
Papà era di stanza alla Ederle.
Bluto Blutarsky ha scritto: 06/01/2020, 18:21Meraviglioso Gervais. E qui da noi viene considerata irriverente la littizzetto...
P.s: Se tanto mi dà tanto questo 1917 dev'essere un capolavoro.
Bluto Blutarsky ha scritto: 07/01/2020, 16:06Storia di un matrimonio
In precedenza non mi ero mai strappato i capelli per un film di Baumbach. Qui, devo dire, siamo su livelli più solidi. Il suo merito, mi sembra, è quello di riuscire a parlare di un matrimonio mettendone in scena il negativo, la sua conclusione (si intitola pur sempre Marriage Story, non Divorce Story). Era rischioso, ma con sensibilità e attenzione in fase di scrittura la scommessa è stata vinta, e alla fine lascia nello spettatore una nota di fiducia. E i due personaggi principali sono sfaccettati, contraddittori, hanno aspirazioni e difetti, pregi ed egoismi, slanci di amore e slanci di odio. Certo, non manca qualche faciloneria che personalmente avrei evitato, ma poco male.
lebronpepps ha scritto: 07/01/2020, 16:12 la scena del dialogo tra loro, pluricondivisa sui social vedevo, pare tratta da un film di Muccino
mi ritrovo in questa recensione, rimane il dubbio sul fatto che il personaggio di Scarlett Johansson lo abbia effettivamente fregato volutamente o meno come gli fanno credere gli avvocati e credo che si sia volutamente rimasti ambigui, ma le diverse sfaccettature che caratterizzano i personaggi e la sceneggiatura a mio modo di vedere sono il punto di forza
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
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Concordando su tutto quello che hai scritto sottolineo solo che possano capirlo tutti ho forti dubbi, anche quelli dotati di buon senso....francilive ha scritto: 09/01/2020, 2:33TOLO TOLO
Il film del momento, destinato a surclassare ogni record di incassi sul suo italico, che era sicuramente l'obiettivo numero 1, se non l'unico, di questa produzione Medici-Valsecchi. Perfetto il timing dell'uscita a capodanno, nel nulla più totale (star wars è uscito a metà dicembre, fino a gennaio inoltrato non si vede nulla in grado di impensierirlo). Perfetto il modo con cui sono riusciti a parlare e soprattutto a far parlare del film, bene o male, ma in modo che ne parlassero tutti.
Checco a sto giro si prende anche la regia e gioca abilmente con verità, luoghi comuni e malcostumi italici, ricamandoci il giusto e servendo un narrato che di fatto trolla tutti, dai sovranisti ai radical shit, senza nemmeno darti l'impressione di volerlo fare. Ben consapevole delle code di paglia che si troveranno di fronte allo schermo, semplicemente se ne frega, e traccia su tutto una linea satirica molto semplice, che tutti possono capire, soprattutto la gente dotata di buon senso, quella che la mattina si alza per andare a lavorare ed è ben conscia dei problemi reali del paese.
Quanto al cinema, purtroppo il prodotto è incostante. Molto belle le immagini africane, soltanto mediocri gli altri set. Un film con certi incassi potrebbe dedicare più attenzione a certi dettagli. Ma si sa, l'obiettivo è vendere in italia, e il pubblico italiano medio di certi dettagli non capisce un cazzo.
Alti e bassi anche per la sceneggiatura, che nel finale scade per una inspiegabile frettolosità.
Nel complesso un film intelligente, che pur non inventando nulla di nuovo, riesce a fare la cosa più difficile nel modo più semplice: portare tutti al cinema, alla faccia degli snob e soprattutto di chi lo critica a prescindere mai poi sgomita in coda per andarlo a vedere.
Consigliatissimo.
Scusate entrambi, io il film non l'ho visto, quindi potete giustamente mandarmi a quel paese perchè parlo di cose che non so.esba ha scritto: 09/01/2020, 9:23Concordando su tutto quello che hai scritto sottolineo solo che possano capirlo tutti ho forti dubbi, anche quelli dotati di buon senso....francilive ha scritto: 09/01/2020, 2:33TOLO TOLO
Il film del momento, destinato a surclassare ogni record di incassi sul suo italico, che era sicuramente l'obiettivo numero 1, se non l'unico, di questa produzione Medici-Valsecchi. Perfetto il timing dell'uscita a capodanno, nel nulla più totale (star wars è uscito a metà dicembre, fino a gennaio inoltrato non si vede nulla in grado di impensierirlo). Perfetto il modo con cui sono riusciti a parlare e soprattutto a far parlare del film, bene o male, ma in modo che ne parlassero tutti.
Checco a sto giro si prende anche la regia e gioca abilmente con verità, luoghi comuni e malcostumi italici, ricamandoci il giusto e servendo un narrato che di fatto trolla tutti, dai sovranisti ai radical shit, senza nemmeno darti l'impressione di volerlo fare. Ben consapevole delle code di paglia che si troveranno di fronte allo schermo, semplicemente se ne frega, e traccia su tutto una linea satirica molto semplice, che tutti possono capire, soprattutto la gente dotata di buon senso, quella che la mattina si alza per andare a lavorare ed è ben conscia dei problemi reali del paese.
Quanto al cinema, purtroppo il prodotto è incostante. Molto belle le immagini africane, soltanto mediocri gli altri set. Un film con certi incassi potrebbe dedicare più attenzione a certi dettagli. Ma si sa, l'obiettivo è vendere in italia, e il pubblico italiano medio di certi dettagli non capisce un cazzo.
Alti e bassi anche per la sceneggiatura, che nel finale scade per una inspiegabile frettolosità.
Nel complesso un film intelligente, che pur non inventando nulla di nuovo, riesce a fare la cosa più difficile nel modo più semplice: portare tutti al cinema, alla faccia degli snob e soprattutto di chi lo critica a prescindere mai poi sgomita in coda per andarlo a vedere.
Consigliatissimo..
Il re dei troll, che trolla davvero tutti.