Sberl ha scritto:RizzK8 ha scritto:Posto che ognuno fa e vive come stracavolo gli pare, e che nel caso vale sempre il consiglio di Teo, vi sta sfuggendo proprio dalle mani secondo me il concetto che voleva esporre marco.
Per tifare non è che bisogna andare a fare i caroselli in piazza o andare nei pub di Milwall (LOL), basta anche semplicemente godersi la partita ed essere felici se la squadra del proprio paese va avanti.
Che in Italia la partita di sabato (come lo era quella di Dortmund, e poi quella di Monaco, e poi quella di Madrid) sia la valvola di sfogo suprema del gufaggio e del tifo contro è lapalissiano, e dubito seriamente in altri paesi (pure io conosco qualcuno all'estero, e trovo abbastanza ridicolo fare gli splendidi e prendere in giro chi dice una cosa del genere... Guarda te se devo difendere un interista

) succeda così. E prima che arrivino i generalizzatori come poco sopra, sicuramente succederà per qualcuno Che non può fare a meno di tifare contro, altrettanto sicuramente non come qui in Italia in cui soprattutto per interisti e romanisti c'è la partita dell'anno a Berlino, soprattutto in caso vada male, per vomitare odio e sberleffi per dei mesi contro gli amici juventini, noncuranti dei distacchi polari accumulati dove giocano contro.
Semplicemente io mi godo la partita e sarò contento se la Juve non vince. Vince la Juve? Le faccio i complimenti e si va avanti. Punto.
C'è qualcosa di male in questo? No.
Il post provocatorio (andate a tifare West Ham in Europa a Millwall) nasce da questo continuo sostenere che le squadre del proprio paese vadano sempre tifate e che siamo gli unici a non farlo in Europa. Ste cazzate perbeniste non le accetto. Così come si gufa allegramente, allo stesso tempo si incassano tutte le frustrazioni che escono dalle bocche e dai tweet dei tifosi della squadra che vincono (basta prendere una bacheca facebook media di tifosi juventini post-real madrid, dove tre quarti dei post erano di insulti ai gufi e un quarto di gioia). Semplicemente non ci vedo niente di male.
Vedo male invece in quelli che non accettano le vittorie altrui (solo per restare nella mia zona, le valanghe di insulti ai caroselli post-scudetto Juve fatti nella zona dove abito) o in quelli che passano il tempo a menarsi/insultarsi per la propria squadra del cuore.
Ma proprio tutta tutta la vita. Un mio amico interista é a Berlino. Avrà conosciuto dieci tifosi dell'Herha che si sono congratulati per la Champions vinta vs Bayern e per quel gol di Pandev qualche mese dopo. Chi pensa che 'sta roba sia solo italiana nn dev'essere mai uscito oltre le Alpi.
Ah, simpatizzerò per il Barça? Sì, ci mancherebbe pure simpatizzare per la Juve: d'altronde é il bello del libero arbitrio, e pure se nn esistesse farei fatica a smussare gli spigoli che mi separano da chi mi sta sulle balle. Ma nn sarà la mia partita più importante dell'anno: conduco una vita normale, senza psicosi, a differenza di qualcuno. Cioè, garantisco che nn farò caroselli o, in caso contrario, mangerò, dormirò, andrò al mare ugualmente.