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Simone89 ha scritto: 27/01/2020, 16:18"Cara pallacanestro,
sin dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzettoni di mio papà e a immaginare tiri decisivi per la vittoria al Great Western Forum, mi è subito stata chiara una cosa: mi ero innamorato di te. Un amore così grande che ti ho dato tutto me stesso, dalla mia mente, al mio corpo, al mio spirito e alla mia anima.
Nelle vesti di un bambino di 6 anni innamorato non ho mai visto la luce in fondo al tunnel. Mi vedevo soltanto correre al di fuori. E così ho corso. Ho corso su e giù per ogni campo, rincorrendo ogni pallone per te. Mi hai chiesto il massimo sforzo, io ti ho dato il mio cuore.
Ho giocato quando ero stanco e dolorante, non perché fossero state le sfide a chiamarmi, ma perché TU mi hai chiamato. Ho fatto qualsiasi cosa per TE, perché questo è ciò che fanno le persone quando qualcuno le fa sentire vive come hai fatto tu con me.
Hai dato a un bimbo di 6 anni il sogno di essere un giocatore dei Lakers e ti amerò sempre per questo. Ma non posso amarti in maniera ossessiva per molto tempo ancora. Questa stagione è tutto quel che mi rimane da darti. Il mio cuore può reggere il peso, la mia mente pure, ma il mio corpo sa che è giunto il momento di salutarci.
Ma va bene così. Sono pronto a lasciarti andare. Volevo che tu lo sapessi, cosicché potremo assaporare meglio ogni momento che ci rimarrà da gustare assieme. Le cose belle e quelle meno belle. Ci siamo dati l’un l’altra tutto quello che avevamo.
Ed entrambi sappiamo che, qualsiasi cosa io farò, sarà sempre quel bambino con i calzettoni, il cestino della spazzatura nell’angolo e 5 secondi ancora sul cronometro, palla in mano. 5… 4… 3… 2… 1.
Ti amerò sempre.
Kobe".

Rajon9 ha scritto: 27/01/2020, 14:12

nonsense ha scritto: 27/01/2020, 14:07Fare polemica su una cosa simile in un momento come questo mi pare fuori luogo. Ma fate pure come credete.

Scusate ma non volevo fare polemica, ho scritto che avrei fermato tutto ieri perchè ho un approccio europeo che è diverso da quello americano.

ghista ha scritto: 27/01/2020, 18:06

Rajon9 ha scritto: 27/01/2020, 14:12
Scusate ma non volevo fare polemica, ho scritto che avrei fermato tutto ieri perchè ho un approccio europeo che è diverso da quello americano.

Non mi sembra che quando sono mancati Phills e Sealy la lega si sia fermata. E parliamo di giocatori che in quel momento erano in attività. Poi in un calenderio oberato come quello Nba è un enorme disagio posticipare una giornata intera perdipiù particolare come quella di Domenica con matinee vari 

Cobain88 ha scritto: 27/01/2020, 14:23 La prima partita di pallacanestro che ho mai visto in vita mia è stata la mitica gara-1 delle Finals 2001. Avevo 13 anni, era una noiosa serata di inizio estate e non potè non restare ammaliato dall' affresco che il piccoletto con la maglia nera numero 3 stava dipingendo.

In sintesi, ho tifato contro Kobe Bryant dal momento stesso in cui ho iniziato a guardare la pallacanestro.

L'ho tifato contro mentre Allen Iverson si prendeva i cuori di tutta Philadelphia, e pure il mio.
L'ho tifato contro quando Rasheed e la sua banda di disgraziati gli fregavano un meraviglioso anello.
L'ho tifato contro nelle sfide con i Celtics, perché rischiare che uno come Garnett finisse a "zero tituli" era inconcepibile.
Diamine, penso di avergli tifato contro persino contro l' Orlando di Howard e Turkoglu, la finalista più improbabile da 20 anni a questa parte.

Solo che poi ci rifletti, e ti rendi conto che gli avversari passavano, ma il Mamba restava.
Ci rifletti, e pensi che uno che l' 11 Settembre era già sveglio da 3 ore quando caddero le Torri, quando l'orologio a Los Angeles ancora non segnava le 6 del mattino, passa tipo una volta ogni generazione.
Ci rifletti, e ti accorgi di quante volte, davanti alle avversità della vita, hai pensato "mamba mentality" .

E alla fine, capisci che non hai perso solo un idolo sportivo.
Non hai perso l' 8 dei Lakers, o il 24, o entrambi.
Hai perso tutto ciò che hai sempre odiato. E che alla fine, hai imparato ad amare.

Mamba out. For real.
RIP.

lele_warriors ha scritto: 28/01/2020, 3:19

frog ha scritto: 28/01/2020, 9:01Volevo dire una cosa, senza fare polemiche, è solo una mia riflessione sul fatto che più di uno abbia ricordato la scomparsa di Senna.

Tra i due c'erano molti punti di contatto, sicuramente, ma mentre Ayrton stava gareggiando in uno sport dove solo il giorno prima qualcuno era morto ed il rischio di perderlo era messo in conto, seppur come peggiore delle ipotesi, Kobe no, nessuno era pronto ad una cosa simile e fa molto più male cosi.
Ripeto, come vuoto lasciato dal personaggio che era già un mito da vivo, siamo allo stesso livello, cambia il contorno, secondo me in questo modo da molto più male, un po' come per Schumacher, anche se lui non è morto.