RashardLewis ha scritto:Ah, per me resta a casa Poeta, ma solo perchè può giocare solo play e davanti nel momento della verità Pianigiani non si sposterà da Diener/Cinciarini. Vitali vista la sua duttilità e l'altezza, ora diventa pedina tattica importante e credo che non verrà scartato. Cavaliero d'altro canto può fare entrambi i ruoli di piccolo...
D'accordo, meglio avere come 11/12 due che possano dare un minimo di versatilità nel caso dovessero essere chiamati in causa, anche se dubito che ciò possa avvenire su base regolare.
Finlandia
PG - Koponen, Rannikko, Ahonen
SG - Salin, Koivisto
SF - Huff, Haanpaa, Muurinen
PF - Kotti, Mottola
C - Lee, Nikkila
Altro roster con età media elevata, è lo stesso gruppo da diversi anni ormai. Solido, esperto, ben allenato da Henrik Dettman. Quasi tutti i componenti principali della rotazione sono ben conosciuti in Italia, a partire da Koponen, il giocatore di maggior talento e fulcro del gioco offensivo. Rannikko e Mottola sono lontani dalle proprie versioni migliori ma possono ancora dire la loro in qualsiasi momento, mentre Huff e Kotti saranno importanti gregari e principali fonti di fisicità ed intensità. Sul perimetro, Salin non ha ancora fatto i progressi sperati qualche stagione fa ma resta un tiratore di striscia pericoloso e un buon difensore. Potrebbe essere anche il momento di Haanpaa, reduce da una stagione da MVP in Finlandia e talento che si attende da anni al salto di qualità. Sotto canestro Lee è sempre un terminale offensivo importante ma i suoi limiti difensivi e di intensità sono noti, e considerando che Nikkila pare all'ammazzacaffé questo è un problema non da poco.
Li vedo come quinta forza del girone ma nella giornata giusta possono provare a fare uno sgambetto anche a squadre sulla carta più quotate. L'Italia li incontrerà nella terza giornata e, nel caso avessimo battuto la Russia il primo giorno, questa potrebbe essere la partita decisiva per la qualificazione, partita che ci vede favoriti ma occorre fare attenzione nel caso in cui i tiratori finlandesi si trovassero in una giornata di ispirazione.
Grecia
PG - Zisis, Sloukas
SG - Spanoulis, Bramos
SF - Papanikolaou, Kaimakoglou, Perperoglou
PF - Printezis, Fotsis
C - Bourousis, Mavrokefalidis, Kavvadas
Diverse defezioni, da Diamantidis, ritirato dalla nazionale, ai "paisà" Calathes e Koufos, che hanno preferito stare a casa per preparare la prossima stagione NBA, passando per Big Sofo fuori per problemi fisici e l'emergente Pappas che se n'è andato dal ritiro per divergenze di opinione con coach Trinchieri riguardo al proprio utilizzo. Ma resta un roster importante, composto perlopiù da veterani ormai navigati ad alto livello con un paio di aggiunte più giovani. Spanoulis avrà costantemente la palla in mano e carta bianca per creare gioco, con Zisis a fargli da spalla nel ruolo a lui più consono di uomo squadra e facilitatore. La rotazione degli esterni è forse un po' corta, in quanto Trinchieri ha scelto un roster molto alto e prestante, lasciando sorprendentemente a casa esterni come Vasiliadis e Katsivelis. Sloukas è comunque una buona riserva, in grado di coprire l'assenza di Calathes, mentre Bramos s'è sviluppato in un utile gregarione da 3-and-D. La Grecia sarà quindi una delle poche squadre a schierare sempre un'ala piccola sovradimensionata con ben tre opzioni: l'atletismo e l'energia di Papanikolaou, il gioco dentro-fuori di Kaimakoglou o il contributo silenzioso di Perperoglou. Scelta simile anche nello spot di 4 tra Printezis e Fotsis, mentre tra i lunghi classici non ha bisogno di presentazioni Bourousis (ancora in recupero da un infortunio a una costola). Alle sue spalle il talento offensivo e la mollezza difensiva di Mavrokefalidis, o i muscoli del giovane Kavvadas che a sorpresa ha rubato il posto al più esperto Vougioukas.
Nel complesso la squadra più forte del girone e una seria candidata al podio, con un roster completo senza particolari punti deboli se non forse una batteria di lunghi meno nutrita che in passato, soprattutto se Bourousis non sarà ancora al 100%. Nel gruppo solo la Turchia appare in grado di infastidirli, dubito che l'Italia avrà troppe chance ma alla quarta giornata i giochi potrebbero essere già quasi fatti e quindi Pianigiani potrebbe anche decidere di "sacrificare" in partenza questa partita e concedere un po' più di riposo ad alcuni giocatori.
Svezia
PG - T Massamba, Hakansson
SG - Grant, Pita
SF - Taylor, V Gaddefors, Rush
PF - Jerebko, A Gaddefors, Skjoldebrand
C - Kjellbom, Massamba
Squadra relativamente giovane pur con alcuni elementi di maggiore esperienza, sarà interessante vedere all'opera Jerebko (che vorrà dimostrare il suo valore dopo un paio di stagioni difficili a Detroit) e soprattutto Taylor, al suo primo vero impegno di alto livello in Europa. L'esterno di Charlotte sarà il leader offensivo della squadra e le responsabilità che avrà lo rendono uno dei candidati per il titolo di miglior realizzatore del torneo, con la sua combinazione di fisico, atletismo e migliorato tiro da fuori. Il problema sarà il supporting cast, che non appare all'altezza di una competizione di questo livello né nel quintetto né quanto a profondità: in particolar modo nel backcourt, Taylor a parte, manca talento e pericolosità da fuori. Curiosità soprattutto per vedere all'opera il giovanissimo Hakansson, classe '96 (!), che gioca nella squadra B del Barça e non ha sfigurato in preparazione.
La cosa positiva per gli svedesi è che non ci sono obiettivi o pressioni particolari se non quella di guadagnarsi rispetto e cercare di vincere almeno una partita (con una grande prestazione di Taylor e Jerebko potrebbero provarci), mentre la qualificazione appare proibitiva. L'Italia li incontrerà alla fine, si tratterà o di fare il proprio dovere per sigillare il passaggio al turno successivo o, in caso di eliminazione già avvenuta, di concludere il torneo dignitosamente. Motivo di interesse la sfida tra Datome e Jerebko, che saranno in competizione diretta anche nei mesi successivi per guadagnarsi minuti a Detroit.