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Team USA verso i mondiali

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frog
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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da frog » 29/08/2014, 9:11

Ricordiamoci comunque che questi giocatori sono abituati ad entrare in forma molto più tardi e in genere in questo periodo cazzeggiavano nei playground, quindi direi che, specie per quelli che fanno dell'atletismo la loro arma principale, ci sarà un graduale miglioramento che li porterà ad essere al top quando si entrerà nel vivo del mondiale, cioè tra una decina di giorni.

A questi livelli basta poco per non essere in condizioni tali da tenere il campo, specie appunto se ci si reggie prevalentemente sui propri mezzi fisici piuttosto che tecnici.

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da Raini2479 » 29/08/2014, 10:39

Effettivamente è una nazionale con grosse lacune nelle posizioni di 3 e 4 e con giocatori disfunzionali al sistema FIBA nelle posizioni di 5 dove il solo Cousins ha la tecnica (in attacco per la difesa rivedibile) per potersela giocare con i centri di europei.

Però bisogna tenere conto che i forfait di PG e KD hanno radicalmente cambiato l' idea di squadra che coach K aveva in mente e non solo per il valore assoluto dei giocatori ma anche per l' impostazione di gioco.

Non mi stupirei affatto nel vedere per larghi tratti un quintetto da corsa con Harden da 3 e Gay da 4 o viceversa.

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da BomberDede » 30/08/2014, 12:07

scusate ma dove si vede questo mondiale in italia?

edit: ok sono un pirla, bastava cercare per più di 4 minuti, risolto

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da TheKirchhoffLaw » 01/09/2014, 12:59

Contro queste squadre persino Steph Curry sembra un atleta mostruoso... figuriamoci Davis, che sta letteralmente dominando ogni partita :appl:

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da Bonner » 01/09/2014, 13:37

TheKirchhoffLaw ha scritto:Contro queste squadre persino Steph Curry sembra un atleta mostruoso... figuriamoci Davis, che sta letteralmente dominando ogni partita :appl:

A me nella prima metà partita Unibrow mi sembrava tutto fuorchè dominante. :nonsa:
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Re: R: Team USA verso i mondiali

Messaggio da TheKirchhoffLaw » 01/09/2014, 14:10

Bonner ha scritto:
TheKirchhoffLaw ha scritto:Contro queste squadre persino Steph Curry sembra un atleta mostruoso... figuriamoci Davis, che sta letteralmente dominando ogni partita :appl:

A me nella prima metà partita Unibrow mi sembrava tutto fuorchè dominante. :nonsa:
Ha iniziato male, come tutta la squadra dopotutto, ma poi si è decisamente ripreso dai... che poi i suoi problemi offensivi sono derivati, oltre che dalla zona turca, dalla svogliatezza delle guardie USA, che non riuscivano a creare una soluzione decente

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da FriendlyGhost » 01/09/2014, 14:37

Nella prima parte ha proprio sofferto Asik, al di là di qualsiasi altra considerazione.

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da frog » 01/09/2014, 15:35

FriendlyGhost ha scritto:Nella prima parte ha proprio sofferto Asik, al di là di qualsiasi altra considerazione.

Ne vedo pochi anche a livello NBA difensori tra i lunghi migliori del turco, se poi può sfruttare le regole FIBA e non è costretto a fare avanti e indietro dall'area, è dura per chiunque superarlo

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da FriendlyGhost » 01/09/2014, 15:39

frog ha scritto:
FriendlyGhost ha scritto:Nella prima parte ha proprio sofferto Asik, al di là di qualsiasi altra considerazione.

Ne vedo pochi anche a livello NBA difensori tra i lunghi migliori del turco, se poi può sfruttare le regole FIBA e non è costretto a fare avanti e indietro dall'area, è dura per chiunque superarlo

Senza dubbio, dicevo solo che ieri Davis non è stato affatto dominante da un punto di vista fisico, anzi, è andato sotto di brutto e non per zona o altro, ma perché Asik da quel punto di vista gli dà piste. Buon per lui che in stagione non dovrà giocarci contro.

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da Steve Nash » 04/09/2014, 9:22

Qualcuno spieghi al commentatore di SportItalia che Cousins non è Drummond :dohut0:

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da TheKirchhoffLaw » 05/09/2014, 9:34

Steve Nash ha scritto:Qualcuno spieghi al commentatore di SportItalia che Cousins non è Drummond :dohut0:

Il bello è che sullo schermo continuava ad apparire il suo nome, sia quando tirava i liberi sia quando faceva fallo, e invece per tutto il primo quarto non se ne sono accorti :dash2:

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da ripper23 » 15/09/2014, 11:20

Woj la tocca piano
http://sports.yahoo.com/news/nba-needs- ... 17393.html" onclick="window.open(this.href);return false;

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da FriendlyGhost » 15/09/2014, 20:31

C'è un fondo di verità, sicuramente coach K ha tratto grosso beneficio da Team USA (anche se Duke non è che prima reclutasse topi di fogna eh), ma non mi piace granché come pezzo, per una serie di motivi. Innanzitutto, perché vede la questione solo da una prospettiva, cioè da quella relativa agli interessi della Nba ed al punto di vista dei suoi fan. Il pezzo parte dal presupposto che ciò che conta di più è l'Nba, per cui bisogna fare ciò che conviene di più alla stessa. Non mandare le stelle perché si potrebbero infortunare, non ne vale la pena perché il gap è troppo largo, negli USA interessa poco o nulla a nessuno di questo torneo. Posso capire queste ragioni, ma il basket non si esaurisce con l'Nba e non può andare dietro quelli che sono gli interessi delle squadre Nba o di quelle che sono le ragioni commerciali della lega. Il mondiale FIBA, come le altre competizioni internazionali, hanno una lunga storia e tradizione e non si può pretendere che la federazione internazionale riscriva le regole o riorganizzi le competizioni in base alle esigenze della Nba. Esistono tanti fan del basket FIBA (alcuni, troppi, che sono fan del solo basket FIBA e a cui nemmeno piace l'NBA). E per quanto sia vero che negli USA queste rassegne non hanno particolare popolarità, anche lì esistono sacche di fan che comunque se le godono.

L'idea di portare solo under 22 favorirebbe ancora di più gli USA, che hanno un "pool" di talento molto maggiore e portando solo 22enni potrebbero comunque mettere su una nazionale competitiva contro chiunque, figurarsi contro gli under delle altre nazioni. Poi di per sé non avrebbe alcun motivo, esistono già competizioni giovanili, e si toglierebbe di qualsiasi prestigio una competizione che comunque teoricamente decreta il campione del mondo (al di là del fatto che gli americani attribuiscano il medesimo titolo ai vincitori dell'anello Nba). Si farebbe un grosso torto a quei fan di cui sopra, in una prospettiva tutta Nba-centrica. A meno che non si tratti di una decisione auto-imposta, da applicare solo a sé stessi. In questo caso però gli americani rischiano di sottovalutare gli avversari e di sopravvalutare il peso di questa vittoria. Si, è vero, hanno vinto con uno scarto medio di 33 punti ma: a) mancavano tanti big di alcune nazionali; b) gli USA hanno avuto un cammino facile, in cui hanno avuto la possibilità di acclimatarsi con il basket e le regole FIBA senza rischiare più di tanto; c) è vero che non è colpa loro se la Spagna è uscita anzitempo e che chi perde ha sempre torto, ma un match contro la Spagna secondo me avrebbe ridimensionato la portata delle prestazioni statunitensi, anche in caso di vittoria.

In fondo edizioni con molto più talento di questa, come quelle del 2008 e del 2012, hanno dovuto giocare diverse partite vinte con margine estremamente ridotto e del tutto aperto, che quindi avrebbero anche potuto perdere. Sono il primo a pensare che molto spesso una squadra più coesa e più funzionale possa rendere meglio di una più talentuosa e la squadra del 2012 a tratti era imbarazzante in difesa, ha vinto semplicemente perché aveva talento infinito ed in attacco era del tutto inarrestabile. Le squadre del 2002, 2004, 2006 di talento ne avevano da vendere, ma hanno fatto figuracce. Questa squadra, con tutti i limiti del caso, dovuti al fatto che comunque non giocano mai assieme, che hanno una decina di giorni di preparazione e poco più, difendeva fortissimo (Thibodeau è stato il vero MVP, imho) nonostante alcuni giocatori fortemente limitati (Harden, Curry, Irving), riprova che è un problema anche e soprattutto di organizzazione e voglia, più che di giocatori.

Sempre che l'idea di Woj non sia proprio chissene se vinciamo o perdiamo, che un po' capisco, dato che per loro fa notizia solo se perdono (ed in quel caso diventano) una barzelletta, mentre se vincono è una cosa che tutti davano un po' per scontato. Però mi sembra un po' ingeneroso nei confronti di una certa nicchia di fan, nicchia più folta di quel che si pensi. E mi sembra che loro stessi hanno iniziato a portare giocatori Nba prima e fare redeem team nel 2006 (proprio in occasione del mondiale, anche se non andò bene), proprio perché perdere non gli andava giù. In più, secondo me ad alcuni giocatori importa più di quello che si pensi, almeno a posteriori. L'Nba è un sistema in cui vince solo una, grandi campioni possono finire in franchigie marginali per via del draft, tanti campioni o comunque giocatori di alto livello possono trovarsi nella posizione di non vincere mai. Su Grantland fanno l'esempio di Boogie e Faried, ma io direi andando a livelli ancora più alti, gente come Stockton, Malone, Ewing, Barkley, Reggie Miller a livello Nba non hanno mai vinto nulla, ed altri come Carmelo magari non vinceranno mai nulla, ma verranno ricordati sempre per aver fatto parte di quelle grandi squadre. Certo, scambierebbero in un minuto il loro oro per un anello anche da comprimario, ma sono altrettanto sicuro che sia una cosa di cui vanno abbastanza fieri. Così come credo che i vari Davis, Cousins, Irving, Thompson, per dire alcuni di quelli alla prima esperienza internazionale, siano andati in Spagna senza infinito entusiasmo, ma ora siano enormemente fieri della loro impresa.

Anche il problema degli infortuni, lo capisco dal punto di vista delle franchigie, ma mi pare ci sia tanta ipocrisia. A parte che un giocatore potrebbe infortunarsi anche allenandosi per conto suo, capirei questa preoccupazione, e sarebbe legittima, se le squadre Nba avessero un totale e rigidissimo controllo sull'attività estiva dei loro giocatori. Ma diavolo, i giocatori Nba mediamente partecipano a qualsiasi lega estiva tipo Pro Am e a volte vanno pure nei semplicissimi playground, dal Rucker in giù. Io non lo so, ma a me specie nei playground mi sembra che il rischio di infortuni sia ancora più elevato. C'è semmai il problema, oggettivo, del sovraccarico, dopo una stagione che fra regular season e playoff può arrivare alle 100 partite. Ma lì il problema è tutto della Nba, le 82 partite da 48 minuti, per di più girando per una nazione grande quanto un continente, sono un sproposito e basta, a prescindere da qualsiasi competizione ulteriore e l'Nba per la qualità del gioco e per l'integrità dei giocatori dovrebbe metterci mano, ma togliere partite significa togliere biglietti venduti, togliere introiti pubblicitari, insomma significa perdere tanti soldi.

Un'ultima (non in ordine di importanza) considerazione. Per gli stessi giocatori l'esperienza in una competizione internazionale così può essere in qualche modo formativa. Avere la possibilità di confrontarsi per 10 partite con un basket diverso, che richiede un approccio e anche qualità differenti rispetto a quello Nba, può insegnare cose che tornano utili anche una volta rientrati alla routine della Lega. Resto convinto che ad esempio l'esperienza del 2010 abbia contribuito a rendere Durant quello che è oggi. Era fortissimo prima e lo sarebbe stato lo stesso, ma secondo me ha tratto qualcosa da quell'esperienza. In questo articolo vanno oltre, sostengono che i fallimenti e successivamente le affermazioni di team USA abbiano migliorato il basket americano, superando alcuni limiti ed alcune sue derive di inizio millennio e che grazie a quello il gap con il resto del mondo si stia allargando nuovamente. In parte è condivisibile questa considerazione e anche se secondo me ci sono anche altre ragioni (l'introduzione di un anno obbligatorio al college, il cambiamento di alcune regole Nba che hanno portato alla trasformazione del gioco stesso, l'incapacità delle scuole europee di sfornare un'altra nidiata come quella dei Nowitzki, Parker, Stojakovic, Gasol, Turkoglu etc - o forse l'irripetibilità della stessa), è indubbio che Team USA sotto la guida di Krzyzewski abbia fatto anche del gran bene al basket americano nel complesso, Nba compresa.

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da BigSleepy » 16/09/2014, 9:54

Ottima analisi, as usual. Condivido ogni parola.

Aggiungo inoltre che, se è vero che coach K abbia furbescamente cercato di approfittare del ruolo, non credo e non mi sembra proprio che sia questo grande burattinaio che tira i fili della nazionale e del college basket, come sembra vuol far intendere Woj.

Altro errore: sembra quasi che ciò che pensano i giocatori in merito sia ininfluente quando (parliamo di NBA eh) è influente eccome.

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Re: Team USA verso i mondiali

Messaggio da ripper23 » 16/09/2014, 11:19

FriendlyGhost ha scritto:...

Interessante analisi.
Innanzitutto a me pare ovvio che, quando parla degli under22, Woj parla di una regola auto-imposta per il Team USA, non parla certo di cambiare le regole della FIBA WC. In tal senso, e' una proposta piu' o meno condivisibile (e niente di nuovo in realta') ma comunque una proposta su cui val la pena riflettere.
E' vero, nel pezzo si parla solo di interessi della NBA e non c'e' grande rispetto per i fan FIBA, ma questo non e' un mistero. Mi pare che evidente che Woj parli di NBA, interessandosi solo ad essa, senza alcun riguardo per tutto il resto. Di nuovo, e una posizione che si puo' o meno condividere, ma e' comunque una posizione chiara dall'inizio su cui tutto il resto del discorso si basa, quindi controbattere dicendo che c'e' una nicchia di tifosi US che segue la World cup serve a poco.

Andare con gli under22 sarebbe rischioso ai fini della vittoria, e come tu giustamente dici, abbiamo avuto prove della loro non invincibilità in un recente passato Ma il punto e' che questa WC per gli americani conta molto meno delle Olimpiadi e infinitamente meno della stagione NBA. Quindi anche se si perde, sticazzi, l'importante sarebbe non perdere il Paul George di turno per l'intera stagione o non avere KD spompato ai prossimi playoff perche' ha giocato un centinaio di partite all'anno senza fermarsi mai.
E'' comunque un discorso che torna fino a un certo punto, perche' se il problema sono gli infortuni, in pratica si sta dicendo che e' meglio si rompa un 21enne che un 27 enne solo perche' c'e' una minore possibilita' che il 21enne sia una superstar?

A me sembrava interessante una proposta su grantland (http://grantland.com/the-triangle/keep- ... g-forever/" onclick="window.open(this.href);return false;) che sarebbe un po' una via di mezzo tra la situazione attuale e un rigido limite d'eta'.

p.s. Comunque sul fatto che per coach K ci sia un grosso conflitto d'interessi ha ragione da vendere.

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