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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 16/08/2019, 11:00
da ripper23
Immagine

Un Tarantino maturo, nel suo modo di fare cinema e nelle tematiche. Al suo nono film il buon Quentin si sente forse un po' lontano dal cinema attuale, forse incapace di partecipare da protagonista ai movimenti culturali contemporanei. Per me c'e' anche tanto di se' stesso nel personaggio di Rick Dalton (Leo), un attore che si rende conto che i suoi migliori giorni sono probabilmente alle spalle, ed e' contemporaneamente nostalgico e terrorizzato dal cambiamento. Gli fa da contraltare la giovane e stupenda Sharon Tate (Margot Robbie), che sta appena iniziando la sua carriera da attrice ed e' entusiasta e piena di vita. Un fantastico Brad Pitt (tra le sue migliori interpretazioni di sempre), conclude il terzetto di protagonisti, a cui fa da contorno il solito ensemble di nomi altisonanti, spesso solo per una singola scena (Al Pacino, Kurt Russell, Damian Lewis, Bruce Der, ecc...). Sullo sfondo, la LA a cavallo tra i gli anni 60 e i 70, quella degli hippies e di Charles Manson, ma soprattuto quella dell'infanzia di Tarantino, e anche per questo stupenda come solo i posti della propria gioventu' possono sembrare decenni dopo.

Come fatto in Inglorious Basterds, Tarantino cambia la storia, lascia che Tate sopravviva e ammazza i membri della Manson Family in una scena tra lo splatter e la parodia come suo stile.

E' Tarantino al 100%, eppure piu' contenuto. La sua solita vena nostalgica sembra meno autoreferenziale del solito e piu' onesta, la violenza e' ridotta a quello che per Tarantino deve essere sembrato il minimo indispensabile. E poi ci son quelle scene, quei 15-20 minuti che, che tu sia un fan oppure no, ti ricordano perche' ogni suo film e' atteso come pochi.

Ho bisogno di rivederlo e non escludo di farlo ancora sul grande schermo, ma per me qui siamo sicuramente al livello dei suoi migliori lavori.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 19/08/2019, 20:03
da Dietto
ripper23 ha scritto: 16/08/2019, 11:00 Immagine

Un Tarantino maturo, nel suo modo di fare cinema e nelle tematiche. Al suo nono film il buon Quentin si sente forse un po' lontano dal cinema attuale, forse incapace di partecipare da protagonista ai movimenti culturali contemporanei. Per me c'e' anche tanto di se' stesso nel personaggio di Rick Dalton (Leo), un attore che si rende conto che i suoi migliori giorni sono probabilmente alle spalle, ed e' contemporaneamente nostalgico e terrorizzato dal cambiamento. Gli fa da contraltare la giovane e stupenda Sharon Tate (Margot Robbie), che sta appena iniziando la sua carriera da attrice ed e' entusiasta e piena di vita. Un fantastico Brad Pitt (tra le sue migliori interpretazioni di sempre), conclude il terzetto di protagonisti, a cui fa da contorno il solito ensemble di nomi altisonanti, spesso solo per una singola scena (Al Pacino, Kurt Russell, Damian Lewis, Bruce Der, ecc...). Sullo sfondo, la LA a cavallo tra i gli anni 60 e i 70, quella degli hippies e di Charles Manson, ma soprattuto quella dell'infanzia di Tarantino, e anche per questo stupenda come solo i posti della propria gioventu' possono sembrare decenni dopo.

Come fatto in Inglorious Basterds, Tarantino cambia la storia, lascia che Tate sopravviva e ammazza i membri della Manson Family in una scena tra lo splatter e la parodia come suo stile.

E' Tarantino al 100%, eppure piu' contenuto. La sua solita vena nostalgica sembra meno autoreferenziale del solito e piu' onesta, la violenza e' ridotta a quello che per Tarantino deve essere sembrato il minimo indispensabile. E poi ci son quelle scene, quei 15-20 minuti che, che tu sia un fan oppure no, ti ricordano perche' ogni suo film e' atteso come pochi.

Ho bisogno di rivederlo e non escludo di farlo ancora sul grande schermo, ma per me qui siamo sicuramente al livello dei suoi migliori lavori.

D'accordissimo con la review, c'è solo una cosa che mi ha dato un fastidio incredibile, anche se chi lo vedrà in italiano non lo noterà.
Io dico, hai un personaggio italiano che parla italiano, ma perché cazzo prendi una nata a Santiago del Cile che ha un accento così marcato e non prendi un'italiana? Che fastidio

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 20/08/2019, 9:06
da Mr. Sloan
Dietto ha scritto: 19/08/2019, 20:03
ripper23 ha scritto: 16/08/2019, 11:00Immagine

Un Tarantino maturo, nel suo modo di fare cinema e nelle tematiche. Al suo nono film il buon Quentin si sente forse un po' lontano dal cinema attuale, forse incapace di partecipare da protagonista ai movimenti culturali contemporanei. Per me c'e' anche tanto di se' stesso nel personaggio di Rick Dalton (Leo), un attore che si rende conto che i suoi migliori giorni sono probabilmente alle spalle, ed e' contemporaneamente nostalgico e terrorizzato dal cambiamento. Gli fa da contraltare la giovane e stupenda Sharon Tate (Margot Robbie), che sta appena iniziando la sua carriera da attrice ed e' entusiasta e piena di vita. Un fantastico Brad Pitt (tra le sue migliori interpretazioni di sempre), conclude il terzetto di protagonisti, a cui fa da contorno il solito ensemble di nomi altisonanti, spesso solo per una singola scena (Al Pacino, Kurt Russell, Damian Lewis, Bruce Der, ecc...). Sullo sfondo, la LA a cavallo tra i gli anni 60 e i 70, quella degli hippies e di Charles Manson, ma soprattuto quella dell'infanzia di Tarantino, e anche per questo stupenda come solo i posti della propria gioventu' possono sembrare decenni dopo.

Come fatto in Inglorious Basterds, Tarantino cambia la storia, lascia che Tate sopravviva e ammazza i membri della Manson Family in una scena tra lo splatter e la parodia come suo stile.

E' Tarantino al 100%, eppure piu' contenuto. La sua solita vena nostalgica sembra meno autoreferenziale del solito e piu' onesta, la violenza e' ridotta a quello che per Tarantino deve essere sembrato il minimo indispensabile. E poi ci son quelle scene, quei 15-20 minuti che, che tu sia un fan oppure no, ti ricordano perche' ogni suo film e' atteso come pochi.

Ho bisogno di rivederlo e non escludo di farlo ancora sul grande schermo, ma per me qui siamo sicuramente al livello dei suoi migliori lavori.

D'accordissimo con la review, c'è solo una cosa che mi ha dato un fastidio incredibile, anche se chi lo vedrà in italiano non lo noterà.
Io dico, hai un personaggio italiano che parla italiano, ma perché cazzo prendi una nata a Santiago del Cile che ha un accento così marcato e non prendi un'italiana? Che fastidio 
Perché il 99.5% degli spettatori non si accorge della differenza
 

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 24/08/2019, 15:10
da lebronpepps


:piango:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 25/08/2019, 20:39
da GoPats
A Roma dove si potrà vedere "C'era una volta a Hollywood" in originale? Sapete anche se c'è la possibilità di vederlo con i sottotitoli in inglese?

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 01/09/2019, 22:46
da Paperone
Leggo però che, per ragioni di budget, non è stato girato in 70mm :sad:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 06/09/2019, 11:45
da esba
Visto Green Book, premi strameritati.
Manca una statuetta a Viggo, davvero clamoroso.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 20/09/2019, 16:22
da daking
ripper23 ha scritto: 16/08/2019, 11:00
Un Tarantino maturo, nel suo modo di fare cinema e nelle tematiche. Al suo nono film il buon Quentin si sente forse un po' lontano dal cinema attuale, forse incapace di partecipare da protagonista ai movimenti culturali contemporanei. Per me c'e' anche tanto di se' stesso nel personaggio di Rick Dalton (Leo), un attore che si rende conto che i suoi migliori giorni sono probabilmente alle spalle, ed e' contemporaneamente nostalgico e terrorizzato dal cambiamento. Gli fa da contraltare la giovane e stupenda Sharon Tate (Margot Robbie), che sta appena iniziando la sua carriera da attrice ed e' entusiasta e piena di vita. Un fantastico Brad Pitt (tra le sue migliori interpretazioni di sempre), conclude il terzetto di protagonisti, a cui fa da contorno il solito ensemble di nomi altisonanti, spesso solo per una singola scena (Al Pacino, Kurt Russell, Damian Lewis, Bruce Der, ecc...). Sullo sfondo, la LA a cavallo tra i gli anni 60 e i 70, quella degli hippies e di Charles Manson, ma soprattuto quella dell'infanzia di Tarantino, e anche per questo stupenda come solo i posti della propria gioventu' possono sembrare decenni dopo.

Come fatto in Inglorious Basterds, Tarantino cambia la storia, lascia che Tate sopravviva e ammazza i membri della Manson Family in una scena tra lo splatter e la parodia come suo stile.

E' Tarantino al 100%, eppure piu' contenuto. La sua solita vena nostalgica sembra meno autoreferenziale del solito e piu' onesta, la violenza e' ridotta a quello che per Tarantino deve essere sembrato il minimo indispensabile. E poi ci son quelle scene, quei 15-20 minuti che, che tu sia un fan oppure no, ti ricordano perche' ogni suo film e' atteso come pochi.

Ho bisogno di rivederlo e non escludo di farlo ancora sul grande schermo, ma per me qui siamo sicuramente al livello dei suoi migliori lavori. 
visto ieri sera al cinema.
Non concordo molto sul Tarantino al 100%, mi è parso semmai abbia puntato molto più sulle ambientazioni e sulla creazione di scenette (godibilissime ma parzialmente fini a se stesse) piuttosto che su una sceneggiatura per l'appunto "tarantiniana"
Ottime le interpretazioni del duo protagonista, soprattutto un monumentale Di Caprio, bravo anche il contorno del cast anche se forse un po' troppo ai limiti del film...anche la stessa Margot Robbie alla fine ha un peso relativamente piccolo.
Detto questo, a me è piaciuto...parecchio.
La ricostruzione della LA e di Hollywood mi è sembrata decisamente realistica, umorismo quasi continuo ma mai sopra le righe.
Concordo invece sul volerlo rivedere, sono sicuro di essermi perso qualcosa nelle infinite citazioni :biggrin:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 20/09/2019, 16:27
da daking
daking ha scritto: 20/09/2019, 16:22
ripper23 ha scritto: 16/08/2019, 11:00 Un Tarantino maturo, nel suo modo di fare cinema e nelle tematiche. Al suo nono film il buon Quentin si sente forse un po' lontano dal cinema attuale, forse incapace di partecipare da protagonista ai movimenti culturali contemporanei. Per me c'e' anche tanto di se' stesso nel personaggio di Rick Dalton (Leo), un attore che si rende conto che i suoi migliori giorni sono probabilmente alle spalle, ed e' contemporaneamente nostalgico e terrorizzato dal cambiamento. Gli fa da contraltare la giovane e stupenda Sharon Tate (Margot Robbie), che sta appena iniziando la sua carriera da attrice ed e' entusiasta e piena di vita. Un fantastico Brad Pitt (tra le sue migliori interpretazioni di sempre), conclude il terzetto di protagonisti, a cui fa da contorno il solito ensemble di nomi altisonanti, spesso solo per una singola scena (Al Pacino, Kurt Russell, Damian Lewis, Bruce Der, ecc...). Sullo sfondo, la LA a cavallo tra i gli anni 60 e i 70, quella degli hippies e di Charles Manson, ma soprattuto quella dell'infanzia di Tarantino, e anche per questo stupenda come solo i posti della propria gioventu' possono sembrare decenni dopo.

Come fatto in Inglorious Basterds, Tarantino cambia la storia, lascia che Tate sopravviva e ammazza i membri della Manson Family in una scena tra lo splatter e la parodia come suo stile.

E' Tarantino al 100%, eppure piu' contenuto. La sua solita vena nostalgica sembra meno autoreferenziale del solito e piu' onesta, la violenza e' ridotta a quello che per Tarantino deve essere sembrato il minimo indispensabile. E poi ci son quelle scene, quei 15-20 minuti che, che tu sia un fan oppure no, ti ricordano perche' ogni suo film e' atteso come pochi.

Ho bisogno di rivederlo e non escludo di farlo ancora sul grande schermo, ma per me qui siamo sicuramente al livello dei suoi migliori lavori. 
visto ieri sera al cinema.
Non concordo molto sul Tarantino al 100%, mi è parso semmai abbia puntato molto più sulle ambientazioni e sulla creazione di scenette (godibilissime ma parzialmente fini a se stesse) piuttosto che su una sceneggiatura per l'appunto "tarantiniana"
Ottime le interpretazioni del duo protagonista, soprattutto un monumentale Di Caprio, bravo anche il contorno del cast anche se forse un po' troppo ai limiti del film...anche la stessa Margot Robbie alla fine ha un peso relativamente piccolo.
Detto questo, a me è piaciuto...parecchio.
La ricostruzione della LA e di Hollywood mi è sembrata decisamente realistica, umorismo quasi continuo ma mai sopra le righe.
Concordo invece sul volerlo rivedere, sono sicuro di essermi perso qualcosa nelle infinite citazioni :biggrin: 
dimenticavo
We love Pussy :forza:  

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 20/09/2019, 17:08
da The Patient
Loro di Sorrentino è uscito in DVD, ma solo in poche nazioni europee; Italia esclusa, "ovviamente".

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 20/09/2019, 20:43
da francilive
Si ok. Tarantino son capaci tutti. Chi ha le palle mi recensisce il film della ferragni. Right here, Right Now!

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 21/09/2019, 23:22
da GecGreek
Love exposure di Sion Sono: :shocking:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/09/2019, 10:25
da Bonaz
Vista la quasi ormai certa scomparsa del sito di Filmeter, consigli su qualche nuovo sito (se possibile in italiano) dove catalogare i film visti?

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/09/2019, 21:16
da Bonaz
Visto oggi Upon etc etc, devo dire che, pur non avendomi annoiato, mi ha un poco deluso. Tante, troppe citazioni, molte forzate. Troppo poco pulp se escludiamo le ultime scene. Divertente invece nelle varie battute. Brad molto bene, Leo quasi da strizzargli le guanciotte, ma strepitoso come sempre. Ottimo il finale, almeno io mi aspettavo un'altra cosa. Margot e la hippy tanta roba :notworthy:
Se escludiamo però i pre Pulp Fiction, è quello che meno mi è piaciuto di Tarantino.
Devo rivederlo Beppe (cit)

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/09/2019, 22:43
da The Patient
Bonaz ha scritto: 22/09/2019, 21:16Visto oggi Upon etc etc

La premessa non è delle migliori Bonaz :dohut0:  , ma il film non sembra all'apparenza tra i suoi migliori. Ci sarebbe da leggere alcuni pareri (anche qui dentro) degli esperti che hanno colto i riferimenti di zio Quentino. E' un film con vari riferimenti autobiografici (auto con cui girano, insulto alla poliziotta, Pussycat, etc), ma alcune perle potremmo non capirle velocemente.