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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 17/02/2016, 19:48
da PENNY
"Enemy" splendido, il migliore di Villenueve, e io ho iniziato il libro di Saramago ( che sto ancora leggendo) senza sapere che fosse la fonte del film, me ne son reso conto dopo 30 pagine. Ma è molto bello quindi lo finisco lo stesso, anche se me lo sono involontariamente spoilerato :forza:

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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 18/02/2016, 10:44
da Mr. Sloan
Ah nel weekend ho visto Zoolander 2.
A parte un paio di scene top, rimane decisamente indietro rispetto al predecessore. Ci sono dei camei notevolissimi, tra tutti Benedict Cumberbatch (idolissimo) e Sting, mentre Valentino e' teribbile :forza: In generale, lo dico con la morte nel cuore, e' stata un'occasione sprecata. Anche se la scena della pubblicita' con Zoolander centauro e' meravigliosa :forza:
Diciamo che e' consigliato solo ai veri fan del primo Zoolander.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 21/02/2016, 20:26
da Bonaz
Visto oggi Perfetti sconosciuti :notworthy:
Divertente, finalmente una buonissima commedia italiana. Commedia poi è forse riduttivo. Tocca in modo simpatico tasti parecchio pesanti sia all'interno della coppia sia tra amici. Mi ha ricordato un po'Cena tra amici, ma ho riso di più.
Ovviamente, consigliatissimo

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/02/2016, 11:54
da Teo
Deadpool è talmente cazzaro che mi ha fatto uscire dal cinema dopo una serie di risate che non facevo da tempo.

Poi mi chiudono con Careless Whisper e Shoops delle Salt'N Pepa :appl: :appl:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/02/2016, 12:37
da PENNY
Vi butto là un po di consigli al volo, tra roba vecchia e nuova:

Trumbo: biopic tradizionale, lineare e che non approfondisce più di tanto il mestiere di Trumbro e la sua genialità, concentrandosi quasi esclusivamente sull'aspetto della persecuzione maccartista. Cranston molto bravo comunque a interpretare un personaggio che non si riesce mai a leggere fino in fondo nelle sue azioni e nei suoi obbiettivi, rimanendo in bilico tra vero idealismo ed un egocentrismo spinto. Non un brutto film, ma ampiamente dimenticabile.
***

Spotlight: altro film di genere, ben scritto e ben realizzato grazie ad un cast di eccellenti caratteristi. Ha il merito di rendere nota ai più e in maniera chiara e coinvolgente una vicenda importante come la copertura da parte del Vaticano di migliaia di casi di pedofilia nel corso degli anni. Funziona tutto e ti tiene incollato fino alla fine, con un Keaton che dopo Birdman si sta rilanciando alla grande.
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Wrong: ecco questo magari è passato più sottotraccia, film del 2012 di Quentin Dupieux. Sostanzialmente è un film Lynchiano ma che vira prepotentemente verso la commedia grottesca. Una volta entrati nello spirito del film si ride spesso e mai in maniera banale, mentre il film tratta in maniera surreale diversi temi fondamentale della vita. Un piccolo gioiellino, consigliatissimo.
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Synecdoche, New York: Kaufman a briglia sciolta, sue sceneggiature e regia per uno dei film più complessi e stranianti che mi sia capitato di vedere. Non sto qui a raccontarvi la trama perchè sarebbe inutile, anche se è meno ingarbugliata di come può apparire ad una prima impressione. Qualche esagerazione qui e là, ma diverse scene clamorose e la sensazione costante di assistere a cinema di altissimo livello. A reggere tutto il film sulle sue spalle il solito, enorme, monumentale e mai troppo rimpianto Philip Seymour Hoffman con la classica prova per cui non basterebbero 10 oscar. Da vedere.
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Steve Jobs: che vi devo dire, se ne è parlato tantissimo e ho letto molte critiche ma imho stavolta Danny Boyle ha fatto centro, cosa che non gli capita spesso, ma quanto accade ci regala sempre discreti film :notworthy: Finalmente un biopic che si prende dei rischi e ci racconta una delle personalità più affascinanti di questo secolo in modo imperfetto ma sicuramente interessante. Fassbender magnetico, si conferma uno dei primi 2-3 della pista, e imho principale avversario di Di Caprio per la statuetta. Ottimi anche il resto degli attori di contorno, tutti con parti decisive per la buona riuscita di un film di questo tipo, molto teatrale e ripetitivo. Ho faticato a seguire per filo e per segno tutte le vicende, seguendolo in lingua originale e non conoscendo in maniera approfondita la storia vera, ma son rimasto conquistato dai dialoghi serrati scritti magnificamente da quel geniaccio di Sorkin.
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Grandma: Paul Weitz con il classico film sulla provincia americana, raccontata in tutte le sue contraddizione e specchio dei problemi del paese. Una commedia dolceamara che vede protagonista due donne (nonna e nipote) e la loro spasmodica ricerca di 600$ per poter far abortire la ragazza. Durante questa ricerca, che si articola nell'arco di una giornata, le due donne avranno modo di conoscersi e confrontarsi, andando oltre i pregiudizi che avevano l'una per l'altra. Non inventa niente di nuovo, e non ha particolari guizzi, ma racconta una belle storia in maniera semplice e diretta, meno di un ora e mezza di buon cinema insomma.
***

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/02/2016, 12:48
da Noodles
arrivo lungo su Tarantino.

finalmente ho visto il film e devo dire il peggiore di Quentino, nemmeno di poco (edit: escluso deathproof :biggrin: ).

Avevo letto commenti molto positivi ma per me è stata una vera delusione.

Buon film tutto sommato ma non siamo ai suoi livelli, come non lo eravamo nemmeno con Django che in fondo almeno nel primo tempo era una storia ben costruita.

Qui siamo ai titoli di coda, parodia di se stesso con il classico finale scontato che tutti si aspettano.

La prima ora e mezza solo dialoghi all'interno di una carrozza (e mi potrebbe pure starebene se i dialoghi fossero interessanti, ma in realtà ci sono poche battute degne di essere ricordate), poi tutta la seconda parte ambientata in quella baita in cui si gira forse un giallo di Agatha Christie o forse è Natale in casa Cupiello?

o forse sono entrambi in salsa splatter :laughing:

bah, na roba immonda (e prevedibile, cosa che il cinema di tarantino non è mai stato).

Scomodare poi Morricone per sta sceneggiatura..ora capisco perchè il Maestro era piuttosto dubbioso.

Film che è letteralmente salvato dalla bravura degli interpreti, questo sì marchio di fabbrica del cinema tarantiniano.

Ma per il resto davvero non so cosa dire e mi spaventa il fatto che in molti ci abbiano visto un bel film.
Di western non ha pressocchè nulla, logorroico oltre misura, zero spazi aperti (se non alcune scene iniziali).

Da inglorious basterds avverto sempre maggiormente una regressione crescente nel cinema di Tarantino.

Pensavo che Django fosse un passaggio a vuoto, un eccessivo citazionismo riproposto con forse troppa casualità.

Mi aspettavo un film migliore, ed invece quest'ultimo è ben peggiore, un viaggio nel vuoto dove fatico a salvare qualcosa.

solo io sono tra i critici di sto film? :biggrin:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/02/2016, 16:53
da SafeBet
Più che altro non so come tu possa trovarlo peggio di Deathproof, quello sì una cagata senza motivo di esistere.

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Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/02/2016, 17:39
da Noodles
SafeBet ha scritto:Più che altro non so come tu possa trovarlo peggio di Deathproof, quello sì una cagata senza motivo di esistere.

Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk


scusami, quello non lo avevo nemmeno considerato come film.

edito subito. :biggrin:

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 22/02/2016, 23:42
da The Patient
Noodles ha scritto:arrivo lungo su Tarantino.

finalmente ho visto il film e devo dire il peggiore di Quentino, nemmeno di poco (edit: escluso deathproof :biggrin: ).

Avevo letto commenti molto positivi ma per me è stata una vera delusione.

Buon film tutto sommato ma non siamo ai suoi livelli, come non lo eravamo nemmeno con Django che in fondo almeno nel primo tempo era una storia ben costruita.

Qui siamo ai titoli di coda, parodia di se stesso con il classico finale scontato che tutti si aspettano.

La prima ora e mezza solo dialoghi all'interno di una carrozza (e mi potrebbe pure starebene se i dialoghi fossero interessanti, ma in realtà ci sono poche battute degne di essere ricordate), poi tutta la seconda parte ambientata in quella baita in cui si gira forse un giallo di Agatha Christie o forse è Natale in casa Cupiello?

o forse sono entrambi in salsa splatter :laughing:

bah, na roba immonda (e prevedibile, cosa che il cinema di tarantino non è mai stato).

Scomodare poi Morricone per sta sceneggiatura..ora capisco perchè il Maestro era piuttosto dubbioso.

Film che è letteralmente salvato dalla bravura degli interpreti, questo sì marchio di fabbrica del cinema tarantiniano.

Ma per il resto davvero non so cosa dire e mi spaventa il fatto che in molti ci abbiano visto un bel film.
Di western non ha pressocchè nulla, logorroico oltre misura, zero spazi aperti (se non alcune scene iniziali).

Da inglorious basterds avverto sempre maggiormente una regressione crescente nel cinema di Tarantino.

Pensavo che Django fosse un passaggio a vuoto, un eccessivo citazionismo riproposto con forse troppa casualità.

Mi aspettavo un film migliore, ed invece quest'ultimo è ben peggiore, un viaggio nel vuoto dove fatico a salvare qualcosa.

solo io sono tra i critici di sto film? :biggrin:
E se tu non lo prendessi per western, cambierebbe il discorso? :biggrin:
Passano i giorni dalla mia visione e mi "cresce", nonostante la delusione iniziale. In qualche post fa ci sono degli ottimi punti di vista a riguardo.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 23/02/2016, 9:41
da Noodles
The Patient ha scritto: E se tu non lo prendessi per western, cambierebbe il discorso? :biggrin:
Passano i giorni dalla mia visione e mi "cresce", nonostante la delusione iniziale. In qualche post fa ci sono degli ottimi punti di vista a riguardo.

lo prendo per un film di tarantino. :biggrin:

i post precedenti li ho letti, ma non li condivido.
Non vedo una visione politica della guerra, vedo più un esercizio (superficiale) dei soliti luoghi comuni della guerra di secessione.
Giacche blu / confederati tutti uguali e tutti criminali è una visione enormemente superata e che è già stata descritta più volte all'interno di un filone hollywodiano ben preciso.

io francamente fatico a ricordare delle belle inquadrature (anche perchè il film è 90% girato con interni), dei dialoghi tarantiniani di un certo interesse e anche l'utilizzo del rallenty in alcune scene l'ho trovato fuoriluogo.

Poi la recitazione rimane di livello ottimo, come in tutti i film di Tarantino e questo contribuisce a tenere vivo l'interesse.

Però inizio a vedere parecchie falle nel suo cinema, comincio a notare forzature (sul piano narrativo) per mantenere quello stile, che non è più naturale (ed originale) come prima. Cioè la mia impressione (da fan eh) è che stia tentando a tutti costi di mantenere un ritmo e un percorso descrittivo della storia e dei suoi personaggi il più possibile fedele ai suoi film del passato, senza però averne ancora le qualità e l'ispirazione per poterlo fare.

Prima riproponeva, in maniera unica, tutti i film del passato che lo hanno particolarmente influenzato.
Ed è stato probabilmente il miglior regista a saper mescolare diversi generi filmici.

Ora cita se stesso, e pure male.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 23/02/2016, 9:44
da Cholo
Visto ieri anch'io Hateful eight. Purtroppo ho perso lo spettacolo e non ho visto il film in lingua originale, ho la sensazione che la cosa mi abbia tolto qualcosa.

Sarà che fossi decisamente pessimista sul film, deluso da qualsiasi cosa abbia prodotto il regista da Kill bill in poi, perso nel tunnel del citazionismo e del "vintage" a tutti i costi, con questo bisogno ostentato di convincere il pubblico che lui di cinema ne sa eccome. Però nel complesso mi è piaciuto.

Intendiamoci anche qui secondo me ci sono sboronate evidenti:
Il 70mm trova una qualche logica di utilizzo dopo gli stucchevoli 10 minuti dei titoli di testa? Ho i miei dubbi.
Morricone. Il premio Oscar è una specie di pallone d'oro alla carriera? perché se l'ha vinto per il film in questione mi son perso le musiche meritevoli di tale premio.
L'unica cosa che mi abbia dato un brivido da quel punto di vista, è stata Jim Jones at Botany Bay suonata e cantata da Jennifer Jason Leigh che certo non è una musica di Morricone. Magari ne ha merito nella selezione ma insomma...
Tra parentesi, l'audio in generale era uno schifo. Non so se il cinema si fosse procurato una versione screener del film su bittorrent ma tendo a pensare anche qui ci sia qualche trovata del nostro, di registrare le scene con qualche microfono a carbone degli anni 30 trovato in cantina, perché facesse più figo.

Al di là di tutto questo, come detto, il film non mi è dispiaciuto. Non mi ha fatto pesare oltremodo la durata di >3h, al di là di un ovvio indolenzimento alle chiappe.
Ovviamente ne poteva durare due, se si fosse risparmiato lo spiegone dopo l'intervallo. Ma qui più che una scelta stilistica, credo cerchi di venire incontro al nuovo pubblico di Tarantino...
Il cast è una specie di Dream Team dei film di Tarantino, formato più o meno da tutti quegli attori sono diventati la locandina" di qualche film passato, magari senza neanche esserne stati i protagonisti. Forse la prova più incolore è quella di Madsen.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 25/02/2016, 8:57
da Cholo
Deadpool al contrario, mi ha un po' deluso.
Fomentato per mesi e mesi da una campagna pubblicitaria incessante, commenti entusiastici di chi l'ha visto, che sicuramente hanno alzato oltremodo le mie personali aspettative.
A me non è sembrato molto più solito filmetto di supereroi vagamente fuori dagli schemi. Simpatico quando infrange la quarta parete ma nulla più, mi è parso che la gente ridesse più per dimostrare d'aver capito le citazioni proposte, che non perché trovasse effettivamente le gag esilaranti.

Ne riconosco il potenziale. Magari i prossimi film - che potranno risparmiarsi il solito preambolo standard Marvel con storia d'amore, vita spezzata e incidente di laboratorio - potranno concentrarsi sull'aspetto divertente del concept. Qui l'hanno proposto in flashback, spezzettato, coscienti della banalità dello stesso. Però alla fine l'hanno anche mischiato al solito malloppone inutile della storia d'amore che non interessa a nessuno, per cui tirando le somme, secondo me, è un film che se gli togli le parti che vorresti mandare avanti veloce col VCR, rimane decisamente poco.

A margine: il doppiaggio del cattivo supera in ridicolezza, quello di Bane nell'ultimo batman. Seriamente, nella sala Isense non si capiva che diavolo dicesse.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 25/02/2016, 19:43
da Teo
A me ha fatto molto ridere. Era tempo che non vedevo un film che lo facesse così tanto.

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 26/02/2016, 11:50
da PENNY
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JOY

Dite quello che volete, troppo premiata, pompata dai media, bruttina, ma la Lawrence quando sale di colpi è attrice superba, forse la migliore tra le giovani e tra le prime della pista in generale in questo momento :notworthy:
David O. Russell devo ancora inquadrarlo bene, si è creato un suo stile personale di può dire (e questo è un bene,) che probabilmente non lo porterà mai a sfornare il capolavoro da ricordare, ma sicuramente i suoi film gli guardi sempre con piacere e risultano essere sempre degli ottimi prodotti qualitativamente parlando. Aiutato in questo anche dal riuscire a convincere a lavorare con lui cast di attori eccellenti, tra cui un De Niro che sembra sforzarsi di recitare solo per lui, in mezzo a tutta la melma a cui partecipa da anni. Anche questo "Joy" non è esente da difetti e passaggi a vuoto, ma funziona, diverte e intrattiene alla grande, sostenuto da interpretazioni convincenti e da personaggi scritti benissimo (penso a Rossellini e De Niro coppia magnifica e indecifrabile per tutta la durata del film). Il finale è leggermente in calando, alcuni degli espedienti narrativi usati qui e là sono già visti, ma nel complesso ho apprezzato.
***,5 diciamo, arriva a **** grazie alla Lawrence

Re: C'era una volta il Cinema

Inviato: 27/02/2016, 0:17
da Rakim
A breve nelle nostre sale dovrebbe uscire Room. Il regista è lo stesso di quel capolavoro di Frank. Qua non siamo su quei livelli, ma la pellicola resta comunque un prodotto di discreta fattura.
La forza del film è sicuramente nella prima metà, di una potenza inaudita. Catalizzata dalle ottime prove di Brie Larson e del bambino, capaci di creare una sinergia speciale. Meraviglioso è infatti il rapporto che si viene a creare fra i due. I dialoghi sono curatissimi e azzeccatissimi, e fanno emergere tutta l'innocenza e il genio che caratterizzano l'infanzia.
La seconda parte resta valida, propone situazioni e reazioni emotive molto reali. Manca però la freschezza dei temi e la brillantezza della prima parte. Peccato poi si tenda a cadere un poco troppo nel melenso.
Abrahamson ha sicuramente un bel tocco e ha l'enorme pregio di riuscire a creare un'atmosfera di grande intimità attorno all'opera. Intimità che non può che accrescerne la potenza e soprattutto l'empatia nei confronti di chi osserva.