Statement game di LSU: Auburn assolutamente asfaltata, ben più di quanto dica il punteggio finale, che è comunque parecchio punitivo.
Del resto settimana scorsa stavano per cadere contro Jacksonville State.
A metà terzo quarto coach Les ha tirato fuori RB/WR titolari, dando un assaggio della SEC a un bel pò di freshmen - tra questi Derrius Guice è stato quello che s'è messo in luce maggiormente...il suo problema, per adesso, è che il backfield di LSU è un tantino affollato
E per l'appunto veniamo al numero 7, all'anagrafe Leonard Fournette III; prestazione di livello assoluto, ha letteralmente spazzato via ogni cosa che si frapponesse tra lui e la linea di meta. Imbarazzante la fine che ha fatto il malcapitato che ha provato ad aggrapparglisi alla schiena...se l'è scrollato via come un velo di polvere. La CBS ha mostrato immagini del 2010 di Cam Newton; effettivamente dimostra quella capacità di imporre la propria legge in campo. Ma sono soltanto due partite, per quanto contro avversarie non inermi. Piccola apprensione per i tifosi quando sul terzo td ha preso un botta casco-contro-ginocchio mentre era per aria...non ho letto niente del post-partita, ma non m'è sembrato niente di che.
La difesa ha giocato secondo me una partita molto diligente: rispetto totale degli assegnamenti, assolutamente vietato il freelancing. Per gran parte della gara, fino a quello che possiamo tranquillamente definire garbage time, Malzahn non ha mai trovato modo di muovere l'ovale...e sì che il buon Gus ne conosce di modi per metterti in difficoltà. Finalmente ho visto una grande giocata di Frank Herron, arrivato a Baton Rouge con le stimmate del campione e fin qui (è un redshirt sophomore) scavalcato nelle gerarchie da tanti compagni di squadra. Poco, pochissimo Arden Key invece: come detto, serviva una grande partita di applicazione sul perimetro, nel lottare e sacrificarsi sui blocchi per consentire a quelli dietro di te di fare la giocata...ed evidentemente il true freshman - giustamente - non è il più indicato per compiti del genere.
Brandon Harris, in una partita in cui la sua squadra corre per più di 400 yds, chiaramente non ha mai dovuto forzare col braccio: insomma, il copione che Miles/Cameron vorrebbero sempre

Di certo anche lui i piedini li muove decentemente.