Se si viene a creare una sorta di Premier in stile NBA che senso ha avere dentro un Leicester City o altre piccole squadre altamente competitive quando puoi avere al loro posto un Barcellona/Madrid/ Bayern/Juventus/PSG che ti garantiscono introiti fissi molto più alti per tutti anche durante le annate storte?
Gerry Donato ha scritto:jay jay okocha ha scritto:
Il problema è che in Premier non ci sono Messi, Ronaldo, Ibra, Suarez, Neymar, etc. etc.
DI top player internazionali acclarati ce ne sono meno di quanto si pensi. Non li troviamo sicuro a Leicester, al Tottenham, allo United (Rooney? Mata? o dobbiamo aspettare Depay e Martial). Il City a livello elitario ha sicuramente Aguero, Toure che però è in fase calante, forse Silva, poi basta, perchè De Bruyne lo puoi pagare cifre folli ma non è ancora un top 10-20 internazionale, figuriamoci Sterling. Hazard doveva fare la stagione della consacrazione e ora stenta, Fabregas Oscar Willian Courtois Diego Costa sono tutti forti/fortissimi ma anche li, non da top 10. Chi resta? Ozil? Coutinho?
Il livello delle squadre di Premier è altissimo, ma la vera NBA è ancora la CL.
Non c'è dubbio al momento, ma il processo a favore della Premier è irreversibile se non interviene qualche fattore di cambiamento.
La prima lampante dimostrazione ci arriva dal mercato allenatori, con una transumanza di tutti i migliori e di tutti gli emergenti verso l'Inghilterra, da qualsiasi parte d'Europa.
La Liga fa storia a parte, perché non è sport, ma due All Star Game ogni quadrimestre con attorno 18 (ora 17) Harlem Globetrotters che si fanno passare la palla sotto le gambe.
Ovvio ed evidente che le due dopate hanno i migliori giocatori in senso assoluto con quelle disponibilità patologiche, ma il problema è che Barca e Real hanno anche 25 dei migliori 30 del loro campionato e se aggiungiamo l'Atletico saliamo circa a 45 su 50.
Ed intorno al ventesimo giocatore la Liga subisce il sorpasso dalla Premier, la quale poi prende il largo strada facendo. Non c'è paragone tra il 100° miglior giocatore della Premier ed il 100° miglior giocatore della Liga, il divario è imbarazzante.
Messi gioca contro Ronaldo, Suarez contro Bale, Neymar contro James, ma nessuno di loro lo fa contro le altre 17 squadre. La Liga si decide da anni in base all'andamento degli scontri diretti ed ai punti disgraziatamente persi quelle poche volte che le altre fermano le big.
Ma va bene così, se evidentemente attizza così tanto aspettare quelle due sfide ogni anno, accendendo un cero a Simeone che tiene acceso un minimo di senso col terzo incomodo. Ovviamente il discorso precipita ulteriormente per il PSG e la Ligue 1 in stato comatoso, perché lì non c'è nemmeno l'appiglio della rivale storico-politico-sociale da battere in duelli ai 100 punti.
La Champions, con l'attuale formula, potrebbe avere a sua volta un problema in prospettiva che già fa capolino nel presente (il gap economico con la Premier si sta riducendo sempre più), perché addirittura il rischio che quelle due sfide all'anno non si presentino nemmeno è altissimo (Barca e Real non si sfidano da 5 anni).
Perché se andrà, come andrà, che i migliori 10 al mondo continueranno ad essere contesi tra Barca, Real e forse Bayern se sono di origine germanica, ma dall'undicesimo al duecentesimo saranno tutti a prescindere attirati dalla Premier come già sta avvenendo, il campionato inglese non sarà solo quello meglio confezionato, ma pure quello più ricco, più competitivo e più prestigioso persino rispetto alla Champions.
Cosa che per me è già sicuramente anche ora rispetto agli altri campionati nazionali, a dispetto dei risolini per l'andamento delle inglesi in Europa che è il parametro più fuorviante che ci può essere oggi, visto che nella mia idea di sport preferisco un campionato con 380 partite a 6 All Star Game con 374 esibizioni intorno.