Re: Hala Madrid! - La casa del Real Madrid
Inviato: 23/09/2018, 16:16
Primo gol convalidato via VAR al Bernabeu e tre punti. Si dice siano queste le vittorie che portano i titoli, ma francamente non mi sento di glorificare una partita in cui abbiamo fatto una fatica bestiale a concludere in porta e trovare un’identità in campo.
Lopetegui sta ancora sperimentando e ieri si sono visiti due sistemi differenti: abbiamo iniziato con una sorta di 4-4-2 con Odriozola e Nacho terzini. A centrocampo un Modric spesso arretrato vicino a Casemiro (e contemporaneamente un Ramos avanzato) per compensare l’assenza di Kroos in impostazione. Davanti a loro Isco e Ceballos defilati come esterni destinati ad accentrarsi e infine in attacco Asensio largo a sinistra e Karim sul centrodestra.
Con questo sistema il controllo palla è stato garantito, ma ne sono nati diversi problemi. Il più importante è stata la mancanza di pericolosità offensiva, a mio avviso dovuta alla scelta di far giocare Isco e Asensio larghi nella fascia del piede forte, portando troppo il gioco sull’esterno e rendendolo prevedibile e sterile, sopratutto in assenza di saltatori in area. Il secondo è stata un’uscita di palla troppo lenta, incapace di generare contropiedi contro un Espanyol tatticamente molto ordinato. In tal senso le assenze di Kroos e Marcelo in playmaking hanno pesato molto e i vertici del triangolo Modric-Ceballos-Isco erano troppo lontani per dialogare e velocizzare il gioco.
Le note positive sono state il controllo di palla che ha lasciato all’avvesario solo le ripartenze e le prestazioni di Odriozola e Ceballos. Il primo è stato molto mobile e sempre in spinta offensiva, anche se non sufficiente assistito e troppo propenso al cross sistematico in un’area poco presidiata. Il secondo si è preso molteplici falli muovendosi in verticale e aiutando in difesa, nonostante la posizione di partenza troppo larga e avanzata imposta dallo schema. Per me Ceballos è la mezz’ala da mettere in assenza di Modric.
Durante il secondo tempo Lopetegui ha fatto tre cambi precoci: Mariano per Benzema, Lucas Vasquez per Ceballos e Llorente per Isco. L’idea era quella di aggiungere verticalità; la realtà ci ha visti sì più pericolosi in contropiede, ma a costo di cedere il controllo di pallone e gioco agli avversari. A conti fatti ne abbiamo perso più di quanto se ne sia guadagnato.
Mariano si è dato molto da fare riuscendo anche a rendersi pericoloso, ma l’uscita di Karim ci ha fatto perdere troppo playmakingo offensivo. La realtà, purtroppo, è che Mariano è ottimo dalla panca, ma non è un’alternativa a Benzema. Piuttosto sarebbero da provare assieme o mettere il canterano con Bale in un attacco a due punte. Lucas Vasquez è completamente fuori forma, doveva apportare verticalità, ma non gli è riuscito niente. Bene invece Llorente con Casemiro per rubare qualche pallone e solidificare il centrocampo per difendere il risultato.
In sintesi la partita è stata pesantemente viziata dal turnover e certo non si poteva pretendere di vedere lo stesso Madrid di mercoledì sera. Lopetegui ha sperimentato alternando due sistemi, ma nessuno dei due è sembrato convincente: il primo ha garantito il controllo, ma non l’avevo pericolosità; il secondo ci ha fatto perdere anche il controllo e le occasioni sono arrivate più dallo sbilanciamento degli avversari che dalla disposizione tattica. Per oggi raccogliamo i tre punti e accontentiamoci, ma ricordiamo che domani ci aspettano in fila Siviglia, Atletico e la trasferta a Mosca. Li sì vedranno carattere e identità di questa squadra in attesa del Clasico di fine ottobre.
Lopetegui sta ancora sperimentando e ieri si sono visiti due sistemi differenti: abbiamo iniziato con una sorta di 4-4-2 con Odriozola e Nacho terzini. A centrocampo un Modric spesso arretrato vicino a Casemiro (e contemporaneamente un Ramos avanzato) per compensare l’assenza di Kroos in impostazione. Davanti a loro Isco e Ceballos defilati come esterni destinati ad accentrarsi e infine in attacco Asensio largo a sinistra e Karim sul centrodestra.
Con questo sistema il controllo palla è stato garantito, ma ne sono nati diversi problemi. Il più importante è stata la mancanza di pericolosità offensiva, a mio avviso dovuta alla scelta di far giocare Isco e Asensio larghi nella fascia del piede forte, portando troppo il gioco sull’esterno e rendendolo prevedibile e sterile, sopratutto in assenza di saltatori in area. Il secondo è stata un’uscita di palla troppo lenta, incapace di generare contropiedi contro un Espanyol tatticamente molto ordinato. In tal senso le assenze di Kroos e Marcelo in playmaking hanno pesato molto e i vertici del triangolo Modric-Ceballos-Isco erano troppo lontani per dialogare e velocizzare il gioco.
Le note positive sono state il controllo di palla che ha lasciato all’avvesario solo le ripartenze e le prestazioni di Odriozola e Ceballos. Il primo è stato molto mobile e sempre in spinta offensiva, anche se non sufficiente assistito e troppo propenso al cross sistematico in un’area poco presidiata. Il secondo si è preso molteplici falli muovendosi in verticale e aiutando in difesa, nonostante la posizione di partenza troppo larga e avanzata imposta dallo schema. Per me Ceballos è la mezz’ala da mettere in assenza di Modric.
Durante il secondo tempo Lopetegui ha fatto tre cambi precoci: Mariano per Benzema, Lucas Vasquez per Ceballos e Llorente per Isco. L’idea era quella di aggiungere verticalità; la realtà ci ha visti sì più pericolosi in contropiede, ma a costo di cedere il controllo di pallone e gioco agli avversari. A conti fatti ne abbiamo perso più di quanto se ne sia guadagnato.
Mariano si è dato molto da fare riuscendo anche a rendersi pericoloso, ma l’uscita di Karim ci ha fatto perdere troppo playmakingo offensivo. La realtà, purtroppo, è che Mariano è ottimo dalla panca, ma non è un’alternativa a Benzema. Piuttosto sarebbero da provare assieme o mettere il canterano con Bale in un attacco a due punte. Lucas Vasquez è completamente fuori forma, doveva apportare verticalità, ma non gli è riuscito niente. Bene invece Llorente con Casemiro per rubare qualche pallone e solidificare il centrocampo per difendere il risultato.
In sintesi la partita è stata pesantemente viziata dal turnover e certo non si poteva pretendere di vedere lo stesso Madrid di mercoledì sera. Lopetegui ha sperimentato alternando due sistemi, ma nessuno dei due è sembrato convincente: il primo ha garantito il controllo, ma non l’avevo pericolosità; il secondo ci ha fatto perdere anche il controllo e le occasioni sono arrivate più dallo sbilanciamento degli avversari che dalla disposizione tattica. Per oggi raccogliamo i tre punti e accontentiamoci, ma ricordiamo che domani ci aspettano in fila Siviglia, Atletico e la trasferta a Mosca. Li sì vedranno carattere e identità di questa squadra in attesa del Clasico di fine ottobre.