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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 27/12/2016, 19:41
da PENNY
Lascia questa terra anche Carrie Fisher
21 ottobre 1956
27 dicembre 2016

:piango:

Immagine

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 27/12/2016, 20:04
da Paperone
Anno di merda

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 27/12/2016, 20:43
da Bluto Blutarsky
Facciamo una mozione d'urgenza per far finire il 2016 fra un quarto d'ora, altrimenti rimaniamo in cinque

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 28/12/2016, 12:46
da darioambro
Venerdi sera indeciso tra Rogue One e Snowden, magari me li sparo entrambi :metal:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 29/12/2016, 22:04
da garylarson
visto rouge one
concordo con quello già detto:
doppiaggio orribile( forrest witheaker ne ha sofferto tantissimo) ma per il resto un buon film( qualche concessione all'adolescemo americano , ma avercene) che tenta e ci riesce di riannodare le fila di una grande saga; è spuntata pure una lacrimuccia alla fine ( anno di merda).

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 29/12/2016, 22:28
da ride_the_lightning
Appena visto Joy.

O.Russell boh, continua a non convincermi. Tanto per rimanere in tema di moci e stampini a me pare che faccia film in produzione seriale, oramai.

Qui c'è la bravura della Lawrence, mentre il resto è sorvolabilissimo.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 30/12/2016, 13:02
da SafeBet
ma rimane la mia domanda di qualche settimana fa: anche fosse un film fatto splendidamente, che cazzo me ne frega della tizia che ha inventato il magic mocio?

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 30/12/2016, 15:44
da francilive
SafeBet ha scritto:ma rimane la mia domanda di qualche settimana fa: anche fosse un film fatto splendidamente, che cazzo me ne frega della tizia che ha inventato il magic mocio?
se vuoi rimanere ignorante è un problema tuo :forza:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 30/12/2016, 16:24
da lebronpepps
Bè dipende molto anche da come caratterizzi il personaggio e dalla sceneggiatura, questo appunto si può fare su qualsiasi pellicola

Ad esempio, che cazzo me ne fotte di un mezzo hippie che se ne va a vivere nei boschi e crepa come uno stronzo (sto tagliando con l'accetta chiaramente)?

Eppure Into the Wild è uno dei film a cui sono più legato

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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 30/12/2016, 17:13
da Rakim
ride_the_lightning ha scritto:Appena visto Joy.

O.Russell boh, continua a non convincermi. Tanto per rimanere in tema di moci e stampini a me pare che faccia film in produzione seriale, oramai.

Qui c'è la bravura della Lawrence, mentre il resto è sorvolabilissimo.

Ma David O. Russell è semplicemente un regista artisticamente nella media che ha avuto la bravura, o la fortuna, questo non so dirlo, di trovarsi fra le mani delle ottime sceneggiature. Storie con protagonisti e personaggi, anche di contorno, intrigantissimi che il più delle volte si sarebbero raccontate bene anche da sole o quasi. Poi possiamo dire che non sporca il foglio, ma penso di essere mai rimasto senza parole di fronte ad un piano di Russell.


Su Green Room concordo, è una bomba.
Sempre dell'annata in corso mi permetto di consigliare Indivisibili di De Angelis, che son convinto qua dentro apprezzerete, Hell or High Water e Juste la fin du monde. Su quest'ultimo mi ci soffermo un attimo di più perchè ormai Dolan, per me, rappresenta l'apice o quasi del cinema contemporaneo. Metto tutto in spoiler onde evitare disguidi, ma potreste benissimo leggere anche quelli, tanto è un film dove la trama conta fra il poco e il nulla.

Quello che mette in scena Xavier Dolan è un melodramma che prova a riscrivere le regole del gioco. Un'opera prima di tutto spiazzante che parte da una trama semplice, che ci perseguita fin dai tempi del Vangelo, con la parabola del figliol prodigo. Il figlio che torna a casa per dare una notizia che però non sarà in grado di dare. E qui sta molto del senso del film, un film che non va a finire, volutamente, da nessuna parte. Si resta li, come la maggior parte dei rapporti che instauriamo e viviamo. Perchè ? Perchè siamo costernati dalla paura di quello che sarà e il più delle volte preferiamo sedimentarci invece che cambiare pagina, aspettiamo che sia il tempo a farlo. E poi il tema dei rapporti famigliari, basati sulla mera questione sanguigna, la sua famiglia è composta da sconosciuti o mezzi sconosciuti, perchè andare andare a raccontare della propria malattia a persone che non si vedono da dieci, dodici anni e con cui non si condivide ormai più nulla? Perchè sono la mia famiglia e il mondo funziona così. Ma siamo sicuri che dovrebbe funzionare veramente così? Una stroncatura fortissima a quella che è l'idea del nucleo famigliare che, sia chiaro, non va generalizzata. Non tutti i rapporti famigliari sono di questa natura, ma quando lo diventano è veramente necessario continuare a fingere? Un film sulla paura, sulla paura di Louis che non sa cosa aspettarsi da questi sconosciuti, la paura della madre, del fratello e della sorella di non essere all'altezza. E poi il personaggio meraviglioso di Catherine, la moglie del fratello, che rappresenta lo spettatore, un personaggio che fa da collante ma del quale lui non ci vuole dire nulla (come in Mommy). Lui ce lo mette li a mostrare le reazioni a quello che la circonda. Ci sono inquadrature in cui lei è in secondo piano, ma le sue smorfie sono le vere protagoniste della scena. Andando anche un poco oltre è favoloso come viene messa in scena questa incapacità di lasciarsi il passato alle spalle. I protagonisti, nonostante il momento parrebbe di quelli più puri ed emotivi, il ritorno di un parente dopo anni e anni di "esilio", non sono minimamente in grado di apprezzarlo appieno perchè sono trascinati dal regresso, dalle aspettative. A chiosa del tutto Dolan ci solletica ulteriormente calcando la mano sul tema del contrasto generazionale. Da un lato abbiamo la madre, donna navigata, che incarna saggezza ed esperienza, è abituata a determinate situazioni e sa come approcciarle. Vorrebbe domandare di più, vorrebbe forzare di più la mano, ma sa benissimo di non poterselo permettere. Poi abbiamo il fratello maggiore, il tipico uomo che si trova nel bel mezzo di una crisi di mezza età dove ha attenzioni solo per se stesso. E' dominato da un egocentrismo e da una sindrome da accerchiamento tale da fargli sembrare che qualunque frase sia riferita a lui e, ancor peggio, che sia una critica al suo modo di essere. Di conseguenza vive in questo perenne stato difensivo, alla ricerca della creazione di uno scudo che possa proteggerlo, rassicurarlo ma, al contempo, nascondergli la verità e impedirgli di vivere per davvero. Infine la sorella minore, schiava delle emozioni più primordiali, capace di passare da uno stato di euforia ad uno di rabbia nel giro di un secondo. Emozioni, solo emozioni. Un uso dei colori forti e saturati che accrescono lo stato di ansia e angoscia già forti visto l'uso di primissimi piani. Poi una colonna sonora usata, dal canadese, in modo maturo forse per la prima volta in carriera. La musica, tolte un paio di scene (Dragostea din tei :notworthy: ), si limita ad accompagnare ciò che viene messo in mostra. E poi questa necessità di sovrapporre, di aggiungere caos sensoriale ad un caos emotivo già forte. Urla e schiamazzi sopra urla e schiamazzi, lacrime, sudore, indifferenza. Tutto si mischia in questo quadro unico e irripetibile che culmina nei folli, esagerati, ultimi 5 minuti.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 31/12/2016, 0:15
da Mr. Sloan
Ho appena visto Rogue Uno, ovviamente in originale. Leggendo delle critiche al doppiaggio di Whitaker, sappiate che in inglese biascica.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 31/12/2016, 10:40
da Bonaz
Visto Lion, bellissima favola tratta da una storia vera. L'idea c'era gia', bastava farci il film :appl:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 31/12/2016, 14:09
da SafeBet
lebronpepps ha scritto:Bè dipende molto anche da come caratterizzi il personaggio e dalla sceneggiatura, questo appunto si può fare su qualsiasi pellicola

Ad esempio, che cazzo me ne fotte di un mezzo hippie che se ne va a vivere nei boschi e crepa come uno stronzo (sto tagliando con l'accetta chiaramente)?

Eppure Into the Wild è uno dei film a cui sono più legato
ma quella è una leggenda, non un biopic.

la verità è che si fanno tanti film biografici perché non si hanno idee, e raccontare una vita (per quanto insignificante possa essere) è molto più facile che inventarsi una storia.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 31/12/2016, 15:48
da The Patient
Safebet e Rakim offrono sempre perle. Grazie.

Per Lion, non portate ragazze sensibili.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 01/01/2017, 19:53
da PENNY
Buon anno a tutti :forza:

Come primo post nel 2017 butto giù i miei 10 titoli preferiti di questo 2016, se avete piacere vi inviterei a fare lo stesso, così magari qualcuno si accorge di qualche perla lasciata indietro.

1) The Witch
2) The Hateful Eight
3) The Neon Demon
4) Lo chiamavano Jeeg Robot
5) Il Figlio di Saul
6) Room
7) Animali notturni
8) Steve Jobs
9) The Revenant
10) Neruda

Segnalazioni meritevoli:

- It Follows
- Me, Earl and the Dying Girl
- Veloce come il vento
- Deadpool