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andreaR ha scritto: 02/01/2020, 12:19Adesso é ufficiale con tanto di nuovo simbolo Red Bull Bragantino, sicuramente per Lipsia un'opportunità di mercato in piu
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andreaR ha scritto: 02/01/2020, 12:19 Adesso é ufficiale con tanto di nuovo simbolo Red Bull Bragantino, sicuramente per Lipsia un'opportunità di mercato in piu
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LeatherBoy ha scritto: 02/01/2020, 15:38Ed è anche una occasione in più per noialtri per continuare a disinnamorarci progressivamente di questo sport
The Patient ha scritto: 02/01/2020, 16:42LeatherBoy ha scritto: 02/01/2020, 15:38Ed è anche una occasione in più per noialtri per continuare a disinnamorarci progressivamente di questo sport
Cosa ti ha fatto di male la Red Bull? Conosco bene le avversità sul loro conto di anni fa e tu sei ancora focalizzato su quelle polemiche che la maggior parte degli addetti ai lavori manco considerano valide. Il tuo sembra il classico messaggio di uno ancorato a dei modelli medievali di gestione di società sportive e bene per loro se riescono ad avere plus valenze e "successi" in Europa e non solo.
Stessa cosa però fa il City con la differenza che non si appoggia ad un gruppo apertamente commerciale. Però hanno una squadra in Australia, USA, Inghilterra, Giappone, Cina, Spagna, Uruguay e India.LeatherBoy ha scritto: 08/01/2020, 20:16The Patient ha scritto: 02/01/2020, 16:42Cosa ti ha fatto di male la Red Bull? Conosco bene le avversità sul loro conto di anni fa e tu sei ancora focalizzato su quelle polemiche che la maggior parte degli addetti ai lavori manco considerano valide. Il tuo sembra il classico messaggio di uno ancorato a dei modelli medievali di gestione di società sportive e bene per loro se riescono ad avere plus valenze e "successi" in Europa e non solo.
Quindi per te è normale che ci siano 5-6 squadre (finora...) sparse per il globo con lo stesso simbolo, gli stessi colori sociali e praticamente lo stesso nome? Tanto che a volte finiscono per scambiarsi le divise senza neanche accorgersene? A te sta bene che aggirino apertamente le regole, come l'impossibilità di due squadre riconducibili alla stessa proprietà di partecipare alla Champions League, o la regola del 51% all'azionariato popolare in Bundesliga, o che prendano squadre con una storia e la cancellino da un giorno all'altro?
Qui il discorso supera la gestione economico-finanziaria che qualsiasi società calcistica (più che sportiva) deve affrontare oggi, le plusvalenze sono l'ultimo dei problemi. Questo modello non è affatto virtuoso, è capitalismo spinto in salsa pallonara, come se non ne fossimo già pervasi abbastanza. Parliamo semplicemente di una multinazionale che ha diversificato i suoi investimenti e che intrinsecamente si barcamena al limite della legalità. Le multinazionali le schifo fuori e dentro il calcio e non penso ci sia bisogno di esplicarne i motivi. Detto questo, non cado mica dalle nuvole, nel calcio odierno il più pulito ha la rogna, ma farsi venire addirittura le simpatie per i più sporchi mi pare eccessivo...
LeatherBoy ha scritto: 08/01/2020, 20:16Quindi per te è normale che ci siano 5-6 squadre (finora...) sparse per il globo con lo stesso simbolo, gli stessi colori sociali e praticamente lo stesso nome? (...) o che prendano squadre con una storia e la cancellino da un giorno all'altro?
92 minuti di applausi (cit.)LeatherBoy ha scritto: 08/01/2020, 20:16The Patient ha scritto: 02/01/2020, 16:42
Cosa ti ha fatto di male la Red Bull? Conosco bene le avversità sul loro conto di anni fa e tu sei ancora focalizzato su quelle polemiche che la maggior parte degli addetti ai lavori manco considerano valide. Il tuo sembra il classico messaggio di uno ancorato a dei modelli medievali di gestione di società sportive e bene per loro se riescono ad avere plus valenze e "successi" in Europa e non solo.
Quindi per te è normale che ci siano 5-6 squadre (finora...) sparse per il globo con lo stesso simbolo, gli stessi colori sociali e praticamente lo stesso nome? Tanto che a volte finiscono per scambiarsi le divise senza neanche accorgersene? A te sta bene che aggirino apertamente le regole, come l'impossibilità di due squadre riconducibili alla stessa proprietà di partecipare alla Champions League, o la regola del 51% all'azionariato popolare in Bundesliga, o che prendano squadre con una storia e la cancellino da un giorno all'altro?
Qui il discorso supera la gestione economico-finanziaria che qualsiasi società calcistica (più che sportiva) deve affrontare oggi, le plusvalenze sono l'ultimo dei problemi. Questo modello non è affatto virtuoso, è capitalismo spinto in salsa pallonara, come se non ne fossimo già pervasi abbastanza. Parliamo semplicemente di una multinazionale che ha diversificato i suoi investimenti e che intrinsecamente si barcamena al limite della legalità. Le multinazionali le schifo fuori e dentro il calcio e non penso ci sia bisogno di esplicarne i motivi. Detto questo, non cado mica dalle nuvole, nel calcio odierno il più pulito ha la rogna, ma farsi venire addirittura le simpatie per i più sporchi mi pare eccessivo...
andreaR ha scritto: 17/01/2020, 12:19 La potenza economica che ha messo su il mengo negli ultimi anni é notevole, 20 mln spesi nel mercato brasiliano sono una roba incredibile, non troppo lontana dai 100 mln europei in proporzione
Questo weekend partono i campionati statali
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