C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
L impatto del primo trainspotting è certamente non ripetibile. Il film originale è andato bene oltre la dimensione cinematografica del successo che ha avuto.
- PENNY
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Re: C'era una volta il Cinema
In attesa di mettermi in pari con gli Oscar ho recuperato il Leone d'Argento di Venezia 2013

Miss Violence
Un film magistrale.
A livello cinematografico uno dei peggiori calci nello stomaco che abbia mai ricevuto, in alcuni passaggi è stata veramente dura non girare la testa o alzarsi, pur essendo un film che non mostra praticamente niente ma si limita soltanto a suggerire.
Interpretazioni clamorose di almeno 2 attori sopra tutti, una costruzione filmica che ti confonde, ti guida e ti inganna mentre ti mostra un orrore puro a cui fai fatica a credere (tratto da una storia vera). Ci sono singole scene letteralmente agghiaccianti, cariche di una tensione angosciante e sgradevole che ti porta direttamente dentro quel maledetto appartamento. L'inizio è catartico, con i primi minuti che ti fanno credere di aver già visto quanto di peggio ci possa essere, mentre pian piano scopri come quel gesto è stato forse l'unico vero momento di gioia di tutta la storia.
Il finale è interlocutorio e lascia aperte diverse domande, si può interpretare in diversi modi, sul momento l'ho visto salvifico ma ripensandoci potrebbe esser tutto tranne che positivo.
Capolavoro
*****

Miss Violence
Un film magistrale.
A livello cinematografico uno dei peggiori calci nello stomaco che abbia mai ricevuto, in alcuni passaggi è stata veramente dura non girare la testa o alzarsi, pur essendo un film che non mostra praticamente niente ma si limita soltanto a suggerire.
Interpretazioni clamorose di almeno 2 attori sopra tutti, una costruzione filmica che ti confonde, ti guida e ti inganna mentre ti mostra un orrore puro a cui fai fatica a credere (tratto da una storia vera). Ci sono singole scene letteralmente agghiaccianti, cariche di una tensione angosciante e sgradevole che ti porta direttamente dentro quel maledetto appartamento. L'inizio è catartico, con i primi minuti che ti fanno credere di aver già visto quanto di peggio ci possa essere, mentre pian piano scopri come quel gesto è stato forse l'unico vero momento di gioia di tutta la storia.
Il finale è interlocutorio e lascia aperte diverse domande, si può interpretare in diversi modi, sul momento l'ho visto salvifico ma ripensandoci potrebbe esser tutto tranne che positivo.
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Re: C'era una volta il Cinema

Jackie di Pablo Larrain
L'omicidio di JFK, le ore e i giorni successivi, la preparazione dei suoi funerali mentre gli USA sono in stato di shock. Tutto visto dagli occhi di quella che diventera' un'icona di quegli anni e una delle first ladies piu' popolari di sempre: Jackie Kennedy.
Una straordinaria interpretazione di Natalie Portman e' contornata da un'ottima fotografia ma da poco altro. Avrebbe potuto essere un film sull'America dei primi anni 60, sulla confusione e sgomento che regnava dopo l'assassinio di uno dei presidenti piu' popolari, e invece e' unicamente un film su Jackie, sulla sua ossessione per la storia e il retaggio del marito. E in quanto tale non c'e' niente di male (e anzi e' chiaramente l'intento degli autori), ma per chi non ha vissuto il personaggio ne' le affida un particolare valore nella storia il film rischia di diventare una vetrina per la Portman e poco piu'.
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Re: C'era una volta il Cinema

Tutti vogliono qualcosa
Il regista è Richard Linklater, quello di Before Midnight e Boyhood, entrambi film che mi erano piaciuti pochino (pur riconoscendo la genialità di giare un film nell'arco di 12 anni..) quindi non mi aspettavo gran ché, ma evevo letto pareri molto positivi su questo film cosi ho deciso di vederlo.
Il soggetto è molto semplice, Texas anni 80 si seguono i 4 giorni antecedenti l'inizio del College di un ragazzo arrivato li con una borsa di studio come giocatore di Baseball.
Sono 2 ore in cui sostanzialmente non succede niente o succedono molte cose a seconda di come lo si vive, è uno spaccato di vita Americana di quegli anni cosi affascinanti, in cui la musica si ascoltava ancora su dischi in vinile, il mondo era conosciuto quasi solo per quello che si era vissuto sulla propria pelle (molto poco) e la vita veniva affrontata piena di speranza.
Dopo mezz'ora mi sono trovato a pensare dove potesse e volesse andare a parare, 1 ora e mezza dopo mi ero dimenticato di quella domanda e del tempo trascorso e speravo solo che non stesse finendo o che magari avesse un seguito.
Badate bene non è niente di nuovo, ne di straordinario, ne altro, è semplicemente bello non saprei come altro definirlo.
Voto: 8,5
P.S. Ho provato a cercare se aveste già scritto qualcosa in merito a questo film ma non ho trovato nulla, qualcun'altro l'ha visto?
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Re: C'era una volta il Cinema
Mah, io su "La La Land" son più dal lato della barricata dove sta Bluto, film abbastanza banale come sviluppo narrativo che non emoziona praticamente mai e fila dritto sui suoi binari senza nessuno scossone.
La musica veramente di livello per quanto ne posso capire, e anche le coreografie le ho trovate gradevoli.
Gosling boh, a me lascia sempre più perplesso con questo atteggiamento imbolsito e monoespressivo che "vive" poco il personaggio, la vera star che illumina il film ogni volta che compare sulla scena è la Stone, che ha quel talento insondabile che fa innamorare la cinepresa e ne fà quello che vuole, assolutamente magnetica.
La musica veramente di livello per quanto ne posso capire, e anche le coreografie le ho trovate gradevoli.
Gosling boh, a me lascia sempre più perplesso con questo atteggiamento imbolsito e monoespressivo che "vive" poco il personaggio, la vera star che illumina il film ogni volta che compare sulla scena è la Stone, che ha quel talento insondabile che fa innamorare la cinepresa e ne fà quello che vuole, assolutamente magnetica.
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Re: C'era una volta il Cinema
Bluto Blutarsky ha scritto:Ok, su La La Land faccio io il bastian contrario (tanto sapete che, ogni tanto, mi piace farlo)
In realtà alla fine su molte cose dette da voi sono anche d'accordo. Cioè, non si discute la bravura degli interpreti, né quella della messa in scena, e i numeri musicali sono gradevolissimi. E vabbè; se mi passate il paradosso, da una produzione di questo livello è il meno che mi aspetto.
Però, gratta gratta, sotto alla superficie lucentissima e freschissima, resta quello che è: un film degli anni Cinquanta. Non nel senso che cita quello stile o quel mondo, che di per sé andrebbe anche bene. No, è proprio una trama da musical anni Cinquanta, in cui Hollywood se la canta e se la suona. Aspirante attrice incontra aspirante musicista e si innamorano e grazie alla fabbrica dei sogni dopo le difficoltà coronano il loro sogno ma si rendono conto alla fine che l'amore è più importante di tutto. Quante volte abbiamo già visto, con poche modifiche, questo schema? È un immaginario che aveva senso allora, prima che gli studios entrassero in crisi, che arrivasse il maccartismo e che il castello di carte che si chiamava Hollywood si rivelasse per la finzione che era.
Vista oggi, è un'operazione fuori tempo massimo. Che ha tutto per piacere, sono il primo ad ammetterlo, ma che non innova e non inventa niente. Nel suo romanticismo spinto, è un film enormemente furbo. Sa come farti affezionare ai suoi protagonisti, ma la nascita del loro amore non è mai spiegata né raccontata (cioè, si innamorano perché lei sente lui suonare il piano. Punto).
Di tutti gli aspetti, la scrittura è proprio quello più carente. Prendete la loro crisi più feroce, a cui è seguita la rottura dolorosa; come me la risolve Chazelle? Un fattore esterno (lei è scelta per un provino), Gosling va sotto casa di lei e le dice che è arrivata la telefonata importante. A posto, basta questo e in un minuto tutti i conflitti sono risolti e i due tornano amiconi. Nelle scuole di sceneggiatura questa te la segnano con la matita blu. Non c'è paragone con il rapporto complesso e continuamente ribaltato tra meastro e allievo in Whiplash.
Poi, ripeto, piace, e piacerà. Ma, almeno per i miei gusti è tutto troppo superficiale. Troppo. Davanti a battute di dialogo del tipo "voglio che la vita mi metta agli angoli finché si stanca di colpire" la cosa giusta da fare sarebbe questa:
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=AjZuGas6yRQ[/youtube]
Io non solo sposo la linea di Bluto, ma vado molto oltre
Per me che questo film sia anche solo stato nominato come miglior film è una cagata pazzesca
Tutto il resto è bello, Emma Stone bellissima (ma io sono di parte, mi innamoro del 99% delle rosse), musiche fantastiche (la prima cosa che ho fatto arrivato a casa è scaricare su Spotify la colonna sonora), costumi e fotografia ottimi... ma la storia???
Oltre ai buchi citati da Bluto, aggiungo la banalità delle stagioni, con in summer dove l'amore va a gonfie vele, mentre in fall sfiorisce e finisce
Bel film, per l'amor del cielo, ma siamo 50 anni in ritardo
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
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Re: C'era una volta il Cinema
La la Land è spettacolare.
Un film che ti trascina dove non pensavi di poter arrivare, una giostra per adulti, forse un po' nostalgici ma sempre disposti ad andare al cinema come fossero bambini.
Musica eccezionale, ma è l'uso che ne fa Chazelle a separarlo da tutti gli altri. Lui con la musica ti insegue, poi rallenta, improvvisa, combatte e ti strappa anche qualche lacrima. Un gigante.
La trama è banale? E chi se ne fotte. Il cinema non si limita a raccontare storie. Crea mondi.
Gosling bene (ma suona davvero lui il piano?), Stone meglio. Talvolta rischia di rubare la scena anche alla musica, il che è stupefacente.
****
Un film che ti trascina dove non pensavi di poter arrivare, una giostra per adulti, forse un po' nostalgici ma sempre disposti ad andare al cinema come fossero bambini.
Musica eccezionale, ma è l'uso che ne fa Chazelle a separarlo da tutti gli altri. Lui con la musica ti insegue, poi rallenta, improvvisa, combatte e ti strappa anche qualche lacrima. Un gigante.
La trama è banale? E chi se ne fotte. Il cinema non si limita a raccontare storie. Crea mondi.
Gosling bene (ma suona davvero lui il piano?), Stone meglio. Talvolta rischia di rubare la scena anche alla musica, il che è stupefacente.
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Re: C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Esco dal mio lurkaggio cronico per dire la mia su La la land.
Faccio una piccola premessa e ringrazio Bluto (in quanto promotore del cinesondaggione) e i grandi saggi del topic,perchè a distanza di qualche anno mi rendo conto di come abbia contribuito ad alimentare ed indirizzare la mia passione per il cinema,dandomi infiniti spunti.
Detto questo,per quanto riguarda il film,mi iscrivo al partito di Safebet.
L'ho trovato uno spettacolo d'altri tempi,un piacere per gli occhi (e per le orecchie..) che incanta lo spettatore e sfrutta a pieno tutte le possibilità sonoro-visive che il mezzo cinema gli offre.
Mai sopportati i musical e sono un pessimo ballerino,ma seduto sulla poltrona aspettavo quasi intrepido le scene musicali.
Per il discorso trama la penso allo stesso modo,credo che la cosa importante non sia di cosa si parla,ma come se ne parla e come viene messa in scena. Personalmente la storia di amore tra i due mi ha coinvolto emotivamente,gran parte del merito va alla favolosa intesa Stone-Gosling,e non reputo sia banale come viene affrontato il tema del "successo vs vita personale" (per quanto già visto in Whiplash).
Il dialogo riportato da Bluto,l'ho trovato efficace nella sua inconsuetudine per rappresentare l'astrazione del personaggio di Gosling e il suo sogno rispetto alla vita reale.
Chazelle mantiene una regia personale,nei suoi virtuosismi sempre funzionale al film.Alla sua prima opera a medio/alto budget non era così scontato mantenesse questo controllo.
In definitiva mi ha preso di pancia ed emozionato,ma anche a freddo rimane una perla che penso si conserverà nel tempo.
E se,come sembra,Oscar sarà,non penso si possa biasimare la Academy per questa volta.
Faccio una piccola premessa e ringrazio Bluto (in quanto promotore del cinesondaggione) e i grandi saggi del topic,perchè a distanza di qualche anno mi rendo conto di come abbia contribuito ad alimentare ed indirizzare la mia passione per il cinema,dandomi infiniti spunti.
Detto questo,per quanto riguarda il film,mi iscrivo al partito di Safebet.
L'ho trovato uno spettacolo d'altri tempi,un piacere per gli occhi (e per le orecchie..) che incanta lo spettatore e sfrutta a pieno tutte le possibilità sonoro-visive che il mezzo cinema gli offre.
Mai sopportati i musical e sono un pessimo ballerino,ma seduto sulla poltrona aspettavo quasi intrepido le scene musicali.
Per il discorso trama la penso allo stesso modo,credo che la cosa importante non sia di cosa si parla,ma come se ne parla e come viene messa in scena. Personalmente la storia di amore tra i due mi ha coinvolto emotivamente,gran parte del merito va alla favolosa intesa Stone-Gosling,e non reputo sia banale come viene affrontato il tema del "successo vs vita personale" (per quanto già visto in Whiplash).
Il dialogo riportato da Bluto,l'ho trovato efficace nella sua inconsuetudine per rappresentare l'astrazione del personaggio di Gosling e il suo sogno rispetto alla vita reale.
Chazelle mantiene una regia personale,nei suoi virtuosismi sempre funzionale al film.Alla sua prima opera a medio/alto budget non era così scontato mantenesse questo controllo.
In definitiva mi ha preso di pancia ed emozionato,ma anche a freddo rimane una perla che penso si conserverà nel tempo.
E se,come sembra,Oscar sarà,non penso si possa biasimare la Academy per questa volta.
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Re: C'era una volta il Cinema
Molto buono Split. Shyamalan o come si scrive ogni tanto si ricorda ancora come si fanno i film. Non siamo ai livelli di The Village o del Sesto Senso, ma è un thriller solidissimo.
Ah, e James McAvoy tira fuori una prova attoriale clamorosa (ovviamente del tutto ignorata dall'Academy, che non riconoscerebbe una grande interpretazione nemmeno se gli cagasse sullo zerbino di casa).
Ah, e James McAvoy tira fuori una prova attoriale clamorosa (ovviamente del tutto ignorata dall'Academy, che non riconoscerebbe una grande interpretazione nemmeno se gli cagasse sullo zerbino di casa).
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"
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Re: C'era una volta il Cinema
Bluto Blutarsky ha scritto:Molto buono Split. Shyamalan o come si scrive ogni tanto si ricorda ancora come si fanno i film. Non siamo ai livelli di The Village o del Sesto Senso, ma è un thriller solidissimo.
Ah, e James McAvoy tira fuori una prova attoriale clamorosa (ovviamente del tutto ignorata dall'Academy, che non riconoscerebbe una grande interpretazione nemmeno se gli cagasse sullo zerbino di casa).
Grazie, l'hype è altissimo per questo film

rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio"
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili![]()
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz
![]()
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Re: C'era una volta il Cinema
Ieri ho recuperato un film che mi ero pero l'anno scorso: Ex-Machina.
E che bellezza. Non mi dilungo perche' son sicuro ne avrete parlato a lungo sul forum ma riuscire a fare un film cosi' coinvolgente e ricco di tensione partendo da un tema abbondamente spolpato in passato come quello dell'AI non era per niente facile. Isaac il capo in questo film e la Vikander ha carisma da grandissima attrice.
E che bellezza. Non mi dilungo perche' son sicuro ne avrete parlato a lungo sul forum ma riuscire a fare un film cosi' coinvolgente e ricco di tensione partendo da un tema abbondamente spolpato in passato come quello dell'AI non era per niente facile. Isaac il capo in questo film e la Vikander ha carisma da grandissima attrice.
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Re: C'era una volta il Cinema
ripper23 ha scritto:Ieri ho recuperato un film che mi ero pero l'anno scorso: Ex-Machina.
E che bellezza. Non mi dilungo perche' son sicuro ne avrete parlato a lungo sul forum ma riuscire a fare un film cosi' coinvolgente e ricco di tensione partendo da un tema abbondamente spolpato in passato come quello dell'AI non era per niente facile. Isaac il capo in questo film e la Vikander ha carisma da grandissima attrice.
Filmone

Sicuramente uno dei migliori in assoluto nel campo della fantascienza negli ultimi 10-15 anni.
Io invece nel weekend ho recuperato un po' di roba:
Zodiac di Fincher, e debbo dire che l'ho trovato un eccellente thriller, particolare a suo modo e per niente pesante nonostante la prolissità e la lunghezza della pellicola. Grandi attori tutti al massimo dei giri e 2-3 scene da pelle d'oca.
****
The end of the tour: basato sul libro del giornalista David Lipsky e sui giorni che trascorse insieme a David Foste Wallace alla fine del suo tour di presentazione del capolavoro "Infinite Jest". Il fatto di non aver ancora letto il libro di Wallace credo mi abbia privato della possibilità di cogliere appieno molti passaggi in un film in cui si parla per il 90% del tempo. Comunque scivola via piacevole, grazie anche al sempre ottimo Eisenberg e a un sorprendente Segel nei panni dello scrittore (il Marshall di HIMYM)
***
Napoleon Dynamite: per tanti un film di culto imperdibile, l'ho trovato noioso, irritante e stupido. Un'ora e mezza buttata via.
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Re: C'era una volta il Cinema
ripper23 ha scritto:Ieri ho recuperato un film che mi ero pero l'anno scorso: Ex-Machina.
E che bellezza. Non mi dilungo perche' son sicuro ne avrete parlato a lungo sul forum ma riuscire a fare un film cosi' coinvolgente e ricco di tensione partendo da un tema abbondamente spolpato in passato come quello dell'AI non era per niente facile. Isaac il capo in questo film e la Vikander ha carisma da grandissima attrice.
Filmone.
Su un altro forum che frequento l'hanno demolito, insieme alla Vikander. Pazzi. Voto 11 ad entrambi.
"Se avevi bisogno di una yarda, Mike te ne dava due. Se avevi bisogno di vincere una partita, Mike era l'uomo giusto per te..."
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Re: C'era una volta il Cinema
Aldilà di McAvoy, io volevo uscire dalla sala prima della fine. Classico teen horror movie con un pazzo, tre gnoccolone ed una vecchia.Bluto Blutarsky ha scritto:Molto buono Split. Shyamalan o come si scrive ogni tanto si ricorda ancora come si fanno i film. Non siamo ai livelli di The Village o del Sesto Senso, ma è un thriller solidissimo.
Ah, e James McAvoy tira fuori una prova attoriale clamorosa (ovviamente del tutto ignorata dall'Academy, che non riconoscerebbe una grande interpretazione nemmeno se gli cagasse sullo zerbino di casa).
Mi ha molto deluso.