Ciombe ha scritto:la sensazione mia personale è che OKC ha un vantaggio dal punto di vista atletico. Quando gioca con due lunghi lo ha anche dal punto di vista fisico.
Quando perà gioca con i 4 piccoli e Durant da 4, li perde entrambi, a discapito di avere più potenziale offensivo.
Miami gioca solo con 4 piccoli, ma sono 2 ali (Battier e James) cilindrate fisicamente, atletiche e rapide, Wade che è un piccolo Malone nel corpo di un play e Chalmers, che è ticcio anche lui.
Tra i lunghi OKC, Ibaka sta facendo pena. Ogni tanto da una stoppata, ma la difesa non è solo quella. Salta troppo spesso a vuoto. Meglio, molto meglio Collison e Perkins, anche in coppia di lui. Collison in particolare non mi spiego perchè giochi poco. Forse, presumo, perchè Brooks ha una situazione non semplice da valutare che va oltre il merito tecnico.
Mi spiego:
OKC è stata costruita dal draft, ma per quanto sia una bella cosa, si arriva a un punto in cui questo pregio, diventa un difetta, nel momento in cui poi devi andare a rifirmarli tutti quelli che hai scelto.
Ibaka è tra quelli da rifirmare, Collison è solo un onesto gregario extra lusso, per cui scegliere chi mettere in campo tra i due è difficile.
Un problema che ad esempio a Miami non si pone, come dimostra il fatto che Haslem accetta di buon grado di reinventarsi per tutti i PO, titolare, panchinaro, sesto uomo, uomo di impatto, uomo di fatica ecc... Miller idem. Jones idem. Anthony idem.
Quello che non riesco a spiegarmi è come abbia fatto Brooks a incartarsi.
Gara 1 era stata giocata da OKC con 9 uomini contro i 6 di Miami e nel secondo tempo c'era stata poca storia.
Spoelstra (Spoelstra

) ha sistemato due cose e Brooks invece che preparare un piano B e un piano C, è rimasto incartato e non tira fuori più niente da nessuno che non siano i due, data l'inaspettata defezione del barba.
Come puoi non sfruttare, almeno non provare a tenere in ritmo i tre centri che hai contro una squadra che non ne ha mezzo? Capisco non siano fenomeni, ma l'assurdo è che Ibaka e Collison molto importanti fino all'altro ieri adesso fanno fare un figurone a Perkins. Sono stati lasciati a marcire ai margini del gioco in attacco e, conseguentemente, si è perso qualcosa anche in difesa.
Miami in fondo è passata dal giocare di cacca (per un anno e mezzo) a passarsi la palla un pochino (ultime tre partite), non è che abbiano sfoderato la Magnum, però viene permesso loro di fare tutto quello che hanno sul copione e spesso le scelte che hanno sbagliato (poche) nelle ultime tre gare sono state per qualche incapponimento di Wade o per qualche rara spadellata.
Sicuramente la paura ha fatto 90 e l'inesperienza il resto, però sono un po' deluso da questi Thunder che, soprattutto nei playoff, mi avevano stupito per continuità, solidità e concretezza, in particolare nelle 4 W consecutive contro SA, dove non si erano affatto cacati addosso pur essendo partiti molto male.
D'altra parte la pessima gestione delle ultime azioni e l'inefficacia ai liberi si spiegano solo con la sprovvedutezza giovanile e con qualche carenza sul ponte di comando. Non sempre sono determinanti nell'arco di una stagione, ma lasciano per strada qualche manciata di palloni e di punti che fanno molta aprte della differenza tra avere un anello o no.