C'era una volta il Cinema
- PENNY
- Pro
- Messaggi: 9890
- Iscritto il: 06/04/2004, 13:30
- NBA Team: New York Knicks
- Località: Cagliari
- 3690
- 3815
Re: C'era una volta il Cinema
Ho visto Jerry Maguire, mi confermate tutti che il Cuba si è portato a casa la statuetta più per il colore della pelle e il politically correct che altro si?
No perchè l'avrebbe scippata anche al monumentale William H. Macy di "Fargo" quell'anno (il quale mi chiedo tra l'altro come mai non fosse candidato tra i protagonisti, ma vabbè)
No perchè l'avrebbe scippata anche al monumentale William H. Macy di "Fargo" quell'anno (il quale mi chiedo tra l'altro come mai non fosse candidato tra i protagonisti, ma vabbè)
- Bluto Blutarsky
- Pro
- Messaggi: 7874
- Iscritto il: 07/12/2011, 15:05
- 1184
- 3458
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
PENNY ha scritto:Ho visto Jerry Maguire, mi confermate tutti che il Cuba si è portato a casa la statuetta più per il colore della pelle e il politically correct che altro si?
No perchè l'avrebbe scippata anche al monumentale William H. Macy di "Fargo" quell'anno (il quale mi chiedo tra l'altro come mai non fosse candidato tra i protagonisti, ma vabbè)

Secondo me neanche il politically correct basta a giustificare quel premio. Oscar inspiegabile se ce n'è uno.
Altro discorso è Macy come non protagonista. È uno dei tanti casi in cui le case di produzione scelgono di far concorrere un attore del loro film nella categoria "minore" perché hanno più chance di vittoria. Molte volte funziona (Javier Bardem per Non è un paese per vecchi, JK Simmons per Whiplash, che erano a tutti gli effetti protagonisti), e in teoria avrebbe dovuto funzionare anche quell'anno...
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"
- ride_the_lightning
- Moderator
- Messaggi: 13843
- Iscritto il: 23/09/2008, 17:20
- MLB Team: Fernando Tatis Jr
- NFL Team: Justin Herbert
- NBA Team: Sacramento e Sacramenti
- NHL Team: È l'anno del Canada
- Località: Palma de Mallorca
- 2785
- 5999
Re: C'era una volta il Cinema
Parere a caldo sulla Suicide Squad? Bella domanda. Non so, sinceramente. L'hype era altino. Il risultato è altalenante.
Tutto probabilmente si gioca sulle aspettative. Quelle del sottoscritto era di un film che dovesse essere votato agli eccessi. Magari pure pacchiani, ma pirotecnici. La realtà è che il gioco regge nella fase introduttiva e fino a quando il Joker "muore". Da lì in avanti diventa un film qualsiasi.
Qui direte: è un blockbuster, che ti aspetti? Va bene, ma tutta la narrazione che porta alla conclusione è senza un sussulto degno di nota che sia uno. Ayer per me ci ha capito ben poco. La sceneggiatura è abbozzata, gestita male a livello narrativo e con un ritmo completamente rivedibile. La caratterizzazione dei personaggi poi definirla elementare è poco, ci possono pensare la Robbie o Smith a salvare la baracca, perché c'è superficialità spruzzata un po' ovunque.
Nonostante questo lo reputo un film che vive di vampate. So che potrebbe sembrare una bocciatura, ma non lo è. Solo che Ayer poteva e doveva fare di più. Apprezzati molto dal sottoscritto tutti i flashback e le digressioni extra, perché distolgono l'attenzione dalla banalità del plot principale. Hanno rotto il cazzo sti fasci di luce terra/cielo dei cattivoni che compaiono oramai in tipo tutti i film Marvel/DC.
Margot Robbie molto brava, al di là delle inquadrature gratuite per mostrare quanto sia bona (al limite del fastidioso da quanto siano forzate) e anche gli altri son sul pezzo (la Delevigne, boh?!). A me Jared Leto ha convinto parecchio, sfruttato poco, vero, però quel tempo che è in scena vale il biglietto. Al tempo stesso la sua apparizione pare più legata a mostrare dei collage della sua follia, insomma, anche qui, torniamo ad Ayer e sul come organizzare tutto il plot.
Bene costumi e colonna sonora, tra il tamarro e i Black Sabbath. Non so, conclusione a caldo: godibile, cazzaro, ma nessun fuoco d'artificio, manco lontanamente.
Tutto probabilmente si gioca sulle aspettative. Quelle del sottoscritto era di un film che dovesse essere votato agli eccessi. Magari pure pacchiani, ma pirotecnici. La realtà è che il gioco regge nella fase introduttiva e fino a quando il Joker "muore". Da lì in avanti diventa un film qualsiasi.
Qui direte: è un blockbuster, che ti aspetti? Va bene, ma tutta la narrazione che porta alla conclusione è senza un sussulto degno di nota che sia uno. Ayer per me ci ha capito ben poco. La sceneggiatura è abbozzata, gestita male a livello narrativo e con un ritmo completamente rivedibile. La caratterizzazione dei personaggi poi definirla elementare è poco, ci possono pensare la Robbie o Smith a salvare la baracca, perché c'è superficialità spruzzata un po' ovunque.
Nonostante questo lo reputo un film che vive di vampate. So che potrebbe sembrare una bocciatura, ma non lo è. Solo che Ayer poteva e doveva fare di più. Apprezzati molto dal sottoscritto tutti i flashback e le digressioni extra, perché distolgono l'attenzione dalla banalità del plot principale. Hanno rotto il cazzo sti fasci di luce terra/cielo dei cattivoni che compaiono oramai in tipo tutti i film Marvel/DC.
Margot Robbie molto brava, al di là delle inquadrature gratuite per mostrare quanto sia bona (al limite del fastidioso da quanto siano forzate) e anche gli altri son sul pezzo (la Delevigne, boh?!). A me Jared Leto ha convinto parecchio, sfruttato poco, vero, però quel tempo che è in scena vale il biglietto. Al tempo stesso la sua apparizione pare più legata a mostrare dei collage della sua follia, insomma, anche qui, torniamo ad Ayer e sul come organizzare tutto il plot.
Bene costumi e colonna sonora, tra il tamarro e i Black Sabbath. Non so, conclusione a caldo: godibile, cazzaro, ma nessun fuoco d'artificio, manco lontanamente.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
- Luca79
- Pro
- Messaggi: 9541
- Iscritto il: 03/02/2007, 22:03
- NFL Team: Tampa Bay Buccaneers
- NBA Team: Chicago Bulls
- Squadra di calcio: Milan Crystal Palace
- 2994
- 1741
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
Navigando su nowtv alla ricerca di un film per passare il pomeriggio ho scoperto Atlantic Rim. Non fatevi ingannare anche voi. E' una cagata!
Sospeso dopo 20 minuti perché non ne potevo più. La produzione di Pacific Rim dovrebbe farli causa


Sospeso dopo 20 minuti perché non ne potevo più. La produzione di Pacific Rim dovrebbe farli causa


19.12.11:26.01.12 - An incredible journey from Saint Jean Pied de Port to Fisterra
- Buccaneer
- Pro
- Messaggi: 6279
- Iscritto il: 09/05/2016, 23:14
- NFL Team: Tampa Bay Buccaneers
- Località: Berghem...
- 1129
- 1709
Re: C'era una volta il Cinema
....sì ma dalla Asylum che altro pretendi??? Loro sono anni luce avanti al trash 

"Se avevi bisogno di una yarda, Mike te ne dava due. Se avevi bisogno di vincere una partita, Mike era l'uomo giusto per te..."
- Luca79
- Pro
- Messaggi: 9541
- Iscritto il: 03/02/2007, 22:03
- NFL Team: Tampa Bay Buccaneers
- NBA Team: Chicago Bulls
- Squadra di calcio: Milan Crystal Palace
- 2994
- 1741
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
Non ne ero a conoscenzaBuccaneer ha scritto:....sì ma dalla Asylum che altro pretendi??? Loro sono anni luce avanti al trash

19.12.11:26.01.12 - An incredible journey from Saint Jean Pied de Port to Fisterra
- Buccaneer
- Pro
- Messaggi: 6279
- Iscritto il: 09/05/2016, 23:14
- NFL Team: Tampa Bay Buccaneers
- Località: Berghem...
- 1129
- 1709
Re: C'era una volta il Cinema
"Stroncati e derisi dalla critica, gran parte dei film della Asylum sono noti al pubblico per la bassa qualità artistica, la recitazione approssimativa e gli scadenti effetti speciali realizzati in CGI. La casa di produzione è inoltre "specializzata" nel genere catastrofico come la serie dei film sul 2012, e nel genere horror, come la serie dei film sugli squali (Mega Shark)"
Indimenticabili i capolavori come Trasmorphers e MegaShark vs. MecaShark
La perla assoluta però è la serie di Sharknado
, consiglio vivamente di guardare sul Tubo la recensione di Yotobi, 15 minuti davvero ben spesi 
Indimenticabili i capolavori come Trasmorphers e MegaShark vs. MecaShark

La perla assoluta però è la serie di Sharknado





"Se avevi bisogno di una yarda, Mike te ne dava due. Se avevi bisogno di vincere una partita, Mike era l'uomo giusto per te..."
-
- Hero Member
- Messaggi: 21043
- Iscritto il: 06/09/2002, 21:52
- MLB Team: Florida Marlins
- NFL Team: Buffalo Bills
- NBA Team: Brooklyn Nets
- NHL Team: New Jersey Devils
- Località: Torino
- 2916
- 1976
- Contatta:
-
- Hero Member
- Messaggi: 27851
- Iscritto il: 06/05/2004, 15:03
- Località: Milano
- 7267
- 15584
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
ho recuperato Veloce come il vento e mi accodo ai giudizi che ho letto da queste parti.
gran bel film.
non ricordo se avete parlato di Perfetti Sconosciuti. a me non è dispiaciuto per niente... attori (mediamente) più che discreti, dialoghi ben confezionati. anche se tutti quei casini nel giro di mezzora mi sono sembrati un po' troppo forzati.
e poi la smutniak mi piace un sacco.
gran bel film.
non ricordo se avete parlato di Perfetti Sconosciuti. a me non è dispiaciuto per niente... attori (mediamente) più che discreti, dialoghi ben confezionati. anche se tutti quei casini nel giro di mezzora mi sono sembrati un po' troppo forzati.

e poi la smutniak mi piace un sacco.
- PENNY
- Pro
- Messaggi: 9890
- Iscritto il: 06/04/2004, 13:30
- NBA Team: New York Knicks
- Località: Cagliari
- 3690
- 3815
Re: C'era una volta il Cinema
Batman v Superman: Dawn of Justice
3 lunghe penose ore della mia vita che nessuno mi ridarà mai indietro. Non cito spesso il ragioniere in quanto la celebre battuta è straabusata, ma in questo caso la definizione di "cagata pazzesca" credo sia la più fedele nel descrivere l'opera di Zack Snyder.
3 lunghe penose ore della mia vita che nessuno mi ridarà mai indietro. Non cito spesso il ragioniere in quanto la celebre battuta è straabusata, ma in questo caso la definizione di "cagata pazzesca" credo sia la più fedele nel descrivere l'opera di Zack Snyder.
- Bluto Blutarsky
- Pro
- Messaggi: 7874
- Iscritto il: 07/12/2011, 15:05
- 1184
- 3458
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
Ho approfittato dell'estate per recuperare alcuni film della scorsa stagione che mi erano sfuggiti in sala. Qualche review:
Steve Jobs
Questo è un film al 10% di Danny Boyle e al 90% di Aaron Sorkin. Il che ne aumenta a dismisura le possibilità di riuscita. Dopo l'impresa di aver reso avvincente la storia di due nerd che si chiudono nella loro stanza a creare un sito internet, Sorkin fa il bis con la vita di Jobs. Non ne fa un santino, non usa una narrazione tradizionale, non è didascalico. Bene così. Ogni tanto il regista prova a metterci del suo, ma per fortuna torna subito a cuccia limitandosi a dirigere il traffico.
Voto: 7
Italiano Medio
Come si dice in questi casi, il successo di Checco Zalone non lo condividerò mai ma lo capisco: è nazional-popolare quanto basta e becero ma non troppo, così da permettere l'identificazione. Tra i due, secondo me, il vero talento comico è Maccio Capatonda. Sarà che la sua è una comicità più vicina ai miei gusti: surreale, amante del non-sense, del paradosso, molto "americano" (siamo spesso dalle parti di Seth MacFarlane). Non a caso, incassa di meno. Il suo film d'esordio è un po' un compendio delle cose fatte sul web fino a qui. Alla vigilia ero dubbioso: la comicità è questione di ritmi, e far funzionare uno sketch di cinque minuti e un film di novanta sono proprio due sport diversi. Ma l'esame è superato.
Voto: 6,5
Ave, Cesare!
Ammetto che le circostanze in cui l'ho visto non erano le più adatte per godermelo, ma per quello che mi riguarda è forse LA vera delusione del lotto (in rapporto alle aspettative). Se voleva essere una satira, appare a dir poco spuntata. È quasi più un omaggio affettuoso alla Hollywood dei tempi d'oro, con tutti i suoi stereotipi (starlette, caccia alle streghe, riviste scandalistiche, i generi del cinema classico). Tutto però si risolve in una successione di quadri, alcuni anche eccellenti - la riunione con i quattro ministri del culto chiamati ad approvare la sceneggiatura del film biblico è da antologia - ma dai Coen è il minimo che mi aspetto. Le scene ci sono, manca il film.
Voto: 5,5
Dio esiste e vive a Bruxelles
Non era scontato che venisse fuori qualcosa di davvero buono dallo spunto che dà origine al film (Dio è un volgare e sadico signore di mezza età a cui sfugge di mano la figlia). Ma il risultato è pieno di invenzioni e di originalità, iconoclasta, visionario e, a tratti, persino poetico. Entra nelle pieghe della natura umana da una prospettiva tutt'altro che banale. Peccato solo che il meccanismo narrativo della ricerca dei moderni apostoli alla lunga diventi ripetitivo, ma è un difetto minore.
Voto: 7
The Walk
Modesto, e sono buono. Vale giusto per scoprire l'incredibile storia di Philip Petit, ma a questo punto tanto vale rivedersi per l'ennesima volta il documentario Man on Wire, da cui peraltro Zemeckis ha attinto a piene mani.
Voto: 5
The Lobster
Qui invece gli elogi che ho sentito in questi mesi sono tutti meritati. Come il Salò di Pasolini (anche quello ambientato in una villa-prigione), è un incubo raggelato, tanto più angosciante perchè a essere mostruoso è il potere costituito. Nel futuro distopico la vergogna più intollerabile è quella di non costituire un nucleo familiare. Non so se sono l'unico, ma a me ha ricordato molto quello che avveniva ai primi del Novecento a Ellis Island, dove solo le coppie sposate venivano fatte entrare negli Stati Uniti (questo secondo una mia reminiscenza di non so quale libro, ma forse me lo sono sognato. Nel caso, resettate). Colin Farrell non sta dietro agli altri interpreti.
Voto: 8
Non essere Cattivo
Ci ha messo trent'anni e infinite peripezie produttive, ma alla fine Caligari è riuscito a comporre la sua trilogia sui nuovi ragazzi di vita, che, a suo modo, resterà nella storia del cinema italiano. Anche questo terzo capitolo ha senso nella continuità e nelle differenze con gli altri due film. I ragazzi sono cambiati, le droghe anche, le miserie umane e i tentativi di avere una vita normale invece no. Efficace, ben recitato da tutti (benissimo da Marinelli), ma più di tutto si sente la mano di un autore che conosce bene quello di cui sta parlando.
Voto: 7
Noi e la Giulia
Non è il gioiellino comico che fu Smetto quando voglio, a cui è stato associato per alcuni interpreti in comune. Ma ha comunque alla base la stessa voglia di parlare dei drammi dell'italietta da una prospettiva ironica, ereditando la lezione della miglior commedia all'italiana. Simpatico, ed è già qualcosa.
Voto: 6
Dove eravamo rimasti
Qui si pone un problema etico: è moralmente corretto accettare questo filmettino - che in sè non è neanche malvagio, ma è proprio poca cosa - dal regista del Silenzio degli Innocenti e di Philadelphia? Io la mia risposta me la sono data. La colonna sonora rock con Springsteen finale lo salva da un giudizio ancora più severo.
Voto: 5
Fuocoammare
Paradossalmente, l'unica obiezione che si può muovere a questo film è la stessa di Sacro GRA (bello anch'esso) e delle precedenti opere di Rosi: non è un documentario. Ma proprio per niente. È un ibrido, un genere a parte. Ma questo conta poco; quello che conta è lo sguardo originale, la volontà di guardare negli occhi una delle più grandi tragedie contemporanee senza giudicare e senza l'intento pedagogico dei reportage televisivi. Rosi entra letteralmente nell'isola, colta nella quotidianità del suo dolore. Non vuole spettacolarizzare, solo cercare di capire meglio. Un film doloroso e necessario.
Voto: 8
Il Nome del Figlio
Prima del successo di Perfetti Sconosciuti, c'era stato questo film ad aprire la strada (oddio, non che fosse il primo, per ogni dubbio citofonare Polanski), tratto da una pièce francese. Il meccanismo è lo stesso (cena+vecchiamici+segreti+scazzotutticontrotutti), l'ambientazione è radical-chic e questo ne spiega il minor successo (nei Perfetti Sconosciuti ti potevi identificare, qui con tutta la buona volontà no), anche se in linea di massima il film non gli è inferiore. Peccato per il finale un po' troppo sdolcinato e riconciliato, che serve più che altro a mandare a casa contento lo spettatore.
Voto: 6,5
Ex Machina
Trarre ancora linfa da un argomento - l'intelligenza artificiale - fra i più abusati della letteratura del Novecento non è cosa da poco. Questo film, pur non essendo dirompente nei contenuti, è molto riuscito nella confezione. Un congegno a orologeria dove quelli che hanno il difetto di provare empatia - gli esseri umani - sono destinati a soccombere. Ed è anche, molto più che The Danish Girl, il film che fa uscire limpido il talento di Alicia Vikander, che infonde anima alla Ava artificiale a cui presta per buona parte del film solo l'adorabile volto.
Voto: 7,5
Anomalisa
Di questo film il commento più contenuto che ho sentito alla sua uscita fu "capolavoro". Ora, non è per fare il bastian contrario a tutti i costi, tanto più che è sicuramente un film 1) di grande valore e 2) diverso da qualunque altra cosa abbiate mai visto (è un film in stop motion in cui i pupazzi fanno sesso, per intenderci). Mi chiedo solo: se invece di essere d'animazione fosse stato un film tradizionale, scommetto più di un soldo che avrebbe rischiato di passare sotto silenzio o giù di lì. Ma forse è un non-argomento, e allora prendiamolo per quello che è: un'intensa e originale riflessione sulla solitudine.
Voto: 7,5
Steve Jobs
Questo è un film al 10% di Danny Boyle e al 90% di Aaron Sorkin. Il che ne aumenta a dismisura le possibilità di riuscita. Dopo l'impresa di aver reso avvincente la storia di due nerd che si chiudono nella loro stanza a creare un sito internet, Sorkin fa il bis con la vita di Jobs. Non ne fa un santino, non usa una narrazione tradizionale, non è didascalico. Bene così. Ogni tanto il regista prova a metterci del suo, ma per fortuna torna subito a cuccia limitandosi a dirigere il traffico.
Voto: 7
Italiano Medio
Come si dice in questi casi, il successo di Checco Zalone non lo condividerò mai ma lo capisco: è nazional-popolare quanto basta e becero ma non troppo, così da permettere l'identificazione. Tra i due, secondo me, il vero talento comico è Maccio Capatonda. Sarà che la sua è una comicità più vicina ai miei gusti: surreale, amante del non-sense, del paradosso, molto "americano" (siamo spesso dalle parti di Seth MacFarlane). Non a caso, incassa di meno. Il suo film d'esordio è un po' un compendio delle cose fatte sul web fino a qui. Alla vigilia ero dubbioso: la comicità è questione di ritmi, e far funzionare uno sketch di cinque minuti e un film di novanta sono proprio due sport diversi. Ma l'esame è superato.
Voto: 6,5
Ave, Cesare!
Ammetto che le circostanze in cui l'ho visto non erano le più adatte per godermelo, ma per quello che mi riguarda è forse LA vera delusione del lotto (in rapporto alle aspettative). Se voleva essere una satira, appare a dir poco spuntata. È quasi più un omaggio affettuoso alla Hollywood dei tempi d'oro, con tutti i suoi stereotipi (starlette, caccia alle streghe, riviste scandalistiche, i generi del cinema classico). Tutto però si risolve in una successione di quadri, alcuni anche eccellenti - la riunione con i quattro ministri del culto chiamati ad approvare la sceneggiatura del film biblico è da antologia - ma dai Coen è il minimo che mi aspetto. Le scene ci sono, manca il film.
Voto: 5,5
Dio esiste e vive a Bruxelles
Non era scontato che venisse fuori qualcosa di davvero buono dallo spunto che dà origine al film (Dio è un volgare e sadico signore di mezza età a cui sfugge di mano la figlia). Ma il risultato è pieno di invenzioni e di originalità, iconoclasta, visionario e, a tratti, persino poetico. Entra nelle pieghe della natura umana da una prospettiva tutt'altro che banale. Peccato solo che il meccanismo narrativo della ricerca dei moderni apostoli alla lunga diventi ripetitivo, ma è un difetto minore.
Voto: 7
The Walk
Modesto, e sono buono. Vale giusto per scoprire l'incredibile storia di Philip Petit, ma a questo punto tanto vale rivedersi per l'ennesima volta il documentario Man on Wire, da cui peraltro Zemeckis ha attinto a piene mani.
Voto: 5
The Lobster
Qui invece gli elogi che ho sentito in questi mesi sono tutti meritati. Come il Salò di Pasolini (anche quello ambientato in una villa-prigione), è un incubo raggelato, tanto più angosciante perchè a essere mostruoso è il potere costituito. Nel futuro distopico la vergogna più intollerabile è quella di non costituire un nucleo familiare. Non so se sono l'unico, ma a me ha ricordato molto quello che avveniva ai primi del Novecento a Ellis Island, dove solo le coppie sposate venivano fatte entrare negli Stati Uniti (questo secondo una mia reminiscenza di non so quale libro, ma forse me lo sono sognato. Nel caso, resettate). Colin Farrell non sta dietro agli altri interpreti.
Voto: 8
Non essere Cattivo
Ci ha messo trent'anni e infinite peripezie produttive, ma alla fine Caligari è riuscito a comporre la sua trilogia sui nuovi ragazzi di vita, che, a suo modo, resterà nella storia del cinema italiano. Anche questo terzo capitolo ha senso nella continuità e nelle differenze con gli altri due film. I ragazzi sono cambiati, le droghe anche, le miserie umane e i tentativi di avere una vita normale invece no. Efficace, ben recitato da tutti (benissimo da Marinelli), ma più di tutto si sente la mano di un autore che conosce bene quello di cui sta parlando.
Voto: 7
Noi e la Giulia
Non è il gioiellino comico che fu Smetto quando voglio, a cui è stato associato per alcuni interpreti in comune. Ma ha comunque alla base la stessa voglia di parlare dei drammi dell'italietta da una prospettiva ironica, ereditando la lezione della miglior commedia all'italiana. Simpatico, ed è già qualcosa.
Voto: 6
Dove eravamo rimasti
Qui si pone un problema etico: è moralmente corretto accettare questo filmettino - che in sè non è neanche malvagio, ma è proprio poca cosa - dal regista del Silenzio degli Innocenti e di Philadelphia? Io la mia risposta me la sono data. La colonna sonora rock con Springsteen finale lo salva da un giudizio ancora più severo.
Voto: 5
Fuocoammare
Paradossalmente, l'unica obiezione che si può muovere a questo film è la stessa di Sacro GRA (bello anch'esso) e delle precedenti opere di Rosi: non è un documentario. Ma proprio per niente. È un ibrido, un genere a parte. Ma questo conta poco; quello che conta è lo sguardo originale, la volontà di guardare negli occhi una delle più grandi tragedie contemporanee senza giudicare e senza l'intento pedagogico dei reportage televisivi. Rosi entra letteralmente nell'isola, colta nella quotidianità del suo dolore. Non vuole spettacolarizzare, solo cercare di capire meglio. Un film doloroso e necessario.
Voto: 8
Il Nome del Figlio
Prima del successo di Perfetti Sconosciuti, c'era stato questo film ad aprire la strada (oddio, non che fosse il primo, per ogni dubbio citofonare Polanski), tratto da una pièce francese. Il meccanismo è lo stesso (cena+vecchiamici+segreti+scazzotutticontrotutti), l'ambientazione è radical-chic e questo ne spiega il minor successo (nei Perfetti Sconosciuti ti potevi identificare, qui con tutta la buona volontà no), anche se in linea di massima il film non gli è inferiore. Peccato per il finale un po' troppo sdolcinato e riconciliato, che serve più che altro a mandare a casa contento lo spettatore.
Voto: 6,5
Ex Machina
Trarre ancora linfa da un argomento - l'intelligenza artificiale - fra i più abusati della letteratura del Novecento non è cosa da poco. Questo film, pur non essendo dirompente nei contenuti, è molto riuscito nella confezione. Un congegno a orologeria dove quelli che hanno il difetto di provare empatia - gli esseri umani - sono destinati a soccombere. Ed è anche, molto più che The Danish Girl, il film che fa uscire limpido il talento di Alicia Vikander, che infonde anima alla Ava artificiale a cui presta per buona parte del film solo l'adorabile volto.
Voto: 7,5
Anomalisa
Di questo film il commento più contenuto che ho sentito alla sua uscita fu "capolavoro". Ora, non è per fare il bastian contrario a tutti i costi, tanto più che è sicuramente un film 1) di grande valore e 2) diverso da qualunque altra cosa abbiate mai visto (è un film in stop motion in cui i pupazzi fanno sesso, per intenderci). Mi chiedo solo: se invece di essere d'animazione fosse stato un film tradizionale, scommetto più di un soldo che avrebbe rischiato di passare sotto silenzio o giù di lì. Ma forse è un non-argomento, e allora prendiamolo per quello che è: un'intensa e originale riflessione sulla solitudine.
Voto: 7,5
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"
-
- Hero Member
- Messaggi: 27851
- Iscritto il: 06/05/2004, 15:03
- Località: Milano
- 7267
- 15584
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
cazzeggio time: bbc, 177 critici, i migliori 100 film del millennio.
30. Oldboy (Park Chan-wook, 2003)
29. WALL-E (Andrew Stanton, 2008)
28. Talk to Her (Pedro Almodóvar, 2002)
27. The Social Network (David Fincher, 2010)
26. 25th Hour (Spike Lee, 2002)
25. Memento (Christopher Nolan, 2000)
24. The Master (Paul Thomas Anderson, 2012)
23. Caché (Michael Haneke, 2005)
22. Lost in Translation (Sofia Coppola, 2003)
21. The Grand Budapest Hotel (Wes Anderson, 2014)
20. Synecdoche, New York (Charlie Kaufman, 2008)
19. Mad Max: Fury Road (George Miller, 2015)
18. The White Ribbon (Michael Haneke, 2009)
17. Pan's Labyrinth (Guillermo Del Toro, 2006)
16. Holy Motors (Leos Carax, 2012)
15. 4 Months, 3 Weeks and 2 Days (Cristian Mungiu, 2007)
14. The Act of Killing (Joshua Oppenheimer, 2012)
13. Children of Men (Alfonso Cuarón, 2006)
12. Zodiac (David Fincher, 2007)
11. Inside Llewyn Davis (Joel and Ethan Coen, 2013)
10. No Country for Old Men (Joel and Ethan Coen, 2007)
9. A Separation (Asghar Farhadi, 2011)
8. Yi Yi: A One and a Two (Edward Yang, 2000)
7. The Tree of Life (Terrence Malick, 2011)
6. Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Michel Gondry, 2004)
5. Boyhood (Richard Linklater, 2014)
4. Spirited Away (Hayao Miyazaki, 2001)
3. There Will Be Blood (Paul Thomas Anderson, 2007)
2. In the Mood for Love (Wong Kar-wai, 2000)
1. Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
lista completa http://www.bbc.com/culture/story/201608 ... test-films
ps. mi aspettavo di trovare The Wrestler..
30. Oldboy (Park Chan-wook, 2003)
29. WALL-E (Andrew Stanton, 2008)
28. Talk to Her (Pedro Almodóvar, 2002)
27. The Social Network (David Fincher, 2010)
26. 25th Hour (Spike Lee, 2002)
25. Memento (Christopher Nolan, 2000)
24. The Master (Paul Thomas Anderson, 2012)
23. Caché (Michael Haneke, 2005)
22. Lost in Translation (Sofia Coppola, 2003)
21. The Grand Budapest Hotel (Wes Anderson, 2014)
20. Synecdoche, New York (Charlie Kaufman, 2008)
19. Mad Max: Fury Road (George Miller, 2015)
18. The White Ribbon (Michael Haneke, 2009)
17. Pan's Labyrinth (Guillermo Del Toro, 2006)
16. Holy Motors (Leos Carax, 2012)
15. 4 Months, 3 Weeks and 2 Days (Cristian Mungiu, 2007)
14. The Act of Killing (Joshua Oppenheimer, 2012)
13. Children of Men (Alfonso Cuarón, 2006)
12. Zodiac (David Fincher, 2007)
11. Inside Llewyn Davis (Joel and Ethan Coen, 2013)
10. No Country for Old Men (Joel and Ethan Coen, 2007)
9. A Separation (Asghar Farhadi, 2011)
8. Yi Yi: A One and a Two (Edward Yang, 2000)
7. The Tree of Life (Terrence Malick, 2011)
6. Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Michel Gondry, 2004)
5. Boyhood (Richard Linklater, 2014)
4. Spirited Away (Hayao Miyazaki, 2001)
3. There Will Be Blood (Paul Thomas Anderson, 2007)
2. In the Mood for Love (Wong Kar-wai, 2000)
1. Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
lista completa http://www.bbc.com/culture/story/201608 ... test-films
ps. mi aspettavo di trovare The Wrestler..
- Bluto Blutarsky
- Pro
- Messaggi: 7874
- Iscritto il: 07/12/2011, 15:05
- 1184
- 3458
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
Questi si drogano
"La verità è come l'acqua: una piccola quantità ti disseta e ti tiene pulito, ma se è troppa può farti affogare"
-
- Hero Member
- Messaggi: 27851
- Iscritto il: 06/05/2004, 15:03
- Località: Milano
- 7267
- 15584
- Contatta:
Re: C'era una volta il Cinema
Bluto Blutarsky ha scritto:Questi si drogano
le classifiche servono giusto per scoprire se ci si è perso qualche film interessante...
spara(te) i tuoi (vostri) 10! o 15. o 20.

- PENNY
- Pro
- Messaggi: 9890
- Iscritto il: 06/04/2004, 13:30
- NBA Team: New York Knicks
- Località: Cagliari
- 3690
- 3815
Re: C'era una volta il Cinema
Io sono una sega con le date e ho una memoria ancora peggiore, mi servirebbe un file excell come quello che mi pare facesse Jerry (a proposito qualcuno lo avvisi di tornare da queste parti ogni tanto) per avere un quadro dei film dal 2000 in poi
Così a prima occhiata assenze importanti tra quei primi 30 (ma spero siano dopo)
Il cigno nero
Mystic River
Kill Bill
Million Dollar baby
The wrestler
Bastardi senza gloria
Into the wild
Inside man

Così a prima occhiata assenze importanti tra quei primi 30 (ma spero siano dopo)
Il cigno nero
Mystic River
Kill Bill
Million Dollar baby
The wrestler
Bastardi senza gloria
Into the wild
Inside man