PENNY ha scritto:Birdman ha scritto:The revenant
Inarritu decide di girare un film insolito per i suoi standard, e lo fa mettendo in scena un survival movie. Il risultato? Abbastanza deludente a mio parere.
Tecnicamente, la pellicola è impeccabile: fotografia super, con alcune scene di paesaggi naturali molto azzeccate, colonna sonora ottima e buona recitazione (con un Tom Hardy in grande spolvero). Unica pecca, imho, è la resa dei movimenti degli animali. Alcune scene piuttosto importanti hanno degli effetti speciali abbastanza lacunosi.
La trama, però, è la grande assente. Troppe interminabili, irrealistiche scene di un Di Caprio sofferente. Alcuni incisi imho molto poco riusciti (vorrei mettere sotto spoiler ma sono da telefono). Caratterizzazione dei personaggi quasi del tutto assente. In generale, film che mi ha lasciato emotivamente del tutto distaccato, con uno spessore psicologico quasi nullo. Unica eccezione, la parte con gli indiani.
A proposito di indiani, già ho sentito partire la "narrativa" secondo la quale questo film meriti una manciata di Oscar per lo spazio e l'attenzione dedicata ai nativi americani. Ecco, stante quello detto un paio di frasi sopra, questo mi pare del tutto esagerato. La storia è pur sempre incentrata su due uomini bianchi che si rincorrono, sbattendosene allegramente di indiani e quant'altro si trovi sulla loro strada.
Tutto questo è molto soggettivo, ben inteso. A me non piace questo tipo di film, e entrando in sala avevo tutt'altro genere di aspettative. A molti miei colleghi/amici è piaciuto parecchio.
A malincuore quoto questo posto su The revenant che rispecchia in gran parte anche il mio pensiero.
Sono uscito dalla sala abbastanza deluso nonostante un film splendido per immagini e sequenze mozzafiato, ma che alla lunga mi ha annoiato in diversi momenti. Come dice Birdman la storia e la trama sono relativamente scontate e noiose, compreso un finale banalotto e prevedibile. Alla fine i momenti veramente emozionanti si contano sulle dita di una mano, spesso sembrava di stare all'interno di uno splendido documentario sulla natura incontaminata, intervallato da un film su un tizio che cerca di sopravvivere. Gli attori sono tutti in palla, sia Di Caprio che Hardy dominano la scena (anche se l'ho visto doppiato quindi rimando il giudizio, ma quella di Leo in particolare è una recitazione"fisica" più che altro), ma su quello avevamo pochi dubbi ed è una cosa che pretendo da attori di quel calibro in film del genere dove occupano lo schermo per più di 3/4 della durata. Poi vi prego, basta con queste sequenze stracciapalle di mogli defunte che tornano nei sogni in campi elisi di stocazzo, 20 minuti di scene inutili disseminate in tutto il film che andavano a rallentare e spezzare ancora di più il ritmo di una storia già non molto dinamica. Sarà un caso ma succedeva la stessa cosa a Di Caprio sia in "Shutter island" che in "Inceprion", è proprio un suo vizio avere ste mogli morte rompicazzo
Imho deciso passo indietro di Innarrittu rispetto al magnifico Birdman dello scorso anno (![]()
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All'Oscar sarà tra i protagonisti, perchè rimane comunque un film di qualità superiore, ma non certo il capolavoro aspettato da molti.
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Mi ritrovo molto in questi commenti
Poi secondo me ci sono alcune forzature, come il fatto che ha il piede rotto ma poi torna a camminare quasi come nulla fosse e che entra ed esce dall'acqua come se nulla fosse, e le ferite non gli vanno in cancrena
Visivamente è impeccabile, Hardy dovrebbe vincere l'Oscar a mani basse, ma onestamente non mi sento di dire che è il miglior film del lotto