Ivers ha scritto:
Francona non segue un bel piffero di niente, e in questo è un manager mediocre. Ma sa gestire il personale, e in questo è grande. E certe sue scelte a noi incomprensibili potrebbero avere una motivazione che aderisce a delle logiche human-oriented.
Ecco. Perfetto. Hai sintetizzato in due righe e mezzo, alla perfezione, ciò in cui non siamo e non saremo mai d'accordo.
Chi, come e quando ha deciso che Francona sappia gestire il personale? E chi ha deciso che lo sappia gestire meglio di altri? E perchè? Perchè sentiamo determinate frasi in determinate interviste? E quando mai sentiamo giocatori parlare male del proprio manager? Quando? Io ho sentito Sheffield parlare male di Torre, Payton parlare male di Francona e tutta Oakland parlare male di Macha. L'anno scorso chi è andato meglio?
E invece com'è andato Jim Tracy, di cui nessuno ha detto niente di negativo?
Ho già detto che non credo che l'approccio del manager nel fare "gruppo" determini nulla nei termini del risultato finale. Non credo che abbia importanza e soprattutto non credo che possa attivamente cambiare qualcosa di concreto. Kent e Bonds non si bacerebbero se avessero Francona come manager, molto probabilmente. Però ammetto che possa anche arrivare a contare un ipotetico 10%. Ma noi, dall'esterno, non potremo mai sapere chi apporti qualcosa in tal senso e non potremo mai quantificare l'apporto stesso. Possiamo solo ipotizzare. E perchè Francona vive con questa reputazione? Perchè parla sempre coi media, che ne parlano bene. Su Manny io non ho
mai sentito alcun compagno dire qualcosa di negativo, ma i media lo sputtanano sempre. Perchè lui non parla con loro. Il risultato è che molti pensano che Francona sia una brava persona e Manny no. Ma è vero? La realtà è che noi sappiamo quello che ci dicono i media, e non ciò che è corrisponde alla realtà necessariamente.
L'anno scorso ho avuto la fortuna di andare a Tirrenia e conoscere Lee Smith, l'ex grande closer. Conosciuto come un intimidatore, un beaner, uno che litigava con ricevitori e manager e che era schivo. Una brutta persona. Non volevo neanche parlargli inizialmente. Oggi posso dire che abbastanza inequivocabilmente che sia un grandissimo. Tutti i ragazzi dell'accademia erano tristi perchè non l'avrebbero rivisto. Hanno fatto la fila per ottenere autografi e farsi fare foto con lui. Simpaticissimo, sempre sorridente, divertente, aperto e disponibile. Abbiamo parlato per un’oretta. Però prima avrei pensato il contrario, sbagliando.
Il punto è che noi non conosciamo Francona. Usare il suo presunto lato umano per difenderlo è
secondo me sbagliato perchè non ha importanza, ma è
oggettivamente sbagliato perchè viviamo di supposizioni che non potremo mai provare. Altrimenti io da oggi inizio a dire che Francona sia un cancro nella clubhouse e che sia un pessimo gestore del personale, e non vedo perchè le mie affermazioni debbano avere meno rilevanza, a patto che questo fattore conti qualcosa.
anto ha scritto:
Se la spiegazione è questa, allora non si vede perchè Francona dovrebbe essere criticato perchè lo fa giocare o perchè il ruolo di Gagne debba essere cambiato. Gagne sta solo vivendo una fase "meno fortunata" della sua stagione, e a quel punto Francona andrebbe addirittura lodato per averlo capito e perchè continua a farlo giocare senza problemi.
No, un rilievo che vive un momento del genere deve essere rimosso dal ruolo, come è accaduto ad inizio stagione a Brad Lidge per esempio. Un rilievo perde le partite.
La cosa ridicola è che quando ad inizio stagione Pedroia ha vissuto lo stesso periodo, Francona lo ha sbattuto in panchina. Coi position players è diverso: devono essere messi in basso nel lineup, ma devono giocare. Un hitter non uccide un'intera squadra e non perde un'intera partita, quindi loro devono essere usati finchè non ne escono. Ma Francona è il solito veteranista. Quando Pedroia ha vissuto il periodo negativo, l'ha messo in panchina (è un rookie). Ora che lo vive Gagne, lo tiene nel suo ruolo (ex Cy Young Winner).
Francona si contraddice da solo in questo. Non solo, sta facendo l'esatto opposto di quanto dovrebbe fare (il position player deve giocare ed il rilievo no). Comunque la si guardi, sta sbagliando alla grande. Almeno, per coerenza, avrebbe dovuto avere lo stesso comportamento con entrambi i giocatori. In questo modo, anche se non ha alcuna comprensione dei numeri, avrebbe dimostrato coerenza. Invece ha dimostrato incoerenza. O magari coerenza con la sua veteranite.
Ma quello che non capisco è come si faccia a difenderlo anche quando, nel corso della stessa stagione, si sconfessa da solo in questa maniera lampante. Stesso problema per Pedroia e Gagne, diverso trattamento. E' illogico ed incoerente. Ma chi lo difende, trova giuste entrambe le mosse, nonostante per definizione almeno 1 sia sbagliata. Non so davvero che pesci prendere con joe per esempio quando parliamo di Francona, perchè non può sbagliare ed in questo caso l’ha difeso entrambe le volte.
Ribadisco per l'ennesima volta: i rilievi perdono le partite, quindi bisogna trattarli delicatamente. Finchè non si normalizzano, devono essere sollevati da incarichi delicati. Al contrario, Timlin adesso sta vivendo un periodo fortunato al limite del possibile (all'opposto di Gagne) e la sua fortuna andrebbe sfruttata. Io temo però che quando toccherà a Timlin tornare sulla Terra, Francona non se ne accorgerà. E sono molto preoccupato.
Però c'è un fatto(perchè è un fatto, così come le statistiche) che non può non sconcertare anche chi nega che c'entri un fattore psicologico: guarda un po' questa normalizzazione di Gagne è iniziata e sta continuando dal giorno in cui si è messo la maglia dei Red Sox; se si tratta di una coincidenza è veramente incredibile.
Secondo me lo è. Secondo le periferiche pure. Io in questo topic ho "predetto" l'esplosione di questi due mesi di Lugo con 2 o 3 giorni d'anticipo. E non sono un mago, ma uno che legge le statistiche. Rileggetevi questo topic se volete vedere fortunati e sfortunati. In sostanza gli unici due non normalizzati da inizio stagione erano rimasti Ordonez e Posada. Posada ad agosto batte .268 (finalmente sembra che si stia normalizzando, non poteva durare), Ordonez .326 nel post-ASG (rispetto a .367 pre-, rispecchiando molto meglio il suo reale valore). Succede, ed è perfettamente normale. Tutti vivono momenti magici e momenti sfortunati.
Poi ripeto, basta guardare la partita di ieri sera di Gagne (ed ovviamente joesox non l'ha guardata visto che non vede mai le partite, Ivers non lo so) per capire quanta sia stata la sua sfortuna. Solo Guerrero gli ha battuto contro una valida "legittima". Se non fosse stato sfortunato, avrebbe trovato groundouts su Cabrera e Figgins e la partita si sarebbe chiusa con un 1-2-3 inning. A quel punto sarebbe stato grande Gagne? Invece così è pessimo? Non funziona così.
Dobbiamo iniziare a comprendere per esempio che non si possa chiedere ad un hitter di battere valido. Gli si può chiedere di colpire bene la palla, di battere più linee. Poi magari si batte una linea dritta nel guanto dell'esterno. Drew nella sconfitta 6-5 contro Tampa nell'ottavo aveva pareggiato la partita con un RBI-double con una linea potentissima lungo la linea destra di foul. Carlos Pena gliel'ha cancellata con un gran tuffo. Allora Drew, che ha prodotto un out, ha fallito? Ovviamente no. E' stato grande Pena. Ma Drew ha fatto ciò che doveva fare. Le linee diventano valide circa il 75% delle volte. Le groundballs circa il 25%. Le flyballs circa il 15% (quando non sono HR). Questo significa che uno può essere sfortunato e battere delle linee che vengono prese al volo, mentre un altro è fortunato e batte un popup (che diventa valido il 2% delle volte) e questo cade tra 3 difensori. Ma nel lungo termine, se il primo continua a battere linee ed il secondo continua a battere popups, chi andrà meglio? Devo davvero rispondere?
Chi ha visto la partita commentata da me e Spalla di Milwaukee l'altra sera ha avuto un altro esempio in Francisco Cordero. Ad inizio stagione era intoccabile, ma era anche molto fortunato. L'altra sera Pujols ed un altro (forse Rolen, boh), hanno battuto due popups che sono caduti entrambi. Chi guarda solo superficialmente il rendimento di Cordero dirà "che schifo, 2 valide consecutive, è in slump!" ma si tratta solo di un po' di sfortuna e di normalizzazione, tutto qui. Ci sarà il periodo in cui diventano valide le flyballs ed il periodo in cui le linee vengono prese. Prima lo accettiamo e prima capiremo quello che può fare un pitcher.
Un pitcher deve fare strikeouts, per non mettersi nelle mani della fortuna. Gagne finora ha una buonissima K/9 a Boston, ma è stato incredibilmente sfortunato con le palle messe in gioco, che trovano buchi nella difesa. Succede. Non è un problema, ma finchè succede, deve essere "retrocesso" nel depth chart.
Ma anche chi non crede nella sabermetrica vede che Gagne non rende. Se anche Francona non credesse nei numeri, perchè continuare a mettere un giocatore che non rende e non produce? E' un suicidio da ogni punto di vista, a prescindere.
Il fatto che le motivazioni psicologiche non possano essere quantificate e classificate precisamente non è una ragione sufficiente per negarle:
Infatti io non ci credo, ma ho già detto qualche post fa che
forse possano contare per un 10%. Proprio però perchè non possono essere quantificate e classificate, non possono essere utilizzate arbitrariamente per difendere o attaccare questo o quel manager. Perchè si da' per scontato che sia una buona caratteristica di Francona quando nulla supporta ciò?
Assenzio ha scritto:
Per questo motivo dico che magari ha volte ci sta chiamare il bunt a uno che non lo sa fare (e un numero due in battuta che non sappia fare un bunt è una cosa gravissima...che impari). La partita va interpretata anche in base alle indicazioni che ti da la partita stessa e non solo in base al valore assoluto di un giocatore nell'ambito di una stagione o di una carriera.
...però magari tutto ciò non è dimostrabile quindi non esiste.
Intanto Pedroia non è un numero 2, ma il leadoff della squadra. Inoltre personalmente credo che i bunt non servano davvero a niente. Molto più importante è il controllo della mazza. Così se vuoi ottenere lo stesso risultato, chiedi la groundball a destra, che ha più possibilità di diventare valida, ottenendo comunque lo stesso risultati minimo (l'avanzamento del corridore). Se l'hitter comunque è presentabile (non ho detto buono o forte, ma presentabile), il bunt non ha senso. Pedroia poi è uno da .860 di OPS che non prende strikeouts. Il bunt non dovrebbe mai e poi mai metterlo giù, neanche tra mille anni.
Il tuo esempio è interessante. E' ovvio che vada gestita la situazione, ma la gestione deve puntare a migliorare le possibilità di vittoria della squadra. Sempre per giocare col tuo esempio di Ortiz:
- non gli chiamerei mai un batti e corri, mai.
- Ortiz fa tantissimi swings and misses. Regaleremmo uno strike o peggio ancora l'out del nostro miglior hitter.
- Se il corridore è veloce, è meglio la rubata diretta. E se Ortiz vuole dare problemi al catcher, può mostrare il bunt e ritirarlo all'ultimo istante.
- Se il corridore non è veloce, l'hit and run non si deve fare.
E' sempre chiaro che
debbano essere motivazioni nelle scelte di un manager. Ma non è sempre così. Quante volte senti dire il manager che ha preso la determinata decisione "per essere aggressivo"? Ben diverso sarebbe, faccio io l'esempio, se la situazione fosse questa:
- Crisp in prima, Pedroia al piatto, nessun out.
- Lanciatore che non fa molti strikeouts sul monte.
- Lanciatore groundballer.
- Lanciatore che ha relativamente molto controllo, e che comunque lancia pochi ball (facciamo Wang come esempio calzante).
In questo caso, abbiamo Pedroia al piatto, uno che prende pochissimi K ed abbiamo un lanciatore che lancia molti strike e non "manca la mazza". Pedroia ha il controllo della mazza e potrebbe tranquillamente battere una groundball a destra (nel caso specifico Cano coprirebbe la seconda quasi certamente). Ecco, questa è una motivazione adeguata. Abbiamo le caratteristiche giuste. Io comunque lascerei battere Pedroia, ma in un caso del genere potrei anche capire la decisione. C'è una motivazione tecnica ed una motivazione tattica.
Francona l'H&R lo chiama quasi sempre solo con Varitek nel lineup. E non funziona quasi mai, anche perchè Varitek fa moltissimi swings and misses. Che motivazione ha in quel caso? Magari una volta, magari 2, può avere una motivazione. Quando invece lo fa su base relativamente regolare, e fallisce altrettanto regolarmente, è chiaro che la motivazione non ci sia o non sia solida o non sia corretta. Un buon manager lascerebbe, cambierebbe. Lui continua nonostante i risultati negativi. Ed è questo che mi fa saltare dalla poltrona.
Io capisco ed accetto che
a volte ci possano essere fattori che non sappiamo e non consideriamo. Ma quando questi fattori devono essere usati 5-6 volte a settimana per giustificare decisioni (quasi sempre fallimentari ed inspiegabili), allora ad un certo punto diventa evidente che sia più testardaggine ed incapacità che altro. Io so che nell'ultima settimana i Red Sox hanno perso 3 partite per lo stesso identico motivo. Evidentemente è una scelta conscia (ed errata) di Francona.
Io non mi lamento quando le mosse hanno una motivazione (anche debole) concreta. Il punto è che quasi mai ce l'hanno. Non va quasi mai bene. E poi una difesa di questo tipo potrebbe essere abbozzata per qualsiasi manager... e magari le scelte positive sono in realtà "obbligate". Uno con questo atteggiamento non dovrebbe nè difendere (in alcun modo) nè attaccare (in alcun modo) alcun manager. Bisognerebbe non considerarli nella maniera più assoluta. Però se si ha questo atteggiamento, allora poi non voglio sentire da parte di queste persone roba del tipo "bravo" o "cattivo", perchè tutto sarebbe sempre soggetto a fattori che possiamo non conoscere.
Ripeto, a volte sarà anche così. Quando invece queste scelte sono una costante e falliscono costantemente, non ci siamo.