grottesco forte Favolacce.
voto sospeso in attesa di metabolizzare
Per me è un NO e pure bello grosso.
Ne’ carne ne’ pesce con questa voglia di essere tra il film-docu e l’attualità spicciola di una società macabra e cieca.
Francamente per come me ne avevano parlato, una delusione.
SOLITO POST AGGRESSIVO...cit

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https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 20/07/2020, 10:20

Ieri filmettino noir che ancora mi mancava:

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Gli ultimi 10 minuti ti lanciano nell'iperuranio  :notworthy:  
Bonaz ha scritto: 19/07/2020, 10:07 Non pensavo ed invece mi sono divertito anche con Zombieland 2  :biggrin:
Però’ zombie agili come Tarzan anche no, eh  :thumbsdownsmileyanim:

Coincidenza, visto anche io l'altro giorno.
A me non ha proprio convinto invece, un sequel fatto tanto per raccattare ancora un po di quattrini, ma con zero idee e personalità.

Il primo era un gioiellino nel suo genere, ma ha fagocitato questo secondo capitolo che si limita a citarlo malamente ogni 3 scene.

Che poi, unica innovazione figa gli zombi terminator più intelligenti della media, ne parlano un casino di volte ma poi in concreto non combinano un cazzo, anzi alla fine la battaglia finale è vinta col solito trucco a cui possono abboccare solo gli zombie più idioti  :forza:

 

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