PLATOON ha scritto:Lanus, Banfiedl, Arsenal di Sarandì quest'anno? Loro non sono campioni?
Ho preso 15 anni (oh, 15, non 2-3) in considerazione proprio per mostrarti che non sia il loro sistema ad aver generato una variabilità di campioni. Se così fosse, non l'avrebbe generata solo negli ultimi 2-3 anni (in cui hanno vinto le squadre che hai citato) ma anche nei 15 precedenti... o in realtà dal 1983 in poi. Ma se in 15 anni (30 campionati) i titoli sono stati solo di 7 squadre diverse (come sarebbe accaduto in Italia nello stesso periodo), allora evidentemente il sistema c'entra poco. Ed anche risalendo fino al 1983 non cambia molto. E se c'è una variabilità recente, evidentemente è più dovuta allo stato attuale del calcio argentino che al sistema stesso.
Se mi vesto di blu e vinco la lotteria, magari è indipendente dal fatto che mi sia vestito di blu. Analogamente se un sistema viene messo in atto per tantissimi anni ed un determinato effetto si verifica solo in 2-3, magari quell'effetto è indipendente dal sistema, altrimenti sarebbe..... sistematico. Sempre come esempio calcistico il Nordsjaelland è diventato campione: se fosse diventato campione con "formula argentina" perché avremmo dovuto forzare la correlazione? Una correlazione c'è solo se si dimostra in maniera persistente e sistematica, altrimenti il collegamento è forzato.
Io stò ripetendo dal primo post che ho messo che loro "provano" a fare qualcosa di diverso. "Provano".
Il problema è il motivo per cui abbiano provato a fare qualcosa di diverso. Per salvare il River Plate, ossia per mantenere lo status quo. Si sono inventati un sistema (che aboliranno l'anno prossimo, per inciso) proprio per andare nella direzione opposta rispetto a quella che vorresti tu.
Ed io gli effetti benefici non li vedo. Se ce ne sono, sarei felice di osservarli. Secondo te i titoli di Lanus, Banfield ed Arsenal sono dovuti a quello, ma vorrei capire perché attribuirli al sistema e non al fatto che abbiano costruito squadre sufficientemente forti: puoi onestamente affermare (con una qualche argomentazione solida) che il loro successo sia dovuto al promedio?
Non dico che hanno la ricetta definitiva. Ma in qursto topic come in altri si vive di verità assolute. [...]Non vivo di assolutisimi come voi.
Vorrei capire da cosa derivi questa sterile polemica e da cosa derivi questa certezza assoluta che gli altri vivano di assolutismi.
In italia nello stesso periodo ci sarebberos tate più vincitrici che in Argentina? A me avrebbe fatto solo piacere non sò te.
A me non necessariamente. Io vorrei mettere eventualmente in atto un sistema per permettere a delle piccole di rinforzarsi e diventare competitive, non trasformarle artificialmente in campioni mettendo tante squadre in un frullatore avulso dai valori. Si gioca per capire chi sia il più forte, non per tirare fuori i nomi da un cappello. Sennò facciamo una serie di amichevoli, poi il titolo lo vince chi viene estratto alla Lotteria di Primavera. In quel caso avremmo più vincitrici che in qualsiasi posto del mondo: un anno vince una neopromossa, l'anno dopo scende in B una grande, ecc, ecc... è questo che vogliamo? Non vogliamo che vinca il migliore?
Al di là di questo, mi sembra che sia sfuggita una cosa: in Italia nei 15 anni presi in esame ci sono state 6 squadre vincitrici. Rompere i campionati in 2 ne avrebbe creati 7, quindi solo una in più e questo dovrebbe dimostrarti che queste vittorie non siano figlie del promedio, ma della riduzione del campione analitico. In Argentina hanno avuto solo una vincitrice in più. Invece la Coppa Italia, con la "super-riduzione" del campione analitico ne ha 10 in 15 anni.
Ma proprio per questo, cosa vogliamo ottenere? Variabilità artificiale? Per me non ha senso. Deve vincere il più forte. Chiediamo piuttosto un sistema che permetta alle piccole di diventare a loro volta le più forti, ma non di vincere con meriti inferiori, come sarebbe in un sistema di playoff o con gironi ristretti. Se il Bologna vuole vincere, deve costruire una squadra più forte di Juve, Milan ed Inter dal mio punto di vista. Deve essere messo nelle condizioni per farlo, ma un sistema di playoff non ottiene questo, ma crea semplicemente quell'entropia per la quale una squadra inferiore può vincere, ma rimane sempre inferiore.