Noodles ha scritto: 27/02/2018, 16:23
Dove Doc pensa sempre a Cottarelli.
Docottarelli.
Ma Cottarelli non si caga nessuno.
Dai, non essere gelosa, è solo interesse!
Si tratta semplicemente dell'unico che ha fatto un piano credibile per il taglio della spesa pubblica, e lo citano tanto i pentastellati che Berlusconi, pure Lorenzin e Bonino, solo Renzi non lo cita, perché lo ha fatto fuori, come per altro Perotti da lui stesso nominato come successore, salvo citare i suoi principi. E lui non si caga nessuno perché sa benissimo che in cinque minuti farebbe un'altra volta la fine che ha fatto con Renzi. Per altro dirige l'osservatorio della spesa pubblica, ha esaminato i vari programmi elettorali ed ha effettuati simulazioni GENEROSE riguardo agli effetti dei programmi sul debito. Se si vuole parlare di finanza pubblica oggi o si è economisti o non si può prescindere dalla lettura di Carlo Cottarelli.
Altrimenti si finisce per credere che possiamo decidere noi quanto deficit fare e chiedere gli eurobond, aumentare il deficit e ridurre il debito pubblico, aumentare le pensioni e tagliare le tasse.
Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 16:05
dreamtim ha scritto: 27/02/2018, 15:57
quindi sempre quelli definiti collusi poi devono metterci la pezza?
messa cosi, ci vuole l'alfano del caso. Non puo' esserlo di maio o finisce la carriera politica, dubito lo faccia renzi.
La mossa geniale infatti di Renzi, Berlusconi e Salvini, come ricorda Doc, sarebbe appunto dare il via libera al governo di minoranza 5 Stelle, facendo la contromossa, andando contro all-in dopo che il tuo avversario è andato all-in.
L'unico modo per spegnere l'ascesa dei 5 Stelle è farli fallire: quale modo migliore di farli governare scegliendo quando e come togliergli la spina con la fiducia?
Se Renzi è un grande politico e vuole tornare Premier, convince Silvietto a votare la maggioranza a Di Maio senza alcuna richiesta di poltrone, mentre Salvini continua a fare il matto e Grasso viene sedato.
Ma hanno troppa paura e troppi interessi anche solo di vederli prendere in mano i bilanci dello stato per 3 mesi, non succederà mai.
Paura che tocchino i bilanci non direi. Non mi pare che a Roma o Torino i centri di potere siano stati scardinati, non succederebbe nemmeno a livello nazionale.
Più che altro Silvio ha quasi 82 anni, un altro giro non si sa se lo reggerebbe, dovrebbe sperare in un ritorno alle urne in un paio d'anni al massimo. Sarà disposto a rischiare ancora lo stesso giochino che ha fatto con Monti e Letta? E se gli capitasse quel che è avvenuto con Letta e Renzi, che pensava di poter far cadere quando voleva ed invece sono arrivati a fine legislatura? Lui avrà 87 anni, difficilmente sarà in grado di fare campagna elettorale, e mentre i vari Letta e Renzi sono stati benevoli con le sue aziende, c'è il forte rischio che un Di Maio non lo sarebbe affatto.
Per quanto riguarda Renzi dipende tutto da quanta fiducia abbia che i suoi lo supportino anche in cinque anni di opposizione. Se pensasse di essere blindato nel ruolo di segretario penso si farebbe la sua opposizione senza problemi, avrebbe solo da guadagnarci, e con Bersani ha anche dimostrato di saperlo far bene. Se subdorasse la possibilità di fare la fine di Bersani, Veltroni o D'Alema, e qualche mossa già c'è (Bersani e D'Alema sperano, probabilmente, di cavalcare Zingaretti, Prodi si sta palesando di nuovo ed un cavallo decoroso da sponsorizzare lo troverebbe di certo) difficilmente sceglierebbe di farsi da parte, probabilmente in modo definitivo, per far guadagnare consensi al PD, più probabilmente cercherebbe una nuova scommessa rischiosa per prolungare la sua carriera politica.
Età di Berlusconi e saldezza nel suo ruolo di Renzi: questi sono i due aspetti da non sottovalutare. Se Berlusconi ha fiducia nelle sue condizioni fisiche e Renzi ha fiducia nelle sue possibilità di restare segretario anche all'opposizione non ho dubbi che conferiranno un appoggio esterno ad un governo minoritario di Di Maio, o, più probabilmente, si asterranno, lasciando a Lega, LeU e qualche "responsabile" (un Alfano a ben cercare si trova sempre) il compito di votare la fiducia. Poi, alla prima ragione credibile per mettersi di traverso, faranno cadere il tutto.
Se invece Berlusconi non ha fiducia nelle proprie condizioni fisiche e Renzi nelle proprie possibilità di restare segretario anche stando all'opposizione, ecco che si daranno da fare per un governo di larghe intese.
Chi ha quelle certezze che io non ho su questi due aspetti può anche anticipare se ci sarà un governo Di Maio o meno.
Sempre a meno che il cdx non arrivi davvero ad un soffio dalla maggioranza, nel qual caso fra gli espulsi pentastellati, Insieme e Più Europa quei parlamentari mancanti si troveranno di certo.