MarkoJaric ha scritto: 21/04/2020, 7:44 Però posso dire la mia?
Ho letto qua e là (ne “la verità etc..”) e sono d’accordo su quanto sostengono la maggior parte delle persone, ovvero che l’uomo (medio) della strada spara sentenze senza sapere (nella migliore ipotesi) un cazzo.
Ma allo stesso tempo penso anche che scrivere una frase del tipo ‘uno che in 20 anni ce l’ha fatta senza nessun aiuto’ sia altrettanto una sparata tanto per.
A meno che non si conosca a menadito la situazione del Lucianone nazionale (e non parlo di pseudo interviste o pseudo biografie o di cugini di amici dei tecnici e così via..).
E non credo sia questo il caso.
Edit. Chiaramente non discuto la questione che sia lui sia Vasco (il quale fino a ‘c’è chi dice no’ compreso ho decisamente apprezzato) sono due dei top artisti italiani, a prescindere dai gusti.
Concordo in tutto, io però non riesco a mettere Ligabue sullo stesso piano di Vasco Rossi.
A livello di copie e biglietti venduti non so chi sia messo meglio, ma ovviamente la cosa non mi tange, però musicalmente e soprattutto come talento nello scrivere pezzi che ti restano dentro, secondo me non c'è proprio confronto.
Vasco con due frasi ti mette già dentro il pezzo, ti coinvolge emotivamente, ti fa capire il contesto dell'argomento che tratta, la sua opinione e ci mette dentro delle riflessioni per nulla banali.
Ligabue è molto più scolastico, magari cerca di esprimere concetti interessanti, ma lo fa usando un lessico più convenzionale, mentre Vasco con uno slogan ti arriva dritto allo stomaco e per come la vedo io è questa la principale differenza tra i due.
) ma...ed è un ma grosso così: documentario che fotografa tutte le dinamiche malate che si creano all'interno delle band (Mr. Bennett you were larger than life ma quanto hai rotto il cazzo per l'intro di "heavy metal drummer"?) ed i compromessi/scazzi/sanguinose rotture con chi caccia la grana in progetti ad alto rischio spese/ricavi