lelomb ha scritto: 28/02/2023, 13:32Noodles ha scritto: 28/02/2023, 12:28
c'è un mondo di gente di sinistra che non vota più o che ha votato M5S per disperazione.
detto questo, il problema del ragionamento nasce all'origine.
In politica non bisogna orientare il partito in base a dove più è conveniente, ma bisogna orientarlo in base alle proprie idee.
da quando il PD ha intrapreso questo processo di desocializzazione per apparire più accattivante all'elettorato moderato, ha perso la sua battaglia principale.
quell'elettorato non rappresenta la sua vera natura, la sua vera identità, è una chimera.
una unione irrealizzabile.
se l'italia è un paese nei numeri di centrodestra, non è avvicinandoti a loro che cambierai le cose, diventerai solo una triste copia (con solo qualche diritto civile in più) lasciando lo spazio al populismo.
il vero motivo per cui il M5S è nato è proprio questo, c'era una fetta di popolazione che non si sentiva più rappresentata.
piuttosto di fare ammenda e comprendere che la vera ragione di questa diaspora sono state le tue politiche, ci hai fatto pure la guerra annientando tutta l'anima sociale di quella protesta.
quale è oggi la tua natura?
ti votano nei centri cittadini, classi medio-alte, vinci ai Parioli e perdi nelle borgate.
è un elettorato che ti cavalcherà fino a quando gli conviene, ma non fa parte della tua storia.
poco poco la destra si sveglia e comincia pure lei a parlare di diritti lgbt cosa ti rimane?
sei clinicamente finito, tenuto in vita da de Benedetti, qualche altro filantropo e poco altro, non esisti più.
Solo per dire che pure le borgate ti votano fino a quando gli conviene non c'è alcuna differenza in questo.
nì.
vero che non c'è più il senso di appartenza degli anni 70-80, ma oggi i moderati hanno più opzioni di voto.
in italia possono votare forza italia, calenda o pd cambiando 3 volte schieramento politico.
le borgate (o classi meno agiate) hanno spazi elettorali più restrittivi, quindi rimangono tendenzialmente più ancorati al partito.
(e se insoddisfatti virano più facilmente verso l'astensionismo).
la fetta dei votanti più trasversale rimane sempre quella dei moderati che mediamente stanno più bene (e votano più spesso).
però il mio discorso riguardava l'identità politica, se hai un'identità di partito sei più riconoscibile agli occhi degli elettori.