Che c'è da ridere? sono le stesse cose che dice da dieci anni. un paio le aveva pure fatte..
Ti sei risvegliato da un'ibernazione profonda?
dreamtim ha scritto: 27/02/2018, 15:30 ah giusto il governo tecnico e la fornero, due le ha fatte. sorry.
dreamtim ha scritto: 27/02/2018, 15:17Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 14:50 Non c'è nulla di male o peggio di anticostituzionale nel dare indicazione dei nomi dei ministri agli elettori, nella piena consapevolezza che poi decida il Presidente. Proprio perché il primo passaggio Costituzionale non è la valutazione delle poltrone e dei ministri da parte di Mattarella, ma la valutazione sulla possibilità ed autorevolezza del Premier candidato di ottenere una maggioranza di governo in Parlamento, anche tramite l'indicazione dei ministri, ma non partendo da essa.
Di anticostutuzionale c'è buona parte delle varie norme interne, compresa la faccenda dello schierare parlamentari sudditi.
Nemmeno c'è scritto che è anticostituzionale cacciare candidati che verrano sicuramente eletti e lasciarli in un gruppo misto perchè non ti prendi la briga di verificare, vedi tu se ti pare opportuno.L'idea di fondo è dare un senso di legittimità con dei nomi ampiamente condivisi o che come afferma Di Maio siano un indice delle varie eccellenze.
E' irrituale, ma non vietato. va da se che metterci Bagatta gli fa perdere più consensi dei rimborsi.
ma siamo e restiamo su percentuali poòpolarissime.
Il punto è che da Mattarella questo cerca legittimità che non trova.
Io non posso credere che in un confronto interno qualcuno non abbia alzato la mano ed espresso terrore per l'idea di Bagatta.
meanwhile la gita al quirinale credo che sia la prima di una serie di porte in faccia che si prende se non cambia linea.
nel 2013 hanno liquidato coi vaffa, sto giro non se po' fà.
lebronpepps ha scritto: 27/02/2018, 15:27 anch'io penso possa essere stata un'autocandidatura come pensa Gerry però da qui a difendere Bagatta ce ne passa Porsche
quelli lì son dei giganti al confronto, ma lo sarebbe chiunque
Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 15:32 L'unico che sta parlando di un percorso istituzionale e costituzionale post elezioni è Di Maio. Il fatto che prenda porte in faccia non dipende dal fatto che lui sia chiuso, ma dal fatto che ovviamente tutto è già disegnato per fare andare al potere chiunque tranne lui.
Ed è la cronistoria vergognosa della legge elettorale nella scorsa legislatura che non ammette assoluzioni a chi ha alla fine ha votato il Rosatellum.
Al massimo, e qui ci sto in pieno, lui paga lo storico del Movimento e la loro totale autoreferenza del passato, in primis il fatto che lui stia chiedendo esattamente agli altri quello per cui Bersani 5 anni fa venne preso a pesci in faccia.
Noodles ha scritto: ora manca uno scandalo un paio di giorni prima delle elezioni.
un qualcosa di pilotato, magari contro proprio Guido Bagatta ed il perchè ha rifiutato.
Alziamo l'asticella dove nessuno mai, alziamola.
dreamtim ha scritto: 27/02/2018, 15:37Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 15:32 L'unico che sta parlando di un percorso istituzionale e costituzionale post elezioni è Di Maio. Il fatto che prenda porte in faccia non dipende dal fatto che lui sia chiuso, ma dal fatto che ovviamente tutto è già disegnato per fare andare al potere chiunque tranne lui.
Ed è la cronistoria vergognosa della legge elettorale nella scorsa legislatura che non ammette assoluzioni a chi ha alla fine ha votato il Rosatellum.
Al massimo, e qui ci sto in pieno, lui paga lo storico del Movimento e la loro totale autoreferenza del passato, in primis il fatto che lui stia chiedendo esattamente agli altri quello per cui Bersani 5 anni fa venne preso a pesci in faccia.
Gerry sono stati i primi a essere interpellati nel 2013, prendono direttive ed eseguono, a ogni mano tesa per fare qualcosa hanno rigettato sdegnosamente. Se si aspetta che adesso dopo aver costruito parte del consenso sul populismo, il sistema li accolga a braccia aperte è fuori strada.
Lo sai e lo ammetti da solo che hanno una dinamica incostituzionale, difficile che al Qurinale lo vedano di buon occhio.
Detto questo dovranno per forza scendere a patti, da li poi si vedrà.
perchè poi tocca goverarnare e le chicchiere finiscono.
Bluto Blutarsky ha scritto: 27/02/2018, 15:40
Mi sbaglierò ma se l'avesse proposto Renzie (cit) a quest'ora non ti terrebbe più nessuno![]()
(Oltretutto, visto il livello culturale del segretario pd, non è un'ipotesi così campata per aria)
...
Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 15:47dreamtim ha scritto: 27/02/2018, 15:37
Gerry sono stati i primi a essere interpellati nel 2013, prendono direttive ed eseguono, a ogni mano tesa per fare qualcosa hanno rigettato sdegnosamente. Se si aspetta che adesso dopo aver costruito parte del consenso sul populismo, il sistema li accolga a braccia aperte è fuori strada.
Lo sai e lo ammetti da solo che hanno una dinamica incostituzionale, difficile che al Qurinale lo vedano di buon occhio.
Detto questo dovranno per forza scendere a patti, da li poi si vedrà.
perchè poi tocca goverarnare e le chicchiere finiscono.
Assolutamente.
Per questo, come già dissi all'epoca quando questa linea era uscita, ciò può solo essere un modo per guadagnare consenso politico cavalcando la successiva larga intesa di tutti gli altri.
Anche perché ti dico di più: se in caso utopico ma ragionando per assurdo davvero andasse in porto quel governo di minoranza di Di Maio, sarebbe un gioco da ragazzi per gli scafati politici dell'emiciclo parlamentare tenerlo per le palle 7-8 mesi tra una polemica e l'altra, cavalcare il primo scandalo o errore inevitabile su qualche materia cruciale, votare la sfiducia al suo governo per ovvie ragioni sopraggiunte e far calare in un colpo solo il M5S sotto il 15% dimostrando a tutta Italia il loro fallimento alla prova dei fatti, con pure il secondo mandato bruciato di Gigino e quindi tutto da rifare per la classe dirigente.
Chi più di tutti non vuole un governo Di Maio dovrebbe essere Di Maio stesso.
Gerry Donato ha scritto: 27/02/2018, 15:47 Anche perché ti dico di più: se in caso utopico ma ragionando per assurdo davvero andasse in porto quel governo di minoranza di Di Maio, sarebbe un gioco da ragazzi per gli scafati politici dell'emiciclo parlamentare tenerlo per le palle 7-8 mesi tra una polemica e l'altra, cavalcare il primo scandalo o errore inevitabile su qualche materia cruciale, votare la sfiducia al suo governo per ovvie ragioni sopraggiunte e far calare in un colpo solo il M5S sotto il 15% dimostrando a tutta Italia il loro fallimento alla prova dei fatti, con pure il secondo mandato bruciato di Gigino e quindi tutto da rifare per la classe dirigente.
Chi più di tutti non vuole un governo Di Maio dovrebbe essere Di Maio stesso.