Rico Tubbs ha scritto: 14/06/2021, 12:14
Ah, anche cardiologo (cit.)
Più che altro la questione in casi del genere è molto complicata.
Non di solo infarto muore il cuore (semi-cit.)
Le cardiopatie, o meglio ancora, la sintomatologia cardio-vascolare, negli sportivi è un mondo pieno di scale di grigi e di sfumature.
Non è assolutamente detto che si sia trattato di infarto. Io personalmente ho solo visto qualche frame dell'episodio, ed avevo pensato sinceramente a tutt'altro (pensavo di primo acchitto a qualcosa di circolo cerebrale per come era caduto).
Ma col proseguire della rianimazione prima, e della ripresa di coscienza dopo, riprende sostanzialmente vigore la problematica cardiaca.
Altra questione: non tutte le patologie cardiache ( e di altri organi in generale ) sono tutte patologie "organiche" (cioè dati da alterazioni della struttura macro e microscopica dell'organo) ma ci sono anche le cosiddette patologie "funzionali".
Gli esami cui si dovrà sottoporre il caro ragazzo, saranno lunghe e laboriose, ed io, in tutta sincerità, vedo una probabilità minima (non zero) che il ragazzo possa tornare a giocare a livello agonistico.
Possono esserci sia dei disturbi del ritmo, sia delle anomalie anatomiche del circolo o del microcircolo coronarico. Ci possono essere anomalie delle branche nervose cardiache ecc... Indagare un cuore con questo grave evento è un qualcosa di molto delicato, perchè bisogna scandagliarlo a fondo, visto che, a quanto pare, problematiche grossolane non sono mai emerse.
Addirittura ci sono delle alterazioni a livello di proteine cellulari che possono dare episodi del genere.
Fortunatamente, molto fortunatamente, il nostro si è salvato. Ma è chiaro che qui andranno probabilmente fatte mappature elettriche (tipo le CARTO-guidate) scandagliare tutta la problematica di conduzione cardiaca nei minimi dettagli. Potrebbe anche necessitare di device esterni (tipo il cardiovertitore-defibrillatore impiantabile) o addirittura di biopsia endomiocardica. L'infarto insomma è solo uno dei responsabili di eventi del genere.
Dalla mia esperienza autoptica posso dire di aver visto molte morti in giovani e in sportivi assolutamente non correlate ad infarti, e manco ad anomalie anatomiche congenite di camere ventricolari o di arterie coronariche. Anche in istologia possono esserci alterazioni minime.
Detto questo non volevo annoiarvi, e forse non era manco il topic adatto, ma ecco, le possibilità a mio avviso che Eriksen torni a giocare a livello agonistico sono minime. Al suo posto ci penserei 1000 volte prima di riprendere una vita da sportivo a quei livelli (anche se lui non essendo medico probabilmente è solo spinto dalla passione e meno frenato da alcune conoscenze).