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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 11/11/2019, 11:43
da lebronpepps
Bluto Blutarsky ha scritto: 10/11/2019, 11:54 Su un'epopea che di epico non ha più niente. Io credevo che Scorsese avrebbe fatto un "suo" C'era una volta in America, ma mi sbagliavo totalmente, i gangster di The Irishman non hanno nessuna nostalgia del passato ma solo l'amara consapevolezza di aver sprecato le cose più importanti della propria vita. Sono spogliati di qualunque aura romantica, piccoli meschini quadri intermedi del crimine.
 
quoto tutto, ma in particolare questo, non c'è nessuna esaltazione romantica, in particolare vedendo la quotidianità di questi individui, ed i loro dialoghi

lo si vede anche nella scena in cui viene ucciso Hoffa, nessun discorso, nessuna preparazione, De Niro aspetta che si giri e spara, senza esitazione, come un impiegato che svolge il suo lavoro, come avviene (credo) anche nella realtà

curioso come abbiano ringiovanito De Niro nelle varie linee temporali, tramite trucco ed effetti speciali, devo dire che nonostante il lavoro sia stato fatto molto bene, si vedeva da come si muoveva che si trattava comunque di un 76enne :forza:

bello bello bello comunque
 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 11/11/2019, 16:24
da The Patient

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 12/11/2019, 10:30
da Noodles
Bluto Blutarsky ha scritto: 10/11/2019, 11:54Visto ieri The Irishman.

Cosa vi devo dire? Si potrebbero scrivere papiri su questo film, e sul legame tra il film e la storia dei gangster movies (genere con il quale Scorsese viene a torto o a ragione maggiormente identificato, e che qui - come Eastwood ne Gli Spietati - si prende la responsabilità in qualche modo di chiudere)
Sulla sceneggiatura, sulla storia degli Stati Uniti che viene fuori, con la sua continuità tra crimine e politica.
Sugli attori (tra De Niro, Pacino e Joe Pesci non saprei davvero dire chi è più straordinario).
Su un'epopea che di epico non ha più niente. Io credevo che Scorsese avrebbe fatto un "suo" C'era una volta in America, ma mi sbagliavo totalmente, i gangster di The Irishman non hanno nessuna nostalgia del passato ma solo l'amara consapevolezza di aver sprecato le cose più importanti della propria vita. Sono spogliati di qualunque aura romantica, piccoli meschini quadri intermedi del crimine.

Io mi limito all'osservazione più banale, per incoraggiarvi ad andarlo a vedere: un tre ore e mezza non mi sono annoiato un istante.

visto ieri sera in un cazzo di cinemino a 80 km da Pescara.
Cosa non si fa per Scorsese e De Niro.

devo dire che il boldato rispecchia pienamente la mia sensazione, le emozioni per la prima volta sono dietro la camera e non davanti.
Non c'è idolatria della mafia, c'è quasi una confessione del regista e dei suoi interpreti.
Una voglia di redimersi, di mostrare la mafia per quel che è.
Senza la disamina socio-culturale delle sue cause, senza la spavalderia delle musiche dei Rolling Stones e senza la presenza massiccia di primi piani che enfatizzino i momenti di crudeltà che i protagonisti vivono.

allo stesso modo, non c'è nemmeno una condanna politica o morale, ma solo emotiva.
Non c'è affetto in questo mondo, non ci può essere e questo è dannatamente il modo peggiore di vivere la propria esistenza.
Lo spirito goliardico si è estinto, quello che rimane è solo la memoria.

E' lo Scorsese quindi più sensibile, nel suo film più intimo, che passa da una mafia colorita e vivace dei suoi film anni 80 ad una luce completamente diversa. Grigia, cupa, fredda. 
La lente fotografica (e musicale) ha l'intento di analizzare le scelte più difficili in contrasto con l'assenza di contatto emotivo.

Non è il miglior film di Scorsese, ma ho apprezzato il tentativo di superare l'esaltazione della mafia, di superare la sua giustificazione.
E lo apprezzo soprattutto perchè è stato lui a creare questo genere, ed è lui che lo ha chiuso proprio con questo film.

Come Sergio Leone ha inaugurato lo spaghetti western con un Pugno di dollari, e poi, infastidito dalle centinaia di imitazioni, lo ha chiuso con C'era una volta il West.

Scorsese, in un più ampio raggio di tempo, compie lo stesso percorso.

Con De Niro, tornato finalmente ai suoi livelli eccelsi, si erano promessi di chiudere con questa ingombrante ombra della mafia, attraverso un film di genere, in cui ci togliamo tutti i dubbi, il messaggio ai discepoli è abbastanza chiaro:

la mafia è una montagna di merda.


 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 13/11/2019, 0:21
da joesox
Visto Motherless Brooklyn.
Edward Norton, secondo me, molto bravo.
Attore, regista, sceneggiatore.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 13/11/2019, 0:37
da GecGreek
Per la serie fantascientifici senza troppe pretese, da guardare una sera e divertirsi e basta con un prodotto guardabile e leggero: Attack the Block. Alieni strani invadono. Ragazzetti inglesi difendono con mezzi di fortuna.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 13/11/2019, 9:42
da SafeBet
sto esplorando la filmografia di david mackenzie per capire se hell or high water è stato un episodio fortunato (con la mano sagace di taylor sheridan in scenggiatura) o c'è della sostanza dietro.

ieri sera ho visto starred up, brutalmente tradotto come il ribelle in italiano. ne parlò brevemente ripper anni addietro.
film ambientato in un carcere britannico, con due generazioni di delinquenti a confronto. il padre comanda informalmente un'ala del penitenziario, il figlio ci è appena entrato (underage) e cerca di farsi largo a spallate. entrambi incapaci di gestire le proprie emozioni, ed entrambi incapaci di dire che ne hanno bisogno.

è un film schietto, con dialoghi serrati e tanto slang (se lo vedete in lingua originale qualcosa sfugge per forza). il messaggio arriva forte e chiaro, ed è sorretto da un affetto palpabile per quasi tutti i personaggi (persino qualche guardia). gli attori sono veramente bravi, specie ben mendelsohn già visto nei panni del killer spietato in animal kingdom. per me assolutamente da vedere ****

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 13/11/2019, 10:55
da esba
Bluto Blutarsky ha scritto: 10/11/2019, 11:54Visto ieri The Irishman.

Cosa vi devo dire? Si potrebbero scrivere papiri su questo film, e sul legame tra il film e la storia dei gangster movies (genere con il quale Scorsese viene a torto o a ragione maggiormente identificato, e che qui - come Eastwood ne Gli Spietati - si prende la responsabilità in qualche modo di chiudere)
Sulla sceneggiatura, sulla storia degli Stati Uniti che viene fuori, con la sua continuità tra crimine e politica.
Sugli attori (tra De Niro, Pacino e Joe Pesci non saprei davvero dire chi è più straordinario).
Su un'epopea che di epico non ha più niente. Io credevo che Scorsese avrebbe fatto un "suo" C'era una volta in America, ma mi sbagliavo totalmente, i gangster di The Irishman non hanno nessuna nostalgia del passato ma solo l'amara consapevolezza di aver sprecato le cose più importanti della propria vita. Sono spogliati di qualunque aura romantica, piccoli meschini quadri intermedi del crimine.

Io mi limito all'osservazione più banale, per incoraggiarvi ad andarlo a vedere: un tre ore e mezza non mi sono annoiato un istante.

Sfuggita l'occasione di vederlo sul grande schermo, preparo per benino il divano e me lo guardero' attraverso Netflix.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 13/11/2019, 12:36
da The Patient
esba ha scritto: 13/11/2019, 10:55 Sfuggita l'occasione di vederlo sul grande schermo,
Lo fanno ancora nei cinema.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 13/11/2019, 12:39
da esba
The Patient ha scritto: 13/11/2019, 12:36
esba ha scritto: 13/11/2019, 10:55Sfuggita l'occasione di vederlo sul grande schermo,
Lo fanno ancora nei cinema. 

Azz non lo sapevo, vado subito a verificare la disponibilita' sulla mia citta'.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 14/11/2019, 11:10
da esba
Visto L'appartamento, primo film ever di Wilder.
Veramente avevo visto un pezzo di A qualcuno piace caldo, ma e' passato talmente tanto tempo....
Al netto dell'anno in cui e' girato, l'ho trovato assolutamente attuale e divertente.

Storia quasi pirandelliana per girandola di personaggi e situazioni al limite dell'avanspettacolo nostrano, della serie che per i due protagonisti avrei visto benissimo un binomio Mastroianni/Loren.
Ne ho in visione altri due di Wilder, Sabrina e Viale del Tramonto.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 14/11/2019, 13:04
da Bonaz
Viale del tramonto tanta roba

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 15/11/2019, 10:43
da PENNY
Segnalo un possibile secondo buon Podcast italiano sul Cinema: "Il posto delle fragole" di Roy Menarini.

Ho ascoltato le puntate su "The Irishman" e "The Joker" e le ho apprezzate abbastanza. Lui è un critico e insegnante universitario e il podcast è più che essenziale, zero sigla, zero produzione, zero ospiti, c'è lui che accende il microfono e parla.

Una possibile alternativa a "Ricciotto" che in alcune puntate tende all'inascoltabile purtroppo.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 15/11/2019, 10:45
da Bluto Blutarsky
Ieri ho visto Parasite. Sul film in sé non la faccio lunga, è veramente un filmone e lo straconsiglio a tutti.

Facevo caso a una cosa che ho trovato significativa. Nell'anno in cui gli Oscar scelgono di premiare Green Book (cioè un'idea di cinema molto vecchia e mooolto edulcorata, oltre che chiaramente americano-centrica), a Cannes e a Venezia vincono due film che invece affrontano di petto alcuni dei più lancinanti temi del nostro tempo. Sia Joker che Parasite ci dicono che viviamo in un'epoca in cui l'odio e l'invidia sociale non sono mai stati così allarmanti, e in cui le classi più umili non esiterebbero a scannarsi tra di loro pur di raccogliere qualche briciola di benessere dalle élite. E non lo fanno con il linguaggio del cinema di impegno civile un po' retorico alla Ken Loach, ma attraverso il cinema di genere.

P.s: lo zio Quentin, Joker, Scorsese, Parasite e adesso Polanski e Woody. Questo autunno ci ha detto davvero bene.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 15/11/2019, 11:04
da AgentZero
esba ha scritto: 14/11/2019, 11:10Visto L'appartamento, primo film ever di Wilder.
Veramente avevo visto un pezzo di A qualcuno piace caldo, ma e' passato talmente tanto tempo....
Al netto dell'anno in cui e' girato, l'ho trovato assolutamente attuale e divertente.

Storia quasi pirandelliana per girandola di personaggi e situazioni al limite dell'avanspettacolo nostrano, della serie che per i due protagonisti avrei visto benissimo un binomio Mastroianni/Loren.
Ne ho in visione altri due di Wilder, Sabrina e Viale del Tramonto.

Se apprezzi il genere, a me è piaciuto parecchio "One, two, three".

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 15/11/2019, 11:22
da joesox
Bluto Blutarsky ha scritto: 15/11/2019, 10:45Ieri ho visto Parasite. Sul film in sé non la faccio lunga, è veramente un filmone e lo straconsiglio a tutti.

...alcuni dei più lancinanti temi del nostro tempo...

Ecco in Motherless Brooklyn c'è un ottimo Alec Baldwin che - ad un certo punto - fa proprio un bel discorso su qualcosa di molto attuale.
Non lo so se Norton quando ha scritto il film pensava a qualcuno in particolare. Leggo adesso che voleva fare il film da 20 anni.
Il tema dell'urbanistica di NY è molto interessante. La razza, il potere, temi lancinanti.

Il film ha i colori degli anni Cinquanta. Tipo LA Confidential. NY sullo sfondo è magnifica. 
NY è una città spettacolare. La capitale del mondo.

Il libro da cui nasce il film è ambientato nel 1999, ma Norton mette la storia nel 1957.
(I Dodgers se ne stanno andando a LA, lo dice uno strillone, unico spoiler permesso)
Lionel è davvero un personaggio al quale non si può non voler bene.

E c'è appunto Alec Baldwin racist landlord from NY who's destroying the world.
NON LEGGETE LO SPOILER ASSOLUTAMENTE PRIMA DI VEDERE IL FILM.