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C'era una volta il Cinema

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Frizzi
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Frizzi » 15/07/2019, 12:21

ovviamente dovevo specificare no porno...quelli li conosco :forza:
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 15/07/2019, 12:49

In queste settimane ho recuperato un po' di film degli ultimi due o tre anni:

L'isola dei cani
Avercene. A Wes Anderson si può dire di tutto: che si autocita, che si autocompiace, che si perde nei suoi tipici vezzi visivi. Ma quale artista visuale non lo fa? Lui è chiaramente uno di quelli (e sono cinque o sei al mondo) che va oltre la definizione di regista per diventare un artista a tutto tondo, quindi il mio consiglio è di prenderlo così com'è e di goderselo, finché avrà questa inventiva e questa felicità nel raccontare. In maniera molto più scoperta che in passato, questa favola è un apologo a favore degli ultimi e della fratellanza, che sa essere divertente e toccante.
Voto: 8

Fahrenheit 11\9 (quello su Trump, per capirci)
Di Michael Moore sappiamo tutto, pregi e difetti. È schierato (e lo rivendica), talvolta irruente, e considera fieramente il suo cinema come un'arma di lotta politica. È ovvio che i suoi non siano documentari in senso stretto, non ne possiedono la neutralità dello sguardo: siamo più dalle parti del pamphlet. Però i suoi pregi sono altrettanto fuori discussione, come dice lo stesso Steve Bannon nel film: sa provocare con intelligenza (la sequenza in cui innaffia con l'acqua contaminata di Flint il giardino della villa del governatore del Michigan è esilarante), e sa usare il cinema in tutti i suoi strumenti.
Probabilmente il Donald Trump che mette in scena per certi versi esiste solo nella sua testa, gli attribuisce una mefistofelica "grandezza" (seppur negativa) che non saprei dire quanto Trump abbia davvero. Ma è coerente con l'idea di fondo del film, che vuole essere un pugno nello stomaco, e ci riesce. Senza contare, poi, che la critica più sferzante è quella che riserva al Partito Democratico (Hillary e Obama in testa), colpevole di aver spianato la strada a Trump soffocando il volere degli elettori in misere manovre di partito. È nei confronti dei dems che Moore prova vera indignazione: verso Trump, c'è solo sgomento. E La speranza, come sempre, viene dai giovani.
Voto: 7

Il vegetale (quello con Rovazzi, per capirci)
Vi sorprenderò: a me non è dispiaciuto. Dimenticandoci per un attimo delle sue canzoncine di merda, in questo film Rovazzi ha l'ingenuità e il candore di una specie di Buster Keaton moderno. E l'onestà. Il regista è quello di tutti i film di Checco Zalone, e mi sembra il confronto più giusto possibile: Zalone ha più talento comico, ma di fondo resta un qualunquista che assolve gli italiani medi dai loro piccoli difetti; Rovazzi fa meno ridere, ma recita la parte del ragazzo bravo e onesto fino in fondo, che non fa sconti neanche al proprio padre pur di non contravvenire alla legge. Non sorprende, quindi, che l'Italia di oggi si riversi nelle sale a vedere Zalone.
Voto: 6,5

Sulla mia pelle
Ne parlavo un paio di pagine fa: mi sfugge il senso di questa operazione. Sembra quasi rispondere alle necessità degli instant movie, affrontando di petto (nei limiti del possibile) una vicenda che ha smosso l'opinione pubblica. Resta il fatto che la vera importanza che la storia di Stefano Cucchi rivestirà (si spera) per il nostro Paese deriva da tutto quello che succede dopo gli eventi raccontati nel film: il processo e la progressiva caduta del muro di omertà delle forze dell'ordine. La degenza ospedaliera di Cucchi onestamente mi sembra meno interessante. E anche la messa in scena raramente ha dei veri guizzi.
Voto: 6

Lontano da qui
Cinema indipendente a diciotto carati. Quello che, non avendo grandi mezzi, sceglie di occuparsi delle persone comuni e dei loro piccoli drammi. Non è detto che questa ricetta generi ogni volta film toccanti e riusciti; ebbene, questo film è toccante e riuscito. E ha anche una sua originalità. È la storia di un'insegnante d'asilo (la bravissima Maggie Gyllenhall) che si rifugia nella poesia come risposta a una quotidianità che, di poesia, non ne offre. Fino a farsene travolgere. Il suo vero tema è la difficoltà di certe persone a vivere una vita non all'altezza dei loro sogni.
Voto: 7

Stanlio & Ollio
Suggestione preliminare: i comici non dovrebbero mai invecchiare, non c'è niente di più triste. Chiusa parentesi. Quanto al film: la messa in scena è abbastanza (tanto) scolastica, la sceneggiatura segue i binari prestabiliti, però c'è una sincerità di fondo che riscatta tutto. È sincero il nostro affetto per i due protagonisti, e il loro l'uno per l'altro, nonostante le incomprensioni. Dice qualcosa di autentico sull'amicizia.
Voto: 6,5

Il traditore
Bellocchio è un gigante (dovremmo deciderci a metterlo al primo piano, insieme ai grandi del nostro cinema), e riesce a dimostrarlo anche con i film su commissione. Anzi, proprio perché lo dimostra con i film su commissione, è un gigante. Sa girare scene di impatto straordinario (il volo in elicottero, la puttana in carcere, gli incubi, il racconto del primo omicidio), ma non perde mai di vista il progetto generale. Racconta la storia di un criminale che pretende di ammantarsi di una specie di codice cavalleresco, salvo poi dinamitare questa narrazione in un'unica, fondamentale scena – l'interrogatorio al processo Andreotti – che getta una nuova luce su tutto quanto visto fin lì. Assurde, in questo senso, le accuse di chi gli ha rinfacciato di celebrare la figura dei pentiti. Restano criminali, anche se la mafia è peggiore.
Voto: 8

Dolor y gloria
Prima o poi tutti i grandi autori girano il loro Otto e mezzo e il loro Amarcord. Questo è l'Otto e Mezzo di Almodovar: una riflessione sul suo mestiere che parte e si intreccia inevitabilmente con la sua vita. In certi punti l'autobiografismo è talmente scoperto che non può non colpire. E Antonio Banderas non è mai stato così bravo.
Voto: 7,5

Mine
Per due ore stiamo al fianco di un soldato che ha poggiato il piede su una mina antiuomo. È l'esordio di due giovani registi italiani, molto apprezzato da noi, molto poco all'estero. Il mestiere c'è già, la tensione regge ma due ore sono molte e di tanto in tanto balena il dubbio di un esercizio di stile che, a poco a poco, si perde in un po' troppi simbolismi. Sei di incoraggiamento, ma voglio vedere le prossime prove del duo.
Voto: 6
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 15/07/2019, 13:12

Frizzi ha scritto: 15/07/2019, 12:21ovviamente dovevo specificare no porno...quelli li conosco :forza:

No, intendevo anche puttanate collegiali o sit com romantiche così ti calmi un po'.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 15/07/2019, 13:38

Frizzi ha scritto: 15/07/2019, 11:01famiglia al mare dai suoceri, solo a casa per 15 giorni...
mi consigliate una lista di film degli ultimi 2 anni?...dopo 2 bambini in 18 mesi ho un bel po' da recuperare :forza:

Sono una sega con la memoria e le date di uscita, questa è una selezione al volo di roba che mi è uscita cercando "film 2017" e "film 2018".
Tutta roba di qualità per me, su vari livelli ovviamente, noto ora che on c'è manco una commedia  :penso:

Atomica bionda - tarro
Dunkirk - guerra
Blade Runner 2049 - fantascienza
Chiamami col tuo nome - dramma lgbt
Tre manifesti a Ebbing, Missouri - dramma
Il filo nascosto - dramma
Scappa – Get Out - horror
I segreti di Wind River - dramma\action
L'inganno - dramma
First Man - Il primo uomo - biopic
Suspiria - horror
A Quiet Place - horror
Annihilation - fantascienza
 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 15/07/2019, 14:17

Contrattempo\The invisible guest (giallo. lo trovi su netflix. non è quello di scamarcio, ma l'originale)
Detroit (regia della bigelow, drama)
Molly's Game (Jessica Chastain al top)
La Ragazza nella nebbia (giallo, italiano)
Borg McEnroe (biopic. piacevole)
Barry Seal - Una storia americana (tamarrata\storia vera)
Red Sparrow (thriller\spy ma soprattutto Jennifer Lawrence mignotteggia)
Green Book (drama)
BlacKkKlansman (il 'solito' Spike Lee)
Ready Player One (Spielberg, baracconata divertentissima che richiama gli anni 80)
Il corriere - The mule (Eastwood, a me è piaciuto molto)

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Frizzi » 15/07/2019, 14:17

The Patient ha scritto: 15/07/2019, 13:12
Frizzi ha scritto: 15/07/2019, 12:21ovviamente dovevo specificare no porno...quelli li conosco :forza:

No, intendevo anche puttanate collegiali o sit com romantiche così ti calmi un po'. 

ahahah no tranquillo, ho messo la "testa" a posto :forza:
 
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da lebronpepps » 15/07/2019, 14:34

Stanlio & Ollio e Il Traditore li ho visti anch'io recentemente e confermo le impressioni di Bluto

Stanlio & Ollio mette in luce probabilmente la parte più interessante della carriera dei due, che non conoscevo, c'è un velo di malinconia su tutto, la trama non ha particolari guizzi e si va a parare dove si deve andare a parare, ma comunque ci sono stati momenti in cui mi sono sinceramente emozionato

Il Traditore, molto bello, si correva il rischio effettivamente di mitizzare il personaggio, ma direi che Bellocchio non lo ha fatto utlizzando benissimo il genere grottesco in alcuni casi

sull'interrogatorio nel processo Andreotti, oltre a quello che dici, ci vedo anche un messaggio del tipo che finchè Buscetta serviva allo Stato per accusare la mafia in quel particolare momento storico è stato trattato in un certo modo, una volta passata la mareggiata e nel momento in cui ha deciso di accusare personaggi dello spessore di Andreotti viene sputato via e vengono messi in luce tutti i lati oscuri del suo racconto

comunque la scena dell'interrogatorio incalzante della difesa con Pippo Calò che compare nella sua immaginazione è stata davvero bella

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 15/07/2019, 16:16

lebronpepps ha scritto: 15/07/2019, 14:34Il Traditore, molto bello, si correva il rischio effettivamente di mitizzare il personaggio, ma direi che Bellocchio non lo ha fatto utlizzando benissimo il genere grottesco in alcuni casi

sull'interrogatorio nel processo Andreotti, oltre a quello che dici, ci vedo anche un messaggio del tipo che finchè Buscetta serviva allo Stato per accusare la mafia in quel particolare momento storico è stato trattato in un certo modo, una volta passata la mareggiata e nel momento in cui ha deciso di accusare personaggi dello spessore di Andreotti viene sputato via e vengono messi in luce tutti i lati oscuri del suo racconto

comunque la scena dell'interrogatorio incalzante della difesa con Pippo Calò che compare nella sua immaginazione è stata davvero bella
Pippo Calò tra l'altro interpretato da un sottovalutatissimo attore come Fabrizio Ferracane.

già esemplare nel ruolo di co-protagonista in Anime Nere.


riguardo l'interrogatorio nel processo Andreotti (ricostruito in maniera minuziosa) ci sono varie annotazioni:

1) Andreotti disponeva del miglior collegio difensivo dell'epoca
2) era in atto, dopo una grande fase di spinta mediatica pro-pentitismo, una rivisitazione e delegittimazione della figura del pentito (anche agevolata da alcuni particolari privati di vita di Buscetta ma anche di Contorno, che evase più volte dal carcere per vendicarsi dei corleonesi)
3) la posizione dove Andreotti era più debole era quella del collegamento delitto Moro-DallaChiesa-Pecorelli.
(L'altro filone delle frequentazioni Bontade-Badalamenti era tutto un 'mi ha detto X che ha saputo da Y...' che era il motivo per cui Falcone, nonostante avesse ben chiaro questo passaggio, si rifiutava di chiamare in giudizio il Divo.)

 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bonaz » 15/07/2019, 23:10

55 passi, monumentale Bonham Carter :notworthy: :notworthy:
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

:appl: :appl: :appl:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da DOMA » 16/07/2019, 8:35

Vi pongo una domanda-listone, perchè mi sto arrovellando il Gulliver senza trovare molte risposte, nemmeno dall'internet. Con il piccolo 9enne di casa abbiamo già visto molti Miyazaki, cinecomics, classici disney (sì anche taron e la pentola magica) e gli Spielberg/Zemeckis anni 80 (e anche il signore degli anelli in rotoscoping)

Che film fareste vedere ad un bambino di 9-10 anni che abbiano una certa rilevanza emotiva o cinematografica? 
Cercherei film "adulti" ma che possano ander bene anche per dei ragazzini. Per dire, abbiamo visto con piacere I solito Ignoti, vari Chaplin Halloween, qualche film conVincent Price.
Ho in rampa di lancio L'Albero degli Zoccoli, Harold&Maude, Delitto Perfetto ma mi sembra ancora presto.

Le liste sull'internet son piene delle solite 4 cose della mia infanzia o sciocchezze galattiche.

...non vedo l'ora che sia abbastanza grande per una cura Ludovico a base di italian giallos. :biggrin:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 16/07/2019, 9:06

DOMA ha scritto: 16/07/2019, 8:35Vi pongo una domanda-listone, perchè mi sto arrovellando il Gulliver senza trovare molte risposte, nemmeno dall'internet. Con il piccolo 9enne di casa abbiamo già visto molti Miyazaki, cinecomics, classici disney (sì anche taron e la pentola magica) e gli Spielberg/Zemeckis anni 80 (e anche il signore degli anelli in rotoscoping)

Che film fareste vedere ad un bambino di 9-10 anni che abbiano una certa rilevanza emotiva o cinematografica? 
Cercherei film "adulti" ma che possano ander bene anche per dei ragazzini. Per dire, abbiamo visto con piacere I solito Ignoti, vari Chaplin Halloween, qualche film conVincent Price.
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...non vedo l'ora che sia abbastanza grande per una cura Ludovico a base di italian giallos. :biggrin:

Doma gran genitore  :notworthy:

Io vidi "Arancia meccanica" di nascosto perchè mio padre mi diceva che ero ancora troppo piccolo per dire.

Di quelli che hai nominato "Harold e Maude" è bello tosto per un 9enne però credo, non tanto per le scene quanto per gli argomenti trattati  :biggrin:

Rimanendo su Monicelli e Commedia all'italiana? Se ha apprezzato "I soliti ignoti" credo potrebbe amare anche "La grande guerra", "Amici miei", "Il sorpasso", "Mediterraneo", "Ceravamo tanto amati", "Marrakesh Express"... tutti grandi film che possono essere goduti su diversi livelli e credo risultare gradevoli anche a un bambino.

I Coen, Scorsese e Tarantino mi paiono troppo violenti se ha 9 anni mentre Woody Allen troppo prolisso forse, anche se qualcosa trovi sicuramente nella sterminata produzione.

Ah i western di Sergio Leone sicuramente, grandi avventure epiche
Idem come sopra Spielberg andrebbe benone imho, ma immagino ci abbia già pensato

Poi vabbè se non hai ancora provveduto somministragli in vena i "Blues Brothers" subito

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da ripper23 » 16/07/2019, 9:15

Io a quell'eta' e in compagnia di mio nonno ho visto per la prima volta tutto un mare di spaghetti western.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da DOMA » 16/07/2019, 9:38

Oh beh sì, abbiamo visto Trinità, i 4 dell'ave maria , (grazie alla presenza di Bud e DonMatteo)
il Buono il Brutto il Cattivo: è che io, per formazione, preferisco quelli più stronzi tipo Giù la testa, il grande silenzio, Django..e aspetterei qualche anno..
Per il neorealismo/commedia all'italiana non so..forse I mostri è fruibile - ma quelli con la guerra sullo sfondo mi par presto (anche se fremo per rivedere Roma Città Aperto e urlare FRANCESSCOOO sul divano)
Mentre aspetto qualche anno per I Nuovi Mostri, per iniziarlo all'erotismo satanico.

Cercavo proprio dei classiconi tipo Capra, Ford, Wilder..
per dire scorrendo nei ricordi mi son sopraggiunti La Parola ai Giurati e Orizzonti di Gloria (visto che è da poco passato il centenario)
e La grande Fuga (STEVE MCQUEEN CHE SALTA IL FILO SPINATO CON LA TRIUMPH)

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da maffu » 16/07/2019, 9:48

Ieri ho colmato la lacuna de "La pazza gioia". Bruni Tedeschi pazzesca, Donatello meritatissimo. 
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Karamazov » 16/07/2019, 10:13

Non apro parentesi perché se no non si finisce piú (menomale), ma ieri ho rivisto American Beauty. É una medicina per me, una volta l'anno e riprendi a vivere, ha la capacitá di sorprendermi e farmi emozionare ogni volta.

@DOMA A quell'etá io film alla commedia italiana li avevo visti tanto, Totò anche mi sparavo con mio padre, e per quanto non capissi moltissimo, la storia, l'atmosfera era davvero piacevole, e pure l'ombra della seconda guerra mondiale aveva il suo perché. Se no ti consiglio anche La maledizione del coniglio mannaro (netflix), é un cartone della serie Wallace & Gromit, é un capolavoro, che quasi con gli occhi di un adulto non farei vedere a un bambino, ma sicuramente il tuo piccolo si divertirá un sacco. Se ti dovesse interessare il regista ha fatto diversi corti, e non sono mai banali, comici pungenti e ironici !
Comunque complimenti, perché trasmetti una passione meravigliosa a tuo figlio, che non potrá che crescere con l'entusiasmo negli occhi di chi ama il cinema, che bello !!

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