I dm di Trump doing things devono essere pazzeschiPaperone ha scritto:Dietto ha scritto: 11/11/2020, 12:54
Non so, hai provato a guardare sulla Gazzetta dello Sport che dicono?
No, ma dovrei guardare nel gruppo della pagina Facebook Donald Trump che fa cose
Post Election 2024 - "La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa"
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"

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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
tipo Brees?

NckRm ha scritto:Leviathan ha portato il pianto preventivo ad un'arte giapponese [/img]
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
secondo la newslwtter di Atlante 2000 dedicata alle Elezioni Americane
"il postino che denunciava un episodio di frode ha ritrattato e quindi firmato una deposizione, per poi andare su YouTube a ritrattare di aver ritrattato"
qua potete trovare tutta la newsletter che dà conto anche di come stanno andando le cause di Trump
https://mailchi.mp/c0a287632f24/dopo-il ... 4872d3c798
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
Cmq notavo che attualmente il distacco di Biden da Trump è più ampi o in Georgia (14k) che in Arziona (13K).
Ne mancano 46k in AZ mentre in Georgia poche migliaia se non ho capito male.
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"

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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
La Hillary dell'NFLGio ha scritto: 11/11/2020, 17:15acp ha scritto: 11/11/2020, 11:09
qb bianco nfl con 6 titoli e moglie supermodella? avrebbe battuto anche biden.
Forse solo in tax ....massachusett e l'anno scorso, gia da quest'anno un po di dubbi ci sono. Il qb piu odiato dei tempi moderni, non credo prenderebbe molti voti fuori del new england.

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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
Intanto pare che la Georgia riconterà a mano

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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
Che teatrino ricontare in Georgia.
14k voti....
Recounts typically don’t swing enough votes to change the winner. Out of 4,687 statewide general elections between 2000 and 2015, just 27 were followed by recounts, according to data compiled by FairVote, a nonpartisan group that researches elections and promotes electoral reform. Just three of those 27 recounts resulted in a change in the outcome, all leading to wins for Democrats: Al Franken’s win in Minnesota’s 2008 U.S. Senate race, Thomas M. Salmon’s win in Vermont’s 2006 auditor election and Christine Gregoire’s win in Washington’s 2004 gubernatorial race.
Recounts also typically don’t change the margin by an amount that would be large enough to affect the result of this year’s presidential election. The mean swing between the top two candidates in the 27 recounts was 282 votes, with a median of 219. The biggest swing came in Florida’s 2000 presidential election recount, when Al Gore cut 1,247 votes off George W. Bush’s lead, ultimately not enough to flip the state to his column. In each state Trump won or leads in, his advantage is more than 10,000 votes, according to counts to far. Some statewide races that have undergone recounts have far fewer votes than the closest states in the 2016 presidential race, but even in percentage terms, the average swing was 0.2 percentage points, which could be enough to flip Michigan but not any other states (and therefore not the Electoral College; even with Michigan, Clinton would be 22 electoral votes short of the 270 needed to win).
Si riferiva alle precedenti elezioni
14k voti....
Recounts typically don’t swing enough votes to change the winner. Out of 4,687 statewide general elections between 2000 and 2015, just 27 were followed by recounts, according to data compiled by FairVote, a nonpartisan group that researches elections and promotes electoral reform. Just three of those 27 recounts resulted in a change in the outcome, all leading to wins for Democrats: Al Franken’s win in Minnesota’s 2008 U.S. Senate race, Thomas M. Salmon’s win in Vermont’s 2006 auditor election and Christine Gregoire’s win in Washington’s 2004 gubernatorial race.
Recounts also typically don’t change the margin by an amount that would be large enough to affect the result of this year’s presidential election. The mean swing between the top two candidates in the 27 recounts was 282 votes, with a median of 219. The biggest swing came in Florida’s 2000 presidential election recount, when Al Gore cut 1,247 votes off George W. Bush’s lead, ultimately not enough to flip the state to his column. In each state Trump won or leads in, his advantage is more than 10,000 votes, according to counts to far. Some statewide races that have undergone recounts have far fewer votes than the closest states in the 2016 presidential race, but even in percentage terms, the average swing was 0.2 percentage points, which could be enough to flip Michigan but not any other states (and therefore not the Electoral College; even with Michigan, Clinton would be 22 electoral votes short of the 270 needed to win).
Si riferiva alle precedenti elezioni
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
La differenza dei voti e` entro il margine (1%) per poter richiedere un riconto, e trump ha chiesto di ricontare i voti.
Perdere la georgia rode parecchio ai republicani, avessero perso il texas ci sarebbero stati suicidi di massa, ma la georgia e` scioccante, tenuto conto che implica anche una nuova votazione per il seggio senatoriale .....
Update: trump sta anche cercando di bloccare il michigan a ufficializare/certificare il risultato elettorale dello stato. Ha chiesto ad un giudice di bloccare il processo e` indagare sulla frode elettorale.
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
Ma realisticamente quante speranze ha Trump con questo teatrino?
Io ho letto questa sul Corriere: lo scopo di tutti i ricorsi e di questa difesa ad oltranza sarebbe quella di forzare i parlamenti statali, in prevalenza repubblicani, a nominare grandi elettori non in base al risultato delle votazioni ma in maniera diciamo "autonoma" che poi voterebbero lui come presidente. L'articolo finiva con un "antidemocratico, ma possibile......" Per me siamo a livello di fantascienza, o altro....
Io ho letto questa sul Corriere: lo scopo di tutti i ricorsi e di questa difesa ad oltranza sarebbe quella di forzare i parlamenti statali, in prevalenza repubblicani, a nominare grandi elettori non in base al risultato delle votazioni ma in maniera diciamo "autonoma" che poi voterebbero lui come presidente. L'articolo finiva con un "antidemocratico, ma possibile......" Per me siamo a livello di fantascienza, o altro....
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
PLATOON ha scritto: 11/11/2020, 20:23 Ma realisticamente quante speranze ha Trump con questo teatrino?
Io ho letto questa sul Corriere: lo scopo di tutti i ricorsi e di questa difesa ad oltranza sarebbe quella di forzare i parlamenti statali, in prevalenza repubblicani, a nominare grandi elettori non in base al risultato delle votazioni ma in maniera diciamo "autonoma" che poi voterebbero lui come presidente. L'articolo finiva con un "antidemocratico, ma possibile......" Per me siamo a livello di fantascienza, o altro....
Questa cosa è accaduta anche nel 2016 quando due grandi elettori decisero di non mantenere l'impegno di voto per Trump e ben cinque decisero di non mantenere l'impegno di voto per la Clinton (i cosiddetti faithless electors). Tutti e sette decisero di votare per un candidato diverso da quello a cui avevano promesso il voto, ma comunque sempre del loro stesso partito di appartenenza.
Da qui ad arrivare a credere che una quarantina di grandi elettori faccia il salto della quaglia ed anzichè votare per il proprio candidato, voti per il candidato del partito opposto...direi che è più facile un'invasione aliena entro la fine del 2020.
Da qui ad arrivare a credere che una quarantina di grandi elettori faccia il salto della quaglia ed anzichè votare per il proprio candidato, voti per il candidato del partito opposto...direi che è più facile un'invasione aliena entro la fine del 2020.
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
Cioè i dem o i rep non votarono Clinton o Trump ma comunque un altro democratico o repubblicano rimanendo sempre nel loro partito?mattew88 ha scritto: 11/11/2020, 20:36PLATOON ha scritto: 11/11/2020, 20:23 Ma realisticamente quante speranze ha Trump con questo teatrino?
Io ho letto questa sul Corriere: lo scopo di tutti i ricorsi e di questa difesa ad oltranza sarebbe quella di forzare i parlamenti statali, in prevalenza repubblicani, a nominare grandi elettori non in base al risultato delle votazioni ma in maniera diciamo "autonoma" che poi voterebbero lui come presidente. L'articolo finiva con un "antidemocratico, ma possibile......" Per me siamo a livello di fantascienza, o altro....
Questa cosa è accaduta anche nel 2016 quando due grandi elettori decisero di non mantenere l'impegno di voto per Trump e ben cinque decisero di non mantenere l'impegno di voto per la Clinton (i cosiddetti faithless electors). Tutti e sette decisero di votare per un candidato diverso da quello a cui avevano promesso il voto, ma comunque sempre del loro stesso partito di appartenenza.
Da qui ad arrivare a credere che una quarantina di grandi elettori faccia il salto della quaglia ed anzichè votare per il proprio candidato, voti per il candidato del partito opposto...direi che è più facile un'invasione aliena entro la fine del 2020.
Comunque io avevo capito che non si tratterebbe di fare il salto della quaglia, i parlamenti non eleggerebbero grandi elettori dello schieramento vincente (dem in questo caso) ma li sceglierebbero loro e quindi li sceglierebbero repubblicani
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Re: Election 2020 edition - "Non è una democrazia, ma una repubblica"
Ci sono parecchie story su Instagram di Francesco costa oggi che chiarificano la situazione
In sostanza si tiene galvanizzata la base per il 5 gennaio e la battaglia per il senato in Georgia. Non c’è nessuna speranza che trump resti presidente. Sono tutte mosse pubblicitarie con altri scopi
In sostanza si tiene galvanizzata la base per il 5 gennaio e la battaglia per il senato in Georgia. Non c’è nessuna speranza che trump resti presidente. Sono tutte mosse pubblicitarie con altri scopi