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C'era una volta il Cinema

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Paperone
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Paperone » 18/01/2016, 14:15

PENNY ha scritto:
Birdman ha scritto:The revenant

Inarritu decide di girare un film insolito per i suoi standard, e lo fa mettendo in scena un survival movie. Il risultato? Abbastanza deludente a mio parere.
Tecnicamente, la pellicola è impeccabile: fotografia super, con alcune scene di paesaggi naturali molto azzeccate, colonna sonora ottima e buona recitazione (con un Tom Hardy in grande spolvero). Unica pecca, imho, è la resa dei movimenti degli animali. Alcune scene piuttosto importanti hanno degli effetti speciali abbastanza lacunosi.
La trama, però, è la grande assente. Troppe interminabili, irrealistiche scene di un Di Caprio sofferente. Alcuni incisi imho molto poco riusciti (vorrei mettere sotto spoiler ma sono da telefono). Caratterizzazione dei personaggi quasi del tutto assente. In generale, film che mi ha lasciato emotivamente del tutto distaccato, con uno spessore psicologico quasi nullo. Unica eccezione, la parte con gli indiani.
A proposito di indiani, già ho sentito partire la "narrativa" secondo la quale questo film meriti una manciata di Oscar per lo spazio e l'attenzione dedicata ai nativi americani. Ecco, stante quello detto un paio di frasi sopra, questo mi pare del tutto esagerato. La storia è pur sempre incentrata su due uomini bianchi che si rincorrono, sbattendosene allegramente di indiani e quant'altro si trovi sulla loro strada.

Tutto questo è molto soggettivo, ben inteso. A me non piace questo tipo di film, e entrando in sala avevo tutt'altro genere di aspettative. A molti miei colleghi/amici è piaciuto parecchio.

A malincuore quoto questo posto su The revenant che rispecchia in gran parte anche il mio pensiero.
Sono uscito dalla sala abbastanza deluso nonostante un film splendido per immagini e sequenze mozzafiato, ma che alla lunga mi ha annoiato in diversi momenti. Come dice Birdman la storia e la trama sono relativamente scontate e noiose, compreso un finale banalotto e prevedibile. Alla fine i momenti veramente emozionanti si contano sulle dita di una mano, spesso sembrava di stare all'interno di uno splendido documentario sulla natura incontaminata, intervallato da un film su un tizio che cerca di sopravvivere. Gli attori sono tutti in palla, sia Di Caprio che Hardy dominano la scena (anche se l'ho visto doppiato quindi rimando il giudizio, ma quella di Leo in particolare è una recitazione"fisica" più che altro), ma su quello avevamo pochi dubbi ed è una cosa che pretendo da attori di quel calibro in film del genere dove occupano lo schermo per più di 3/4 della durata. Poi vi prego, basta con queste sequenze stracciapalle di mogli defunte che tornano nei sogni in campi elisi di stocazzo, 20 minuti di scene inutili disseminate in tutto il film che andavano a rallentare e spezzare ancora di più il ritmo di una storia già non molto dinamica. Sarà un caso ma succedeva la stessa cosa a Di Caprio sia in "Shutter island" che in "Inceprion", è proprio un suo vizio avere ste mogli morte rompicazzo :forza:
Imho deciso passo indietro di Innarrittu rispetto al magnifico Birdman dello scorso anno ( :notworthy: :notworthy: :notworthy: )
All'Oscar sarà tra i protagonisti, perchè rimane comunque un film di qualità superiore, ma non certo il capolavoro aspettato da molti.
****

Mi ritrovo molto in questi commenti

Poi secondo me ci sono alcune forzature, come il fatto che ha il piede rotto ma poi torna a camminare quasi come nulla fosse e che entra ed esce dall'acqua come se nulla fosse, e le ferite non gli vanno in cancrena
Visivamente è impeccabile, Hardy dovrebbe vincere l'Oscar a mani basse, ma onestamente non mi sento di dire che è il miglior film del lotto
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 18/01/2016, 14:30

Paperone ha scritto: Mi ritrovo molto in questi commenti

Poi secondo me ci sono alcune forzature, come il fatto che ha il piede rotto ma poi torna a camminare quasi come nulla fosse e che entra ed esce dall'acqua come se nulla fosse, e le ferite non gli vanno in cancrena
Visivamente è impeccabile, Hardy dovrebbe vincere l'Oscar a mani basse, ma onestamente non mi sento di dire che è il miglior film del lotto

Il fatto che entrino ed escano dall'acqua con quelle pellicce sempre indosso (che immagino non asciughino in un quarto d'ora una volta zuppe) è la cosa che mi ha lasciato più perplesso forse, roba che uno normale morirebbe assiderato\congelato dopo 20 minuti :biggrin:

A latere, a questo link quella che a grandi linee parrebbe essere la vera storia di questo disgraziato, come al solito a me sembra molto più cinematografica del film, a cui hanno aggiunto\tolto cose che non avrei toccato.
Ovviamente non leggete se non gradite spoiler:

http://www.ilpost.it/2016/01/17/revenant-storia-vera/

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/01/2016, 1:28

Quando ormai iniziavo a disperare e stavo per eleggere il 2015 come il peggior anno cinematografico di sempre a livello personale (tanto è vero che mi ero pure defilato dal topic da mesi perché mi pareva brutto stroncare tutto e tutti), proprio sul penultimo film che mi mancava dei candidati all'Oscar è avvenuta la redenzione.
Resta un anno assolutamente deludente e mi riservo di tornarci perché leggendo qua e là siete stati troppo buoni, tuttavia...

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Un bambino di 5 anni e sua mamma vivono in una stanza. Capirete con la visione da quanto ed il perché.

Poco tempo fa ci si chiedeva quali potessero essere le attrici della nuova generazione da monitorare anche in funzione dei più alti traguardi. Bene: consiglio, anzi impongo, di aggiungere alla lista e nelle primissime posizioni Brie Larson, che i più attenti nell'universo indie ricorderanno in Short Term 12.

Due prestazioni attoriali sublimi, la sua e quella dell'ennesimo bimbo prodigio del cinema americano (e sottolineo americano, perché quando ci si prova per esempio in Italia i risultati ed i casting sono solo tragicomici, come successo a Salvatores), rendono toccante oltre ogni aspettativa un film umano ed intelligente.
Emoziona stando ben alla larga dal patetico (anche grazie ad una buona dose paracula di musiche sempre appropriate), appassiona anche nei momenti apparentemente più lenti, e soprattutto immedesima pur descrivendo nei fatti (si spera, ma il discorso sarebbe lungo) un trauma piuttosto lontano dalla vita comune di uno spettatore.

C'è qualcosa di La vita è bella, anche contatti visionari appena accennati tipo film dei miei prediletti Gondry, Kaufman e Jonze, ma non c'è nulla di "realmente" fiabesco o immaginario ed il risultato è tutt'altro. Anzi, in "realtà" è talmente vita vissuta che la storia è tratta, come al solito liberamente, da fatti di cronaca effettivamente accaduti.

Questo ed Inside Out sono gli unici film di questi 12 mesi che si sono meritati il massimo dei miei voti.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da ride_the_lightning » 19/01/2016, 10:09

Grande Brie Larson. Short Term 12 era proprio un bel film che ogni tanto rivedo sempre volentieri.

Ieri sera ho visto The Revenant e arrivo a dar supporto aereo al caro, vecchio Rakim. Pronto a distruggere la Triplice Alleanza di Birdman, Penny e Paperone. No, apparte gli scherzi. È un film che mi è piaciuto molto, ma qui sono un po' di parte ed è uno dei più grossi limiti perché tendo ogni volta a sopravvalutare il lato estetico e tecnico, portandolo in primo piano rispetto ad altro. Lo so che non è tutto di un film, ma il lavoro fatto da Lubezki (difficile aspettarsi il contrario), lo stesso Inarritu, le scenografie e le inquadrature aeree o al dettaglio del Canada occidentale mi hanno conquistato. Visivamente è impeccabile. Il resto io il film più sull'ottica della trama semplice, semplice della vendetta, l'ho voluta vedere come una sabbiaia dove Inarritu si è "divertito" ad esplorare il rapporto fra uomo-natura. In fin dei conti la vera protagonista per me è lei, al di là dell'aspetto tecnico. È la sopravvivenza dell'uomo nel nulla cosmico, abbandonato a se stesso. Poi, mi direte che a sto punto al posto di Di Caprio potevano chiamare Bear Grylls e non cambiava nulla, tutto vero, però le critiche che ho letto in giro che lo reputano un luuuungo documentario naturalistico mi paiono un po' ingenerose.
Di Caprio sposo totalmente l'aggettivo "prestazione fisica" e Tom Hardy, beh, Tom Hardy rulez sempre e comunque. Sinceramente sulla dimensione psicologica a me è sembrata proprio una decisione di Inarritu. È innegabile che la sofferenza e le emozioni di Di Caprio traspaiano, anche grazie ai sogni/allucinazioni, ma quando decidi di giocarti il film su un piano più esistenziale, con il viaggio nella natura selvaggia predominante e i lunghi silenzi, diviene dura far introspezione. Più che altro i protagonisti non mi paiono cartonati (idem Hardy), ma nel contesto narrativo son inseriti benissimo. Non capisco cosa avrebbe dovuto "indagare" Inarritu, cioè il personaggio di Di Caprio è un uomo dilaniato dal dolore per la propria famiglia distrutta. E mi pare che traspaia. In più penso che Inarritu abbia voluto indagare sull'istinto di sopravvivenza e dove possa portare la disperazione di un padre che ha un solo, ultimo grande obiettivo.

E niente, per me promosso e salgo sulla scialuppa di Rakim. O capitano! Mio capitano! (cit.) :forza:
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 19/01/2016, 14:16

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Brooklyn
Altro film candidato all'Oscar nella cinquina dei migliori, probabilmente quello con meno chance di vincerlo. Perchè? Perchè ha tutto per piacere all'Accademy, ma è un film talmente classico e perfetto nella sua costruzione da risultare quasi fuori contesto, sicuramente in ritardo di anni rispetto al cinema di oggi. Ci viene narrata la storia di un'immigrata irlandese che lascia la sua famiglia per andare negli Stati Uniti, le sue difficoltà di adattamento, il nuovo amore e il turning point di un drastico cambiamento a metà film che la costringerà a rivalutare tutte le sue convinzioni e i suoi progetti di vita. Niente di nuovo, tutto già visto e quasi scontato, ma allora perchè ti tiene lì con lui fino alla fine? Ti ritrovi a tifare spudoratamente per la protagonista, te ne innamori dopo le prime 3 scene e vorresti non le accadesse niente per tutto il film. Una piccola grande storia che riassume migliaia di storie irlandesi (ma se per quello anche italiane, polacche etc.) a metà del 900.
La protagonista Saoirse Ronan è candidata con merito per una statuetta, il film è LEI, una ragazzina di 23 anni che offre una interpretazione magistrale, veramente una splendida scoperta. In attesa di vedere le altre (a parte la Blanchet) e in assenza della Theron, ho già trovato chi tifare la notte degli Oscar :notworthy:
Ah vedetelo (as usual) in lingua originale, fosse anche solo per gustarvi il magnifico accento italiano di uno dei protagonisti e della sua famiglia.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/01/2016, 14:30

Quoto Penny su Brooklyn, specie in quel misto tra tutto già visto e già scontato, eppure stimolante alla visione grazie all'attrice.
Però personalmente davvero troppo classico ed "irlandese" per dargli più di 3 stelle.

ride_the_lightning ha scritto:Sinceramente sulla dimensione psicologica a me è sembrata proprio una decisione di Inarritu. È innegabile che la sofferenza e le emozioni di Di Caprio traspaiano, anche grazie ai sogni/allucinazioni, ma quando decidi di giocarti il film su un piano più esistenziale, con il viaggio nella natura selvaggia predominante e i lunghi silenzi, diviene dura far introspezione.

Però, e qui c'è il grande limite del Redivivo che l'ha reso ai miei occhi una profonda delusione, delle due l'una, semplificando molto:

-o scegli giustamente di esplorare il rapporto uomo-natura, ma allora devi dare a quel rapporto un'essenza realistica e quasi documentaristica credibile (ed Inarritu non lo fa come molti di voi hanno descritto);
-o scegli maggiormente la strada dell'intrattenimento ed appunto dell'uomo, fregandotene se il Di Caprio fisico appaia talvolta una via di mezzo surreale tra MacGyver, l'Uomo Tigre e Chuck Norris, ma raccontando una storia non clamorosamente già vista ed in fin dei conti interminabilmente noiosa.

Devo ammettere che fin dalla prima parte della pellicola mi sono concentrato più sulla dinamica dei tanti piani-sequenza presenti nel film, per carpire i segreti dell'accantonamento delle prime parti della scena e soprattutto per cercare chi, nella parte finale della ripresa, poteva mandare a puttane tutto sbagliando un movimento o inciampando o guardando il posizionamento della camera. :laughing:

Poi se vogliamo dire bravo a Di Caprio e dargli l'Oscar, ci mancherebbe altro. Detto da uno che l'apprezza dai tempi di Titanic, e Titanic compreso!

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 19/01/2016, 14:36

Gerry Donato ha scritto:Quando ormai iniziavo a disperare e stavo per eleggere il 2015 come il peggior anno cinematografico di sempre a livello personale (tanto è vero che mi ero pure defilato dal topic da mesi perché mi pareva brutto stroncare tutto e tutti), proprio sul penultimo film che mi mancava dei candidati all'Oscar è avvenuta la redenzione.
Resta un anno assolutamente deludente e mi riservo di tornarci perché leggendo qua e là siete stati troppo buoni, tuttavia...

Djerry is back :notworthy:
Attendo il tuo commento per le uscite 2015, ho già pronti un paio di flame pesanti in caso di bocciatura di alcuni titoli :truzzo:

Rakim ha scritto: Dove troviamo due prove formidabili, come quelle di Jennifer Jason Leigh in The Hateful Eight, gia segnalata qualche pagina fa, e soprattutto quella di Alicia Vikander, mia vera rivelazione dell'anno. Lei, oltre ad essere bellissima, e per bellissima intendo BELLISSIMA, è una che proprio si mangia la scena per carisma e personalità.

Se non l'hai ancora fatto gustatela, in tutti in sensi, anche nel bellissimo Ex Machina :naughty:

ride_the_lightning ha scritto: È un film che mi è piaciuto molto, ma qui sono un po' di parte ed è uno dei più grossi limiti perché tendo ogni volta a sopravvalutare il lato estetico e tecnico, portandolo in primo piano rispetto ad altro. Lo so che non è tutto di un film, ma il lavoro fatto da Lubezki (difficile aspettarsi il contrario), lo stesso Inarritu, le scenografie e le inquadrature aeree o al dettaglio del Canada occidentale mi hanno conquistato. Visivamente è impeccabile. Il resto io il film più sull'ottica della trama semplice, semplice della vendetta, l'ho voluta vedere come una sabbiaia dove Inarritu si è "divertito" ad esplorare il rapporto fra uomo-natura. In fin dei conti la vera protagonista per me è lei, al di là dell'aspetto tecnico. È la sopravvivenza dell'uomo nel nulla cosmico, abbandonato a se stesso. Poi, mi direte che a sto punto al posto di Di Caprio potevano chiamare Bear Grylls e non cambiava nulla, tutto vero, però le critiche che ho letto in giro che lo reputano un luuuungo documentario naturalistico mi paiono un po' ingenerose.

Visione che non condivido ma legittima, quella di mettere in primo piano gli aspetti estetici e tecnici, ma Sean Penn per dirne uno, ci ha dimostrato che si può girare un film capolavoro sul rapporto uomo natura mantenendo a livelli eccelsi quegli aspetti, ma al contempo anche sviluppando qualche concetto più profondo oltre la mera ripresa di splendidi paesaggi. Non voglio paragonare le due opere, ma imho la sostanza di un film non può mai essere subordinata ad una maggiore attenzione per l'estetica quando si punta a realizzare un un grande film, cosa che con gente come Inarritu e Di Caprio do sempre per scontato come obbiettivo minimo.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 19/01/2016, 14:42

Revenant lo vedrò domani sera. Parecchio curioso, anche se io su Inarritu mi porto dietro qualche riserva già da Birdman, che mi è sembrato un buonissimo film in una confezione estetica molto furba che lo faceva sembrare più grande di quanto non fosse in realtà.
Boh, vedremo.
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Gerry Donato » 19/01/2016, 16:23

Rapida carrellata recente nel sottobosco o nell'extra Award:

Quel fantastico peggior anno della mia vita ***
Ehm, è il titolo italiano di quel Me & Earl & Dying Girl giustamente consigliato da Sloan. :gogogo: Sono un po' più tiepido di lui nel giudizio perché fatico sempre a sopportare quel modo di cavalcare il nuovo filone nel sottobosco cinematografico: l'adolescente gravemente malato o con sbattimenti psicologici. The Spectacular Now, Colpa delle Stelle, Noi siamo infinito, lo stesso Short Term 12, solo per citare gli esempi meglio riusciti.
Però chiaramente da vedere

The Hateful Eight **
Boh, forse Tarantino mi ha semplicemente stufato, ma più facilmente mi ha stufato quello che sta facendo. Fingendo pure che il film inizi dopo un'ora abbondante, perché la parte nella carrozza sarà pure introduttiva dei personaggi ma è veramente debole, ma qui si è persa tutta la freschezza che lo rendeva speciale fino a poco tempo fa. Va benissimo che si sia incagliato in questa passione mai sopita per il western, ma la sensazione è che in quella cornice le sue opere risultino più un pacchetto ben confezionato con macchiette ben vestite che la reale sostanza di un tempo. Per farla breve, io non posso andare a vedere e godermi Tarantino per i costumi, per due insulti ai negri e per le musiche di Morricone, suvvia!

Irrational Man *
Il nulla totale. Comincio persino a credere che per attori che stimo come Phoenix o addirittura ammiro come Emma Stone, andare a lavorare col grande maestro in pellicole così imbarazzanti non sia un passo in avanti nella carriera ma anzi un deciso ridimensionamento.

Ex Machina ***
Questo è uno sci-fi importante, che può benissimo risultare ostico ma che merita la mia quasi totale approvazione. Grandi idee, trasversalità di temi trattati davvero intelligente, manca qualcosa tra regia, corretto dosaggio della trama (che subisce rallentamenti ed accelerazioni troppo sconnesse da metà film) e recitazione al maschile per voti più alti.

What We Do in the Shadows ****
Una chicca consigliatissima. Già l'idea è geniale: un mockumentary sulla routine quotidiana di tre vampiri, alle prese con tecnologie ed abitudini moderne. Ne esce francamente una commedia di altissimo profilo e soprattutto per ridere in modo un po' diverso (a patto che vi siano avanzate risate dopo il buon Checco :icon_paper: ).

The Walk *
Non sopporto il circo, non sopporto gli artisti da strada, non sopporto i trapezisti, non sopporto Gordon-Levitt. E magari non soffrirò di vertigini, ma di sicuro non amo guardare giù e vedere il precipizio. Troppi buoni motivi per odiare visceralmente questo film.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Mr. Sloan » 19/01/2016, 16:37

Gerry Donato ha scritto:Rapida carrellata recente nel sottobosco o nell'extra Award:

Quel fantastico peggior anno della mia vita ***
Ehm, è il titolo italiano di quel Me & Earl & Dying Girl giustamente consigliato da Sloan. :gogogo: Sono un po' più tiepido di lui nel giudizio perché fatico sempre a sopportare quel modo di cavalcare il nuovo filone nel sottobosco cinematografico: l'adolescente gravemente malato o con sbattimenti psicologici. The Spectacular Now, Colpa delle Stelle, Noi siamo infinito, lo stesso Short Term 12, solo per citare gli esempi meglio riusciti.
Però chiaramente da vedere
Io non ho visto nessuno dei film citati, per cui non ho ancora la nausea da sovraesposizione al sottogenere. E quindi mi sono appassionato ed emozionato come mi succede di rado.

Gerry Donato ha scritto: The Walk *
Non sopporto il circo, non sopporto gli artisti da strada, non sopporto i trapezisti, non sopporto Gordon-Levitt. E magari non soffrirò di vertigini, ma di sicuro non amo guardare giù e vedere il precipizio. Troppi buoni motivi per odiare visceralmente questo film.
:laughing: :laughing: :laughing: :notworthy: :notworthy: :notworthy:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 19/01/2016, 17:40

Gerry Donato ha scritto:Rapida carrellata recente nel sottobosco o nell'extra Award:

What We Do in the Shadows ****
Una chicca consigliatissima. Già l'idea è geniale: un mockumentary sulla routine quotidiana di tre vampiri, alle prese con tecnologie ed abitudini moderne. Ne esce francamente una commedia di altissimo profilo e soprattutto per ridere in modo un po' diverso (a patto che vi siano avanzate risate dopo il buon Checco :icon_paper: ).

Una delle migliori commedie dell'anno a mani basse, ne parlai mesi fà :notworthy:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da PENNY » 19/01/2016, 22:57

No, non è proprio un bel periodo, se ne va in un posto migliore anche Ettore Scola.

http://www.ilpost.it/2016/01/19/morto-ettore-scola/

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da SafeBet » 19/01/2016, 23:26

ciao ettore, un grande regista italiano.

su revenant io sto un po' nel mezzo ai pareri finora esposti. secondo me la prima parte è strepitosa e non capisco i dubbi sulla verosimiglianza di ciò che succede a di caprio. non penso sia un problema sospendere l'incredulità per un paio d'ore, e peraltro quasi tutte le cose che succedono mi sembrano, se non del tutto plausibili, perlomeno coerenti dall'inizio alla fine. non è un film biografico. è un film su una leggenda. ovviamente calato in un contesto reale, perché è lì che la leggenda viene raccontata. e se poi il contesto rende il film migliore, beh ringrazio. la scena iniziale sull'attacco degli arikara è mozzafiato. una scena che rimarrà nella storia del cinema.

concordo sulla totale inutilità dell'aspetto introspettivo invece. le visioni della moglie tolgono ritmo e aggiungono zero al personaggio. la seconda parte soffre molto di più per questo limite e per un desiderio a tratti insostenibile di buttar dentro scene madri. finale secondo me invece molto azzeccato, chiudere una storia del genere è veramente difficile, e chiunque abbia mai provato a scrivere qualcosa lo sa.

vedo ovunque lodi senza condizioni a tom hardy, ma davanti a di caprio in questo film scompare. se non gli dano l'oscar può denunciarli per truffa alle autorità competenti. e lo dico anche prima di aver visto tutte le altre performance in competizione, sulla base dei premi assegnati negli scorsi anni. qui c'è tutto: l'aderenza a un personaggio realmente esistito, il supplizio fisico e la grande prova attoriale.

per me è un ***/, ma tendente al ****. aspetto di rivederlo a freddo tra qualche mese per dare un giudizio definitivo. sicuramente averlo visto in imax ha aiutato.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da lebronpepps » 19/01/2016, 23:49

Ciao Ettore

Recentemente avevo rivisto C'eravamo tanto amati che capolavoro, avevo deciso di andare a vedere dal vivo il re della mezza porzione

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 20/01/2016, 9:48

Bluto Blutarsky ha scritto:Revenant lo vedrò domani sera. Parecchio curioso, anche se io su Inarritu mi porto dietro qualche riserva già da Birdman, che mi è sembrato un buonissimo film in una confezione estetica molto furba che lo faceva sembrare più grande di quanto non fosse in realtà.
Boh, vedremo.

Contrordine, stasera si riguarda C'eravamo tanto Amati. Non ci sono cazzi che tengano.
Ubi maior, Di Caprio cessat.

Ci era rimasto solo lui, tra quelli che avevano inventato la grande commedia all'italiana. Andato lui, quella stagione è davvero finita.
Ma con la storia dei tre ex-partigiani innamorati di Luciana, si è già messo stabilmente nella storia del Cinema (non del Cinema italiano, del Cinema).

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