In attesa di
comprare qualcuno spendere per indebolirci perdere qualcun altro a parametro zero, qualche personale e non richiesto highlight della stagione, per ricordare che abbiamo vinto uno scudetto pazzesco:
- gol della stagione: Tonali contro l’Atalanta all’andata. Ancora oggi quando ci penso mi viene una fotta pazzesca, è la metafora vera dell’anno scorso. Di forza, di cattiveria, di sicurezza, contro una squadra che rappresentava in quel momento la nostra vera nemesi. Tonali l’ha spazzata via e ci ha portato al livello successivo
- quando avevo smesso di crederci: al gol di Dzeko al 90’ contro il Venezia
- quando ho iniziato davvero a crederci: al gol di Leao contro la fiorentina
- partita della stagione: Milan Roma con Gabbia e Kalulu titolari
- rimpianto della stagione:
non aver acquistato un centrale a gennaio la champions, polli noi ma secera Kessie nel secondo tempo con l’atletico, oppure se la rovesciata di Leao fosse stata un centimetro più bassa..
- emozione più forte: pioli is on fire dopo Milan-Atalanta / secondo gol di Giroud col Sassuolo
- incazzatura più forte: qui è dura, anno arbitrale stregato.. la sconfitta con lo Spezia e l’insuperabile Udinese sono malanni di stagione che dobbiamo mettere in conto, le vere bestemmie sono uscite con la sconfitta in casa col Sassuolo, in particolare al gol di Scamacca
- assist dell’anno: Krunic per Theo contro l’Atalanta al ritorno
- parata dell’anno: Maignan contro la Fiorentina al ritorno, la va pure a inchiodare a terra. Mamma mia Maignan
- velavevodetto dell’anno: il turco non serviva
- previsione sbagliata dell’anno: Diaz avrebbe fatto meglio
- esultanza dell’anno: la strana esultanza di Giroud che indica il numero sulle spalle e poi evoca qualcosa con le braccia, forse Cthulhu. Però non riesco a ritrovarla, non ricordo nemmeno contro chi. Oppure Leao che si ribalta saltando su Giroud. In generale Kalulu che esce con la boccia di Champo sulla spalla
- la goduria più grande: vincere, ovvio
- la vera goduria più grande che non dovrei raccontare perché se no sembra di essere dei rosiconi: vincere dopo le ironie iniziali del mondo non schienadritta, e contro la sicumera dei cugini che con uno scudetto in 10 anni si sentivano il Brasile di Pelé
