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Candreva

IL RICORDO — Buffon conclude spiegando un'altra ragione del suo ripensamento: "Davide Astori è un altro motivo per cui sono qua e ho voluto presenziare e rispondere a questa convocazione"

Fantastico. Ammirevole.

mr.kerouac ha scritto: 19/03/2018, 11:48 IL RICORDO — Buffon conclude spiegando un'altra ragione del suo ripensamento: "Davide Astori è un altro motivo per cui sono qua e ho voluto presenziare e rispondere a questa convocazione"

Fantastico. Ammirevole.

Ridicolo. Un altro 40enne che non vuole smettere e usa pure un morto come scusa. Se lo costringono al ritiro come ha fatto la Roma con Totti questo smette, altrimenti va avanti fino ai 50 anni come fece Ballotta. Un altro esempio di vecchio che non vuole smettere è Casillas, ma li almeno il Madrid se lo è levato dalle palle.

Leviathan ha scritto: 19/03/2018, 12:13

mr.kerouac ha scritto: 19/03/2018, 11:48 IL RICORDO — Buffon conclude spiegando un'altra ragione del suo ripensamento: "Davide Astori è un altro motivo per cui sono qua e ho voluto presenziare e rispondere a questa convocazione"

Fantastico. Ammirevole.

Ridicolo. Un altro 40enne che non vuole smettere e usa pure un morto come scusa. Se lo costringono al ritiro come ha fatto la Roma con Totti questo smette, altrimenti va avanti fino ai 50 anni come fece Ballotta. Un altro esempio di vecchio che non vuole smettere è Casillas, ma li almeno il Madrid se lo è levato dalle palle.

Non è che c'è un età limite. Totti ha smesso perchè voleva restare alla Roma, in una squadra di bassa classifica poteva giocare almeno un altro anno. Casillas è andato via dal Real a 34 anni dopo 2 stagioni in cui non era più titolare fisso, Buffon ne ha 40. Cech ha un anno in meno di Iker, un infortunio gravissimo in carriera, e gioca comunque nell'Arsenal a livelli superiori di Iker. Ogni giocatore ha il suo declino a età differenti. Ballotta a 44 anni ha giocato in A e Champions pur non essendo un fenomeno....

Ma il problema non sarebbe neanche Buffon in quanto tale.
Il vero problema è che Di Biagio è convinto (e qualcuno forse glielo ha fatto pure capire) che facendo bene queste due amichevoli, magari con una vittoria tra le due ed in generale una buona figura, ci può anche scappare la conferma sulla panchina della nazionale. Tanto i pretendenti più importanti ad uno ad uno si defilano, resta il solo Mancini (capirai........).
Ed allora se la speranza c'è perché fare da cavia iniziando a far giocare i giovani quando con i senatori puoi sculare le due partite e guadagnarti la panchina sul campo?
Potrebbe partire il refrain dell'allenatore allevato in casa, il giovane rampante, il ritorno alle origini delle Fedarazione ai tempi dei Vicini, ecc....
Tanto gli sfigati dei giornalisti che ci sono in Italia subito si buttano su queste cose.
Se la Federazione avesse chiarito subito la cosa si sarebbe evitato questo teatrino.
Di Biagio sà bene che un'esposizione mediatica come questa non gli ricapiterà mai più e difficilmente mollerà l'osso. Giustamente da parte sua.
D'altronde una federazione in cui comanda Costacurta (non ho ancora capito per quali meriti se non le amicizie.....) questo si merita.

mr.kerouac ha scritto: 19/03/2018, 11:48 IL RICORDO — Buffon conclude spiegando un'altra ragione del suo ripensamento: "Davide Astori è un altro motivo per cui sono qua e ho voluto presenziare e rispondere a questa convocazione"

Fantastico. Ammirevole.

Un vomito con i guantoni. Come sempre.

PLATOON ha scritto: 19/03/2018, 14:06 Ma il problema non sarebbe neanche Buffon in quanto tale.
Il vero problema è che Di Biagio è convinto (e qualcuno forse glielo ha fatto pure capire) che facendo bene queste due amichevoli, magari con una vittoria tra le due ed in generale una buona figura, ci può anche scappare la conferma sulla panchina della nazionale. Tanto i pretendenti più importanti ad uno ad uno si defilano, resta il solo Mancini (capirai........).
Ed allora se la speranza c'è perché fare da cavia iniziando a far giocare i giovani quando con i senatori puoi sculare le due partite e guadagnarti la panchina sul campo?
Potrebbe partire il refrain dell'allenatore allevato in casa, il giovane rampante, il ritorno alle origini delle Fedarazione ai tempi dei Vicini, ecc....
Tanto gli sfigati dei giornalisti che ci sono in Italia subito si buttano su queste cose.
Se la Federazione avesse chiarito subito la cosa si sarebbe evitato questo teatrino.
Di Biagio sà bene che un'esposizione mediatica come questa non gli ricapiterà mai più e difficilmente mollerà l'osso. Giustamente da parte sua.
D'altronde una federazione in cui comanda Costacurta (non ho ancora capito per quali meriti se non le amicizie.....) questo si merita.

La cosa ancora più inquietante è che quella modalità paracula e melliflua di Di Biagio non sembra tanto finalizzata al risultato in due partite fuffa, che nemmeno un decerebrato assoluto come Costacurta potrà mai prendere come test probante per la conferma, ma soprattutto ad una sorta di affrancamento che il CT prova a fare con chi poi può avere un ruolo all'interno di quella decisione.

"Ringrazio Di Biagio" è un tormentone di queste settimane specie della lobby toscana juventina, ma nelle convocazioni il CT è riuscito con un clamoroso Manuale Cencelli in mano a non scontentare nemmeno uno dei procuratori più potenti, distribuendo in modo chirurgico le varie quote.

A Raiola non posso dare Balotelli se no mi si incazzano i toscani, ma gli do Bonaventura e metto Verratti al centro del progetto.
A Di Riso che è tignoso assicuro Gagliardini e Cristante non potendo chiamare Caldara.
A Bozzo ho già dato notizia che Bernardeschi sarebbe stato intoccabile.
A Lippi non posso dare Politano che fa troppo schifo il Sassuolo ma garantisco Spinazzola oltre al grande Giorgio di cui ho bisogno e bla bla.
A Tinti ovviamente devo dare una quota perché ha troppi giovani che mi tornano buoni, quindi metto dentro Darmian anche se non gioca mai.
Ad Orgnoni che è in grande ascesa ed ha in mano mezza Primavera garantisco Cutrone e Verdi.
Al mio amico Bia invento il colpo di genio Ferrari nel periodo peggiore della sua stagione.
A Branchini avevo dato solo De Sciglio ed allora ho precipitosamente posto rimedio con Ogbonna.
E così via.

Questo potrebbe aver capito molte più cose di quante noi pensiamo, a dispetto del sostanziale nulla che ha offerto sul campo.

Buffon da vomito.

Gran portiere, comunque.

PLATOON ha scritto: 19/03/2018, 14:06 Ma il problema non sarebbe neanche Buffon in quanto tale.
Il vero problema è che Di Biagio è convinto (e qualcuno forse glielo ha fatto pure capire) che facendo bene queste due amichevoli, magari con una vittoria tra le due ed in generale una buona figura, ci può anche scappare la conferma sulla panchina della nazionale. Tanto i pretendenti più importanti ad uno ad uno si defilano, resta il solo Mancini (capirai........).
Ed allora se la speranza c'è perché fare da cavia iniziando a far giocare i giovani quando con i senatori puoi sculare le due partite e guadagnarti la panchina sul campo?
Potrebbe partire il refrain dell'allenatore allevato in casa, il giovane rampante, il ritorno alle origini delle Fedarazione ai tempi dei Vicini, ecc....
Tanto gli sfigati dei giornalisti che ci sono in Italia subito si buttano su queste cose.
Se la Federazione avesse chiarito subito la cosa si sarebbe evitato questo teatrino.
Di Biagio sà bene che un'esposizione mediatica come questa non gli ricapiterà mai più e difficilmente mollerà l'osso. Giustamente da parte sua.
D'altronde una federazione in cui comanda Costacurta (non ho ancora capito per quali meriti se non le amicizie.....) questo si merita.

ecco perchè per questi giorni mi sentirò profondamente anglo-argentino

dai Messi e Kane andate di tripletta! magari con qualche papera di Buffon

Le parole di Buffon sono una roba terribile, davvero.

mr.kerouac ha scritto: 19/03/2018, 11:48 IL RICORDO — Buffon conclude spiegando un'altra ragione del suo ripensamento: "Davide Astori è un altro motivo per cui sono qua e ho voluto presenziare e rispondere a questa convocazione"

Fantastico. Ammirevole.

Ma come cazzo si fa.

Rico Tubbs ha scritto: 19/03/2018, 18:08

mr.kerouac ha scritto: 19/03/2018, 11:48 IL RICORDO — Buffon conclude spiegando un'altra ragione del suo ripensamento: "Davide Astori è un altro motivo per cui sono qua e ho voluto presenziare e rispondere a questa convocazione"

Fantastico. Ammirevole.

Ma come cazzo si fa.

Onestamente la sorpresa da parte mia è relativa.
E' sempre stato un essere umano dubbio (oggi mi sento particolarmente generoso), il motivo per cui sia sempre stato incensato come esempio di sportività da seguire lo conosciamo tutti.

mr.kerouac ha scritto: 19/03/2018, 18:33

Rico Tubbs ha scritto: 19/03/2018, 18:08

Ma come cazzo si fa.

Onestamente la sorpresa da parte mia è relativa.
E' sempre stato un essere umano dubbio (oggi mi sento particolarmente generoso), il motivo per cui sia sempre stato incensato come esempio di sportività da seguire lo conosciamo tutti.

Si si anche io non sono stupito. Piu che altro pensavo non potesse toccare il fondo a sti livelli, ma ce l'ha fatta. Poi e' fantastico che tra le altre cose parla di "coerenza" come motivo addizionale per il quale va ancora in nazionale. Eroe.

Se fosse stato convocato per fare gruppo e manate varie, potrebbe pure starsene comodo in panca.

Lasciando stare le dichiarazioni su Astori che si commentano da sole, e andando anche al di là della singola questione buffon, a me colpisce sempre l'incapacità di certi campioni di accettare la conclusione di una fase della propria vita. Incapacità che a volte sembra celare un'insospettata fragilità.

L'ho notato al massimo grado l'anno scorso durante l'addio di Totti. Un giocatore sublime, che meritava tutti gli applausi che ha avuto. Ma nel Totti-day c'era qualcosa di profondamente stonato. Non lo scrissi allora perché era il momento del giusto tributo, ma quello che io vedevo era un ragazzotto spaesato con il microfono in mano che diceva pubblicamente di avere paura ad affrontare il futuro. E parliamo comunque di un privilegiato, che verosimilmente non avrà grandi problemi economici per il resto dei suoi giorni. Un'armatura da gigante ma dentro un piccolo guerriero (cit.)

È incredibile come certi campioni non si rendano conto (o forse se ne rendono conto ma fanno finta di niente, non lo so) che non sono più quelli di un tempo, e che così facendo rischiano di trasformarsi in un peso anche per le loro stesse società. È successo nell'ultima fase di Del Piero, di Totti, e qualcosa di analogo e di irrisolto c'è di sicuro anche nel rapporto tra buffon e il suo club e tra buffon e la nazionale.

Io vedo buffon che, girandoci intorno e con complicati e discutibili giri di parole, chiede di essere richiamato in nazionale e di andare avanti a giocare, e mi sembra di scorgere tutta la fragilità di un uomo che è stato abituato a essere idolatrato da quando aveva 18 anni e che ora ha paura di affrontare una fase della vita in cui non avrà più la sua dose di applausi settimanali.