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C'era una volta il Cinema

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Noodles
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 22/11/2018, 11:55

The Patient ha scritto: 17/10/2018, 14:40
PENNY ha scritto: 16/10/2018, 13:56Prendo spunto da questo per chiedervi un parere su un a cosa che ho sempre pensato: quanto conta il ruolo interpretato nel giudicare la prova di un attore? E andando più nello specifico, possiamo dire che interpretare i cattivi e i matti sia infinitamente più facile rispetto a impersonare un anonimo impiegato delle poste?

McAvoy per carità bravo in Split, ma aveva un foglio bianco su cui poteva disegnare qualsiasi cosa e a noi sarebbe andato bene comunque, appunto perchè matto da legare.
Tutte ste rotture di coglioni del Joker di Batman che tirerebbe fuori chissà che fuoco sacro dagli attori, da Nicholson a Ledger passando per Leto e ora Phoenix a me son sempre sembrate appunto boiate. Far sembrare interessante Batman è immensamente più difficile, mentre col Joker puoi andare a ruota libera senza trattenerti e dato il personaggio in mano ad un attore di talento sarà facile che ne esca un buon lavoro.

In generale si nota anche dai premi ricevuti e dalle reazioni del pubblico, ricordiamo sempre di più i "cattivi", ma son convinto abbiano un compito immensamente più facile rispetto ai "buoni". Aggiungere qualcosa alla propria interpretazione è sempre più semplice di togliere, ma mi pare non venga quasi mai riconosciuto, almeno dal grande pubblico.

Ovviamente ci sono 1000 distinguo e si dovrebbe analizzare caso per caso eh, ma mi pare una costante che se l'attore fa il matto\cattivo\irrazionale si tenderà a considerare la sua una interpretazione migliore dell'antagonista per forza buono\razionale

Molto stimolante questo ragionamento di Penny e mi ha fatto venire in mente l'impiegato di Still Life o il principale protagonista in Dogman che mi hanno colpito molto.
C'è qualcuno qui dentro che ha fatto corsi seri da attore teatrale e può fornirci riscontri più approfonditi?      


perdonatemi ma presso questi lidi, causa mancanza tempo, passo raramente.
il mio tempo su questo forum deve essere centellinato a dovere, e devo per forza di cose dedicarlo in primis al topic dei miei cari amici celtici. Che è un piacere da leggere e al quale vi invito a partecipare numerosi.

fatte queste premesse, lo spunto di Penny è molto interessante.

partiamo dal presupposto che io non sono un attore, e di base li odio.
come odio soprattutto le volte in cui mi trovo a lavorare con loro.

e partiamo soprattutto da un dogma, un pensiero che rubo ad un caro amico produttore romano molto conosciuto nell'ambiente, una frase rivolta a tanti aspiranti attori:

'se fate questo mestiere, sappiate che voi non state bene'.

perchè è così.

non stanno bene, e la recitazione è la loro terapia.
la maggior parte di loro soffre di egocentrismo e protagonismo.
La cosa più fastidiosa è che provano a nasconderlo, a mascherarlo in tutti i modi per poi venir fuori con richieste allucinanti.

sono persone complessate, instabili.
rifiutano l'esaltazione della loro immagine, per poi vivere di quello in tutte le loro uscite.

nella loro prima fase 20-30 anni sono nel culmine della loro idiozia ma comunque gestibili.
dopo i 40-45 anni se hanno avuto successo diventano insopportabili.

a ridosso dei 60 cominciano a capire di quanto sono stati idioti e in questi casi c'è maggior possibilità di avere un rapporto più diretto e umano.

questo ovviamente non riguarda tutti, perchè ci sono persone davvero speciali, anche famose, che vivono la recitazione in maniera seria e costruttiva. E sono persone con una forza emotiva non indifferente, capaci di trasportare e infondere fiducia nel cinema (e nel teatro), quello vero.

detto questo, il loro modo di vivere la recitazione (specie se la formazione è teatrale) li prepara sicuramente meglio per il ruolo del cattivo. Questo è un dato di fatto perchè chi vive di eccessi (artistici intendo), ha maggiore facilità nel riprodurli davanti una macchina da presa. I ruoli più difficili sono quelli che hanno meno da dire (e spesso sono i buoni).

schwarzenegger, che non è un attore, e non sa recitare, è sicuramente più passabile in Terminator che in 'un poliziotto alle elementari'.

quindi diciamo che, anche se i distinguo sono tanti, per un attore poco preparato sarà meno complicato il ruolo del cattivo, che quello del buono.

poi però ci sono degli attori che, mentre girano semplicemente un cucchiaio in una tazza di caffè, riscrivono pagine di cinema. :shades:

ma questa è un'altra storia. 












 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 22/11/2018, 11:58

The Patient ha scritto: 22/11/2018, 11:53
PENNY ha scritto: 22/11/2018, 11:46
 

I compleanni no, no, no, no, no.

Togliere il reggiseno sarà più comodo, ma tende ad allungare/abbassare il seno. Credo usino vestiti con scollature verticali, se così si può dire. 
Se ne sei provvista, ma Amy ne ha poco o niente, ha poco da allungare mi sa  :biggrin:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 22/11/2018, 12:41

Penny, smettila.
per favore.

comunque..  auguroni bluto!

(nooda e kero, si sa, sono brutte persone.
meno male che ogni tanto passano di qua.
quando il pozz aveva accenato a quel film, ho subito comprato il dvd. non posso rimandare oltre la visione
chi apre il topic "filmografia ed evoluzione dei meloni di Jessica"?).


 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da mr.kerouac » 22/11/2018, 12:48

PENNY ha scritto: 22/11/2018, 11:46"Toh Kerouac nel topic Cinema, ci voleva il compleanno di Bluto per farlo postare" invece era per argomenti ben più importanti  :notworthy:

Secondo me no comunque, sa solo valorizzarle bene.
Un po come Amy Adams (santa donna anche lei) che credo abbia abolito l'uso del reggiseno.

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Boh :penso:
Ci sono squadre che a certe temperature si squagliano, altre che lievitano. Classe, storia: Milan.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 22/11/2018, 13:26

mr.kerouac ha scritto: 22/11/2018, 11:39
Pozz4ever ha scritto: 08/10/2018, 14:06ieri ho visto molly's game, non mi ricordo chi lo avesse scritto ma concordo sul fatto che se non perdi la testa per la chastain in quel film sei obiettivamente gay.
Mi confermate che si è rifatta le tette?
Perchè io onestamente quei meloni non li ricordo...
  
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 22/11/2018, 13:36

RED ZONE
Non sapevo dove metterlo, se in Asia, Tarri, negli 007 o qua. Per farla breve, è un tentativo di affidare un franchise hero anche a Mark Wahlberg (ormai ce l'hanno praticamente tutti del resto...), con un primo capitolo in cui è riconoscibilissima la mano di Peter Berg sia nella scrittura che nella direzione.
Dopo la magistrale sequenza iniziale, segue un'oretta e mezzo di gran chiasso e baccano, e tantissime chiacchere inutili per via di un protagonista volutamente logorroico. Chi parla poco e mena tanto è alla fin fine il principale motivo per cui non ci si addormenta o non si vomita a seguito di un montaggio decisamente troppo adrenalinico. Il suo nome è Iko Uwais.
Senza Iko Uwais questo film varrebbe poco più che zero in termini di valore aggiunto rispetto a decine di prodotti analoghi già visti e rivisti. Ma la presenza di Iko è assicurata anche per il secondo episodio, e questo fa ben sperare, a patto che Berg e il suo team mettano a punto tutto quanto. Non sarebbe la prima serie che decolla in un secondo momento.
Sprecato il cast. John Malkovich è la caricatura di se stesso. Ronda che non mena è un controsenso, per fortuna è la prima a morire.
In un genere in cui è già stato inventato tutto, servirebbero soprattutto idee. Qui sinceramente non ne ho viste.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 22/11/2018, 14:45

Noodles ha scritto: 22/11/2018, 11:15 grande bluto auguri :forza:

BruceSmith ha scritto: 22/11/2018, 12:41 comunque.. auguroni bluto!

Grazie anche a voi :forza:

Comunque, visto che ormai abbiamo capito che per movimentare questo topic servono le sise (cit), segnalo con orgoglio di condividere il compleanno con questi due esemplari:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 22/11/2018, 14:47

Bluto Blutarsky ha scritto: 22/11/2018, 14:45Comunque, visto che ormai abbiamo capito che per movimentare questo topic servono le sise (cit), segnalo con orgoglio di condividere il compleanno con questi due esemplari:

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grazie a te per avere segnalato - tempo fa - l'omonimo (o quasi) film.
che poi ho visto giusto 3 scene, ma ne ho pienamente compreso la potenza.
 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BruceSmith » 22/11/2018, 15:00

amy, jessica, scarlett, adèle. nella stessa pagina.  


 

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 23/11/2018, 1:04

PENNY ha scritto: 22/11/2018, 11:46"Toh Kerouac nel topic Cinema, ci voleva il compleanno di Bluto per farlo postare" invece era per argomenti ben più importanti  :notworthy:

Secondo me no comunque, sa solo valorizzarle bene.
Un po come Amy Adams (santa donna anche lei) che credo abbia abolito l'uso del reggiseno.

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Mi pare giusto informare il popolo

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 24/11/2018, 13:28

WIDOWS. EREDITA' CRIMINALE
Film che non mi sarei mai aspettato di vedere diretto da Steve McQueen, alle prese con il classico Heist move molto meno autoriale dei suoi standard.
Il film c'è, eccome, così come un cast davvero ben diretto in cui, per rendere l'idea, figurano nomi come Liam Neeson e Robert Duvall in ruoli nel complesso marginali. Viola Davis regge benissimo la parte persino nelle (poche) scene d'azione, dove si destreggia in scioltezza accanto ad una specialista come Michelle Rodriguez.
Solo quella sensazione di oggettivo già visto impedisce a Widows di aggiungersi a capolavori come Hunger, Shame e 12 anni Schiavo. La storia non aggiunge davvero nulla.
Consigliato.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 26/11/2018, 11:02

ADDIO A BERNARDO BERTOLUCCIImmagine
 È morto questa mattina a Roma Bernardo Bertolucci. Aveva 77 anni ed era malato da tempo. È impossibile spiegare, sintetizzare o anche solo ricordare in maniera esaustiva quello che Bertolucci ha rappresentato per il cinema italiano, per quello internazionale e per la storia (non solo del cinema) del Novecento. Dall’amore per la Nouvelle Vague e il cinema francese alle prime esperienze con Pasolini e Sergio Leone fino ai grandi e grandissimi successi internazionali la stella di Bertolucci non ha mai smesso di brillare. Perché lui come pochissimi altri ha saputo essere intellettualeautoresperimentatore e provocatore ma senza mai smettere di fare un cinema popolare in senso nobile, un cinema che è stato compreso, amato, copiato e studiato in ogni angolo del mondo, da Hollywood fino alla Cina, e che lo è ancora oggi. E anche solo per questo, che è una delle cose più grandi che un regista possa regalare, la sua scomparsa lascia un vuoto enorme. Diceva un personaggio, in un famoso dialogo di Prima della rivoluzione, che non si può vivere senza Rossellini, oggi sappiamo che non si può nemmeno senza Bernardo Bertolucci.

http://www.cineforum.it/news/Addio-a-Be ... CzsFBoVKW8

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da garylarson » 26/11/2018, 18:20

parlandone da vivo.
Un film che fece epoca ,in tutti i sensi , nessuno ha poi  più  guardato il panetto di burro con lo stesso sguardo, un mito , noi che vivevamo un epoca di castrazioni, il sequestro, dal mitico pretore di lodi, sembrava un sopruso ingiustificabile. Ma poi quando in camuffa lo riuscimmo a vedere, du palle e non necessariamente quelle di brando.
Novecento, riuscire a scegliere due attori più lontani dalla fisicità e aplomb emiliane non era facile eppure c'è riuscito. Due palle al quadrato.
L'ultimo imperatore, beh qui non c'è storia, big money, big goal.
Gli altri, quali altri ?: una giovvane  Tyler che per noi era figlia dell'aerosmith e un film della serie : non c'è cosa più divina che trombare la cugina, ma la cosa è più bella se ti trombi la sorella, vorallem se questa è eva grenn.
In mezzo è riuscito a boiccottare  da compagnuccio della parrocchietta la parte di gaureschi nel film " La rabbia" nei festeggiamenti del centenario della nascita. E poi un paio di ripicche tardo sinistrorse.
No mi dispiace, no.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 26/11/2018, 18:26

garylarson ha scritto: 26/11/2018, 18:20 In mezzo è riuscito a boiccottare  da compagnuccio della parrocchietta la parte di gaureschi nel film " La rabbia" nei festeggiamenti del centenario della nascita.

Quello era Giuseppe Bertolucci
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da garylarson » 26/11/2018, 18:30

Bluto Blutarsky ha scritto: 26/11/2018, 18:26
garylarson ha scritto: 26/11/2018, 18:20In mezzo è riuscito a boiccottare  da compagnuccio della parrocchietta la parte di gaureschi nel film " La rabbia" nei festeggiamenti del centenario della nascita.

Quello era Giuseppe Bertolucci 
e la cosa grave che era il presidente del comitato. Si è dimesso dopo le polemiche, almeno quello.
 

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