Spree ha scritto:
Gerry Donato ha scritto:non riti, non chiese di atei, non Intese, non magliette con scritto "Io vivo bene senza Dio", etc. Tutte cose che l'ateo non solo dovrebbe aborrire, ma letteralmente non considerare degne di esistenza.
Su questo non sono mica tanto convinto. I riti mica sono una roba religiosa. Sono un universale della storia umana, parallelo alle religioni - per cui sono teorizzabili anche laicamente e anche ateamente. Altrettanto le "chiese" (scientology, per dire. Non sono
teisti, che mi risulti), dipende da come le si intende ma possono benissimo esistere senza Dio. Le magliette sono uno strumento, e ognuno fa uso degli strumenti che ritiene più utili/efficaci/adatti al contesto - mi sembrano poco pertinenti come esempio.
Premesso che, per carità, siamo tutti liberi pensatori e quindi ogni posizione ha ancora più diritto della mia di essere esposta. E non trovo nulla di assolutamente criticabile in quello che dici. Tuttavia..
Non discuto che possano esistere chiese senza Dio, ma se c'è una chiesa c'è quasi sempre una dottrina. Citi correttamente Scientology: beh, in questa organizzazione di culto (anche assimilandola ad un movimento religioso, nonostante le manchino connotati essenziali per rientrare nella definizione) è innegabile la presenza di una dottrina e di linee guide che sono essenza stessa del loro pensiero e della loro prassi.
Per farla brevissima: hanno qualcosa da dire e da fare e soprattutto credono di credere in quel qualcosa.
Sui riti, ti porto l'esempio dello sbattezzo, che in qualche modo è associabile o è stato associato all'ateismo: io credo che l'ateo, se veramente ateo, non ha alcun interesse a richiedere un rito pretestuoso e formale del genere, per se o per altri, in quanto così facendo assegna un valore ed un riconoscimento a qualcosa che per lui dovrebbe essere il nulla o avere le stesse ripercussioni di un bagnetto nella vasca di casa.
L'islamico si sbattezza, il buddhista si sbattezza, l'induista si sbattezza, il taoista si sbattezza. Ma l'ateo che motivo ha?
Ancora, sulle magliette, questa è quella simbolo dell'UAAR, l'organizzazione atea mi pare più riconosciuta in Europa.
Beh, la trovo insensata (al netto del fatto che mi stranisce che chi non crede debba avere una maglietta con uno slogan a cui credere): se tu neghi l'esistenza di Dio, come puoi essere utile/efficace/adatto al contesto se proprio parti da Dio per esprimere la sua non esistenza?
Ricordo nitidamente un altro slogan ateo di una vicenda di qualche anno fa:
"La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona notizia è che non ne hai bisogno"
Da un lato sembra un'ossessione verso qualcosa che, appunto non esistendo, non dovrebbe causare tutte queste attenzioni.
D'altro lato e soprattutto, se tu ateo non hai bisogno di Dio, per quale misterioso motivo devi convincere anche il resto del mondo a proposito? Se vivi bene senza Dio, che te ne frega di cercare di convincere chi vive bene con Dio che in realtà non ne ha bisogno?