Re: C'era una volta il Cinema
Inviato: 24/12/2014, 0:00
Su Gone Girl quoto i pareri (super)positivi.
E' una pellicola veramente qualitativa sotto tutti i punti di vista. Non ho letto il libro, ma l'impostazione narrativa e i tempi di narrazione stessi sono PERFETTI. Su Affleck non saprei, vero che quella faccia con quella sola unica espressione un senso qua ce l'ha, ma non posso dire mi abbia convinto, discorso diverso per Rosamund Pike che figa è figa ma che qua si assesta su livelli recitativi importanti, per lunghi tratti il film è lei.
Alcune delle ultime visioni:
- Lo Hobbit la battaglia delle cinque terre: per me male, male. E i primi due, come poi anche il la trilogia del Signore degli Anelli, mi erano piaciuti, quindi partivo tutto tranne che prevenuto. La verità è che fare 3 film, pure lunghi, su un libro di quelle dimensioni alla lunga, qualitativamente parlando, non ha pagato. Peccato.
- Filth: immagino non lo abbia mai visto nessuno. Pellicola scozzese (problema non da poco visto che in lingua originale non si capisce un cazzo, almeno per me, di quello che dicono) tratta dall'omonimo romanzo di Irvine Welsh (Trainspotting, Porno) che ha come protagonista un sergente di polizia che non fa della sobrietà il suo credo. Il prodotto che ci viene mostrato è (volutamente) allucinato, eccessivo, degradante e lercio come il soggetto che racconta. A contorno del tutto un superbo James McAvoy.
- Up in the air: gradevole, nulla di esaltante, ma qualche spunto interessante. Fatico un pò a capire la miriade di candidature che portò a casa quell'anno, ma si è visto anche di peggio. Leggera.
- La mafia uccide solo d'estate: Commento secco: Madonna che schifo.
Passando ad analisi leggermente più elaborata: non ci ho trovato nulla. Partendo dal fatto che non c'è un singolo attore meritevole, io a Pif gli voglio pure bene ma mi par chiaro che non possa recitare, sulla Capotondi va be, temo non ci sia neppure da perdere tempo. I dialoghi a tratti da mani nei capelli, la scelta dell'effetto tv anni '90 in alcune scene pure.
Ma poi che cosa da? Che cosa insegna?
E' un elenco di avvenimenti noto a CHIUNQUE. Il finale è terribile, passeggiata con il bambino per farci sapere quanto è importante non dimenticare. Per provare a sollecitare la lacrima in qualche soggetto estremamente sensibile.
Cosa ci mostra? Che al sud la Mafia è parte del quotidiano, che si fonde con la vita di chiunque tutti i giorni? Steek huzzy.
Discutendo e leggendo in giro molti mi hanno detto che è un film emotivamente forte (mah), che ha il pregio di aver portato la mafia alla portata di tutti. Di essere un film facile e soprattutto immediato, in grado di colpire il cuore di chiunque lo guardi, dal bambino del sud a quello del nord, dall'anziano del sud a quello del nord, dal ragazzo del sud a quello del nord.
Per me questa leggerezza è più un difetto che un pregio. Il tema della mafia è un tema complesso, violento, insanguinato che si merita molta più profondità di analisi e che sicuramente non si merita di essere banalizzato, perchè si dica quel che si vuole ma in questo film la mafia viene banalizzata. Citando un amico, "becerume che si spaccia per intellettuale, il nulla che si da un tono."
E' una pellicola veramente qualitativa sotto tutti i punti di vista. Non ho letto il libro, ma l'impostazione narrativa e i tempi di narrazione stessi sono PERFETTI. Su Affleck non saprei, vero che quella faccia con quella sola unica espressione un senso qua ce l'ha, ma non posso dire mi abbia convinto, discorso diverso per Rosamund Pike che figa è figa ma che qua si assesta su livelli recitativi importanti, per lunghi tratti il film è lei.
Alcune delle ultime visioni:
- Lo Hobbit la battaglia delle cinque terre: per me male, male. E i primi due, come poi anche il la trilogia del Signore degli Anelli, mi erano piaciuti, quindi partivo tutto tranne che prevenuto. La verità è che fare 3 film, pure lunghi, su un libro di quelle dimensioni alla lunga, qualitativamente parlando, non ha pagato. Peccato.
- Filth: immagino non lo abbia mai visto nessuno. Pellicola scozzese (problema non da poco visto che in lingua originale non si capisce un cazzo, almeno per me, di quello che dicono) tratta dall'omonimo romanzo di Irvine Welsh (Trainspotting, Porno) che ha come protagonista un sergente di polizia che non fa della sobrietà il suo credo. Il prodotto che ci viene mostrato è (volutamente) allucinato, eccessivo, degradante e lercio come il soggetto che racconta. A contorno del tutto un superbo James McAvoy.
- Up in the air: gradevole, nulla di esaltante, ma qualche spunto interessante. Fatico un pò a capire la miriade di candidature che portò a casa quell'anno, ma si è visto anche di peggio. Leggera.
- La mafia uccide solo d'estate: Commento secco: Madonna che schifo.
Passando ad analisi leggermente più elaborata: non ci ho trovato nulla. Partendo dal fatto che non c'è un singolo attore meritevole, io a Pif gli voglio pure bene ma mi par chiaro che non possa recitare, sulla Capotondi va be, temo non ci sia neppure da perdere tempo. I dialoghi a tratti da mani nei capelli, la scelta dell'effetto tv anni '90 in alcune scene pure.
Ma poi che cosa da? Che cosa insegna?
E' un elenco di avvenimenti noto a CHIUNQUE. Il finale è terribile, passeggiata con il bambino per farci sapere quanto è importante non dimenticare. Per provare a sollecitare la lacrima in qualche soggetto estremamente sensibile.
Cosa ci mostra? Che al sud la Mafia è parte del quotidiano, che si fonde con la vita di chiunque tutti i giorni? Steek huzzy.
Discutendo e leggendo in giro molti mi hanno detto che è un film emotivamente forte (mah), che ha il pregio di aver portato la mafia alla portata di tutti. Di essere un film facile e soprattutto immediato, in grado di colpire il cuore di chiunque lo guardi, dal bambino del sud a quello del nord, dall'anziano del sud a quello del nord, dal ragazzo del sud a quello del nord.
Per me questa leggerezza è più un difetto che un pregio. Il tema della mafia è un tema complesso, violento, insanguinato che si merita molta più profondità di analisi e che sicuramente non si merita di essere banalizzato, perchè si dica quel che si vuole ma in questo film la mafia viene banalizzata. Citando un amico, "becerume che si spaccia per intellettuale, il nulla che si da un tono."