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Roma: di sindaci, equini e sospetti

E' il luogo in cui potete parlare di tutto quello che volete, in particolare di tutti gli argomenti non strettamente attinenti allo sport americano...
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dreamtim
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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 25/02/2017, 21:55

Gerry Donato ha scritto: purtroppo sono convinto di essere molto preparato sul tema, anche per motivi professionali, e di aver portato argomenti molto corretti e pertinenti, magari non all'altezza delle manifestazioni fasciste.
D'altronde sono argomenti che rilanciavo anche 3 mesi fa, mentre altri solo ieri a quest'ora davano per sottinteso il no allo stadio ed ora si sono scoperti vedovi delle torri.

Gerry, puoi anche fare l'imitazione di Paolantoni con "sono molto preparato".
Rivendicare la primogenitura dell'argomento, quando 3 mesi fa si parlava di altro e io postavo sul fanta. Aria fritta.
Sprecate 6 righe di post per una forma sempre attuale di: "lei non sa chi sono io meet io sono io e tu non sei un cazzo"
alla fine della fiera, credo che i tuoi appunti degni di un personaggio del Redford che fu (che non credo citerebbe il post pero') riportino:
contro:
- abbiamo ridimensionato il progetto che poteva ridarci slancio, profittando dello stadio
- perso entrate fiscali, indotto, posti di lavoro (anche se parte salvati)
- perso la certezze dei tempi e dei modo di costruzione delle arterie principali di comunicazione. Fasizzate.
- condannato delle Torri (per me potevano anche essere cattedrali, erano progettate bene e non una speculazione)
fatte passare per il male, quando erano l'unico segno di vitalità e sperimentazione in città dagli anni 50.
- tirato su una pantomima squallida perdendo mesi 6 (e il vincolo della sopraintendenza deve ancora cadere peraltro)

pro:
- si fa comunque lo stadio
- si eviteranno i pantagruelici costi di manutenzione della fermata della metro b :icon_paper:
- messa in sicurezza della zona come previsto

sintesi:
la Raggi ha stravolto un progetto non suo spinta da logiche politiche e di partito che con la città non hanno nulla a che fare.
Quando realizza qualcosa di suo, poi ne parliamo.
che non sia appoggiare una corporazione.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da doc G » 25/02/2017, 22:31

E comunque fosse anche solo per le torri, sarebbero l'opera di un fesso di architetti che in vita sua ha fatto solo robetta come il nuovo word trade center

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Daniel_Libeskind

Premesso ciò, se davvero i cattivi palazzinari hanno chiesto 100 per ottenere 50, hanno ottenuto di realizzare 50 e meno della metà dell'urbanizzazione, anche fosse sarebbe una vittoria dei palazzinari cattivi

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 25/02/2017, 22:42

doc G ha scritto:E comunque fosse anche solo per le torri, sarebbero l'opera di un fesso di architetti che in vita sua ha fatto solo robetta come il nuovo word trade center

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Daniel_Libeskind

Premesso ciò, se davvero i cattivi palazzinari hanno chiesto 100 per ottenere 50, hanno ottenuto di realizzare 50 e meno della metà dell'urbanizzazione, anche fosse sarebbe una vittoria dei palazzinari cattivi

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Manca un sottobosco culturale, e sopratutto c'è un approssimazione in giro che fa paura.
Le torri (e tutta la zona verde annessa) non le ha concretamente viste nessuno, ma sentono "torri", googlano (i più saggi) e bocciano.
Quando hanno costruito l'eur che è stato ai tempi un progetto molto spinto con la chiara intenzione di costruire qualcosa di monumentale e fuori dal contesto romano classico hanno tutti detto fosse una porcheria.
"gettata di cemento" "che schifo il palazzo delle arti"
Oggi è il cuore della città per tante cose e uno dei pochi punti polifuzionali, l'unica zona costruita a concezione europea.
Con il quartiere costruito per il villaggio olimpico del 60 ci campa la zona dietro l'eur.
Spinaceto tanto preso in giro è l'unico quartiere romano costruito in modo utopico con verde (3 parchi), teatri, servizi.
Dopo hanno fatto il centro commerciale attorno alle case. Spinaceto faceva schifo,il centro no.
Poco lontano c'è Tor di Valle, che poteva essere una occasione straordinaria, pagata dai privati.
E io divento matto con l'indotto perso.

Ma cosa abbiamo ottenuto? 5/6 mesi di Raggi paladina della città contro gli speculatori (che è un falso storico paragonabile alla terra piatta)

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 25/02/2017, 23:21

Io posso anche vincere qualchecosa, ma almeno entro nel merito, e domando:

-se la delibera comunale prevede che l'assenza di una sola di queste opere di interesse pubblico comporta la decadenza del pubblico interesse e quindi dello stadio, come possono venire meno senza che salti tutto?
-se il potenziamento della Roma-Lido (per altro di materia regionale), gli interventi sulla via del Mare e le opere di messa in sicurezza idrogeologica del fosso di Vallerano nell'area di Decima sono funzionali e propedeutici allo stadio, come possono essere faseizzate e rinviate anche solo a livello logistico e/o in prospettiva AS Roma?
-non sapendo come sono andate le trattative ma conoscendo le procedure in materia romana ed anche in funzione delle parole dell'ex assessore Cecchini, come si può negare l'interpretazione alla rovescia del "contributo straordinario di urbanizzazione" (PRG 2008 di Veltroni) che vorrebbe le torri non come conseguenza delle opere di urbanizzazione ma come obiettivo principale per i costruttori?
-il non prolungamento della metro B è una scelta politica specifica di questa giunta con precise motivazioni (il potenziamento della linea ed i costi di gestione "strettamente comunali" successivi all'entrata a regime sono troppo alti). Può non essere condivisa (perché?), ma può davvero giustificare questo astio al cospetto del promesso potenziamento della Roma-Lido?
-come si può davvero sostenere che il solo venir meno delle tre torri e la faseizzazione del ponte sul Tevere facciano venire meno in un colpo solo indotti, riqualificazione della zona e posti di lavoro (ammesso che Tor di Valle si presti davvero a tutto ciò, cosa tutt'altro che scontata)?
-se fanno il Ponte dei Congressi, è o non è un doppione il ponte sul Tevere?
-quali sarebbero questi posti di lavoro che vengono meno, oltre agli operai edili che avrebbero costruito le torri?
-se piste ciclabili, viali, illuminazione, alberi, arbusti, parchi, anfiteatro, come pare inevitabile, sono tutti confermati, non hanno diritto ad entrare tra i pro visto che rappresentano la percentuale più alta in mq?
-chi sono i soggetti o i mefistofelici gruppi internazionali a cui si sarebbero affidati gli uffici delle torri dopo l'addio di Unicredit?
-quali erano i prezzi attuali e quelli futuri previsti del Business Park nel piano di fattibilità per assicurarmi che era scongiurata la speculazione?
-se i termini della legge sono i seguenti ("Il provvedimento di approvazione dovrà essere assunto entro il termine di 120 giorni dalla presentazione dello studio di fattibilità, 180 giorni qualora sia richiesto l’intervento della Regione con atti di specifica competenza, ad esempio, in tema di varianti urbanistiche") e sono stati rispettati, perché si parla di 6 mesi persi?
-non dico prenderla sul serio come Sgarbi, ma se siamo tutti d'accordo che Roma è riconosciuta come città dallo sviluppo orizzontale ed ha questa precisa identità nella storia dell'arte e dell'urbanistica, perché fare buon viso a tre grattacieli?

Poi se mi stai dicendo che si farà lo stadio e per tutto il resto si apriranno cantieri infiniti o peggio nemmeno quelli, sarò in prima linea con te nel gridare allo scandalo, oltre ad essere agli atti la morte del M5S e tanto lavoro per i giudici amministrativi.
E se mi vuoi dire che tutto è partito da Marino e che Raggi ha solo ereditato la questione, è evidente.

Ma negare la bontà del compromesso di questa giunta che è riuscita ad accontentare tutti a me pare incredibile.
A meno che ovviamente era pronta in qualsiasi caso la critica nei confronti della Raggi, che stava coi palazzinari se faceva i grattacieli o che era quella che dice sempre no se faceva saltare l'intero progetto. E sinceramente mi è difficile pensare il contrario alla luce degli interventi precedenti a ieri sera.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da francilive » 26/02/2017, 4:52

Valutare oggi è impossibile, non si conoscono i dettagli che saranno alla base della convenzione e della variante al Piano.
Se realizzano meno cubatura hanno meno oneri da pagare, dunque meno opere a scomputo, logico che costuiscano meno servizi.
Quanto alle torri io personalmente le avrei mantenute in quanto sarebbero diventare un riferimento nello skyline di una zona che necessita di un forte rilancio. Non c'erano oltretutto vincoli particolari in tal senso. Il progetto di Libeskind era in linea con quanto ha già realizzato altrove. Certo, se poi fanno la fine di City Life a Milano...

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da francilive » 26/02/2017, 5:22

-se la delibera comunale prevede che l'assenza di una sola di queste opere di interesse pubblico comporta la decadenza del pubblico interesse e quindi dello stadio, come possono venire meno senza che salti tutto?
Facendo un'altra delibera sulla base di un altro progetto. cosa che di fatto avverrà. La questione deve per forza nuovamente passare in Consiglio, e li si rumoreggia già, perchè non tutti i M5S sono d'accordo con questa soluzione. La Raggi dovrà stare molto attenta per avere la maggioranza, altrimenti rischia di saltare.

-se il potenziamento della Roma-Lido (per altro di materia regionale), gli interventi sulla via del Mare e le opere di messa in sicurezza idrogeologica del fosso di Vallerano nell'area di Decima sono funzionali e propedeutici allo stadio, come possono essere faseizzate e rinviate anche solo a livello logistico e/o in prospettiva AS Roma?
Dovranno illustrarlo nel nuovo progetto. ad oggi non è noto. In ogni caso, le opere propedeutiche non saranno faseizzate, credo solo i servizi. ma per faseizzate solitamente si intende per successivi lotti di costruzione, che seguono i lotti del costruito. Con una semplicissima convenzione, il comune può imporre che se non concludi le opere di urbanizzazione, non hai l'abilitabilità per le nuove costruzioni, come peraltro previsto dal testo unico.

-non sapendo come sono andate le trattative ma conoscendo le procedure in materia romana ed anche in funzione delle parole dell'ex assessore Cecchini, come si può negare l'interpretazione alla rovescia del "contributo straordinario di urbanizzazione" (PRG 2008 di Veltroni) che vorrebbe le torri non come conseguenza delle opere di urbanizzazione ma come obiettivo principale per i costruttori?
Credo che interveranno con un'altra variante strutturale al PRG. O la recepiranno nella prima che faranno.

-il non prolungamento della metro B è una scelta politica specifica di questa giunta con precise motivazioni (il potenziamento della linea ed i costi di gestione "strettamente comunali" successivi all'entrata a regime sono troppo alti). Può non essere condivisa (perché?), ma può davvero giustificare questo astio al cospetto del promesso potenziamento della Roma-Lido?
La scelta è in effetti abbastanza assurda. Ma la sostenibilità è una questione molto importante. Dati i problemi di gestione, almeno sul nuovo il fatto che cerchino una maggiore attenzione non è detto che sia penalizzante. La priorità dei trasporti romani è quella di migliorare l'efficienza delle linee già esistenti a mio avviso. Che fanno schifo. Roba da vergognarsi agli occhi del mondo.

-come si può davvero sostenere che il solo venir meno delle tre torri e la faseizzazione del ponte sul Tevere facciano venire meno in un colpo solo indotti, riqualificazione della zona e posti di lavoro (ammesso che Tor di Valle si presti davvero a tutto ciò, cosa tutt'altro che scontata)?
E' infatti una fesseria montata ad arte dai detrattori della Raggi. Senza numeri alla mano, oltretutto. Dipenderà soprattutto molto dalla qualità del progetto e dai costi di esercizio degli edifici. Il caso di City Life a Milano è un esempio concreto e recente di un bel progetto non sostenibile sul piano dei costi. Dunque molto difficile da vendere.

-se fanno il Ponte dei Congressi, è o non è un doppione il ponte sul Tevere?
non è detto che lo sia, sarebbe un potenziamento infrastrutturale anche in previsione di aumentare successivamente il carico urbanistico nella zona.

-quali sarebbero questi posti di lavoro che vengono meno, oltre agli operai edili che avrebbero costruito le torri?
nella previsione di uffici, coloro che sarebbero dovuti andare li a lavorare, ma a mio modo di vedere è una fesseria, nel senso che per aumentare l'occupazione, devi aumentare le imprese, e le imprese non aumentano facendo le torri... se fai le torri, ma le aziende chiudono o lasciano roma (come nel caso di Sky), sei al punto da capo.

-se piste ciclabili, viali, illuminazione, alberi, arbusti, parchi, anfiteatro, come pare inevitabile, sono tutti confermati, non hanno diritto ad entrare tra i pro visto che rappresentano la percentuale più alta in mq?
assolutamente si, ed è infatti la ragione per cui si stanno tirando conclusioni a vanvera, senza avere a disposizione i numeri del progetto.

-chi sono i soggetti o i mefistofelici gruppi internazionali a cui si sarebbero affidati gli uffici delle torri dopo l'addio di Unicredit?
prima di chiederci chi sono sarebbe il caso di chiederci se ci sono...

-quali erano i prezzi attuali e quelli futuri previsti del Business Park nel piano di fattibilità per assicurarmi che era scongiurata la speculazione?
oltre al fatto che non ci sono questi numeri, bisogna essere attenti a valutare cosa è speculazione, perché ciò dipende da numerosi fattori, non solo economici.

-se i termini della legge sono i seguenti ("Il provvedimento di approvazione dovrà essere assunto entro il termine di 120 giorni dalla presentazione dello studio di fattibilità, 180 giorni qualora sia richiesto l’intervento della Regione con atti di specifica competenza, ad esempio, in tema di varianti urbanistiche") e sono stati rispettati, perché si parla di 6 mesi persi?
Da quel che ho capito il Comune è indietro nella procedura. ma di questo sono tutt'altro che certo. non ci metto la mano sul fuoco.

-non dico prenderla sul serio come Sgarbi, ma se siamo tutti d'accordo che Roma è riconosciuta come città dallo sviluppo orizzontale ed ha questa precisa identità nella storia dell'arte e dell'urbanistica, perché fare buon viso a tre grattacieli?
Ci poteva stare a livello di marketing urbano, considerando che la zona ha esigenza di rilancio.

Poi se mi stai dicendo che si farà lo stadio e per tutto il resto si apriranno cantieri infiniti o peggio nemmeno quelli, sarò in prima linea con te nel gridare allo scandalo, oltre ad essere agli atti la morte del M5S e tanto lavoro per i giudici amministrativi.
E se mi vuoi dire che tutto è partito da Marino e che Raggi ha solo ereditato la questione, è evidente.
Roma è la città in cui Malagò&Friends hanno organizzato i mondiali di nuoto senza nemmeno riuscire a fare gli impianti, mangiandosi milionate di euro a vuoto. Io penso che aver impedito a questi soggetti di fare una porcata analoga sulle Olimpiadi sia stato un buon risultato per questa Giunta, anche se impopolare.
Quanto allo stadio, la giunta Raggi ha ereditato da Marino, stravolgendo però abbastanza la questione. Il rischio in ogni caso non penso che si ponga, nel senso che se non fallisce il costruttore (ma le banche dovrebbero sostenerlo...), il progetto dovrebbe realizzarsi, anche nell'interesse della redditività dello stadio stesso. Sia chiaro, il pubblico in questo può fare abbastanza poco, nel senso che si tratta comunque di un intervento privato. Se questi partissero con intenzioni fraudolente, a priori come fai a saperlo?

Ma negare la bontà del compromesso di questa giunta che è riuscita ad accontentare tutti a me pare incredibile.
Ad oggi è fazioso criticarla, ma anche esaltarla rischia di essere poco realistico, perchè non si conoscono ancora i dettagli.

A meno che ovviamente era pronta in qualsiasi caso la critica nei confronti della Raggi, che stava coi palazzinari se faceva i grattacieli o che era quella che dice sempre no se faceva saltare l'intero progetto. E sinceramente mi è difficile pensare il contrario alla luce degli interventi precedenti a ieri sera.
A livello politico credo che abbiano fatto la cosa più giusta. Negare ancora non aveva senso, anche perché lo stadio è una opportunità per la città di Roma, non solo per gli interessi degli stakeholders. Per trarre le dovute valutazioni occorre capire come procederà la cosa. Ammesso che quando e se si concluderà ci sarà ancora la Raggi.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da doc G » 26/02/2017, 8:20

Come detto varie volte e come ribadisco le strade ed il consolidamento idrogeologico saranno realizzati di sicuro, altrimenti butterebbero soldi per operare inutilizzabili. A meno di sensibili aumenti dell'esistente però metro b ed un ponte che decongestionerebbero in parte una delle strade più intasate d'Italia mi pare sarebbero state utili. A questo punto però vero che dovremo attendere il nuovo progetto, ma se esaltiamo un compromesso al ribasso allora non capisco perché dovremmo criticare il progetto originario (lo sviluppo orizzontale come fosse antani e due parole come vicesindaco).
E direi anche di piantarla con la storia che il cuore del progetto erano le tre torri, infatti si è visto quale sia il compromesso, non insultiamo la nostra intelligenza, come per i dubbi su chi avrebbe occupato le torri se non Unicredit

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Re: RE: Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Jakala » 26/02/2017, 9:08

Gerry Donato ha scritto:Io posso anche vincere qualchecosa, ma almeno entro nel merito, e domando:

-se la delibera comunale prevede che l'assenza di una sola di queste opere di interesse pubblico comporta la decadenza del pubblico interesse e quindi dello stadio, come possono venire meno senza che salti tutto?
.

Su questo posso rispondere pure io che sono molto impreparato (semicit.) su Roma e sull'urbanistica, ma sono molto preparato in matematica(cit.): se inizialmente erano previsti il 35% di oneri di urbanizzazione su 1.7mln vuol dire che c'erano 600k disponibili, con "soli" 600k di investimento ora ci sono 210k.
Secondo te chi ci mette la differenza? Il pubblico é la risposta.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Luca10 » 26/02/2017, 9:35

Sempre che rimana poi il 35%, cosa tutt'altro che scontata.
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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 26/02/2017, 12:15

Occhio che almeno la prima delibera e le cifre sono pubbliche, basta leggere: se il disavanzo prima del Business Park era di 220 e la compensazione avveniva con l'aumento di SUL nel Quadro Progettuale B, mentre il ponte sul Tevere, da solo, aveva un costo pari agli altri tre interventi insieme (94M), con la riduzione del 50% del Business Park sei già vicino ad aver raggiunto l'equilibrio. Non è difficile il calcolo matematico.

Grazie a Franci per le competenti risposte. :enchante:

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da jay jay okocha » 26/02/2017, 19:01

Una buona sintesi








Chi vince e chi perde col nuovo accordo sullo stadio della Roma

FABIO SABATINI·DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017



Secondo l’ex sindaco Ignazio Marino: “La Raggi ha approvato il progetto iniziale dei costruttori che la Giunta Marino aveva bocciato perché non di interesse pubblico".
Purtroppo mancano fonti ufficiali sui contenuti del nuovo accordo. In barba alle più elementari regole della trasparenza, le uniche informazioni trasmesse finora da Virginia Raggi consistono in un post telegrafico sul blog privato di Beppe Grillo e in un altro, quasi identico, su Facebook.
Tuttavia i quotidiani e i blog antidegrado della capitale hanno diffuso molte informazioni – in parte dedotte dal post della sindaca, in parte acquisite mediante indiscrezioni – che possono essere utili per confrontare il vecchio e il nuovo progetto e capire chi guadagna e chi perde dai cambiamenti imposti dalla giunta grillina.


A) Viabilità e trasporti: come si andrà allo stadio?
Praticamente tutte le fonti concordano sul fatto che, rispetto al progetto approvato dalla Giunta Marino, il nuovo accordo, comporti:
1) La cancellazione:
- Del prolungamento della metro B.
- Dello svincolo con l’autostrada per Fiumicino e della bretella di accesso ai parcheggi dello stadio con raccordo stradale alla Via del Mare.
- Del ponte ciclo-pedonale sul Tevere e dei binari per la navetta di collegamento con la stazione FL1 di Magliana.
- Della riqualificazione della Stazione FL1 Magliana;
Come scrive Umberto Cao, già Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana all’Università di Camerino: “50.000 persone si troveranno ad accedere allo stadio con mezzo privato solo dalla Via del Mare e con mezzo pubblico solo dalla Roma-Lido. La Via del Mare confluisce a San Paolo con grave rischio d’ingorghi; la Roma Lido è già oggi sollecitata da un peso enorme di passeggeri”. La necessità di tali opere diventerà presto evidente. A quel punto, il Comune dovrà finanziarle a spese della collettività.

2) Il rinvio:
- Dell’allargamento e adeguamento della Via del Mare, che doveva essere unificata con la parallela via Ostiense.
- Del doppio accesso ai parcheggi dello stadio e all’area degli uffici.
- Della riqualificazione della Stazione Tor di Valle sulla Roma-Lido.
Nel progetto originario, tali opere dovevano essere fornite dal proponente prima dello stadio, pena l’impossibilità di utilizzare l’impianto. Adesso potranno essere fornite in un secondo momento, dopo la realizzazione e l’uso dello stadio, non è chiaro con quali garanzie.
Va sottolineato che le opere non erano solo funzionali allo stadio. Servivano a un intero quadrante della città e sarebbero state utilizzate 7 giorni su 7, non solo in corrispondenza delle partite della Roma.


B) Messa in sicurezza idrogeologica della zona di Decima
La sindaca si è vantata su Facebook di averla introdotta nel progetto. Falso: era già prevista dal progetto approvato dalla giunta Marino.



C) Uso di materiali innovativi e classe di risparmio energetico
Anche di questo la sindaca si è vantata su Facebook. Come spiega Cao era tutto già previsto dal progetto. I proponenti non dovranno fare altro che qualche ritocco cosmetico per assecondare la propaganda della sindaca: fuffa da dare in pasto agli ingenui.



D) Eliminazione di un precedente pericoloso
Come ha scritto Massimiliano Tonelli (Roma fa schifo), quello dello stadio adesso sembra un tipico sviluppo immobiliare “alla romana”. Nella versione approvata dalla giunta Marino, invece, il progetto stabiliva un precedente per certi versi storico: che non si possono fare grandi sviluppi immobiliari senza dare alla città molte opere in cambio – specie in termini di trasporti e verde pubblico.




E) A proposito, e il parco fluviale?
Non è chiaro. La sindaca, su Facebook, non l’ha menzionato. Strano, poiché avrebbe potuto attribuirsene il merito per vantarsi col suo elettorato, tendenzialmente attento al tema del verde pubblico. L’ex sindaco Marino, intervistato oggi da La7, ha affermato che il parco non si farà più. Per ora rimarremo nel dubbio, vista la mancanza di trasparenza dell’amministrazione grillina.
Va ricordato che il progetto approvato dall’amministrazione precedente prevedeva un parco di 63 ettari (come villa Borghese), la piantagione di 9mila alberi e 11 km di piste ciclabili.




D) Sostenibilità finanziaria
Questo è l’aspetto meno dibattuto di entrambe le versioni del progetto, soprattutto per mancanza di informazioni. Di certo adesso l’investimento si ridimensiona notevolmente, e con esso i rischi. I proponenti sono contenti, perché di fatto, se tutto andrà come spera la sindaca Raggi, sarà approvato il progetto originario che la giunta Marino aveva bocciato in quanto poco vantaggioso per la città. Anche la Roma, in tal caso, potrebbe dirsi soddisfatta: la società avrebbe il suo stadio e spenderebbe meno per averlo. La squadra rimarrebbe competitiva per la gioia dei tifosi-elettori. Se la viabilità poi si rivelasse insostenibile, sarebbe il Comune a dover porre rimedio, a spese di tutti (tifosi della Lazio compresi).




E) Perché usare il condizionale?
Perché, come ha ribadito Marino, il progetto ridimensionato voluto dalla sindaca Raggi non è di pubblica utilità. Non è ancora sicuro che lo stadio si farà.
Come ha detto Michele Civita, assessore alle Politiche del territorio e alla Mobilità della Regione Lazio: “L’attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014. Quindi, se il progetto cambia, bisognerà richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse”. Ovvero, sostiene Civita, bisogna votare una nuova delibera.
La nuova delibera dovrà passare per il voto consiliare, dove la sindaca dovrà affrontare i dissidenti e l’opposizione. Poi, eventualmente, dovrà essere valutata dalla Conferenza dei Servizi.
Sarà divertente vedere in che modo i grillini, che negavano l’interesse pubblico del progetto approvato dalla giunta Marino, giustificheranno il voto d’interesse pubblico su un’opera che, adesso, sembra mera speculazione edilizia.






F) Eliminazione delle torri di Libeskind
È il simbolo del ridimensionamento voluto dalla sindaca, in nome di un non meglio specificato criterio estetico per cui gli edifici alti deturpano il paesaggio e quelli bassi no. Gli edifici alti però consentono di risparmiare suolo, che può essere così dedicato a verde pubblico. Le torri di Libeskind sarebbero state tra i pochissimi edifici moderni della città e avrebbero potuto costituire un’attrazione, oltre a ospitare uffici e quant’altro.
Vale la pena ricordare che lo studio Libeskind ha progettato, tra le altre cose, il World Trade Center master plan a New York, il Museo ebraico di Berlino e la London Metropolitan University. Secondo indiscrezioni riferite da Artribune (di nuovo Tonelli), tuttavia, è possibile che lo studio sia coinvolto anche nella nuova versione del progetto. Non è ancora detto che “al posto delle torri ci saranno 18 edifici di 7 piani”, come affermato oggi da Marino. Speriamo.

Fabio Sabatini

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 26/02/2017, 20:16

Tutto, ma davvero tutto, anche Roma Fa Schifo piuttosto che almeno scrivono di pancia, ma Fabio Sabatini no! :laughing:

Basta andare a riprendere le sciocchezze che scriveva solo pochi giorni fa, se non si vuole andare più indietro o fare un giro sui suoi profili social o non si vuole sapere da chi è pagato per scrivere certe cose (e non mi sorprende affatto il tono del punto F, oltre alle menzogne dei precedenti).

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Paperone » 26/02/2017, 21:59

Gerry Donato ha scritto:Tutto, ma davvero tutto, anche Roma Fa Schifo piuttosto che almeno scrivono di pancia, ma Fabio Sabatini no! :laughing:

Basta andare a riprendere le sciocchezze che scriveva solo pochi giorni fa, se non si vuole andare più indietro o fare un giro sui suoi profili social o non si vuole sapere da chi è pagato per scrivere certe cose (e non mi sorprende affatto il tono del punto F, oltre alle menzogne dei precedenti).

Senza polemica, e probabilmente lo hai fatto e me lo sono perso
Hai qualche link da consigliare? Che ovviamente non sia chebellolostadio5stelle.beppegrillo.com? :biggrin:
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 26/02/2017, 22:00

Paperone ha scritto:
Gerry Donato ha scritto:Tutto, ma davvero tutto, anche Roma Fa Schifo piuttosto che almeno scrivono di pancia, ma Fabio Sabatini no! :laughing:

Basta andare a riprendere le sciocchezze che scriveva solo pochi giorni fa, se non si vuole andare più indietro o fare un giro sui suoi profili social o non si vuole sapere da chi è pagato per scrivere certe cose (e non mi sorprende affatto il tono del punto F, oltre alle menzogne dei precedenti).

Senza polemica, e probabilmente lo hai fatto e me lo sono perso
Hai qualche link da consigliare? Che ovviamente non sia chebellolostadio5stelle.beppegrillo.com? :biggrin:

:laughing:

Digita "Roma stadio" sul motore di ricerca, assicurati che non compaia Fabio Sabatini, e vanno tutti benissimo. :ok:

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da francilive » 27/02/2017, 1:27

Quel post di sabatini è palesemente fazioso già dalle premesse, senza entrare nel merito dei punti (cosa che mi sono ben guardato dal fare).
I particolari dell'accordo non ci sono ancora, perchè formalmente non c'è ancora nessun accordo. Al momento c'è giusto una intesa a procedere. Anche perchè devono rifare tutto.
Finchè quel progetto non viene presentato ufficialmente ed inizia l'iter burocratico vero e proprio, siamo alle chiacchere.
Figuriamoci poterlo valutare...

Per il resto, unica aggiunta al mio precedente post. La Roma, Parnasi, Pallotta e chi per loro devono ovviamente sperare che la giunta Raggi regga. Se regge, nel periodo del mandato forse ce la fanno. Altrimenti nulla di più probabile che chi succede, ancora una volta, stravolga tutto.
Portare a compimento qualcosa di simile in Italia è un'impresa titanica. Sinceramente, fossi un investitore di quel calibro, investirei ovunque al momento, tranne che qui.
Le uniche grandi opere che vanno in porto, al di là dei centri commerciali (che chiamarle grandi opere ci vuole coraggio...) sono le opere speciali, come il Mose (che sta andando a fondo, più che in porto) e l'Expo, perchè hanno un iter che esula quello delle normali opere pubbliche.
Non mi dilungo su questo, per amor proprio più che altro.

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