therussianrocket ha scritto:A parte che sono d'accordo con kachlex, in più aggiungo che spero anzer non voglia incarnare il perfetto stereotipo di europeo (o meglio italiano) che va a fare il capitalista a Cuba: spiagge, cocktail, fighe aggratis (ma anche pagando tanto è uguale). Ti credo poi che Cuba merda di qua Cuba merda di là. La merda ce la portiamo noi
Eccoci a noi.
Allora, parlando di gente che va a Cuba a portare la merda (inteso come loro stessi), volevo raccontarti delle due simpatiche comitive di maschietti italici con cui ho condiviso il volo di andata...la prima, composta da 3 vicentini seduti proprio di fianco a me, la seconda formata da 5-6 padovani. Età media in entrambi i casi, 45-50 anni. Uno dei vicentini era incredulo che andassi a Cuba per lavoro e mi ha subito invitato a raggiungerli la sera nella loro discoteca, citando il fatto che fosse piena di ragazzine. Il signore, un imprenditore tra l'altro, mi ha confidato che lui a Cuba ci va due volte l'anno da circa 10 e che lui e i suoi soci avevano detto alle mogli che erano a Dubai per lavoro. I Padovani invece erano seduti 5-6 file dietro di me, ma si sono dati da fare per farsi notare: hanno rotto il cazzo così tanto alle hostess con battute boccaccesche (o da caserma, come dici tu) che alla fine lo steward li ha cazziati davanti a tutto l'aereo (tra l'altro i nostri eroi tutti vestiti con allstars, jeans stracciati e felpe abercrombie manco avessero 18 anni...e non 50).
Comunque, stranamente, tutti veneti: solitamente famosi per essere gente di classe e di fini parole.
La classica eccezione che conferma la regola, suppongo.
Cuba, per quanto offra spiagge splendide ed un clima meraviglioso (tra l'altro venerdì in spiaggia non ci sono andato perchè c'è stato un acquazzone che sembrava fratello dell'uragano irene), è davvero un bordello a cielo aperto. A parte i turisti occidentali assatanati (e non solo venet....ehm, volevo dire, italiani), le stesse cubane in pratica sono sempre pronte a farse avanti. Tra l'altro alcune fanno da accompagnatrici per tutto il soggiorno dei loro partner temporanei, e lo stesso fanno i maschietti locali con le signore delle nostre parti che vanno anche loro a Cuba a fare turismo sessuale. Il tutto è molto evidente, ed alla luce del sole. Non per fare falsi moralismi, ma è abbastanza uno schifo. Soprattutto quando si vedono bestie come quelle sul mio volo con ragazzine che non arrivano a 15 anni...il sistema comunista ha davvero creato una società perfetta, dove con lo stipendio statale nessuno arriva alla terza settimana e la gente per mantenersi i soldi da qualche parte deve pur tirarli su.
Detto questo mi sono comprato non solo il cappellino con la stella rossa del Che, ma anche due libri, uno fotografico sulla Revolucion, l'altro scritto da Guevara stesso intitolato "Pasajes de la Guerra Revolucionaria". Nonostante non abbia le stesse idee, la figura del Che, un uomo che è morto combattendo per i propri ideali, suscita in me rispetto e ammirazione.