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C'era una volta il Cinema

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bonaz » 19/01/2020, 22:28

Io ho visto Jewell, mah
Di Clint ce ne sono nettamente di migliori
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da ripper23 » 20/01/2020, 10:43

Immagine

Un giorno vorrei saper fare una cosa, una cosa sola nella vita, bene come Sam Mendes ha saputo girare questo film. Una meraviglia per gli occhi, scena dopo scena dalla produzione 5 stelle. Dalla parte piu' tecnica che lascia spesso a bocca aperta, alla parte piu' puramente estetica e visiva, Mendes non corre rischi e si affida a Roger Deakins alla fotografia, che due cosette nella vita le ha fatte ma di cui forse vi ricorderete piu' di recente per quel capolavoro per gli occhi (e poco altro) che era Blade Runner 2049. Girato come se fosse quasi un unico piano sequenza (un solo vero taglio in due ore), Mendes ti porta dalle trincee alle lande desolate piene di cadaveri alla nuova linea di frontiera nel mezzo della prima guerra mondiale, tutto seguendo due soldati dalla cui missione dipendono centinaia di vite.

Eppure... eppure, e' un film che ho ammirato piu' che apprezzato. Guarderei piu' volentieri un "making of" che una seconda visione del film stesso. Non ho avuto quel senso di disperazione e attaccamento emotivo che avevo avuto con Dunkirk, per citare un recente film del genere. Per questo 1917 rimane un film da vedere (assolutamente al cinema), e senza dubbio l'anno scorso sarebbe stato strafavorito per Best Picture. Eppure in un anno che ci ha regalato molti film d'autore caratterizzati da un'attenzione particolare alla storia e alla narrazione, sarei un po' deluso se si decidesse di premiare questo film che pur tecnicamente eccezionale, e' una versione 5 stelle di tematiche e narrazioni gia' viste.

Occhio pero' che questo film sta piacendo a tutti, oltre ai Golden Globe (di cui anche sticazzi), 1917 e' stato il miglior film dell'anno sia secondo i critici (Critics choice award) che secondo i produttori (Producers guild of America award).

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 20/01/2020, 11:57

JoJo Rabbit :notworthy: :notworthy: :notworthy:

Non è il film più bello dell'anno, è evidente, ma per quello che mi riguarda è forse quello che mi ha divertito ed emozionato di più.
Nella scena finale, quando parte Heroes in tedesco, per motivi che davvero non saprei dire mi sono scesi i goccioloni. Probabilmente è perché sto invecchiando.

Splendida conclusione della stagione cinematografica migliore del decennio, insieme al 2014.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 20/01/2020, 17:16

Per cinefili e per cinofili, oggi parte Cine34, canale DT di mediaset (ovviamente sul canale 34).
In teoria dedicato al cinema d'autore. Si parte con maratona Fellini. Tra circa un'ora fino a notte fonda.
Canale sicuramente da tenere d'occhio per gli amanti del cinema.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Karamazov » 20/01/2020, 19:11

A proposito, di Fellini cosa consigliate per iniziare ? Film suoi che vi hanno in qualche modo colpito più degli altri ce ne sono ? Raccontate se volete che ho bisogno di cultura :laughing:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da garylarson » 20/01/2020, 19:33

Karamazov ha scritto: 20/01/2020, 19:11A proposito, di Fellini cosa consigliate per iniziare ? Film suoi che vi hanno in qualche modo colpito più degli altri ce ne sono ? Raccontate se volete che ho bisogno di cultura :laughing:
Amarcord, Otto e mezzo su tutti.

se vuoi farti del male, il meglio in tutti i sensi, la dolce vita.
 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 21/01/2020, 10:10

Karamazov ha scritto: 20/01/2020, 19:11 A proposito, di Fellini cosa consigliate per iniziare ? Film suoi che vi hanno in qualche modo colpito più degli altri ce ne sono ? Raccontate se volete che ho bisogno di cultura :laughing:

Tieni presente che la carriera di Fellini è abbastanza nettamente divisa in due.

I primi film, per quanto bellissimi e originali, sono comunque film abbastanza tradizionali dal punto di vista della narrazione, comprensibilissimi a tutti. Lui aveva fatto lo sceneggiatore durante gli anni del Neorealismo e ci si stacca poco a poco. Di questa prima fase ti direi I vitelloni e La strada.

Poi, tra il 60 e il 63, fa i due film della sua vita: La dolce vita, che è una bomba atomica anche dal punto di vista dell'impatto sociale, e Otto e Mezzo, che è la più incredibile cine-confessione di sempre (per farti capire: mette in scena la vita di un regista e chiama la sua amante a interpretare l'amante del regista).

Da lì in poi il suo modo di fare film cambia: diventano molto più onirici, liberi dal punto di vista formale, senza storie forti dietro ma più fatti a quadri, comincia a mescolare realtà e finzione, a spingere sulle invenzioni visive. Diventa un aggettivo, con tutti i rischi che questo comporta (Sorrentino, che adoro, sta prendendo un po' quella china). In alcuni casi le storie sono comunque limpide (Amarcord, Ginger e Fred), in altri fai un po' fatica a stargli dietro (Satyricon). Di questa seconda fase ti consiglio di guardare Amarcord e, se vuoi fare un piccolo passo in più, Il Casanova.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da esba » 21/01/2020, 10:22

Bluto Blutarsky ha scritto:
Karamazov ha scritto: 20/01/2020, 19:11 A proposito, di Fellini cosa consigliate per iniziare ? Film suoi che vi hanno in qualche modo colpito più degli altri ce ne sono ? Raccontate se volete che ho bisogno di cultura :laughing:

Tieni presente che la carriera di Fellini è abbastanza nettamente divisa in due.

I primi film, per quanto bellissimi e originali, sono comunque film abbastanza tradizionali dal punto di vista della narrazione, comprensibilissimi a tutti. Lui aveva fatto lo sceneggiatore durante gli anni del Neorealismo e ci si stacca poco a poco. Di questa prima fase ti direi I vitelloni e La strada.

Poi, tra il 60 e il 63, fa i due film della sua vita: La dolce vita, che è una bomba atomica anche dal punto di vista dell'impatto sociale, e Otto e Mezzo, che è la più incredibile cine-confessione di sempre (per farti capire: mette in scena la vita di un regista e chiama la sua amante a interpretare l'amante del regista).

Da lì in poi il suo modo di fare film cambia: diventano molto più onirici, liberi dal punto di vista formale, senza storie forti dietro ma più fatti a quadri, comincia a mescolare realtà e finzione, a spingere sulle invenzioni visive. Diventa un aggettivo, con tutti i rischi che questo comporta (Sorrentino, che adoro, sta prendendo un po' quella china). In alcuni casi le storie sono comunque limpide (Amarcord, Ginger e Fred), in altri fai un po' fatica a stargli dietro (Satyricon). Di questa seconda fase ti consiglio di guardare Amarcord e, se vuoi fare un piccolo passo in più, Il Casanova.
Hai già detto tutto te.
Per me rappresenta l’apice della regia italica ancorché la sua produzione non sia quantitativamente esagerata....ma quanta qualità.
Amarcord è quello che mi portò più dentro per mille motivi.
Le ambientazioni ed i costumi (premiati con l’Oscar 1976) di Casanova, sono senza tempo ne’ aggettivi.
Mi fa piacere che non sono l’unico a fare il parallelo tra lui ed una certa produzione di Sorrentino.
Comunque guardali tutti.....


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alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 21/01/2020, 10:25

Ultime visioni:

The Fearless Vampire Killers: forse il primo Polansky che mi lascia un po' freddino, capisco il voler prendere in giro un intero genere mettendo in scena tutti i cliché in chiave umoristica, ma non mi ha conquistato granchè rispetto ai suoi standard. 

A Fall From Grace: un film che ti fa apprezzare ancora di più l'immenso talento di uno come David Fincher per questo genere, qui era tutto giusto, gli attori ci credevano, la storia era interessante, peccato solo che il colpo di scena si intuisca praticamente subito, il regista butta lì un indizio con la grazia di un Galeazzi e passi tutto il film ad aspettare ciò che poi puntualmente accade.

Dolor y gloria: mi è piaciuto molto, un film che Almodovar ha fatto più per lui che per il pubblico, mi sembra evidente, ma è ammantato di una tenerezza e una sincerità che ai miei occhi lo rende adorabile, per quanto non perfetto.

Unbroken: Angelina io ci ho provato, ma è veramente un polpettone infinito

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da GecGreek » 21/01/2020, 10:54

uncut gems: visione obbligatoria

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bonaz » 21/01/2020, 12:50

L'amante non era Sandra Milo?

Anche in Giulietta degli spiriti richiama i suoi tradimenti verso la moglie che interpreta proprio Giulietta nel film
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 21/01/2020, 14:48

Bonaz ha scritto: 21/01/2020, 12:50 L'amante non era Sandra Milo?

credo non solo lei...

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bonaz » 21/01/2020, 20:19

francilive ha scritto: 21/01/2020, 14:48
Bonaz ha scritto: 21/01/2020, 12:50 L'amante non era Sandra Milo?

credo non solo lei...

In 8 e mezzo
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 22/01/2020, 2:49

RICHARD JEWELL
Clint torna a farci scoprire storie americane, narrando la vicenda dell'addetto alla sicurezza che grazie alla sua attenzione evito che la strage del centennial park di atlanta avesse conseguenze ben più gravi. Succede però che, dopo aver preteso di dirigere le indagini, l'FBI non abbia uno straccio di idea su chi possa aver piazzato la bomba e decida di sospettare proprio Jewell, per tirarsi fuori da una grave situazione di imbarazzo. Ci sarebbe riuscita, forte del fatto che Jewell era in sostanza un buon uomo un po' sfigato, che ha avuto la fortuna di conoscere in precedenza un avvocato svogliato, che ritrova al tempo giusto le motivazioni per far valere i diritti di un uomo ingiustamente accusato dalle istituzioni. Il caso vuole che questo avvocato sia interpretato dal solito, fenomenale, Sam Rockwell.

Sulla base di fatti documentati, Clint non si fa problemi a fare ammerda FBI e stampa, anche se il dito è puntato contro i bug del sistema, mai contro i valori delle istituzioni che rappresentano. In un momento chiave del film, che non vi spoilero, Sam Rockwell pronuncia le parole che sintetizzano al meglio il sentimento di Clint: "Questo non è il governo americano, sono tre stronzi che lavorano per il governo americano". Ed in sostanza, è proprio così.
Il film non ha mancato di suscitare polemiche per via del ruolo della giornalista interpretata da Olivia Wilde  :notworthy: , senza scrupoli, che in sostanza fa la zoccola per avere un'esclusiva dall'ispettore del FBI che indaga sul caso. E' il punto il cui avviene la deflagrazione della vicenda. Ma Clint è sempre Clint. E' una leggenda vivente e fa quello che vuole. A 91 anni mantiene mente lucida e schiena dritta, non gliene può fregar di meno di tutte le polemiche e i #metoo di stocazzo. Il suo obiettivo era mettere in evidenza la prostituzione intellettuale di una certa stampa e l'ha enfatizzata proprio nella figura del ruolo che la giornalista interpreta nella sceneggiatura. Anche in questo caso, Clint lascia poco spazio all'interpretazione, esprimendo il suo pensiero nelle parole che Rockwell rivolge alla Wilde nella scena che li vede insieme nella redazione del principale quotidiano di Atlanta.

Per inciso, nell'ecosistema recente del cinema di Clint Eastwood, siamo decisamente più dalle parti di Sully che non di Gran Torino o del Corriere. Il merito è come sempre di farci conoscere in maniera lucida le vicende delle vittime di un sistema, quello americano, che vede proprio nel tema della giustizia l'ago della bilancia da cui pende la fiducia degli americani stessi. L'intenzione di Clint infatti non è quella di voler moralizzare gli episodi, ma dare rilevanza al ruolo di uomini giusti che si sono ritrovati ingiustamente nell'inferno, ed hanno trovato la forza di uscirne proprio grazie alla loro onestà (jewell) o alla loro competenza (sully).

Consigliatissimo.

The Patient
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 23/01/2020, 21:38

ripper23 ha scritto: 20/01/2020, 10:43Guarderei piu' volentieri un "making of" che una seconda visione del film stesso.


​​​​​​​Non male questo.

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